Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Chat
di
LAD
La lettera ha ricevuto finora 22.967 commenti
Pagine: « Prec. 1 … 1.203 1.204 1.205 1.206 1.207 … 2.297 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 1.203 1.204 1.205 1.206 1.207 … 2.297 Succ. »
Lascia un commento
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
“Godi,fanciullo mio;stato soave,stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo`;ma la tua festa ch’anco tardi a venir non ti sia grave”. Finale de” il sabato del villaggio” di G.Leopardi.
Probabilmente non conta nulla rispetto ai pensieri dettati in precedenza,desideravo solo citare dei versi di uno stimato poeta italiano,nonostante le sue poco fortunate situazioni personali !
Bidet è una scheggia impazzita. Si deve dare una calmata, non è più possibile tollerare il suo comportamento vergognoso.
Rossana, insomma, è venuto a trovarti il dirigente della Polposta?
Acqua è uno dei pezzi rari di questo forum, e non solo.
“Non tutti possono essere visti da fuori. Dipendono dai defunti.”
Sono gli anatomopatologi. Sono loro che “vedono” dentro i defunti e che in fondo da questi dipendono.
Finalmente una bella sciarada rosasselliana.
Riscontro al commento 12037
Banale dimostrazione di sintesi mentali derivanti da pregiudizio e ottusità
con la pretesa di capire anche quello a cui non si è in grado nemmeno di avvicinarsi.
“BAD, anzi BIDET, ti avevo già avvisato di non offendermi! Dirai che io faccio altrettanto chiamandoti Bidet. E per forza, ti stupisci che se mi offendi ti rispondo per le rime?!”
Ti fai le domande e ti rispondi da solo. LOL
Casi umani e dove trovarli.
Osare di criticare l’immensa arte ironico-surreale di Groucho Marx, prima ancora della mio modesto richiamo, è davvero significativo del soggetto che lo fa.
Ma a proposito, Rosassella non ti aveva indicato la via?
Baddu, ma quando vuoi aggettivare chi ti è ostile, non riesci a trovare altri epiteti invece di usare quelli da tempo dedicati a te? Un caso umano non può dare del caso umano a un altro soggetto, così facendo può solo confermare di esserlo, un caso…umano
Forza, sei carismatico no? Sii almeno originale, tarello.
BIDET: “Ti fai le domande e ti rispondi da solo.”
Non mi faccio domande, la domanda era rivolta a te. “Ti stupisci?”, non “mi stupisco?”. Seconda persona plurale.
E poi dove sarebbe la risposta? Non ho risposto.
Povero Bidet!
Ciao Suzy, grazie. Le aspettative da un lato ci stimolano a ricercare incessantemente il meglio per noi, dall’altro possono essere fonte di frustrazione, quando, in fondo, ci si rende conto che molte sono eccessive e irraggiungibili. Hai ragione: il termine “felice” è una trappola perché la felicità è una condizione transitoria ed intermittente e bisognerebbe riconoscerla e viverla nel presente e non (solo) immaginarla nel futuro. Ognuno ha delle “fortune” che altri non hanno. Non è scontato essere in buona salute e circondati da persone positive, né avere un lavoro sicuro e ben remunerato. Apprezzare quello che abbiamo scelto e ottenuto dovrebbe farci sentire appagati. Tuttavia, in alcune persone, l’incapacità di accontentarsi e di tarare in modo realistico i propri desideri genera insofferenza interiore, subbuglio e continuo desiderio di Altro. Forse è solo la presunzione di poter essere, dare ed avere di più.