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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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E fumare, avremmo avuto milioni di morti? Non lo so, forse si.
Non sono negazionista né persuaso da teorie azzardate, ma analogamente sono perplesso dal sentire che moriremo tutti di Covid. Le ipotesi di complotto pubblicate su fb saranno disinformazione, ma è disinformazione anche la notizia sul giornale di un pedone investito che sarebbe morto di Covid-19, perché, portato in ospedale per l’incidente, lo hanno trovato positivo.
Manca solo di sentire che è stato avvistato l’angelo della morte mentre disseminava il coronavirus sulla Terra.
Mi guardo intorno: tanti l’hanno avuta, alcuni in maniera pesante, ma la realtà che vedo non corrisponde agli spauracchi che sento. Ma non voglio nemmeno essere troppo ottimista. Vorrei capire quale sia la gravità reale del morbo.
Trader, dovremmo riconoscere che quando vogliamo dare una “certa” risposta ad una domanda andiamo a cercarci le prove che più ci convengono. Qui abbiamo avuto maestri, e soprattutto maestre, di questa sublime arte che sta tra il consolatorio e il superstizioso. Che proporzionalmente in India e Brasile ne crepino meno che in Italia poco importa. Importa invece che ne muoiano con una tale maggior frequenza nell’unità di tempo, da dover allestire pire funebri nelle piazze o reperire aree libere per improvvisare cimiteri d’emergenza. Credo sia del tutto inutile supporre o ipotizzare scenari possibili quanto fantascientifici quando basta osservare la realtà per capire la situazione. Poi sai, c’è anche chi ha più fifa del vaccino che del Covid, e col metodo del famoso bias di conferma si fa le proprie ragioni. Io in tanti anni di vita non ho mai visto morire di influenza nessuno, col Covid sì. Dovessi anche solo basarmi su queste evidenze non avrei nessun dubbio su cosa significhi questo virus.
Dicembre 2019: un amico di famiglia ci avvisa che la moglie ha un terribile cancro fulminante. Aspettative di vita: dai 2 ai 4, massimo 5 mesi di vita. / Aprile 2020: Lei, purtroppo, se ne va’. Causa della morte: Covid. Come Covid!? Aveva anche il Covid. Forse. Senza questo Covid sarebbe ancora tra noi? No. E’ il Covid la causa della morte? No, sic et simpliciter.
Maggio 2020: Zio, sempre attivo nonostante i suoi 85 anni, ma asmatico acuto da sempre, ha una delle sue crisi respiratorie. Stessi sintomi di sempre. Era da un po’ che non gliene capitava una così forte, ma ormai conosce da una vita la prassi e i medicinali da assumere. Causa Covid, il medico di base si attiene ai nuovi protocolli. Asma o non asma, e’ sospetto Covid e come tale va trattato. La Tachipirina da sola non basta, anzi peggiora. I medici dispongono il ricovero e nel giro di pochi giorni, addio. Causa della morte: Covid. Sicuri?! I figli per niente.
Basta moltiplicare l’etichetta Covid appiccicata sopra ogni morte, e i numeri si gonfiano. Magia!
In realtà non è chiara nemmeno la gravità dei sintomi che aveva colpito Boris Johnson. Ci credi tu che abbia rischiato la vita? Le notizie non erano chiare, lo avevano ricoverato in terapia intensiva, ma senza intubarlo. Può essere che non avesse sintomi così gravi da richiedere cure, ma che lo avessero ricoverato per precauzione, per monitorarlo. È ovvio e giusto che personaggi di spicco abbiano un trattamento di favore, ma non si può dichiararlo apertamente, sennò la gente si arrabbia. So di personalità pubbliche locali che precauzionalmente si sono chiusi nell’appartamento, facendosi portare i pasti, per un periodo di alcuni giorni in cui non c’erano loro sostituti, cioè mancavano i loro vice che li sostituissero in caso di assenza. Non lo hanno fatto per vigliaccheria, ma perché non potevano permettersi di ammalarsi. Un mio amico con febbre a 39 ha chiamato il medico, che gli ha detto di restare chiuso a casa, abbandonato dalla sanità per giorni. Poi finalmente gli fecero il
tampone, positivo. Ora è guarito. Se fosse stato un pezzo grosso al primo colpo di tosse lo ricoveravano in ospedale.
Sarebbe anche naturale che i personaggi politici contagiati abbiano avuto sintomi mediamente gravi, visto che hanno tutti una certa età.
Tornando all’India, sarebbe normale che avessero pochi decessi rispetto all’Italia, visto che la loro popolazione ha un’età media inferiore. Se il rapporto dei loro morti dovesse uguagliare quello dei morti in Italia, significherebbe che la variante indiana è molto più grave e quindi sarebbe preoccupante. Insomma, bisogna tenere conto di vari fattori per capire con cosa abbiamo a che fare.
Investo soldi sui mercati finanziari, sarei già rovinato se le mie scelte si basassero dalla lettura dei titoli degli articoli di giornale, anche se qualche sciocco crede che mi limiti a guardare Class Ncbc.
A proposito, devo fare giornali, sto di nuovo accumulando. Un periodo li avevo gratis, me li passava una signora delle pulizie di un’azienda, erano le copie dei manager. A volte non li aprivano nemmeno.
Aggiungo un tassello di vita reale.
Ieri ho incrociato per caso il mio medico di famiglia. Una brava persona ma, professionalmente, poco più di un passacarte.
Gli ho chiesto se, secondo lui, era preferibile per me vaccinarmi. Risposta nettamente positiva, nonostante gli avessi elencato tutte le mie ragioni per il no.
Insisto in negativo, ponendogli il quesito che riguarda le malattie autoimmuni e mi rendo conto che non sa nemmeno che le persone affette da questo tipo di problemi, non sono state mai inserite nei test di valutazione dei vaccini.
Glielo faccio presente, e sputa l’osso: ci si deve vaccinare perché ancora non si è trovato un valido protocollo di cura.
Qualche tempo fa era comparso in tv un medico che asseriva di aver seguito, con altri medici di base, migliaia di infetti, curandoli a casa, senza che nessuno fosse mai morto. Breve apparizione, batostata da tutti, e successiva scomparsa…
PS: una parente, 81enne, prima del Covid, è morta per i postumi di un’influenza, pur essendo stata in precedenza vaccinata.
Credo sia inutile continuare a discutere con posizioni così diverse tra loro. Bisogna però avere l’onestá di riconoscere che una cosa sono le ipotesi e le supposizioni che fate, che restano tali se non sono dimostrate, e un’altra sono i morti e gli ospedali pieni di ammalati Covid in terapia intensiva. Io sono abituato a prendere i dati rilevanti e moltiplicarli per il coefficiente di sicurezza se devo progettare un ponte, per dire, tenendo conto che se le dimensioni lo consentono un giorno potrebbero passarci anche i carrarmati e non solo le bici. Ecco, io sto pensando al Covid come un carrarmato, vedendomi come un “ponte” di dimensioni adeguate per farli passare, e mi cautelo di conseguenza. Se voi pensate che invece il virus sia una bicicletta, va bene, “il ponte” è il vostro. Alla fine, se il Covid sarà stato solo una bici, va bene per voi e va bene per me. Se invece era un T34, a me andrà comunque bene.
Io intanto continuo a stare bene dopo il vaccino, e mia moglie pure dopo oltre un mese. Al momento quindi tutto rientra nelle mie previsioni, quindi sono tranquillo.
Lo so bene, infatti in scienze come la fisica questo problema è minore, perché ci sono poche variabili. In economia le variabili sono talmente tante, che è impossibile considerarle tutte. Quindi un economista tende a considerare solo quelle che dimostrano la nostra teoria, escludendo quelle che la smentiscono. A tal proposito assistetti ad una lecto magistralis di un fisico che aveva elaborato un sistema per l’analisi dei big data per l’economia. GOLEM, qua il problema è più semplice: non siamo in disaccordo sulle variabili da scegliere, stiamo entrambi ragionando sulla stessa variabile, il numero dei morti. Non prendere un numero così com’è, è una cifra che non dice niente. Io quel numero lo elaboro per dargli un significato. Sarebbe troppo facile fare un ragionamento su una cifra, non servirebbe la statistica. Mi spiego.
Credo che, dicendo “morire con più frequenza nell’unità di tempo”, tu intendessi che “muoiono più persone in India che in Italia nello stesso tempo” (la frequenza…
contiene già il tempo, è pleonastico specificarlo). Questa considerazione è vera, ma non ha senso. confrontare numeri assoluti. Vanno relativizzati. Caso estremo: in Italia sono morte 120mila persone, nel mondo tre milioni. Quindi l’Italia è un paese dove si muore molto meno di Covid che in tutto il resto del mondo. Prendendo i numeri così, concludiamo che l’Italia è un’isola felice rispetto a tutti gli altri paesi, dove il Covid picchia meno? Ovviamente no. E rimando al ragionamento dei commenti precedenti.
I numeri danno una dimensione del fenomeno più precisa delle dichiarazioni su pile funebri. Anni fa i telegiornali avevano fatto vedere una statuetta di Buddah che beveva il latte. Dovrei concludere che il Covid-19 si combatte con una meditazione buddista?
Giusto dire che “basta osservare la realtà per capire la situazione”, ma cosa intendi per “osservare la realtà”? Non ho mai visto morire nessuno di Covid-19, ma non nego le centomila vittime!
Gloria fa considerazioni giuste.
Trader, senti, io osservo un fenomeno nuovo come lo è il Covid, constato che da quando c’è la pandemia la curva della mortalità media annuale è aumentata di 100mila unità rispetto a quella degli ultimi 5 anni, questo mi fa ritenere che la nuova malattia abbia un peso in questo aumento di decessi, e non mi interessa se “con o a causa di”, malattia che ha un’alta capacità di contagio, quindi con forte rischio di essere contratta; in più, pur essendo in forma, non sono un ragazzo, e so come mi sono sentito quando ho beccato una influenza bestiale; e questi sono gli imput del problema. Gli output? Si studiano dei vaccini, in fretta e furia, certo, ma intanto la sperimentazione sulla c.... di proteina spike e la sua attenuazione hanno dato buoni esiti, e io che faccio? Le reazioni autoimmuni? Una su un milione, quella di lasciarci le penne col Covid? Una su centomila. Allora mi vaccino, e così ho fatto. A me fa ridere sentire che se ci fossero i protocolli di cura si potrebbe non vaccinarsi. Ma non ci sono, quindi? È il solito “se mio nonno avesse avuto le ruote…”