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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Riscontro a commento 11735
da commento 11419:
“D’estate sul mio terrazzo in Puglia, con lo Jonio sullo sfondo, la mia lei, la brezza serale che accarezza la pelle, quel profumo di carne alla brace, la musica chill out in sottofondo e il rosato fresco sul tavolo, è tutto quello che mi serve per sentirmi vivo. Mi sento un…piccolo Gatsby.”
del tutto privo di RETORICA e insuperabilmente superiore a tutti. se non altro per il brevetto d’aviatore, che sventola virtualmente almeno una dozzina di volte all’anno.
sempre indispensabile l’umana comprensione, per tutti i suoi deliri, inclusi quelli su se stesso…
Trader, Elena,
l’estratto sull’Australia dimostra come, in particolari condizioni geografiche, con denaro a disposizione e un equo approccio fra economia e salute, si possa fare a meno del vaccino. le carte vincenti si concretizzano nella digitalizzazione, nella rapida capacità organizzativa su una perniciosa infezione ignota e nel responsabile comportamento degli australiani.
tutti aspetti che in Italia non sono nemmeno lontanamente paragonabili. così come sembra anche in tutta l’Europa, che non può chiudere le frontiere e che ha una numerosa popolazione anziana.
benché il 90% della popolazione australiana di 25 milioni viva su una striscia di terra della costa che è molto piccola e stretta (quasi tutti gli abitanti vivono in città grandi – Sydney ha 5 milioni di abitanti, Melbourne 4,7 milioni) i morti per Covid attualmente sono inferiori a mille. i contagiati sono curati in casa e raramente costretti all’ospedalizzazione.
concordo: nel caso di soggetti giovani la scelta sul vaccino è soggettiva, come quasi tutto il resto al mondo, d’altronde…
Il caso eclatante della povera Milva. Nemmeno 20 giorni fa riceveva il vaccino anticovid. Oggi muore.
La donna non sembrava avere particolari problemi di salute.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=10225748868738293&set=a.2996050710135
https://www.repubblica.it/spettacoli/people/2021/04/24/news/e_morta_milva-297804515/
Sí bé Rossana, sicuramente bello il “liberi tutti”, ma ci sono anche altre considerazioni da fare, indubbiamente poco gradevoli da un punto di vista idealistico. Se lo scopo del vaccino è quello di bloccare o quantomeno rallentare la circolazione del virus affinché si riduca ad un semplice coronavirus influenzale, bé non ha molto senso che si vaccini una percentuale molto bassa di popolazione. D’altronde anche il vaccino per il morbillo va a immunizzarci su un virus che per la maggioranza delle persone non provoca gravi problemi, eppure esiste sempre una minoranza fragile da tutelare. Un sistema sanitario assistenzialista deve prendersi carico soprattutto di questa parte della popolazione, e dovrebbe essere considerato un valore aggiunto di civiltà.
Il fatto di essere giovani e in buona salute non significa essere certi della propria invincibilità, come dimostrano parecchi casi di giovani che hanno avuto problematiche gravi (ad esempio il famoso caso 1).
Non possiamo sapere a priori quale sarà la reazione del nostro corpo a situazioni nuove. Quando sono stata in Perù, ho sofferto moltissimo per il soroche, eppure ci sono settantenni cardiopatici che non se ne accorgono nemmeno. A proposito, prima di partire mi fecero tre vaccini in un colpo solo e nemmeno mi sono domandata cosa mi iniettassero tanta era la mia emozione e voglia di partire. Anche questo fa parte della percezione emotiva; certo che un bombardamento mediatico sui possibili effetti del vaccino non mi farà essere troppo tranquilla della mia scelta.
Se nessuno di noi utilizzasse cure sperimentali, semplicemente non avremmo a disposizione nessun tipo di cura. La sperimentazione non ha mai fine, e deve necessariamente coinvolgere grosse fette di popolazione per lunghi periodi. Noi siamo la sperimentazione per chi verrà dopo, cosí come i nostri genitori lo sono stati per noi.
Molto bello l’abbracciare tutte le teorie, ma spesso una nega l’altra e non possono coesistere.
Altra colossale bugia : Milva era malata gravemente da tempo come si legge su ogni giornale e il vaccino l’aveva ricevuto un mese fa. Questa è deliberata disinformazione, anche in malafede. Ed è quello che mi fa più arrabbiare.
Suzanne,
per favore,
1) quale sarebbe in questo contesto la teoria che nega l’altra?
2) dove ho affermato “liberi tutti”?
grazie fin d’ora per il riscontro.
“D’estate sul mio terrazzo in Puglia, con lo Jonio sullo sfondo, la mia lei…e mi sento un piccolo Gatsby”. Uhahahah. E niente, con Rossana fare dell’ironia e come parlare di colori con un cieco (so che le piace questo esempio).
Rossana, la differenza è che io mi prendo in giro, e quel “piccolo Gatsby” doveva fartelo capire immediatamente, tu no, tu ci credi veramente ai lacrimosi melodrammi che ci propini, e ovviamente siamo certi che la nota sequela di tue prestigiose frequentazioni non appartenesse al piacere ostentatorio che mi caratterizzerebbe.
Presa come sei dai confronti invidiosi, (e qui servirebbe “ognuno lo core altrui…” che ami come l’altro) non capisci che l’esempio calzava bene al problema rischio. Ma siccome sei suscettibile ai confronti, allora, per non urtare i tuoi complessi, l’esempio aeronautico lo cambierò con quello “marittimo”. Lo faccio ora, ecco: “il marinaio che teme i pericoli della traversata, non lascerà mai il porto”, e vale anche per la vita. Va meglio così? Il brevetto nautico non ce l’ho. Cuntent?
Elena, dai, Milva era malata da oltre 10 anni di Alzheimer, e compromessa anche fisicamente. Era risaputo. O forse è morta per colpa del vaccino?
Suzanne non vedo il nesso tra l’essere giovani e sani e il credersi invincibili. Non mi credo affatto invincibile. Se contraessi infezioni serie come la malaria, o malattie come l’ AIDS o il cancro, quasi sicuramente morirei. Non mi fanno invece paura i virus del ceppo influenzale ( quale anche il covid sars ) perché semplicemente il mio sistema immunitario sa come gestirli. E a proposito dell’ immunità di massa, ti ricordo che i coronavirus ( si perché ce ne sono più di uno ) sono in circolazione dal 2003. Direi che la popolazione si è già ampiamente immunizzata senza bisogno di farsi iniettare strani composti dagli effetti imprevedibili.
I vaccini che vengono somministrati già da decenni per accedere ai paesi meno progrediti è una questione a se, me li sarei fatta fare anch’ io senza pensarci troppo.
Il tuo discorso sui farmaci sperimentali è abbastanza campato per aria. Un conto è assumere medicine i cui effetti collaterali sono noti