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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Golem, pensavo che fossi Milanese, dicevi che ci avevi comprato appartamenti da ristrutturare e rivendere. Per caso hai vissuto anche a Milano per lavoro, da buon Pugliese? O tua figlia?
Ah, l’agnello è tradizione a Pasqua in tutto il mondo cristiano, ma io rompo le tradizioni e faccio di testa mia. Anche la corrida è una tradizione, ma è una tradizione barbara.
In realtà mangio regolarmente carne anch’io, ma non di agnello, maialino o coniglio. Per esempio a me piacciono gli arrosticini di pecora abruzzesi, ma dalle mie parti non si trovano.
Trader, vivo a Milano da quando avevo 10 anni, cioè da quasi tutta la vita, ma NON sono milanese, anzi, non so neppure se esista più una milanesità. Le mie radici sono salentine e mi piace mantenerle. Ho casa nel paese natale e ci vado, covid free, non meno di tre quattro volte l’anno. A Milano ho la famiglia, casa dei miei, la mia e quella di mia figlia, e le compravendite non erano nè sono il mio lavoro, ma solo un modo di investire con rese superiori ad altri investimenti, visto che sono architetto. Tutto qui. Poi, mi spiace ma amo pure le corride (sarannno le ascendenze aragonesi da parte materna?) che trovo una forma d’arte antichissima come metafora della lotta dell’uomo con la natura bruta. Con tutto “l’affetto” per gli animalisti, questi li rispetto solo se, non solo non mangiano gli animali, ma non usano scarpe, borse o cinture di pelle, e tutto quanto riguarda il loro sfruttamento, a partire dall’aver trasformato il lupo in cane, che ormai dipende in tutto e per tutto da noi per sopravvivere. Insomma non amo i comodi compromessi morali.
Ciao Golem, a Pasqua : agnilot, vitel tuné, cinghiale arrosto e cunigl con i pavroun. Non trascorrevo una Pasqua in famiglia da una vita… Gli effetti positivi del lockdown.
Ieri, pane e salame in collina, mancava solo un buon vinello ma per problemi logistici è rimasto a casa.
SUZANNE:”Claudio è stato fin troppo paziente, perché io al suo posto ti avrei mandato a quel paese già da un pezzo”
Oh! Guardate cosa mi aveva scritto CLAUDIO mesi fa al commento 10742:
“fatti curare da un bravo psichiatra oltre ad andare a quel”paese”deretano).”
E intanto CLAUDIO nell’ultimo commento che fa, la smentisce? Nooo, anzi, la incoraggia:”Ottimo così”.
Poi ditemi che queste persone non sono in malafede.
Ma i fatti vi smentiscono.
ADAM, al più presto posto la risposta ai tuoi commenti, scrivo mentre lavoro. Così discuto almeno con un interlocutore che fa discorsi sensati.
Min… Suzy, mi sarei aggregato volentieri.
L’ambito geo-gastronomico che descrivi mi pare basso-piemontese. Tra i miei preferiti.
Claudio,
mi piacciono gli utenti che si confrontano senza acrimonia, che non tendono a sopraffare ma che, all’occasione, sanno difendersi, per poi lasciar subito cadere gli interscambi con i presuntuosi e gli arroganti.
anche quando non mi esprimo, sto quasi sempre dalla parte di chi non insiste all’infinito, per dimostrare di avere ragione, ma sa accettare che nella maggior parte dei casi si possano avere opinioni divergenti sulla base di indoli ed esperienze diverse.
per quanto ricordo, come nel caso dell’utentessa allontanata, ho percepito un accanimento eccessivo, spostato dal pensiero alla persona.
buon resto di giornata!
Trader risparmiati queste battute del c….. Non sei simpatico
GOLEM. Avevo criticato anni fa una vegana su Indymedia, ma mi rispose che non usava indumenti di pelle e si spostava in bici per non inquinare. Comunque ho una visione particolare sul tema. Sono contrario alle sofferenze sugli animali, ma non sono contrario a mangiarli.
Anche Cruciani (La Zanzara Radio24Ore), che chiama i vegani “nazivegani” è favorevole alla corrida. A me Cruciani piace per alcuni argomenti, ma sono contrario alla corrida. Anche la tortura è un’arte. Uccidere lentamente una persona era un mestiere difficile. Non tifo per il toro, né per il torero. Tifo per l’abolizione di disgustose violenze. Vedere torturare e uccidere un animale che non ha colpe non mi entusiasma. È una questione culturale. Se ti insegnano la cultura della violenza, ti sembra normale. Io sono cresciuto in strada, dove c’è molta cattiveria, ma mi sembrava normale. In seguito ho capito che certe cose che vedevo erano sbagliate. Nell’antica Roma era normale e divertente vedere esseri umani che
si sgozzano. Ma era un’arte l’uso del tridente, delle reti per immobilizzare l’avversario.
Io ho vissuto anche a Milano. Ero curioso di sentire com’è il loro dialetto, ma non ho mai sentito parlare nessuno in milanese. Solo Italiano o dialetti di altre città. I Pugliesi sono dappertutto, ho vari amici pugliesi.
Quando capiterà che passerò a Milano, se vuoi ci metteremo d’accordo in anticipo e andiamo a prendere un caffè.
SUZANNE, Pasquetta in collina, fuori casa? Da come scrivi sembra che hai fatto una gita alla faccia del lockdown, ma immagino che non sia così.
Macché malafede Trader, se uno ti si accolla come una pulce molesta te credo che lo si mandi minimo minimo a quel paese. Adesso vediamo per quanti commenti riuscirai ancora a nominarmi su questo argomento da frantuma zebedei. Ma non ti sei ancora annoiato?? Se vuoi ti consiglio qualche passatempo più piacevole e appagante..
Golem, avrei un dilemma tecnico-giuridico da sottoporti (aggratis però). Se hai tempo e voglia te lo scrivo appena ho pausa lavoro.