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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Suzanne,
vengono criticati anche tutti i tentativi di identificarsi nelle situazioni altrui. in tali casi, si diventa incoerenti e inaffidabili.
così vanno i confronti nel virtuale, perché nel reale fanno testo i fatti relativi a scelte e vissuti accertabili, non le lenzuolate di parole a favore dei propri punti di vista o le variegate opinioni su diverse personalità e diverse circostanze.
sarebbe utile saper distinguere fra i due mondi paralleli, ma questo avviene molto di rado, soprattutto per mancanza di contatti di persona.
tutto molto banale ma anche più che scontato.
JJ Bad 15: “sul web le regole di convivenza civile vanno completamente a ramengo.”
Questo succede a causa di utenti come te, che si divertono ad insultare gratuitamente gli altri, nascondendosi dietro un computer.
Tu sei fra gli utenti triviali che rovinano le discussioni e ne dai la colpa a internet, al web.
Se sei maleducato è colpa tua, non del forum.
No Suzanne il web è un enorme problema!
E’ troppo libero e sta modificando la società. In peggio.
Tutti i commenti che leggi sul web, o almeno gran parte, sono mossi solo da una motivazione: NOIA.
Se partiamo dal presupposto che non è naturale comunicare tramite il virtuale e soprattutto abusarne come facciamo al giorno d’oggi, e se ci aggiungi che i commenti dell’italiano medio (cioè al 90% fesserie) prima erano limitati al bar locale mentre ora sono visibili in mondo visione..fai 1+1 e capisci che il web non risolve certamente la superficialità media nazionale.
Anzi non fa che amplificarla.
Fesserie che diventano dibattito nazionale!
A me non fa piacere alimentare questa ignoranza e maleducazione sempre più dilaganti e che sottolineano la mancanza sempre più evidente di valori sociali. E onestamente più che un sollazzamento ludico temporaneo non ci vedo altre grandi prospettive nel dialogo virtuale.
Ma è anche ovvio. Non siamo nati con una tastiera in mano!
Mi spiace che la maggioranza invece non lo capisca e lo veda come il santo graal.
Rossana, non lo so se nel reale le cose vadano diversamente. La voglia di ascoltare altro da sé è pari a zero, quindi temo che anche nella vita fuori dal web ci si rinchiuda nel proprio microcosmo convinti che l’esperibile e il “sentibile” (non mi viene il termine) sia tutto lí.
Senti Captain, te lo dico con una canzone di Rino, vediamo se ce la fai : Nuntereggae più!!!! Scollati, zecca molesta!
Trader, sei un inguaribile ottimista, ma perdi tempo a cercare di imbastire un discorso minimamente sensato su questo forum.
@suzanne. Cosa vuoi pretendere da chi non è al tuo livello? Ma vediamo se ce la fai tu, che sei la più colta e intelligente: questo è un forum nel quale si può commentare. Strano, eh? Non mi interessa proprio un fico secco se tu non mi reggi. E questo non cambia la fesseria che hai scritto. Non ti sopravvalutare e scendi dal piedistallo. Saluti.
Trader, temo di sì. Difficile trovare in uno scritto una confusione di senso scritta in modo così suggestivo (per alcuni). Qualcosa è cambiato però. Io credo sia la “chimica” delle “cure”. Resta immutato il delirio religioso che caratterizzava la nostra “Nostradama” di qualche tempo fa.
Trader, onestamente non ho mai considerato sacrifici la pur dura strada che ho scelto per realizzarmi. Forse quelli li hanno fatti le persone che mi erano vicine, ma per me era un impegno che avevo preso in tutta consapevolezza. Pensa che ero ancora militare quando chiesi a mia madre di iscrivermi all’istituto tecnico serale per Geometri. Mi congedai a fine dicembre e cominciai le lezioni in gennaio, a tre mesi dall’inizio, eppure non fui rimandato. Uscivo dal lavoro alle 17 e dalle 18 sino alle 22 ero a scuola, sabato mattina compreso e l’ultimo anno pure con le esercitazioni di topografia la domenica. 5 anni così. Con l’Università lo stesso: 5 anni. Facevo sei esami l’anno per cinque anni. Uno a febbraio, uno ad aprile e quattro tra giugno e luglio, di cui due progettuali che mi “lavoravo” da settembre a giugno. 30 esami in cinque anni, più un anno per la tesi. 27 di media 98/100 di voto. E in più Esame di Stato l’anno successivo, che molti fanno diverse volte per quanto è tosto.
Mi sono divertito. I sacrifici li ha fatti mia moglie. La laurea l’ho dedicata a lei.
Scaldarmi Adam? Con te mi ammoscio. Mi pare si stesse parlando di relazioni e mi sembrava più attinente la teoria liquida che ho richiamato, andando a sbirciare su Wikipedia, come dici tu, che hai intuizioni geniali sugli altri, perchè quella che proponi mi sembra francamente una sega mentale, come l’allegoria aeronautica.
Se parlo della mia storia è solo perchè è un esempio che ha avuto un percorso e una soluzione concreti, e mette in evidenza un problema non infrequente nelle coppie, come dimostra questo dibattito. Non credo che la maggior parte di chi vive questi problemi pensi a Bauman e al “pendolarismo tra la libertà e sicurezza”, vuol solo capire che casso ha in testa la sua donna. Il discorso quindi è incentrato sulla possibilità o meno di tenersi un cataplasma nella vita che dividi con la tua compagna, e io ho detto la mia, presa da basi concrete, ecco perché “spiattello”. Tu invece cosa metti sul piatto, teorie, sì? Qui ti abbiamo visto fare solo il critico cinematografico, ma i tuoi film? Niente? Quando parlo di fighette c’è sempre un motivo Adam. C..vo
“continuò ad aspettare di sapere se le tue, vostre “baumaniane” aspirazioni sono mai state sperimentate con successo ”
Golem, premesso che su Bauman credo si sia chiarito: granchio tuo.
Anche se non ne vedo l’utilità, ti rispondo: si vivo in coppia da anni,siamo profondamente felici
E quindi?
Se ne puo’ trarre una regola universale? No
Lo si puo’ usare come metro di giudizio per giudicare l’esterno? No.
Altrimenti si finirebbe come quell’ eschimese di cui parli così spesso e a cui cominci sempre piu’ a somigliare, con tutto sto maiuscolo sulla tua vita vissuta…