Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Pagine: « Prec. 1 … 1.061 1.062 1.063 1.064 1.065 … 2.322 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 1.061 1.062 1.063 1.064 1.065 … 2.322 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
SUZANNE 10615:”ciò che mi è immediatamente e interamente comprensibile, mi annoia”
Certo, è più stimolante affrontare una difficoltà maggiore e dà più soddisfazione apprendere argomenti complessi e non banali. Vale anche in altri campi: per un alpinista è più soddisfacente scalare una montagna che una cunetta. Si fanno progressi trattando le difficoltà. Suzanne, tu hai anche un certo livello intellettivo, mi pare (mi dicevi che avevi fatto una tesi quando parlavo del progresso, scientifico) quindi ti interesseranno anche discorsi di un livello superiore a “che buona la pizza che ho mangiato ieri sera”. Ma, come afferma anche GOLEM, non c’è niente da capire né da tradurre nei discorsi sconclusionati di Rossella, parla a vanvera.
Suzy, il Relativismo è il cassetto dove nascondere tutto quello che non si VUOL riconoscere come oggettivo. Sai meglio di me che Popper osservò che nella scienza non basta “osservare”, bisogna saper anche “cosa” osservare. L’osservazione non è mai neutra, ma è sempre intrisa di teoria, di quella “teoria induttiva” che porta “certa” gente a pensare che “se vedo tre cigni neri di seguito tutti i cigni sono neri”, e lo stesso pensa degli ammori. Secondo Popper, la “teoria” (o il pregiudizio) precede sempre l’osservazione perchè la mente umana tende a sovrapporre i propri schemi mentali alla realtà osservata, giungendo ad una deduzione, costruita a priori.
Solo ieri, qui, ho avuto l’ennesima dimostrazione di questa forma di “deduzione da induzione”. Tu Popper lo conosci e sai cosa significano quei termini.
Su Bansky e la sua filosofia sono completamente d’accordo. La sua è Arte di oggi. Le scarpe Lidl? Niente, sono diventate un cult “mediatico” sfruttando i condizionamenti che oggi usano gli “influencer” per indirizzare la “zavorra”.
The square? No.
Suzanne,
“ciò che mi è immediatamente e interamente comprensibile, mi annoia e non suscita nessuno “smottamento” intellettivo, né tantomeno emotivo. Ciò che invece richiede tempo per essere decifrato ( e forse mai nemmeno interamente o correttamente) vale la pena : è arricchimento, perché ti conduce a metterti in gioco in modo diverso, a creare un pensiero divergente e a mettere in discussione le tue capacità di comprensione.” – CONCORDO, ampliando la visione all’individuazione, qua e là, di ottime SINTESI e di accenti di POESIA.
Non capisco come in uno spazio aperto ci si possa accanire tanto a lungo su chi NON piace o NON si comprende. Nemmeno Andy, il più contestato, ha mai subito una tale persecuzione!
Nei testi, nei concetti, nell’arte in genere, in democrazia dovrebbe ANCORA valere il principio che si possano avere diverse IDEE e diverse OPINIONI. Su un sito potrebbe bastare la delicatezza di non infierire, appunto, sui più FRAGILI. Sensibilità e rispetto dovuti soprattutto nei confronti di chi nemmeno interagisce.
Si possono sì avere idee diverse, ma se in qualcuno le idee NON esistono proprio, in altri sono mosse da bassi istinti di invidioso risentimento e in altri ancora sono solo un modo di assecondare l’interlocutore per trarne una gratificazione, a cosa servono? Che idee sono? Di cosa ci si “arricchisce”?
Trader, ricordo un tipo “similfemminista” che cucinava periodicamente per un gruppo di donne per cercare di rimediare una trombata, che non rimediò mai. Peggiori dei maschilisti sono questi pseudifemministi che “fingono” una ammirazione verso il sesso opposto che non hanno realmente, e che credono di simulare con certe esternazioni che trasudano piaggeria, cosa che le donne intuiscono in una frazione di secondo senza corrispondere alle loro aspettative.
È triste ma è così.
Concordo con Golem, nel caso di Rossella non esiste nessuna idea su cui essere d’accordo o no. Leggere il nulla non arricchisce niente, è solo una perdita di tempo.
Certo, non violiamo la democrazia, ognuno ha diritto di dire la sua. Allora, visto che siamo in democrazia, si può dire liberamente che Rossella non esprime nessun concetto, parla a vanvera. E non è una bambina, per cui possiamo dirle tranquillamente che parla del nulla senza temere di essere insensibili o di mancarle di rispetto. Del resto, ci sono utenti che si permettono di insultare e offendere a tutto spiano (mi riferisco a “SENTENZA”, CLAUDIO, PASSANTE, BUG), senza che nessuno li accusi di essere irrispettosi o insensibili.
10612: grande YOG!
Dottore, le scarpe della Lipl stavo quasi per aggiudicarmele per soli 223 € sulla baia, poi me le han soffiate.
Peccato, il 39 tra l’altro mi sta molto stretto ma è raro come lo scudo VEIII della serie araldica e vale moltissimo, molto più del comodo 42.
Temo che a fregarmi sia stato il solito studente fuori sede, incazzato nero con quell’altra che – fuori dai limiti comunali – si muove solo con la zia appresso e non si riesce mai ad abbordarla.
Il grande successo di queste scarpe “cool” o “coul”, non ricordo come si scrive in inglese, deriva dal fatto che tutti gli studenti fuori sede bramiscono per il desiderio (bramano, insomma) di portare ai piedi sneakers giallo/rosse/verdi proprio per non farsi sentire dalle zie di scorta.
Se le avessero avute i soldati dell’ARMIR… quelle scarpe dico, non le zie… ma la storia non si fa con i se.
E neanche con le ze, come si chiamano le zie nel paese che ha eretto una statua equestre a un logopedista fallimentare.
È il momento della “podofilia” Professore. E le “podoteche” fanno la loro parte. Da hard discount visti i tempi.
Ok Trader, se ti rende cosí squisitamente soddisfatto usare la democrazia per ripetere in loop il tuo dissenso o la tua approvazione verso questo o quello, prego!
Golem, The square è un film secondo me geniale sulla contraddittorietà della società svedese, e l’aspetto piacevole è che dopo essere uscita dal cinema ho pensato: “-Vabbé dai, meno male che sono italiana, poteva andare peggio”. È un film che tratta proprio lo svuotamento dell’arte contemporanea, o comunque le sue idiosincrasie, cosí come le nevrosi sociali dei suoi protagonisti. È una riflessione sul lato oscuro della libertà sessuale e dell’individualismo estremizzato. Esilarante la scena di sesso glaciale tra due sconosciuti ( stile Fosca-Verdone in Viaggi di nozze) con il protagonista che vuole portarsi a casa il preservativo temendo che la donna possa usare i suoi spermatozoi.
Mi è venuto in mente proprio perché si collegava all’estremo relativismo di cui si parlava.
GOLEM, questi finti femministi credono che le donne siano oche stupide, che si possano portare a letto con un complimento mellifluo. Il nostro povero ILFEMMINISTA dorme a fianco di una tipa che non gliela dà almeno da febbraio per paura del contagio. Non sa assolutamente niente di femminismo, usa termini sessisti, in mezzo ad un gruppo di femministe verrebbe linciato, ma però il nickname che si è scelto lo fa sentire superiore e in diritto di sparare a zero su tutti. L’abito non fa il monaco.