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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, LAD, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Grazie Trader e poi ho letto che bisogna anche guardare il disaggio di emissione, che viene tassato anch’esso.
Se acquisto un BTP di nominali 100 collocato a suo tempo a 90, ho letto che bisogna pagare il 12.50% anche sulla differenza di 10, il disaggio di emissione. Ma chi lo paga?
Se ho capito bene, viene pagato dai successivi detentori in base alla durata di possesso del titolo.
Quindi se compro un titolo pago:
il corso secco
il rateo di interessi già maturati
le commissioni
e da questa cifra invece mi viene detratto il rateo di tasse sul disaggio di emissione per il tempo già trascorso?
Poi alla scadenza verserò il 12,5% sull’intero disaggio di 10.
E’ corretto?
Yog, lo so che non esistono i BTP a due anni, infatti mi riferivo a titoli del mercato secondario.
Gloss: “…gli imbuti cerebrali”. Ho avuto un orgasmo isterico quando l’ho letto. Sappilo.
ROSSANA e ANNA, scusatemi se me la prendo, ma non potete comportarvi così. Rossana, prima ci dici che problemi hai, visto che sei tu che ti lamenti di essere perseguitata dagli altri utenti, poi discuteremo perché Golem dieci anni fa ha scritto qualche commento usando un altro nick, se è vero che lo ha fatto.
Grande YOG, spesso intervieni correttamente sugli investimenti. Vero, a cinque anni il rendimento dei Btp torna appena ad essere positivo. A differenza dei Btp a tasso fisso di cui si parlava, i Btp Italia hanno tasso variabile, cioè il tasso di rendimento è composto da una parte fissa e una che varia nel corso della vita del titolo a seconda del tasso di inflazione. Yog è un dritto e li ha comprati in un momento in cui il rendimento di base era alto (come ho suggerito nel punto 2 del precedente commento “…l’Italia nei periodi in cui si alza lo spread” ), quindi ha spuntato un buon rendimento reale (cioè al netto dell’inflazione), che in futuro potrebbe alzarsi se si alza
se si alza l’inflazione. Intanto ci ha già guadagnato in conto capitale, perché i suoi Btp si sono apprezzati.
Bè, Suzy, ti capisco. Anche io per parecchio tempo “non capivo”. Poi ti accorgi che il “nome”, specie su un forum “cieco” può fare molto in termini di “credibilità”, al di la di quello che si dice.
Ma è un fenomeno psicologico frequente anche in ambienti “illuminati”, figuriamoci qui, dove puoi immaginarti quello che più ti piace come ti piace.
Mi sono letto quasi tutti i post di quell’interessante link che ha indicato Glosstar. Credo di aver individuato almeno otto Golem, tra i quali lo stesso Glosstar, come peraltro è stato paventato con quel post senza senso.
Suzy! È tuo il decimillesimo post!!! Complimenti! Lo volevo io mannagghia.
Trader, c’è anche una implicazione politica oltre che economica.
I piddini hanno avversato l’emissione del Btp Italia perché sostenevano che era più costosa del MES: trascuravano, nella loro miopia, che sarebbe stato comprato in gran parte da investitori retail ITALIANI.
Chi lo ha comprato ora è più ricco del 4% in conto capitale in pochi mesi, con rischio quasi nullo: è l’unico vero aiuto in tempo di Covid che è stato davvero somministrato, complice il QE e lo spread a maggio.
Il Futura, che a luglio ho pur tenuto d’occhio, non replicò i meccanismi dell’Italia (che protegge sia dall’inflazione che dalla deflazione), ha una durata più lunga e non venne emesso nel “momento magico”: lo considero un flop.
Comprare adesso sul secondario a due anni ha come unica valida alternativa mettere i soldi nel materasso… io, fossi in Gina e ne ricorressero le condizioni, OGGI caccerei i 30 k in un fondo pensioni negoziale chiuso con profilo bilanciato od obbligazionario, qualcosa tutto sommato si prende e bene o male hai una protezione nel futuro.
Giusto Gina, un Btp quinquennale venduto dopo tre anni è un Btp con scadenza due anni.
Per collocamento si intende l’emissione del titolo, non mi è chiaro se intendi che compri un titolo a 90 sul mercato secondario.
Comunque sia, comprando un titolo con valore nominale 100 al prezzo di mercato 90, paghi anche il rateo degli interessi maturati, visto che la cedola la percepirai tutta tu. Durante la vita del titolo, percepisci le cedole tassate al 12,5%. Poi paghi l’imposta tra la differenza tra rimborso e prezzo d’acquisto.
Bella domanda, non sono sicuro. Ma mi pare che l’imposta la paghi tutta chi compra. Anni fa avevo letto sul Sole24Ore che chiarivano questo dubbio, ma non mi ricordo bene.
Un altro dubbio è se compri il titolo ad un prezzo maggiore del nominale, per esempio 106: a scadenza rimborsa a 100, si realizza una minusvalenza? In quel caso mi pare no.
In regime amministrato, le imposte le paga automaticamente la banca prelevando le somme dal c/c.
Suzanne,
ognuno dà a quello che legge il senso che gli sembra più calzante, anche se spesso non è affatto quello a cui voleva far riferimento chi scrive.
un castello di supposizioni, soprattutto nel virtuale, dove non c’è contatto visivo, con la pretesa, in alcuni casi, che le proprie siano perfette, come perfetto è tutto il resto per i soggetti che si vantano vincenti e al di sopra dei comuni mortali.
non c’è il Profiler del sito nei commenti della lettera segnalata da Glosstar; nell’estratto che ho pubblicato c’è solo un punto di vista che sinteticamente lo descrive non proprio come una mammoletta, timorosa di esprimersi. di questi tempi, quasi un complimento!
Su LaD, dove s’interagisce fisicamente alla cieca, si può prediligere anche solo parte della sostanza del pensiero alla persona oppure, viceversa, in alcune circostanze, mantenere in primo piano la persona, relegando al secondo idee e temperamento.
Scelte soggettive, quasi mai totali, che si può attuare con la LEGGEREZZA che si addice al virtuale, dove la superficialità spesso si alterna alla sofferenza.
Trader, le minusvalenze generano un credito recuperabile dai futuri guadagni (plusvalenze), cioé puoi recuperare la perdita nell’anno in cui si verifica e nei quattro anni successivi.
Se non generi plusvalenze, nisba recupero, perso tutto.
Il credito vale solo per i redditi di capitale e comunque oltre al 730 devi compilare frontespizio e quadro RT del Redditi per inserire le minusvalenze.
In regime amministrato, nel caso di minusvalenze è l’operatore a mandarti il modulo con la cifra da inserire, nel dichiarativo o ti fai i conti, se li sai fare, o vai dal commercialista.
Se compri a 106 e vendi a 102 hai una minusvalenza, se invece ti tieni il titolo fino a scadenza non hai nessuna minusvalenza perché sei stato compensato da cedole più alte (se no non pagavi 106…).
In sostanza: le tasse sulla plusvalenza le paghi quando vendi e basta, mentre la cedola è tassata all’atto della corresponsione.
Anna se frequenti il sito da molto dovresti avere giá tutte le risposte. Non ti risponderá mai, semplicemente perché non puó farlo. Come ho indovinato fin dall’inizio? Non ho doti di preveggenza, ma come dicevo conosco il pollo e il suo modus operandi é grossomodo sempre lo stesso, piuttosto lineare, leggermente ammorbidito dalle bastonature di logica ricevute da diversi utenti negli anni e dal “contenimento” degli admin del sito. Risponderti significherebbe ammettere le debolezze che l’hanno spinto a comportarsi in quel modo, cosa che andrebbe in contrasto con l’immagine che vuole dare di sé, proprio così, offuscherebbe quella reputazione virtuale che proprio lui dileggia negli altri.
In questo caso un silenzio vale più di numerosi e verbosi commenti.