Vorrei raccontarvi un episodio strano e simpatico accadutomi in questi giorni, non è di particolare importanza, lo ammetto, ma mi mancava scrivervi e poi vorrei sapere che ne pensate del mio comportamento che è, evidentemente, sbagliato, se faccio stizzire puntualmente gli uomini.
Dunque, qualche giorno fa entro in aula studio, un’aula grandissima, piena di banchi, dove stiamo tutti in silenzio a leggere o scrivere perché per fortuna è ben sorvegliata e non vola nemmeno una mosca (almeno lì). Siamo ragazzi di facoltà diverse. Mi siedo, controllo di poter mettere la presa del portatile, mi rilasso un secondo e alzo gli occhi: a un banco di fronte, distante almeno 5 metri da me, intravedo con la coda dell’occhio un ragazzo seduto di fronte a me che mi guarda in modo fisso. Sinceramente penso di essermi sbagliata e comunque non voglio nemmeno metterlo bene a fuoco perchè già dalla sagoma mi rendo ben conto che non è qualcuno che conosco, e mi ero appena seduta, non mi sembrava il caso, e non volevo essere infastidita nelle ore seguenti in ogni caso.
Dopo un quarto d’ora circa, o sarà stata mezz’ora non lo so, alzo gli occhi e noto che il suddetto ragazzo mi sta proprio adocchiando di brutto, mi fa tipo gli occhi dolci o non so come spiegarmi, mi lancia un’occhiata che se non fossi fidanzata mi avrebbe steso e mi sarei fatta stendere volentieri (XD), è bello ma veramente bello (penso uno dei ragazzi più BELLI che abbia mai visto, poi va bè esattamente il mio genere come colore di capelli e di occhi, sembrava disegnato apposta così, per me!) insomma uno di quei ragazzi che di certo non notano me, sicché io a quel punto imbarazzata e infastidita abbasso lo sguardo, riprendo a studiare e non lo alzo più per tutta la mattinata. Un paio di volte guardo in sua direzione e mi rendo conto che lui è come rimasto male, non mi fissa più però si accorgeva quando io alzavo i miei e guardavo vagamente verso di lui (stava di fronte a me quindi non difficilmente potevo guardare a lui).
Fosse stato 5/6 anni fa o di più avrei pensato chissà cosa…mi sarei subito convinta che mi avesse notata, lui l’unico tra tutti gli uomini, e mi trovasse carina…l’avrei fatto avvicinare così per curiosità…oggi sinceramente, che so che queste cose non capitano a me e non me ne può importare di meno (l’ho accettato, bè ormai a quasi 30 anni..come minimo…), ho pensato solo che o è uno dei bei ragazzi che stanno per strada a chiederti di donare il sangue, o peggio ancora poteva essere un gigolò, o magari qualcuno che mi conosce, sa che sono fidanzata e voleva solo vedere se ci stavo, o magari non mi conosceva ma voleva vedere lì a caldo a caldo appena seduta in aula se io ci stavo dato che lui è un bel ragazzo per poi prendermi in giro magari se avessi preso a fissarlo o mi fossi avvicinata durante qualche pausa.
A questo punto vorrei invitare le donne del blog a ridere con me dell’arpia disillusa che sono diventata…ahahah!
Forte di questi pensieri comunque, oggi sono tornata in aula studio in modo serio e deciso a non farmi incantare da un soggetto del genere, non sono stata ne stizzosa nè altezzosa (non è da me e non potrei permettermelo), ma lui pur disinteressatamente osservava i miei comportamenti. Quando me ne sono andata, nonostante avesse fatto da poco una pausa con i suoi amici, è corso all’uscita con una ragazza palesemente più bella di me (non bella quanto lui ma insomma una bambolina niente male) e si è messo a parlare con lei in modo molto ravvicinato laddove io mi stavo prendendo la giacca e stavo sistemando le mie cose. Mi è parso un gesto banale, gratuito oltretutto e chiaramente crudele nei miei confronti, considerato che non ci conosciamo per niente. Ho capito che i due sono intimi e che lui è certamente un cretino ma di quelli gravi.
Ricapitolando: prima mi fai gli occhi dolci, ed io sono una sconosciuta appena entrata in aula che si stava ancora sedendo e sistemando e non sono una che si nota di sicuro, poi mi rifai uno sguardo che giuro mi è parso di vedere un’emozione così viva nei suoi occhi che guardavano nei miei che ci scriverei sopra una poesia se sapessi scrivere poesie, cioè veramente mi ha guardato negli occhi in una maniera irripetibile che mi ha drizzato tutta la peluria che tengo addosso dalla testa ai piedi, bè a quel punto io giustamente LEGITTIMAMENTE abbasso gli occhi e non ti guardo più perchè che dovrei fare? Ma scherziamo?! Tenevo ancora i fiatone per le scale e tu fai sto poco con me, figuriamoci con le altre che stanno là dentro? Bè cosa ottengo come risultato?! Mi sarei aspettata un po’ di rispetto e tranquillità e invece mentre mi preparo lui mi segue con la bellissima della scuola, l’amica più bella che teneva là dentro, mi fa capire che è intimo con lei appartandosi di fronte a me là dove io mi stavo mettendo la giacca.
Conclusione: giovanotto, tieni i problemi, fattelo dire. E fatti dire pure che ti ho ignorato in modo deciso proprio perché ho capito subito che chissà quante amiche tieni là dentro e pure fuori.
Però a voi chiedo: in futuro vorrei evitare di essere maleducata, vorrei essere più diplomatica possibile, quindi come posso fare? Già mi pongo il problema di tornare in aula e farmi notare più del dovuto. Di recente sembra che ovunque mi giri io mi tiri dietro solo antipatie. E non conviene nella vita, mai. Grazie mille!
Il meccanismo della simpatia risiede nel piacere di essere riconosciuti e valutati per quello che siamo. Per ottenere questo siamo disposti ad aspettare che l’altro si decida a “riconoscerci”, e forse gli diamo anche il tempo di ravvedersi da qualche fraintendimento iniziale. Poi, se a lungo andare non otteniamo “consenso” applichiamo duramente la regola della reciprocità, e ripaghiamo l’altro con franca antipatia.
Il timore di essere soppiantati, sminuiti, sottovalutati, trascurati, traditi, derubati della nostra posizione conquistata a duro prezzo, è tale da poter togliere la pace alla nostra esistenza. Gli altri talvolta ci appaiono come possibili usurpatori. All’apparire dell’usurpatore (perlopiù immaginario) scatta il desiderio di rivalsa.
Sarebbe davvero bello se si riuscisse a inquadrare quel sentimento di vendetta che non sempre ci fa onore. Capendo i nostri sentimenti ci metteremmo sulla buona strada per capire di più noi stessi e dunque per trovare le chiavi giuste per accedere a una più autentica comunicazione con il nostro prossimo.
Alcuni uomini quando pensano alla compagnia il loro pensiero va alla donna, ma in genere tendono naturalmente a instaurare un rapporto di cordiale intesa intellettuale. Quando vivono la stagione dell’amore accade che questo si manifesta in maniera del tutto spontanea. Questa spontaneità richiede da parte loro grande dominio di sé, perché la seduzione non è il frutto di un processo intellettuale. Accade che l’innamoramento sembra quasi una cosa inevitabile, tant’è che ad un certo punto la donna potrebbe sentire l’esigenza di capire se quest’entusiasmo c’è o non c’è. Molti uomini non dimostrano di avere questa consapevolezza. Non riconoscono che la conoscenza è avvenuta attraverso i sensi e che il carattere effimero del piacere non dipende dalle circostanze (la tua famiglia, l’abbigliamento, ecc.) Questi argomenti all’interno del rapporto di coppia potrebbero essere il frutto di gelosie e quant’altro, ma quando due persone si conoscono non dovrebbe esistere la vergogna. Sinceramente non penso di essere una persona di cui vergognarsi. Eppure in diversi casi mi sono dovuta rassegnare all’evidenza, perché quando ti metti in discussione diventa inevitabile dividere le responsabilità. Quando ti servono la felicità su un piatto d’argento è tutto un altro discorso. In quel caso ti viene riconosciuta la libertà di agire. Non sei un oggetto, qualcuno di cui parlare interza persona. Per me è importante farsi accompagnare nella conoscenza dalle istituzioni perché siamo impotenti davanti all’amore. Quindi la famiglia, la chiesa o un testimone che riempie di principi e di valori questo sì. Quando ti senti sola con i pensieri del tuo cuore, tanto vale non andare a cercare quello che è stato messo sulla tua strada per farti da testimone.
Certe ragazze secondo me sono…….. 🙂
Le donne italiane sono sempre -1 rispetto a quello che sono gli uomini italiani.
@Nicola, grazie per il tuo commento, ho però avuto la sensazione di aver ricevuto una predica, evidentemente me la meritavo anche se non so per che cosa! Puoi spiegarti meglio, per favore? Ho cercato qualche altro tuo commento sul forum ma non l’ho trovato, ti firmi con un nome diverso?
@Rossella, ciao e grazie per la tua risposta, purtroppo non sono riuscita bene a cogliere il senso, potresti chiarirmi cosa pensi della circostanza che ho mostrato?
@Pace per tutti, abbiamo tutti diritto alla nostra opinione!
Troppo lunga.
È che se le fa tutte e ha bisogno di continue conferme: ha un’idea di se stesso troppo grande. E va coltivata. Giorno per giorno. Se no va in crisi diciamo.
@celi_lois
il mio commento va inteso in senso generale, nella fattispecie era rivolto al ragazzo ma fa anche riflettere.. Prova a rileggerlo in questa ottica.
@Xleby, sono enormemente d’accordo con te.
Dici di avere 30 anni, ma da quel che scrivi sembri una 16enne confusa. Tranquilla comunque, vista la tua giovane eta, hai ancora tanto tempo per crescere.
G