Seduto distrattamente a vedere la T.V. durante un pomeriggio dei giorni fra Natale ed il primo gennaio non posso fare a meno di sentire, pur cambiando continuamente canale, menù e ricette per il cenone di fine anno.
Fra ricette e menù ci sarà l’imbarazzo della scelta e tutto sommato, tenuto conto della generosità dell’italiano medio e delle associazioni di volontariato, spero che a nessuno manchi un po’ di compagnia ed una buona cena.
Auguratomi quanto sopra non posso fare a meno di una riflessione che mi sorge spontanea sentendo, oltre le ricette ed i menù, che in molti locali alla moda o pluristellati alcuni italiani sosterranno per il cenone di fine anno una spesa pari a due o tre mensilità della pensione corrisposta a molte categorie di lavoratori o fruitori di pensione sociale o di reddito di cittadinanza. Viene da chiedersi se tutti questi “ Italiani di serie A”, definiamoli così, sono pure “Contribuenti di serie A” , e se non sia il caso di procedere alla loro identificazione fiscale chiedendo a ciascuno di loro il pagamento di un ticket pari all’importo del costo della cena. I prezzi che ho sentito sono uno schiaffo non solo alla miseria ma anche a quanti lavorano 35 o 40 ore la settimana per tutte le settimane dell’anno ed ogni anno fino agli anni richiesti dallo Stato sociale italiano per il pensionamento. Sarei felice se anche le sardine italiane aggiungessero ai loro comandamenti quello di “ non dare schiaffi alla miseria”. Capisco che forse nessuno leggerà queste poche parole ma io ho voluto scriverle lo stesso.
Francesco Amoroso
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Categorie: - Riflessioni
Dipende dai punti di vista. Le figure sono persone dipinte. Per la stessa ragione la persona viva è padrona di entrare in un altro quadro quando non è stata celebrata in maniera idonea. Nel bene e nel male. Perché anche nel rifiuto siamo qualcuno. Per questa ragione le altre rifiniture sono solo un modo per toglierti di torno. Spero che qualcuno paghi questo lavoro. E che lo paghi bene perché mi sembra una cosa tanto fastidiosa da risultare indigesta. Tornando a te, che dire? Il costo, in questo caso, serve a sostenere i ricordi, le pose tenere o giovanili, malinconiche e facete. C’è chi domanda amore e chi domanda denaro. Per questa ragione chi è sostenuto dall’amore deve pensare come prima cosa al denaro perché chi domanda i soldi lo fa per amore e la cosa ti riduce in uno stato di disabilità permanente. Sono due tendenze complementari. I soldi vengono prima di tutto il resto. Il resto non ha senso quando non sei una figura di pinta. fa solo male. Male all’anima, al corpo e allo spirito.
Francè, tu sei affetto da rabbia ed acredine perché non fai, o pensi di non fare (è lo stesso), parte di quelli che “possono”.
Da qui le tue freudiane invocazioni alla Superiore Autorità (Chi poi? L’Agenzia delle Entrate? Mattarella? Bertoglio? Fedez e la Ferragni?).
Va a farti un cenone come si deve, se puoi, sennò evita di riempirti di bile che poi arrivi all’Epifania con la faccia verde e le occhiaie.
yog. la mia non e’ rabbia o acredine e’solo indignazione e coscienza di ineluttabilita’.sono indignato e purtroppo cosciente che le cose vanno cosi’.
A me non piacciono le persone che fanno grandi cenoni
e ostentano la ricchezza.
Giusto controllare se paghino le tasse oppure no.
Già qualcosa è cambiato e chi ostenta ricchezza
si ritrova la riprovazione della società
anzichè l’invidia come era prima (sui loro stessi social).
Ma non rompete i co…. Agli altri
Mangiate quel che volete , come potete in base alle vostre tasche , senza fare i moralisti e i conti in tasca agli altri
se avete pochi spicci ingegnatevi per guadagnarne di più o se vi scoccia spenderli in cibo per capodanno spendeteli O risparmiateli come Volete, ma Senza gravare sui testicoli altrui
Ma incredibile, ora a chi piace mangiare tanto a capodanno vuol dire evade le Tasse? Hahaha questi son fuori.
si dia il caso poi che finché la gente spende per mangiare fa girare almeno il mercato, sveglioni…fosse per voi spilorci Lazzaroni saremmo già al Terzo mondo
Filibe’.Al mio paese si dice: avendo potendo.Capisco quelli chev vivono di consulenze milionarie o mazzette non chi di lavoro onesto e che purtroppo deve fare i conti.
E comunque “sia per” ricchi”e “poveri”la vita é sempre una SOLA!
caro Claudio meno male che la ” morte e’ una livella” come diceva il grande Toto’.
Che esagerazione. E lei signor Francesco? Le paga le tasse? Non sarebbe legittimo domandarsi se anche lei le paga? Così come ogni italiano? Cioè una persona che in Italia ha un reddito sopra la media, automaticamente deve essere un evasore. Lei invece è un privilegiato, Perchè ha un entrata fissa tutti i mesi, garantita, mentre un imprenditore, non ha garantito proprio niente, anzi deve pagare le tasse, assicurandosi di dover fare i debiti per pagare le tasse dell’anno nuovo. Di questo però lei non scrive mai, giusto?
Eppoi un cenone di Capodanno come si deve non è che costa una cifra da Ronaldo: con 250 euro a cranio ti puoi permettere una cena di pesce memorabile innaffiata da vini bianchi ottimi, chiaramente certe bottiglie hanno prezzi che da sole passano i 250, ma con 40 euro trovi cose ottime per pulirti la bocca tra le ostriche, gli scampi crudi e i carpacci squisiti.