Gentile Direttore,
trovo adesso in questa mail l’ultima spalla (in ordine di tempo) su cui provo a piangere, spero non inutilmente, per la mia “povera” città.
Giorno dopo giorno è sempre più preda dell’incuria, del malcostume, del “… ma tanto chi ci vede? “; ostaggio dei violenti, sia a parole che nei fatti, dei malavitosi, dei “bulletti da strada” che, anche se miseramente incivili, rendono privo di valore anche intrinseco l’impegno di chi prova a seguire “le regole”. Ma come farlo se anche chi dovrebbe tutelarci ignora ad occhi aperti il problema, e così facendo implicitamente lo incoraggia? Come fare capire ai nostri ragazzi che le regole e le leggi non sono stupide costrizioni ma indicazioni, a volte giustamente obbligatorie, per la sanità morale e fisica della vita?
La Città è nei fatti abbandonata a sé stessa nel traffico e nelle regole del vivere sociale. Le regole, il Codice stradale, la segnaletica, e quant’altro di utile per la sicurezza ed il vivere civile della città vengono sistematicamente ignorate dalla maggior parte delle persone. Chi dovrebbe vigilare è assente, o se c’è ha ben altro da fare che disciplinare traffico e regole. Non vedono, “lasciano fare”… La frase più come dei pochi Vigili che incontro è: “per quel poco che prendo dovrei rischiare l’incolumità fisica mia e della mia famiglia? “… E quindi non esiste regola rispettata. Vince il mafioso, il minaccioso, chi ha il Suv più grosso o è più spavaldo nella guida. A proposito, chissà coma mai in una città piena di disoccupati coma la mia c’è un’altissima concentrazione di Suv, X3, X5, X6, Porsche Cayenne e 911, Audi, Mercedes etc etc? Coma mai siamo la 2a città in Italia dopo Milano per vendita di Smart? Forse non si cercano gli evasori dove si dovrebbe. Eppure l’ACI ed il PRA possono incrociare i loro dati in qualsiasi momento con quelli dell’Agenzia delle Entrate. Sembra facile. Ma……………………
Da noi il vero reato è il divieto di sosta. Perseguito come il reato di strage. Sarà forse perché se ne occupa una Società esterna (partecipata? ) del Comune, la Sostare… Sarà perché è facile prendere le multe (le macchine in sosta si raccolgono come una mietitura) . Abbiamo semafori con rosso facoltativo, doppia linea continua discrezionale, inversioni “sconsigliate ma tollerate”, carico e scarico merci (e rimozione rifiuti) a qualsiasi ora del giorno e della notte, anche in pieno traffico nelle vie del Centro. Occupazione di marciapiedi e suolo pubblico ormai decennali per ambulanti (illegali) , esposizioni stradali di rivendite “Tutto a 1 Euro”. Tutto con l’assenza del controllo del Municipio, con Vigili scarsi nel numero, anziani, demotivati e timorosi di contrastare il boss di zona o il parente dell’Assessore di turno, e che quindi preferiscono non vedere. Ma come cresceremo i nostri figli con questi esempi? Come spiegheremo loro che è importante il rispetto delle regole, quando chi le infrange è sempre più impunito? Le altre città almeno hanno la videosorveglianza degli incroci. Si sa deve si delinque, dove non si rispetta alcuna regola. Semplicemente di ignora. E se si richiede il diritto al proprio rispetto, si viene minacciati e intimiditi. Perché nessuno ci difende.
Aiuto.
Un catanese
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Categorie: - Cittadini
Caro Erctri,
chissà che la frase che introduce “Povera Patria” del tuo concittadino da me amatissimo non fosse ispirata da questo abbandono di cui tu parli, palesemente estendibile, magari in forme diverse, a tutto il Paese.
Sai qual è il problema? Il QUALUNQUISMO, incoraggiato dal timore di perderci qualcosa (e quando c’è di mezzo la famiglia, chi se la sente di esporsi!? nessuno, o quasi), un’unione inesistente, italiani che si sentono tali solo per tifare la squadra ai mondiali o per sentirsi superiori rispetto ad altre etnie..ma poi? Poi, a casa loro e nel loro piccolo, sono dei perfetti estranei, come degli ospiti che delegano al padrone di casa le responsabilità e gli oneri. Troppo facile, qui scivoliamo nella vigliaccheria. Parlo per quello che vedo, sentendomi completamente colpevole nella mia stessa accusa. Se solo potessero vederci, saremmo la vergogna dei grandi intellettuali che hanno fatto del pensiero umano qualcosa di meraviglioso, senza andare troppo lontano, basta pensare al XX secolo. Mi vengono in mente le lotte, i motti della sua seconda metà, quando si credeva INSIEME in ciò che si faceva. Ah, tanti sacrifici falliti se questo è il risultato. Tanti nobili valori che sono sfumati, venendo completamente fraintesi, prendendo fischi per fiaschi. Stiamo attraversando un periodo di grave miseria, magari fosse solo crisi economica, magari!
A livello pratico, credo che finchè non si mette le mani nella testa della “Gente” (intesa come massa popolare di conformisti) ci sarà ben poco da fare. Ribadisco sempre e comunque che l’unione fa la forza, ma io attorno non vedo nè unione, nè tantomeno forza.
Sono giovane, non voglio essere pessimista, ma comunque sono sfiduciata. Non vedo un futuro sano, tutto è corrotto. Non mi sento fiera di essere una piccola donna di questo tempo, tuttavia tutto quello che posso fare è viverlo, con quelli che sono i MIEI punti di riferimento e i MIEI pensieri, riflessi nelle MIE azioni. “Tutto il resto è jazz”, dicevano.