Casalecchio di Reno (Bologna), giovedì 6 dicembre 1990. Alle ore 10:39, l’Aermacchi MB-326, un aviogetto da addestramento, per un guasto meccanico, precipita impattando la classe II A dell’Istituto Tecnico Salvemini.
Il pilota, Bruno Viviani, riesce a proiettarsi, col seggiolino eiettabile, fuori dal mezzo. Riporterà alcune fratture. Il bilancio è assai pesante: 12 studenti 15enni morti sul colpo e 88 feriti.
Questi i nomi dei giovani studenti:
– Deborah Alutto;
– Laura Armaroli;
– Sara Baroncini;
– Laura Corazza;
– Tiziana de Leo;
– Antonella Ferrari;
– Alessandra Gennari;
– Dario Lucchini;
– Elisabetta Patrizi;
– Elena Righetti;
– Carmen Schirinzi;
– Alessandra Venturi.
6 dicembre 1990 – 6 dicembre 2019. Per non dimenticare!
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Categorie: - Cittadini
Sono quasi trent’anni ormai. 10 anni dopo Ustica.
Tristissimo, lo ricordo bene quell’episodio, ma accostarlo a “Ustica” non ha alcun senso. È bene sapere che il pilota del 326, accortosi dell’avaria e dell’impossibilità di rientrare alla base, portò il velivolo in direzione della campagna prima di eiettarsi.
Fu l’azione dinamica della carica esplosiva del seggiolino eiettabile che in modo imprevedibile impresse una virata di 180° gradi all’aereo, che continuò a planare senza guida sino all’impatto sulla scuola. Quindi si trattò di una tragica fatalità, cosa che venne accertata nei vari gradi di giuduzio, sino alla completa assoluzione degli imputati. Quindi con la faccenda di Ustica -dove era in corso un ingaggio tra velivoli ostili- non ha nessun collegamento, giacchè l’aereo dell’Itavia venne abbattuto da un missile aria/aria.
Sì, ma intendo che entrambe hanno a che fare con Bologna.