“La bellezza di Napoli è così sfolgorante da rapire chi sa perdersi dentro.
E da fare invidia a chi la guarda da lontano.(Goethe)”
direttore Feltri, non mi sento di dirle “caro” perchè mi ha fatto molto arrabbiare con quel Suo così infelice intervento televisivo alla trasmissione di Giordano. Sono napoletano, laureato a Napoli in giurispudenza tanti anni fa, ora residente a Roma, ed orgoglioso di esserlo non solo per la sua incomparabile bellezza ricordata da Goethe e da tutti quanti la visitino, ma per la sua millenaria storia, per la sua civiltà, per la sua cultura, “Gloria d’Italia e lustro del mondo, benigna nella pace e dura in guerra, madre di nobiltà ed abbondanza” come apparve a Cervantes agli inizi del seicento.
Forse lei la invidia, come dice il Goethe, essendo nato in un luogo ricco di risorse economiche, grazie occorre riconoscerlo, alla intelligenza e laboriosità dei suoi abitanti, con una grande squadra di calcio, ma povero di cultura e civiltà salvo Lei.
Lei potrebbe dirmi che non si riferiva ai napoletani, ma sarebbe un goffo tentativo di glissare l’argomento perché Napoli era la capitale del Regno delle due Sicilia ed ancora oggi rappresenta tutto il Meridione d’ITALIA.
Direttore Feltri, io ho sempre avuto grande stima e considerazione per la Sua persona e per le tante testate da Lei dirette e vorrei tanto potermi al più presto nuovamente rivolgermi a LEI con un affettuoso e devoto “caro”. oggi ho comprato nuovamente Libero, ed ho letto la Sua risposta alla bella lettera di Giovanni Nostro, molto bella, che Lei ha definito soltanto “garbata”. non si è scusato in alcun modo delle sue esternazioni che ha definite “male interpretate”.come potevano essere diversamente interpretate? ” i meridionali sono in molti casi inferiori”. lei come l’avrebbe interpretata se fosse nato a Reggio Calabria o a Messina o a Palermo o a Napoli??
E quel che è più grave non degno di lei, la citazione, in fondo alla sua risposta a Nostro, della donazione fatta al parroco di Guardalfiera, donazione che lei evidentemente aveva la capacità economica di fare ma che non si capisce cosa voglia significare in risposta a Nostro”, mentre si capisce come sia stato offensivo per il comune cui lei dice di essere legato il rifiuto da lei sbandierato della cittadinanza onoraria che, questo sì, può giustamente essere interpretato come antimeridionalismo o quanto meno goffo esibizionismo.
Dott Feltri, lei ha il DOVERE CIVICO E MORALE DI SCUSARSI PUBBLICAMENTE, TUTTI POSSONO SBAGLIARE ANCHE LEI
Avrei tanto piacere di ringraziarla e rivolgermi a lei con un devoto CARO DIRETTORE
La saluto
leopoldo lucibelli
leopoldo.lucibelli@alice.it
Il bello di Feltri, e la ragione del suo successo, è che le cose le dice nude e crude, come stanno, raccontandoci ciò che è sotto gli occhi di tutti facendocelo riscoprire ogni volta come se fosse una novità.
Il suo è l’unico giornale che vale la pena di comprare, se non altro perché è divertente ed onesto.
Sarebbe interessante sapere chi sia yog,almeno che eta’ha e dove e’ nato.Qui non si tratta di valutare la penna di feltri,ben nota,ma di censurare il disprezzo che feltri esprime per il sud pur essendo stato allievo di indro montanelli che nella domenica del corriere del 6 settembre 1959 scriveva”molti di noi settentrionali sentenziano spicciativamente che (l’arretratezza) del sud dipende dalla poca voglia di lavorare. Ma chi pronuncia questo sommario verdetto non e’ mai stato nel mezzogiorno e non conosce la dura fatica dei contadini per strappare un ciuffo di insalata dalle gramigne e i sassi dai loro poderi..”…Non e’ vero quindi che feltri dice sempre le cose nude e crude, come stanno. Prima si,oggi non piu’, cerca solo la polemica e forse la migliore replica alle sue sparate, come quella sui meridionali,sarebbe stata quella di non replicare ed ignorarlo!!
Signor Lucibelli, io
concordo pienamente con Feltri, ma la invito a contestualizzare la mia opinione. Naturalmente non è riferita a tutti i meridionali. Uno come lei per esempio (da come si esprime) mi sembra una brava e bella persona. Ho anche molti amici meridionali, bravissime persone. Ma guardando al sud nel suo complesso, ai suoi problemi e ai problemi che crea anche ad altre realtà (tipo le regioni del nord che devono sorbirsi la zavorra dei restanti 2/3 d’Italia) un pensiero del genere è più che comprensibile. È come quando da occidentali guardiamo ai paesi sottosviluppati del terzo mondo: senza voler offendere nessuno, ma per l’appunto sono “sottosviluppati”.E a casa mia sottosviluppato non è sinonimo di “superiore”, semmai del contrario. Dirlo apertamente potrebbe non risultare carino ed elegante. Ma non per questo deve essere considerato a tutti i costi un’ingiusta offesa. Semmai una scomoda verità. È il primo passo per evolvere. Stia sereno e mi stia bene. Cordiali saluti.
EGREGIO SIG.WHITE KNIGHT (??)anche Lei non si presenta, è un superiore del nord o un “inferiore” del Sud ??
la ringrazio comunque delle sue cortesi espressioni nei miei confronti che Le ricambio per la signorilità e la pacatezza che traspare dalle Sue parole. Che però non posso accettare perché sempre gravemente ingiuste ed offensive nei confronti di tutti quegli altri ITALIANI del meridione d’ Italia, che fanno di tutto per non creare problemi agli altri italiani del nord. Italiani gli uni e gli altri , che non dovrebbero odiarsi ,ma rispettarsi reciprocamente e collaborare gli uni con gli altri, senza usare parole come “zavorra” o “sottosviluppati” che purtroppo restano offensive checchè Lei ne dica e creano pericolose divisioni ancor di più quando vengono pronunciate, peraltro senza il Suo garbo dalla tribuna di un noto Giornalista dal quale mi aspetterei, chissà, di ricevere qualche parola più giusta e rasserenante.
stia sereno anche Lei, ricambio cari saluti
Lucibelli, esimio!
A noi tutti piacerebbe sapere “chi sia yog,almeno che eta’ ha e dove e’ nato”.
E lei ci ha maledettamente raggione, vediamo di capirne di più.
Per quanto ne sappiamo, è un giovanissimo luminare della LaD H.C.C. Gmbh con titolo professorale accompagnato da maiuscola reverenziale (cosa abbastanza atipica e rara); non sappiamo la città di origine perché – con la riservatezza tipica dei grandi clinici e dei magistrati- ha messo poche info su Facebook e ha celato la lista amici, ma attualmente sappiamo quasi per certo che risiede a Vergate s.M., personalmente credo sia nel brianzolo ma provi a vedere su Google Maps perché non ne sono affatto sicuro.
Secondo me, aldilà della provenienza geografica e dell’età, Yog sta con Feltri, non se ne fidi.
i meridionali sono in molti casi inferiori”.
questa è la frase di feltri.Come fa ora ad affermare che intendeva dire soltanto “che la Campania è economicamente inferiore ala Lombardia??”ciò è vero ed incontestabile. se avesse detto così nessuno avrebbe potuto offendersi!!
la verità è che l’uomo ha sempre disprezzato i meridionali, mascherando così l’antica atavica invidia per l’immensa superiore civiltà e storia di napoli, e del meridione tutto, che comunque lo perdonano nella loro grande generosità
non sarebbe più onesto dire” avete ragione, ho sbagliato” o almeno “non sono stato capace di esprimere quello che volevo dire” e chiedere scusa??
ma per fare questo devi essere “omme” come si dice a Napoli (“vir” in latino).
all’attenzione del dott. feltri,
ho acquistato oggi Libero, cosa che faccio da tanti anni. ma ormai ho capito di non poterlo più acquistare a causa della reiterata perseverante falsità e mancanza di obiettività del suo direttore che si permette pure di prendere per il c. i suoi lettori con una ironia da strapazzo.!!!nell’articolo di oggi, 26 aprile, “Lombardia stracciona sud florido” Lei dice
“sono stato linciato perché ho dichiarato in tv che i meridionali hanno meno opportunità di lavoro rispetto ai settentrionali, quindi, dal punto di vista economico, sono inferiori ai settentrionali”
Se avesse detto così, allora sì che nessuno avrebbe avuto niente da osservare, di fronte ad una affermazione tanto ovvia.ma lei non ha detto così, ha detto invece “i meridionali sono in molti casi inferiori ” sic et simpliciter .e ora, accortasi di aver sbagliato ci gira intorno e non sapendo uscirne afferma il falso.
no dott.feltri, non si trasferisca al Vomero, dove ho casa, Napoli non La vuole
Gentile signor Lucibello, al fine di evitarLe inutili perdite di tempo, e in quanto più modesto collega dell’illustre Professor Yog, mi preme comunicarLe che il dottor Feltri non potrà leggere le Sue interessanti riflessioni, in quanto quella su cui Lei sta scrivendo è solo la testata giornalistica della LaD H.C.C. Gmbh nella quale, per il momento, non abbiamo ancora avuto il piacere di accogliere il suddetto direttore.
Tuttavia mi permetto di immaginare che non ci sarà il rischio che il direttore Feltri possa mai visitare Napoli, perchè sicuramente interpreterebbe il famoso detto “Vedi Napoli e poi muori” come un presagio a lui poco favorevole, e non solo stante il particolare momento sanitario. Lo dico in quanto facente parte dell’omonimo settore, anche se solo in qualità di anatomopatologo, di scuola laddiana ovviamente. Quindi tratto esclusivamente cadaveri virtuali.
Ossequi.
Dottor Jehud Golem
Lucibelli, esimio!
Ha fatto benissimo ad acquistare la nobile testata, Lei ha palato finissimo, e continui a farlo, non desista, ne va della sua edificazione mentale e filosofica e pur anche perfino religiosa, mi creda, cui le primizie intellettuali del sempreverde Feltri non possono non aver contribuito.
Non è che Napoli non vuole Feltri, ma è viceversa: Feltri non vuole Napoli, e come lui tanti altri, ma nessuno ci può fare niente perché siamo tutti parte della stessa Nobile Patria, Culla di Civiltà, consegnataci in guisa di spedizione Amazon dai Savoia, anche se un poco troppo estesa per colpa di Garibaldi.
Pacco, contropacco e paccotto, restituzione non ammessa.
come vorrei sapere chi sei, caro yog?? sembra quasi che tu sia feltri.
Feltri che ho visto ieri sera a “Non è l’Arena di Gilletti e che mi ha fatto tanta pena col capo incerottato e palesemente preoccupato per averla fatta grossa.
così oggi ho comprato nuovamente Libero. Napoli generosamente lo perdona e sarà lieta di ospitarlo, quando vuole, ma non al Vomero,a Posillipo o ai quartieri rivieraschi, ma a quelli popolari di Spaccanapoli, dei quartieri Spagnoli o della Sanità o dei Tribunali ove Lo accoglieranno l’infinita umanità e simpatia della Nazione napoletana.