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Lettera pubblicata il 6 Luglio 2014. L'autore, Feanor, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Vedi Feanor, nell’altra persona trovi quello che non sapevi di essere. Questo la rende la persona “giusta”.
La tua traduzione semplicistica fatta con l’esempio della casa, del mutuo e la “tranquillità” dell’una vale l’altra, è proprio tipica di chi vive di sogni epici simili a quelli che gli innamorati duecenteschi facevano della “donna angelicata”, che invece era una donna come tutte, con le mestruazioni ogni mese.
Chissà cosa ti fa pensare che una coppia che si piace e si trova affine si stia accontentando. Tu non sai, evidentemente, cosa significhi decidere tacitamente un progetto comune e portarlo avanti, e mentre questo avviene, crescere insieme e vedersi realizzati l’uno nell’altro. Queste sono le persone giuste. Le vedi “dopo” non prima. Quelle che scopri strada facendo mentre constati che hanno avuto fiducia in te e tu l’hai ricambiata nello stesso modo,
Non so se il tuo cervello ragioni come la ragazzina che si è presa la cotta per George Clooney, ma solo che quello che descrivi sulla persona “giusta” assomiglia ad un film, non alla realtà. Come dice Ets, l’amore è molto più semplice di come un certo “onanismo cerebrale” vorrebbe far credere. L’amore è fatto di “fatti” non di poesie. Quelle servono a sognare, i fatti a vivere, e non solo fisicamente come fai intendere tu.
Ciao
P.S. Forse mi sono perso qualcosa, ma quali sono quelle “carte giuste” che fanno la donna “giusta”. Perché quando io ho trovato la donna giusta non le conoscevo. Ora è quella giusta. Allora mi piaceva, mi trovavo con lei come la conoscessi da sempre, mi piaceva la sua intelligenza, era simpatica. Ma basta questo? Non è la vita assieme che ci fa “giusti” per l’altro? Il resto sono parole, realtà immaginate, …supposte.
come fai a trovare interessante una donna sposata? Io mi bloccherei automaticamente alla vista della fede nuziale. E una volta mi è capitata una donna sposata con figli che mi voleva “abbordare” ma per carità, la vita già è complessa di suo mo ci mancano pure i casini con i mariti 🙂
Detto ciò mi sento di dire che le distanze insormontabili sono nella testa, non certo quelle fisiche.
Che poi siano complicate di per se, è un altro discorso.
Feanor,
“E poi arrivo io, quello che vuole solo Francesca, perchè se si accontenta di Chiara la storia non dura. Perchè io ho bisogno di “molto” per portare avanti una storia, sto bene da solo, sono forte, indipendente, non ho bisogno di avere PER FORZA una donna, ho bisogna di avere quella GIUSTA, perchè altrimenti butto tutto a monte!
Per avere quella giusta, con cui condividere la vita, devo sentire dentro quel feeling particolare. Insomma, lei deve avere le carte giuste, per PROVARE a portare avanti una storia.” – non hai idea di quanto sono d’accordo. meglio amare qualcuno che dice qualcosa alla tua parte più profonda che accontentarsi di Tizio o Caio, soltanto perché sbavano per portarti ogni sera a letto, soddisfacendo il numero esatto degli amplessi di cui hanno bisogno per sentirsi amati. ognuno sceglie per sé, basta che sia consapevole delle sue scelte e non abbia la pretesa d’affermare che la sua luna è più tonda e più luminosa di tutte le altre!
“Detto ciò mi sento di dire che le distanze insormontabili sono nella testa, non certo quelle fisiche.
Che poi siano complicate di per se, è un altro discorso.”
Ben detto ets, mi sento di condividerlo.
“ognuno sceglie per sé, basta che sia consapevole delle sue scelte e non abbia la pretesa d’affermare che la sua luna è più tonda e più luminosa di tutte le altre!”
Concordo anche con queste parole di Rossana.
@camy negli anni passati alcune storie a distanza (con donne della mia città ma che magari studiavano fuori) sono andate avanti senza particolari scossoni
Al contrario storie con persone che abitavano affianco casa mia sono state molto problematiche, distanza fisica nulla ma distanza mentale… un abisso
@ Golem
Sai, con tutta la carne messa al fuoco, ci sarebbe da parlare per giorni, magari davanti ad una birra! Difficile spiegare e raccontarsi tramite una tastiera!
Comunque… si! Io vedo molte persone che si accontentano! Lo vedo, lo so, me lo dimostrano o senza volere lo ammettono! Che posso dirti? Sei stato anche tu alle scuole superiori, all’università, “sotto naja”, al lavoro… ho sempre visto un’infinità di uomini, accontentarsi di quella disponibile, non da intendere “il mignottone di turno”, ma quella che ricambiava, con cui si poteva costruire qualche cosa! Maria, Luisa o Teresa… non aveva importanza!
Tu non l’hai visto? Io si, che ci posso fare?
A volte, sono anche “invidioso” (passami il termine), per la loro facilità nel trovare la donna giusta! Beati loro!
“Tu non sai, evidentemente, cosa significhi decidere tacitamente un progetto comune e portarlo avanti”
Ma chi lo dice questo? Tu conosci meglio di me il mio passato e le storie che ho avuto?
“decidere tacitamente un progetto comune e portarlo avanti, e mentre questo avviene, crescere insieme e vedersi realizzati l’uno nell’altro. Queste sono le persone giuste. Le vedi “dopo” non prima. Quelle che scopri strada facendo mentre constati che hanno avuto fiducia in te e tu l’hai ricambiata nello stesso modo”
Ma questo vale per TE. Non per ME!
Ognuno sceglie come vivere determinati sentimenti! A me non basta questo! A me serve di più, magari quello che cerco io, tu non lo hai mai provato, chissà… quindi non riesci a capirmi! Certo è, che dovresti capire che “l’amore” come tutti i sentimenti, non è oggettivamente determinabile, non si parla di un calcolo matematico o di una figura geometrica!
“Allora mi piaceva, mi trovavo con lei come la conoscessi da sempre, mi piaceva la sua intelligenza, era simpatica.”
Beh, per quanto sopra, secondo me, la tua lei poteva avere le carte giuste! Ma ti pare poco trovare queste carte?
@ ets
Non mi è mai successo di avere una storia con una donna sposata! Però, che dirti… nella vita penso possa capitare di tutto!
Se dovessi trovare la mia Lei sposata, behhh… forse andrei oltre, chi lo sa!
“Detto ciò mi sento di dire che le distanze insormontabili sono nella testa, non certo quelle fisiche.”
Non possiamo valutare le problematiche delle altre persone, con il nostro cervello, il nostro fisico ed i nostri soldi!
Ognuno ha la sua vita, quindi quello che tu hai scritto, credo valga per te, non per tutti!
@ rossana
Già!
Feanor, allora siamo d’accordo se le carte giuste sono quelle che tu hai avallato quando le ho descritte per quanto mi riguarda. Ma questo é il minimo per partire, e va da sè che ci mancherebbe che non debba esservi una comunione di “gusti” per trovare interessante una persona per frequentarla. Ma il punto è un altro, ed è quello che riguarda l’dealizzazione di un rapporto sulla base di una serie di paradigmi preconfezionati, che ci provengono in parte da moti istintuali e per il resto dalla cultura corrente. Questo per dire che siamo, spesso, talmente lontani dal sapere cosa realmente vogliamo, che finiamo per affidarci alla “immaginazione”, quando il desiderio si fa sentire e ci manca l’esperienza.
Non posso essere un esempio se non per me stesso, ma io ho trovato la persona “giusta” quando NON la cercavo e quando non me lo aspettavo. Questo per sottolineare che a mio avviso per avere un po’ di “fortuna” in quel “campo”, bisogna avere l’animo sgombro, sereno possibilmente. Ciò nonostante ho voluto “crederci”, senza troppi voli pindarici di natura romantica, cosa che potrebbe apparire se pensi che le ho chiesto di venire a vivere con me dopo solo tre giorni di frequentazione. E tra morti e feriti, come si dice, momenti difficili e crisi superate, ora so (lo so da un pezzo in realtà) di avere al fianco la donna della mia vita. Ma poteva esserlo anche di un altro, è ovvio, ma sono IO che l’ho voluto, e lei con me naturalmente. Quello che ha fatto la differenza è che entrambi ci abbiamo creduto, e ci siamo “conformati” l’uno all’altra, e ci siamo anche “aggiustati” strada facendo. Se si vuol credere che bastino le affinità di cui ho parlato, e sulle quali hai convenuto, a garantire il successo di una storia, temo che ad essere garantita sia solo la delusione.
Una storia d’amore è un “lavoro” quotidiano. È come allevare un bambino e seguirne i cambiamenti dall’infanzia all’età adulta. Ecco, l’amore è questo per me, e i genitori di questa “creatura” sono quei due che hanno deciso di farlo diventare grande. E si impegnano perché avvenga. Il resto sono romanzi utili per le edizioni Harmony.
Ciao
golem mi allineo al tuo commento, aggiungendo che chi non vuole credere nei cambiamenti in positivo impegnandosi in concreto per realizzarli, non ha poi diritto nè di lamentarsi nè di svalutare/giudicare coloro che gli stanno intorno o con cui entra in contatto. Fermo restando che ci debbano essere presupposti di base perchè una relazione nasca ( l’ attrazione reciproca ) rimane il fatto che perchè poi un amore CRESCA e si CONSOLIDI ha bisogno della compartecipazione CONCRETA dei soggetti interessati, e senza aspettarsi miracoli o “incastri magici” che non costano alcuna fatica, perchè nella realtà queste cose non esistono. le costruzioni positive ( siano essere sentimentali, lavorative o materiali ) richiedono impegno costante, fede, dedizione, sacrificio, voglia di lottare e di crederci, SEMPRE. anche nei momenti bui, anche quando le cose non filano lisce e ci sono dei dissapori. il ventennio appena trascorso ( senza volerla buttare sul politico ) ci ha trasmesso l’ idea che tutto ciò che vogliamo debba essere ottenuto in fretta e senza sforzo, salvo poi rottamarlo o svalorizzarlo subito dopo. niente di più giusto per… ESSERE INFELICI PER SEMPRE!
Non pretendo di imporre il mio pensiero a chi – anche per una questione anagrafica e culturale – ha una mentalità opposta alla mia. Ma non sono nemmeno più disposta ad assecondare chi ha rovinato la sua esistenza a causa della propria negatività, ottusità, estrema pigrizia e inettitudine, e adesso vorrebbe rovinare anche la mia per “sentirsi in compagnia”!
questo mio ultimo passaggio è un discorso in generale, e non vi sono riferimenti specifici a un argomento o a un utente in particolare, sia chiaro!
io non credo alle vincite al lotto, sebbene un paio di volte abbia vinto una bella sommetta. come non credo che la causa dei nostri mali derivi sempre dall’ esterno.
la fortuna ( come anche la VERA SFIGA ) ci può anche “toccare”, ma si tratta di episodi unici e isolati che non si ripeteranno. il resto, è tutta una strada in piano o in salita che dobbiamo essere disposti a percorrere con gioia perchè siamo sopratutto noi a scegliere la direzione.
Qui, MG, nessuno, neanche volendo, può imporre alcunché, non vi sono le condizioni perché questo possa accadere, neppure se il dibattito si svolgesse con la massima correttezza e capacità dialettica. Ci si può convincere ( cosa ben diversa dall’imposizione) o meno, oppure rifiutare completamente una tesi ben argomentata perché non piace, per un qualunque motivo. Ma mai sentirsi “violato” nelle proprie convinzioni se queste sono tali.
Non ci dovrebbero essere ne’ cordate ne’ conventicole, ma solo “anonimi” senza volto che esprimono concetti, dai quali trarre eventuali ulteriori conoscenze quando queste ci sono. Ma solo queste, perché le esperienze formatesi nella vita vera di ognuno di noi, sono ESCLUSIVE. Non sarebbe necessario neppure sottolinearlo, eppure sai che c’è chi si sente colpito personalmente. Il che mi suona come un problema di consapevolezza “a monte”. Ma ciò non è imputabile a colui o colei che sta esprimendo un’opinione, in quanto qui ognuno di noi parla per sè. Non è un “convegno” sulle nuove frontiere del sesso e dei sentimenti, ma solo un colloqui tra interessati ad una questione. E nessuno qui è un esperto di un bel niente, se non della propria professione eventualmente. E anche lì c’è sempre da imparare.
Quanto alle relazioni amorose, MG, lo sai come la penso, pertanto condivido la tua disamina che appoggia il mio commento a Feanor. L’amore è “azione” per quanto MI riguarda, cura, attenzione, e rispetto RECIPROCO COSTANTI. Il resto è un succedaneo, con la stessa differenza che c’è tra il caffè e la cicoria seccata. Se non si può bere il vero caffè, e non lo si è MAI BEVUTO, la cicoria ti sembrera caffe’. Almeno finchè non bevi quello vero. Ancora una volta ripeto che l’innamoramento è un giro sulle giostre, come direbbe Glosstar, l’amore è il lavoro che fa il giostraio, perché quelle “giostre” funzionino bene e non ci facciano schiantare quando meno ce lo aspettiamo.
Ciao tosetta.