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Caro Diario

di Feanor
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 6 Luglio 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 557 commenti

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  1. 271
    Feanor -

    E poi cos’è successo
    aspettami oppure dimenticami
    ci rivediamo adesso
    dopo quasi cinque anni
    e come sempre sei la descrizione di un attimo per me
    e come sempre sei un’emozione fortissima
    e come sempre sei bellissima

  2. 272
    Feanor -

    Le storie che non sono mai cominciate, sono quelle che ti rimangono nella mente, storie, che rimangono sospese, tagliate dal silenzio e murate, da quella persona che fa battere il nostro cuore.
    Sono quelle persone a cui, ogni volta, rivolgiamo il nostro pensiero, questo perché, sono sospese in aria, non sono mai scese e mai salite, rimangono lì, nel loro distacco, ma che in qualche modo, sono ancora sedute senza risposta, nel nostro cuore.
    Cancellarle, perché? Il cuore ha tanto spazio, e poi…
    Le porte del cuore si aprono solo da un lato, e noi, troviamo più semplice, nella notte, a fantasticare su quella storia, che non è mai cominciata, chiedendo a noi stessi se primo o poi, quella persona, sarà in grado di capire quanto bello sia, camminare nel nostro cuore, invece di restare li seduta…
    in silenzio!

    (Ejay Ivan Lac)

  3. 273
    maria grazia -

    Feanor
    la mitizzazione di certe “storie” che non cominciano mai VERAMENTE nasce intorno all’ idealizzazione di quella persona, intorno alla distanza tra noi e lei, intorno alla sua non-conoscenza. Ho imparato che basta aver a che fare con queste persone UN PO’ PIU’ MARCATAMENTE del dovuto per distruggerne il “mito” in men che non si dica e VEDERE LA REALTA’!

  4. 274
    Golem -

    Maria Grazia, sei una maledetta Fake di Golem. Non sono mai intervenuto con Feanor, per la conclamata evidenza di come tutti questi anni di riflessione avevano un fondamento razionale che non era frutto solo di una spinta emotiva, apparsami sotto le mentite spoglie di gelosia retroattiva, come anch’io ho ritenuto essere i primi tempi.
    Le toccanti parole di Lac che Feanor ha riportato, fanno sognare ma non vivere, sono un intervallo della mente, un gelato d’estate, un sentiero che si addentra nel bosco, ma chi crede di vivere questi struggimenti come vita, sbaglia. Anche Gozzano scriveva “non amo che la rosa che non colsi. Non amo quello che poteva essere e non fu”, ma era un poeta. Noi siamo quelli che li leggono per ristorarsi, ogni tanto, non esiste una vita fatta di una continua sensazione come quella descritta, e come dici tu, se cogliessimo quella rosa finirebbe la magia. Questo atteggiamento è un retaggio dell’infanzia che non ci abbandona, e quelle poesie, o la loro interpretazione soggettiva, sono solo il frutto di cuori semplici, che spesso possono solo “avere” quando, in buona fede, credono di voler “dare” [amore]. Vogliono essere amati pensando di amare.
    È la parte “candida” di un amore non ricambiato. E con un atteggiamento del genere è pressoché certo che lo sarà. Nessuno dei due ama, nè il candido anelante e ancor meno l’anelato. Sono due fiumi che corrono paralleli, ma in direzioni diverse.
    Uscire da questa dolce illusione, non significa rinnegarne la bellezza, ma solo riconoscerne l’inutilità nell’ambito dell’amore con la A maiuscola.
    È solo poesia. Il nostro personale modo di fare poesia.

  5. 275
    ets -

    e comunque se non sono nemmeno cominciate ci sarà un perchè 🙂

  6. 276
    rossana -

    Ets,
    “ci sarà un perchè” – un perché c’è sempre, anche quando non ne siamo consapevoli!

  7. 277
    M. -

    Feanor,

    bella la tua lettera, soprattutto l’inizio nel quale scrivi un po’ di me, e credo di molti altri.
    Fino a non molti anni fa ero un pochino come te, viaggiavo al di sopra delle cose e cercavo di dare una veste aurea alle mancanze, alle assenze altrui.
    Poi (e per fortuna) mi sono state tagliate le ali, e l’atterraggio a terra non è stato molto soft, anzi, ho preso la musata più forte della mia vita, fino adesso.
    Ti dirò, a conti fatti sono contento del male che mi è stato fatto.
    Sono contento non perché sono masochista, ma perché ho capito l’importanza di chiudere i cerchi, l’importanza di non buttare via pezzi della propria vita dietro a persone che non ci voglio, e quindi non ci cercano.
    Chiudi anche tu il cerchio: contatta questa donna, chiaritevi e in base a ciò che ti dirà, metti una virgola o volta pagina.
    Ciao

  8. 278
    ets -

    @rossana certo che si 🙂
    Da qualche tempo sto imparando a pormi i “perchè” preventivi; a volte però questa tattica funziona e a volte no.
    Quando non funziona è perchè l’altra parte.. mente. Certe donne ne sanno una più del diavolo 🙂

  9. 279
    Feanor -

    Quello che dite… la teoria della lontananza, della rosa non colta, del volere ciò che non si può avere… beh

    può essere, come anche no…
    Non ci sono le prove.

    Insomma, forse con lei è stato così, oppure era la donna della vita, chi può dirlo! Ovviamente della mia vita! certo che io non ero l’uomo della sua vita! Ma chi ha detto che la persona giusta per te, debba essere quella che ricambia? Crediamo che sia così, per la nostra mentalità (assurda) basata sul destino, sul bene e il male… etc etc… ma non è assolutamente provato!

    Non credo esista una giustizia divina, un destino per ciascuno di noi, un premio per la nostra bontà, la nostra anima gemella che ricambierà il nostro amore. Nulla di ciò!

    Il tutto, può o potrebbe essere, come anche no…

  10. 280
    Golem -

    Ma Feanor, mi puoi dire come può essere la donna della nostra vita una donna (o un uomo) che non ci ricambia? Per la quale NON siamo sicuramente l’uomo della SUA vita? Non credi che serva necessariamente essere entrambi il compagno l’uno dell’altra?
    La donna o un uomo della nostra vita è colui con cui quella vita la “conduci”. Quindi è colei o colui che “c’è”, e collabora a “costituire” una storia, fare progetti, agire per realizzarli, combattere le difficoltà, aiutarla quando ne ha bisogno o essere aiutati quando ne abbiamo bisogno noi. Questo è la donna o l’uomo della nostra vita. Chi non “c’è” ed è “amato” comunque, non è diverso che essersi innamorati di una diva del cinema, di un cantante rock, della Madonna di Medijugorie: è un amore di fantasia.
    Se usciamo da un cinema col magone, non stiamo provando un vero dolore, ma siamo andati a cercarci delle emozioni, perché queste piacciono, muovono il “sangue”, come l’innamoramento, ma “certi” amori non sono diversi dalla finzione cinematografica. L’illusione e’ alimentata dal fatto che possiamo “toccarlo” questo “amore”, ma chi non ci vuole, comunque NON esiste.
    Tu potrai fare tutte le bellissime considerazioni, come quelle che ho letto, ma resteranno solo tali: bellissimi sogni che svaniranno come la nebbia quando si alza il sole e fa giorno. E la vita è quel sole che si alza, e si alza tutti i giorni, anche se chiudi le “persiane”.
    Ciao

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