Sono andata a lavorare in una grande città a 8000 km da casa, in un Paese “difficile”. Mi sono attaccata emotivamente a un mio collega, anche lui manager, perché da sola non ce l’avrei fatta. Questo rapporto è diventato molto intenso, spesso gli ho confidato le mie debolezze, la paura di non farcela, e così ha fatto lui. Per contro però, ho avuto spesso a che fare con il suo carattere aggressivo e prepotente, anche al lavoro. E ne ho fatto le spese. Sono confusa, non riesco a capire come da un lato gli voglio bene e dall’altro lo odio così tanto per come mi tratta. Non so se e come devo recuperare questo rapporto, che mi fa soffrire anche per come si è trasformato. Non ne posso parlare con nessuno, le persone che conosciamo pensano che siamo solo colleghi. Qualcuno può darmi un consiglio?
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Amore e relazioni - Lavoro
Alcuni uomini,anche per la carica lavorativa che ricoprono sono poco emotivi e quasi incapaci di amare forse perchè nessuno glielo ha insegnato…se hai percepito che sotto la corteccia c’è qualcosa di buono armati di pazienza e cerca di smussargli gli angoli,non è impossibile ma devi cambiare atteggiamento,il vittimismo con uomini di questo genere non serve a niente…hai fatto 8000 km per lavoro,vuol dire che hai le “palle” per affrontare qualsiasi cambiamento,conosco persone che solo per 100 km si fanno venire la depressione…quindi stimati di più e anche lui ti vedrà in modo diverso,le donne zerbino non vanno più di moda ma nemmeno quelle troppo aggressive,trova una via di mezzo,fatti valere senza farti odiare,se non ti ha ancora “vista” è perchè sei di una tipologia che conosce benissimo e ne stà approffittando…rifletti…
in quali settore lavori?
Grazie Roberta per il tuo prezioso consiglio, spero di riuscire ad essere forte e a superare questo momento critico, anche se mi sento sola ad affrontare tutto…
Lavoro nel settore del mobile.