Non pensavo mi sarei mai messa a scrivere su un blog. In questo momento però ho ho bisogno di scrivere e lo avrei anche di parlare. Ma forse lo scrivere rende un po’ meno difficile questo momento di transizione. Ovvio che c’è l’amore di mezzo, un amore che investe praticamente tutti i settori della mia vita. E pensare che fino a qualche mese fa la mia vita era così serena e lineare, penso di aver vissuto uno dei momenti più felici di tutta la mia esistenza. Ma lasciamo perdere le introduzioni, non è un libro che voglio scrivere, cerco solo conforto e l’esperienza di chi vorrà leggere questa storia.
Ci siamo conosciuti all’università, in una mattinata qualunque, di un giorno qualunque. Lui, il mio primo ed unico ragazzo. Ormai sei anni e mezzo fa. Anni vissuti intensamente e pienamente. Lui abitava un po’ fuori città, ma non è mai stato realmente un problema perché frequentando la stessa università di fatto ci si vedeva tutti giorni. Va tutto benissimo, facciamo l’amore, le vacanze insieme, usciamo, lui mi presente i suoi, io lo presento ai miei, i nostri genitori si conoscono …. tutto quello che fanno le coppie serene e che si rendono conto di stare costruendo qualcosa per il futuro. Dopo un paio d’anni che stavamo insieme, cominciamo anche a fare esami insieme, e lui di fatto si trasferisce a casa mia, con a tutta la mia famiglia, che accetta la cosa di buon grado, anche se in realtà è avvenuta gradualmente e senza alcuna richiesta. Ci laureiamo, lo scorso anno, insieme. Mese di vacanza, insieme. Poi. Lavoro, separati. Finalmente cominciamo a racimolare un po’ di soldi e l’esigenza di andare a vivere insieme e lontano dagli occhi della famiglia si può concretizzare. Ci mettiamo quindi alla ricerca di un appartamento, che richiede alcuni mesi perché lui nel frattempo ha cambiato diversi lavori, mentre io, anche se distante dai miei obiettivi, avevo comunque trovato una stabilità lavorativa, aiutata dall’ottimo clima creatosi con i colleghi. Troviamo casa, finalmente, ma io dentro, nonostante la felicità di quell’istante in cui guardandoci negli occhi abbiamo capito che quella sarebbe stata casa nostra, io dentro mi sentivo morire qualcosa. Mi sentivo morire qualcosa perché mi rendevo conto, già da qualche tempo, settimane, un paio di mesi, non so di preciso, che pensavo troppo intensamente ad un altra persona. Un mio collega. Una persona che mi sembrava speciale, ma che era molto di più. Mi stavo innamorando. E poteva forse rimanere solo un neo nella mia vita di coppia, se non fosse che sono del tutto contraccambiata. Era talmente forte il sentimento tra noi che ci eravamo capiti solo con gli sguardi, senza dire nulla, perché avevamo ed abbiamo entrambi una paura folle di quello che potrebbe succedere. Nonostante tutto, ci siamo dichiarati. Svilirei quel momento dicendo che è stato bellissimo perché quello che ho provato va la di là di ogni mia esperienza precedente. Ora io mi chiedo : che devo fare? Con l’altro non ho fatto nulla, neanche un bacio, ma solo perché lui è stato male in questi due lunghissimi ed infiniti mesi. Avrei avuto bisogno della sua presenza per capire bene quello che provo per lui, ma come il destino ci ha uniti, il destino ci ha tenuti lontani e ci fa comunicare attraverso i mezzi informatici, in chat, ogni tanto qualche videochiamata, qualche messaggio, molti fra i più belli che abbia mai ricevuto. E’ che lui dentro mi piace troppo, è come un campo gravitazionale al quale non ti puoi sottrarre, provo i brividi al pensiero della sua vicinanza, è un pensiero fisso, ormai, da tempo, tutti i giorni, in ogni momento della giornata. Lui, con tutte le sue forze, mi ha detto che non ce la fa ad andare avanti così, in chat, a suon di dolci parole solo scritte, perché giustamente non vuole sentirsi nel ruolo dell’amante. Ma io non voglio che lui sia il mio amante, e questo è il problema. Vorrei stare con lui, anche solo per vedere cosa succede. Solo che poi torno alla realtà e mi rendo conto che c’è già un’altra persona nella mia vita, con la quale, fin solo a qualche mese fa, ero disposta a condividere tutto. Con il mio ragazzo ho parlato, perché è evidente che qualcosa è cambiato nel mio comportamento. Sono sicurissima che lui mi ama come sempre, nello stesso tenero modo, lo vedo nel suo sguardo e vedo pure tutte le domande che vorrebbe farmi ma non mi fa. Non si spiega perché stò mettendo freno a tutti i nostri progetti, perché non parliamo più come prima, perché non voglio più fare l’amore come prima. Ma io lo amo come prima? E’ questo quello che mi chiedo ogni momento. E’ dura. Siamo come sposati e credo che mi renderei conto di cosa vuol dire lasciarlo solo dopo averlo lasciato. Non so quello che dovrei fare, come comportarmi. Ora che poi si avvicinano le vacanze, si fa sempre più dura, perché le ferie mi porteranno lontano da quel collega speciale per altre tre lunghissime settimane proprio nel momento del suo rientro dalla malattia. Ho paura che tutto svanisca nel nulla, per me e per lui. Che non rimanga altro che un terreno arido e secco. Ma come è possibile innamorarsi di un ‘altra persona? L’unica risposta che mi è venuta in mente, pensando e ripensando, in molte notti insonni è che, se veramente amo il mio collega, allora non amo più il mio ragazzo. Ma allora, come si fa a capire se si ama ancora il proprio compagno?
Capire se amo ancora
di
isil
Lettera pubblicata il 16 Luglio 2008. L'autore, isil, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
La lettera ha ricevuto finora 64 commenti
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Cara Isil, innamorsarsi di un altro, nonostante si sia impegnate, è inutile e ipocrita negarlo, succede. In questi momenti, però, occorre avere coraggio, rispetto e stima di chi ci sta accanto. Ti sei innamorata di un altro? Accettane le conseguenze. Prima di tutto dovresti comunicare alla persona che ti sta accanto quello che ti sta succedendo, senza intavolare rapporti paralleli, comodi e troppo facili. Non si può testare la nuova strada e, al contempo, mantenere in piedi quella vecchia. Mi piacerebbe, ogni tanto, che chi si innamora di un altro (e, ripeto, purtroppo può accadere e non condanno questo), avesse il coraggio di assumersi le sue responsabilità, fino in fondo, con onestà, maturità e rispetto. Chiediti se tu lo stai facendo. A me pare di no.
Santo cielo, Isil.
Tu devi capire una cosa semplice, ma che a molti sfugge : l’ amore nn e’ immutabile, dono dato ed eterno.
Ma tu hai idea del perche’ si fascino matrimoni e fidanzamenti apparentemente “perfetti” dopo tot anni ???
Perche’ il mondo e’ pieno di persone e qualcuna, tra queste, certo ci potra’ piacere, attrarre, incuriosire.
E allora che si fa? Pronti via a vedere cosa ci spetta dietro l’ angolo? E’ giusto fare cosi’ perche’ la vita e’ una sola ? Meglio viverla prendendo cio’ che ci va ?
Io nn lo so.
Cio’ che so e’ che 6 anni diventano routine. Che ti sembra di aver gia’ fatto, visto e detto tutto quello che c’era da vivere con questo tuo ragazzo “di sempre”.
E forse e’ anche cosi’. Voi siete una coppia. Voi siete due persone che si conoscono, che si vogliono bene, che hanno un passato da difendere. E’ stato bello costruire tutto questo ? Io credo sia stato fantastico, senno’ nn l’ avresti fatto. Adesso l’ emozione e’ finita e ti resta il lavoro duro : proteggere qualcosa che e’ tuo.
Ci vogliono davvero le “palle” per farlo e nn molti le hanno.
Se nn riuscissi, nn saresti un mostro ma solo una donna che ha scelto di nn credere piu’. E quando smetti di “credere”, e’ come se smettessi qualunque cosa.
La vita’ e cosi’, l’ amore lo e’.
L’ acqua ghiaccia se noi smettiamo di smuoverla con i nostri sentimenti, il nostro entusiasmo, il nostro VOLERE.
Datti la possibilita’ di fare qualcosa di difficile : CUSTODIRE VOI DUE. Se ce la farai ( e semplice nn sara’ ), sarai una persona che potra’ dire di aver capito cosa sia l’ amore in una coppia e di volerlo con se’ per sempre.
avevo inviato un post che la redazione, ha ben deciso di NON PUBBLICARE!
Pazienza!
Nel post, ovviamente, esprimevo tutto il mio disappunto(utilizzando anche un termine volgare!), nei riguardi del comportamento ASSAI POCO CORRETTO DI ISIL!
Isil, fa chiarezza nel tuo cervello e ancor prima CHIARISCITI COL RAGAZZO CHE TANTO TI AMA, POICHE’ TUTTA QUESTA TUA EGOISTICA CATTIVERIA NON LA MERITA!
ho letto la tua lettera e poichè sono alle prese con la ricostruzione del mio matrimonio dopo un inferno che non è dipeso da me, avevo il desiderio di dirti mille cose ma il nodo alla gola e le lacrime agli occhi mi hanno tolto lucidità. poi ho letto il post di ANNA. ha detto tutto quello che avrei voluto dire io e meglio di come avrei fatto io. inoltre ti consiglio di leggere una breve lettera scritta dal sig. Mario, una persona saggia e meravigliosa, che si intitola “dall’alto si vede meglio”…
ti abbraccio con tanto affetto perchè penso che tu stia attraversando il momento più difficile della tua vita.
spero che il Signore ti sostenga e ti illumini.
tina.
concordo con ANNA, se nn fai coem dice lei, sei solo una delle tante confuse e poco intelligenti che vivono in questa fogna, e che si sta imprudedentemente gettando nelle braccia di un rovinarelazioni che se ne sbatte della tua situazione.
Hai costruito qualcosa di importante, bene adesso valorizzalo, altrimenti ammetti a te stessa che nn vuoi costruire nulla e preferisci campare alla giornata in attesa di innamorarti di un altro e poi di un altro e poi di un altro, si quando nn ti troverai sola e magari rimpiangere a vita certe cose
Dipende tutto da come stanno veramente le cose tar te eil tu compagno….al di la della stazionarietà…perder la testa e solo quella capita l importante è capire se è una sbandata che capita o altro…e per saperlo devi rischiare….
Quanto tieni al tuo rapporto di sei anni?
pensaci
Io ho sbagliato nelcrederci troppo e nel combatterci andando contro ogni evidenza…e aesso amaramente ho accttato la realtà che se non lo lasciavo ( non x un altro però) morivo dentro io….
Ciao Isil,
sono perfettamente d’accordo con quello che ha detto Anna e la quoto, aggiungo che si deve combattere per mantenere quello che è già vostro e che sarà ancora vostro, sennò si rientra nella consuetudine che essendo ormai il prodotto “scaduto” meglio buttarlo nella “rumenta” e farsi “intrippare” da quello nuovo, cosicchè la società del consumismo entra anche nei rapporti di coppia e avanti così per tutta la vita dimodochè si instaureranno sempre rapporti a scadenza.
Sinceramente non è quello che, almeno io, pensavo fossero i rapporti di coppia, dove la voglia di costruire sempre dovrebbe essere al primo posto e se c’è da fare la guerra per fortificare ancor più un rapporto esistente che guerra sia!
Aggiungo che non sono nè moralista, come neppure un “baciamarmi”, ma solo un uomo che ha creduto nel matrimonio(civile) con la proposta di questo atto da parte della lei, entusiastissima, per quello che rappresentavo per lei e per la figlia.
Vedasi però, come pure io, essendo scaduto, sono stato gettato nel bidone, da una cogliona che si è presa una “cappellata” per uno, costruendosi una bella storia parallela( da febbraio 2008), come la regola vuole.
Dov’è adesso, dal 14 maggio 2008, non è che se la passi tanto bene…lui forse si pensava di “infilare solo il suo piede nella scarpa di lei”, invece s’è trovato il pacco regalo completo, la cogliona, la di lei figlia, cosicchè “il terzo incomodo” adesso che si gestisca tutto il pacco!
Se ci sono momenti di “bassa” in una coppia, come sempre sono possibili è li che si devono tirare fuori tutte le armi per non perdere tutto quel grande percorso che si è già creato!
Poi comunque si potrà solo rientrare, a seconda delle decisioni che si prenderanno, nella massima:
“Chi è causa dei suoi mali pianga solo se stesso!”
Maxim.
caro Maxim , alla fin fine, dietro questo consumismo sentimentale si cela una grandisima mancanza di palle.
E ciò mi fa essere molto felicie.
Per come ragiono io, guardandomi attorno mi ritengo comunque molto fortunato.
Devo dire che, in fin dei conti, ho fatto bene a scrivere….perchè i vostri pareri, anche se duri, sono molto utili…celine, che ti credi che io voglia prendere in giro il mio compagno? pensi che dire: mi sono innamorata di un altro, risolverebbe il problema? io credo che il problema sia anzitutto dentro di me. Quindi prendo tempo, prima di dire o fare qualsiasi cosa, per capire bene me stessa, non perchè non volgio essere sincera. E non lo sono anche per paura di ferire lui, non perchè sarebbe più semplice avere una relazione di nascoscoto che appaghi il mio desiderio. Hai comunque ragione almeno su una cosa, che per quel poco che c’è stato, non mi sono comportata in modo corretto e maturo, su questo ho però trovato la forza, anche grazie all’altro, di evitare qualsiasi altra smanceria, anche se solo su un msg. Forse dovrei seguire i saggi consigli di anna ed andare avanti, cosciente ormai, che l’amore è cosa ben diversa da quella che credevo fino a poco tempo fa. Ma sarebbe la cosa giusta ignorare quello che è successo? E se è 1 problema di credere, allora, potrei continuare a credere in un “noi”, ma in me stessa crederei ancora? MIcione72: è quello che stò cercando di fare, chiarezza nel mio cervello. Almeno ci provo. E non credo servano gli insulti per dare 1 consiglio.Isis è questa la mia paura, capire se andando avanti, muoio dentro perchè nonstante tutto quello che abbiamo costruito, io forse stò cercando di dare 1 altra piega alla mia vita, o almeno lo vorrei.Io sono per il rischio, se non lotti nella vita, non ottieni nulla.Ma qual’è il vero rischio? Rimanere con lui, cominciare una nuova vita da sola o buttarmi in una nuova relazione????? Sono giovane ancora, ho 27 anni, devo capire ora, devo credere in me stessa, essere completamente indipendente nelle decisioni, tentando di prendere la decisione giusta anzitutto per me. Vediamo dove mi porterà questa situaizone. Forse lontano da entrambi. Non lo so. Ma grazie a tutti per l’ascolto.
Mi permetto di dissentire dalla maggioranza degli interventi. Non credo ci sia una soluzione unica, valida per tutti i rapporti. Ogni storia ha le sue componenti, le sue variabili, le sue peculiarità. Io non credo che sia sempre giusto lottare per mantenere in vita quello che si ha. Ho visto troppi rapporti lunghi trascinarsi per inerzia e per mancanza di coraggio di mettere la parola fine a qualcosa che con l’amore non aveva nulla a che vedere, così come, al contempo, ho visto molti rapporti troncati repentinamente per la superficialità di uno dei due, che, all’improvviso, manda all’aria tutto per un nonnulla. Io non me la sento di dire ad Isil se la sua strada è con il ragazzo con cui ha costruito 6 anni di vita o con questo suo nuovo collega. Solo lei può saperlo. Penso, in ogni caso, che, quando ci si trova ad un bivio, come lei, occorra sforzarsi di essere lucidi il più possibile e, soprattutto, sia necessario affrontare le cose con maturità e rispetto, per sè e, soprattutto, per chi ci sta accanto. E, mi pare, che, in questo caso, il rispetto sia mancato perchè lei ha assunto comportamenti poco trasparenti nei confronti del suo fidanzato, mantenendo in piedi un rapporto parallelo, di cui lui non sa nulla. Occorre, in questi casi, avere la massima lealtà nei confronti di chi condivide con noi progetti importanti di vita. E Isil non l’ha fatto. Ed io mi permetto di criticarla solo per questo. Se l’amore per il suo fidanzato è finito, perchè, purtroppo, può capitare, non mi sento di condannarla.