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Come capire se non ami più qualcuno che amavi alla follia?

di rosea

Lo amo ancora?

È la domanda che mai mi sarei immaginata di farmi in vita mia. Non sono mai riuscita a concepire come l’amore possa finire. E mi ripetevo “chi non ama più, non ha mai amato davvero”. Sbagliavo? I dubbi iniziano a venire…

Sono in un momento difficile della mia vita. Sto male, mi sento molto male a livello psicologico. Mi sento ferma, con mille paure su tutto, con zero autostima, mille insicurezze…insomma, mi sento davvero a terra, e anche sotto. La cosa va avanti da quasi 10 anni (ne ho 27), ma solo ora ho preso coscienza e consapevolezza di tutto quello che mi fa male e che sono i miei “problemi”.

Considero questa consapevolezza già un grande passo. Perché ora riesco a decidere di volermi curare e a non tenere tutto dentro come ho fatto per tanti anni. Diciamo che ora sono davvero esplosa.

Raccontare tutto quello che è successo e che mi ha portata al mio disagio psicologico, sarebbe molto complicato e altrettanto lungo, se non di più. Basta sapere che di cose son successe, non me le sono certo inventate. Sono seguita da circa un anno da uno psicologo e, come dire, lui stesso più volte mi ha ripetuto “è normale che ora ti senti così dopo aver passato ciò che hai passato”.

Probabilmente cambierò anche psicologo, visto che in quasi un anno ho risolto poco. Probabilmente vedrò anche uno psichiatra per capire se ho qualcosa di più grave.

Ma nel frattempl, tutto questo malessere credo mi stia allontanando dall’uomo di cui mi sono innamorata meno di un anno fa.

Un altro mio problema è la dipendenza affettiva e il terrore dell’abbandono. E credo che questo a lui spaventi tantissimo. Immagino che sia per questo che lo vedo più freddo e distaccato. Lui giustifica il fatto come conseguenza al mio atteggiamento: secondo lui non sono abbastanza passionale, non dimostro desiderio sessuale nei suoi confronti, e altro che la memoria mi impedisce di ricordare perché per me non sono cose vere.

È il mio malessere che ci crea problemi, o abbiamo problemi perché non siamo fatti per stare insieme? Lo amo ancora o mi è passata vedendo che lui “pretendeva” da me ciò che dal mio punto di vista gli stavo già dando (nonostante rappresentassero degli sforzi per me, che però facevo con piacere). Ardevo di amore per lui. Il solo pensarci mi faceva commuovere…sentivo che era la prima volta che mi innamoravo davvero. Lui ha alternato momenti di estrema dolcezza con parole infinitamente belle, a momenti in cui mi ha trattata in modi per cui secondo il mio psicologo, qualsiasi altra donna lo avrebbe mandato a quel paese andandosene via. Ebbene…ora mi vengono i dubbi. Devo tener conto delle cose “poco carine” che mi ha detto (per lui erano cose normalissime su cui non c’è motivo di arrabbiarsi) o di quelle belle che però ora sembra come se non le pensasse più? 

Sono in crisi. Lui dice che il sentimento non è cambiato, ma che non vuole essere il centro di tutto il mio mondo. E io che voglio curarmi, so che anche io non voglio una cosa del genere.

Temo che le cose non si possano più risolvere. Temo di aver perso quel fuoco di amore che avevo dentro nei suoi confronti. Ho paura di doverlo lasciare e ancor di più di essere lasciata.

Dove si sta nascondendo tutto l’amore che ho sentito per lui e che mi aveva convinta che fosse l’uomo giusto per me? L’ho perso o semplicemente non lo vedo più perché sto molto male con i miei problemi?

Come si fa a capire se non si ama più qualcuno che prima hai amato alla follia?

Ringrazio tutti quelli che risponderanno, sperando in risposte non aggressive, ma al contrario dolci. Siate clementi, perché in questo momento di fragilità anche le parole mi feriscono molto.

Non so se sono riuscita a rendere chiara la situazione con qieste “poche” righe…ma spero di sì. Resto comunque collegata a questo sito per leggervi e continuare a scrivere.

Grazie infinite.

Lettera pubblicata il 2 Luglio 2015. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 26 commenti

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  1. 1
    Rossella -

    All’inizio ci entusiasmiamo ma è chiaro che quello non è amore. Oggigiorno capita a tantissime ragazze perché l’amicizia tra uomini è stata messa al bando e quindi bene o male tutti gli uomini hanno almeno un’amica. Per me l’amica è esattamente come l’ex moglie… dunque a accade che se per motivi religiosi abbandoni l’ipotesi dell’uomo sposato alla fine della fiera ti si presenta comunque un regalo. C’è chi lo scopre dopo un giorno, dopo sei mesi o dopo un anno… si tratta di una figura che ti fa sentire come una seconda moglie e la cosa non può che starti stretta. A quel punto ti passa l’infatuazione… non era amore, non poteva esserlo perché non lo conoscevi fino in fondo. Penso che nel mondo esisterà almeno un uomo che non crede nell’amicizia tra uomo e donna e che non si è mai sposato (e non ha mai convissuto)… gli altri, almeno a me, non interessano e non è per cattiveria. Ciascuno ha dei suoi principi… da questo a dire che cambiamo idea dall’oggi al domani ce ne passa. Le persone si conoscono strada facendo.

  2. 2
    michelle -

    Ciao rosea,
    l’amore e` una scelta, un impegno di entrambi a riscoprirsi, sostenersi a vicenda, guardarsi con curiosita`, aiutarsi nei momenti difficili.. sono tanti gli ingredienti di una relazione, e ci vuole la volonta` di entrambi.
    Ai miei occhi la persona giusta (l’uomo giusto come dici tu) non esiste. Esistono solo due persone che nello stesso momento decidono di diventare la persona giusta per l’altro. Non esiste un uomo che arriva, come principe azzurro, e ti da tutto cio` che non hai mai avuto prima. Quella sensazione e` solo un innamoramento ancora immaturo. Come fase iniziale di una relazione ci sta, ma e` un sogno, non e` realta`.
    La realta` e` proseguire poi il cammino insieme, comunicando apertamente, non creando le barriere che entrambi vi state costruendo. Lui e` piu` distaccato, dici, e tu non senti piu` quell’amore per lui (probabilmente perché non vuoi sentirti troppo vulnerabile e abbandonata).
    La dipendenza affettiva e l’ansia da abbandono sono cose molto difficili da affrontare, e il primo passo e` concentrarti su te stessa e darti cio` di cui hai bisogno senza delegare la cosa ad un altro. Capisco la tua confusione ora nel cercare di capire se questo uomo ti sta trattando nel modo giusto o meno, ma sinceramente sentendoti dire che si e` comportato in modo scorretto con te e ti ha fatto stare male, e` gia` una risposta.. Tu ti colpevolizzi, e si hai qualche problema da affrontare con te stessa, ma una persona che ti vuole un bene profondo ti farebbe mai sentire peggio di come gia` ti senti?
    credo sia questa la domanda da farti

  3. 3
    Golem -

    Michelle, ho già avuto modo di apprezzare la tua sobria e concreta femminilità, priva di quei sogni adolescenziali sulla qualità dell’amore, e quest’ultimo tuo intervento l’ho apprezzato ancora di più perchè ci ritrovo le conclusioni cui sono giunto anch’io, ad un’età sicuramente superiore alla tua.
    Mi fa piacere vedere che c’è chi ha capito che l’amore non è quello dei Baci Perugina del quale anche Rosea ha scoperto la “dolce” inconsistenza, perché l’amore non è quello che ti arriva con la freccia di Cupido, ma dopo un lavoro quotidiano di volontà, fiducia e costanza. Questa é la differenza tra chi dorme e chi “sogna” da adulto. I sogni “perugini” lasciamoli agli addormentati, beacause the big dreamers never sleep.
    Ciao.

  4. 4
    ets -

    Può darsi che il tuo non-miglioramento a livello psicologico dipenda anche dalla storia in cui ti senti rinchiusa pur non amando il tuo compagno.
    Parlane, di la verità e lasciatevi. Sarà meglio per tutti e due.
    Ho visto coppie storiche affrontare momenti difficili con la donna che tendenzialmente subiva tracolli psicologici.
    Alla fine della fiera erano rapporti oramai morti (come sono destinati a morire tutti i rapporti tra l’altro) che per qualche motivo non venivano eliminati con le conseguenze che conosciamo tutti: psicologi, psichiatri etc.

  5. 5
    michelle -

    Grazie Golem.
    A queste conclusioni ci sono arrivata da poco e passando attraverso bui, e ogni tanto le ricadute le ho, a causa appunto di quel desiderio non realizzabile ed egoista di trovare qualcuno che ci dia tutto ciò che vorremmo. Ma immagino ci vogliano tanto tempo e pazienza per crescere e maturare e che faccia tutto parte del percorso di vita!
    L’importante è imparare qualcosa ogni esperienza, bella o brutta che sia, per non ritrovarsi sempre allo stesso punto.

  6. 6
    rossana -

    Ets,
    “sono destinati a morire tutti i rapporti tra l’altro” – in linea di massima sì, anche secondo me, soprattutto se si tratta di rapporti superficiali, sentiti da persone instabili, incapaci di vere e proprie scelte.

    come eccezione, però, non pochi rapporti si trasformano, come tutto si trasforma in quanto l’evoluzione o l’involuzione sono immutabili regole sia di vita che di morte.

  7. 7
    Golem -

    Michelle, brava invece, non è da tutti arrivarci. Anzi, specie nel genere femminile la tendenza all’illusione romantica trascina il rapporto in un ambito irreale che non consente nessuno sviluppo su basi concrete. Motivo per il quale le storie finiscono facilmente per prendere il titolo di questo thread.
    Ciso

  8. 8
    rosea -

    Grazie a tutti per le risposte!
    A michelle vorrei dire che il suo commento mi ha colpita e dato la sensazione di aver preso un bel respiro che mi ha tranquillizzata anche solo per un secondo. Quindi grazie. Parlare con persone come te e con la tua consapevolezza, mi aiuterebbe non poco.
    Vi mando un saluto

  9. 9
    rossana -

    Michelle,
    nel pieno rispetto del concetto di amore a cui sei faticosamente pervenuta, ti evidenzio un’esperienza totalmente opposta: nel mio più riuscito rapporto sentimentale non c’è mai stato niente di “costruito”. si è trattato di un lungo interscambio spontaneo, ricco di per sè stesso, nella ripetizione di una sempre rinnovata quotidianità, quasi del tutto priva di contrasti.

    non affermo che questo tipo di “incontro” sia preferibile o migliore; rivendico soltanto il fatto che possa esistere, nei suoi limiti, come tanti altri.

    perchè un amore abbia a dare il meglio non è per forza necessario trasporre la scelta della persona nella routine di una vita pratica in comune, oppure far sì che siano generati dei figli. questi per me restano fini, che riducono le persone a mezzi.

    forse la preferenza all’uno o all’altro tipo di relazione dipende dall’indole più intima di chi non può che provare un certo tipo di ideale e/o di attrazione.

  10. 10
    Golem -

    Michelle. Non accontentarti mai di “surrogati”. Una volta raggiunta quella sana consapevolezza non si torna piu indietro “accontentandosi”. L’illusione d’amore è come il fumo dell’arrosto che cuoceva in un’osteria, e che il povero ma acuto Bertoldo, senza sufficienti quattrini per avere il companatico, cercó di mettere tra due fette di pane pur di “sentire” l’illusione della carne arrostita. Il feroce re Alboino che passava da quelle parti, vedendo questa azione voleva fargliela pagare, rivendicando il fumo come qualcosa di concreto e che gli apparteneva, e che quindi era tassabile. A questa richiesta Bertoldo obiettò che il fumo è fumo e non ha valore. Ma insistendo il re nella sua richiesta nei confronti del contadino – dalle scarpe grosse ma dal cervello fino – questi infine lo pagó: facendo risuonare l’unica moneta metallica sul marmo del bancone dell’osteria, cosa che fece sbellicare il re dalle risate per la sagacia della risposta.

    Morale: bisogna riconoscere sempre la “vera” essenza delle cose per vivere la verità della vita, e darle quindi il giusto valore che merita. L’amore non è “anche” il fumo dell’arrosto. È solo l’arrosto.
    E come diceva il sagace villico “Fagioli riscaldati e amore ritornato non furono mai buoni!” ( un’altra massima bertoldiana)

    Un saluto Michelle.

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