È la prima volta in assoluto che scrivo sul web. È la prima volta in assoluto che chiedo aiuto e pareri a qualcuno con mezzi simili, ma ormai sono mesi che mi nascondo dietro storie altrui per tentare di immedesimarmi e trovare consigli e punti di vista nelle risposte che qualcun’altro riceve per la propria esperienza.
Ora sento il bisogno di scoprirmi una volta per tutte, e scelgo questo posto per raccontarvi la mia storia. Dovrò iniziare dal principio per farvi comprendere il mio stato d’animo, e vi prego di arrivare fino in fondo a questa lunga lettera…
Sono una ragazza di 28 anni, danzatrice, grafica pubblicitaria, fotografa, insomma “animo sensibile”, sono cresciuta senza papà, morto di incidente stradale prima che io nascessi, con una famiglia comunque premurosa ed attenta, ma di indole poco affettuosa.
Questo mi ha portata ad essere esattamente il contrario di loro. Bisognosa di affetto, coccole, abbracci… dialogo… sensibile, fin troppo, con tante emozioni intense da esprimere sempre.
Alla ricerca sempre dell’uomo perfetto, del vero e autentico amore da favola, ho avuto non molte storie d’amore ma tutte intense e abbastanza lunghe: 2 anni, 4 anni e l’ultima di 5 e mezzo, senza contare alcune piccole avventure senza molto valore, solo perché non sono mai riuscita a stare davvero da sola.
Quest’ultima, quella di 5 anni, è stata la storia più travagliata della mia vita.
Conobbi Davide 5 anni e mezzo fa tramite dei nuovi amici, lui iniziò subito a farmi una corte spietata. Coetaneo, carino, carismatico, dolce e sensibile.
Mi conquistò con fiori, cioccolata e poesie. Io incantata, dopo un mese in cui mi presi tempo per conoscerlo un po’, decisi di iniziare una vera storia. All’inizio tutto sublime e meraviglioso… ma lui, della mia stessa età ma parecchio infantile ed abbastanza viziato (famiglia ricca, figlio unico, genitori separati… ) iniziò un tira e molla estenuante dopo soli 4 mesi. Motivazione? Gelosia nei confronti delle mie precedenti storie!
Davide, non avendo avuto praticamente esperienze a parte una, sembrava come se si sentisse in competizione verso le persone con le quali ero stata, forse temeva il confronto, mi diceva che non sopportava l’idea che qualcuno mi avesse “toccata” prima di lui. Faticai e soffrii tantissimo, sentendomi anche in colpa per futili motivi, cercando di spiegargli che era normale e naturale aver avuto esperienze prima di lui visti i miei (nostri! ) 23 anni; alla fine, dopo l’ennesima volta che tornavamo assieme (era sempre lui che mi mollava e mi riprendeva) mi promise che non avrebbe più fatto capricci e che, anzi, si era reso conto che con questo comportamento stava rischiando di perdermi e non l’avrebbe fatto più.
Da allora però, cambiò un po’ atteggiamento nei miei confronti. Niente più “ti amo”, niente più bigliettini d’amore lasciati sul cuscino quando dormivamo assieme. Era sempre lui, ma più distaccato, con qualche momento romantico solo di rado.
Il dolore mi logorò dentro per mesi, mi ero innamorata soprattutto di quei suoi modi dolci e gentili; provai a parlargliene, a scrivergli, e lui di rimando mi rispose che l’unico modo per non “soffrire” pensando al mio passato e alle mie precedenti storie, era farsi scudo e proteggersi dietro un atteggiamento più freddo verso di me.
Arrivarono i litigi, le incomprensioni, lui era sempre più capriccioso e viziato. A volte era perfetto, altre volte insopportabile. C’erano giorni in cui si presentava con regali inaspettati e sorrisi smaglianti, altre volte in cui neanche aveva voglia di parlare. Io, follemente innamorata, mi abituai a stento a questo suo carattere, ma in cuor mio speravo che quel ragazzo dolce e gentile, con tanto amore e pazienza da parte mia, tornasse a far capolino da quello scudo invalicabile che lui diceva di essersi creato… niente di più sbagliato! Solo dopo anni mi resi conto che in realtà era semplicemente quello lì il vero Davide. Una persona che a modo suo mi amava, ma che aveva bisogno più di una “sorella” che di una compagna. Spesso mi trattava male e mi faceva sentire una donnetta destinata solo a fare la “massaia” nella vita.
Finché eravamo a casa sua a giocare ai videogiochi o andavamo a cena fuori ok, ma dal momento in cui gli proponevo anche cose diverse, che a me piacevano, come una mostra, una festa, un incontro anche con i MIEI amici (se ne facevano solo con i suoi e sempre a casa) , un locale, un pub, un concerto… nulla. La sua risposta standard era “non mi va, vai tu”.
All’inizio ovviamente rimanevo a casa con lui (a piangere) e rinunciavo a tante cose… poi ho iniziato a stancarmi, dopo circa 3 anni di “non vita” tra videogiochi, pizze a domicilio e film a casa, ed ho iniziato ad uscire con amiche ed amici, spesso anche i suoi amici, che speravano di farlo uscire dalla sua “tana” portandomi a spasso con loro. Niente da fare, ahimè. Ci provai in tutte le maniere, e alla fine mi rassegnai a fare la “vita da single” fuori casa, dato che lui era sempre assente quando non stavo a casa con lui (praticamente quasi convivevamo) .
Provai a parlargli ancora, a scrivergli addirittura, cercando di spiegargli che non era così che si viveva in una coppia. Volevo condivisione, complicità, non un fratello con cui giocare ad un videogioco o un amante con cui fare l’amore e basta. Neanche mi ascoltava, diceva che lui “era fatto così” e che dovevo rassegnarmi all’idea di cambiarlo.
Per farla breve, stanca e logorata dentro, alla fine mi innamorai di un suo amico, e feci la cosa più brutta e meschina che si può concepire in una storia: lo tradii con l’amico. Forse conscio del fatto che mi stavo irrimediabilmente allontanando, provò a recuperare la storia qualche mese prima del suo definitivo declino; ci lasciammo per una settimana e poi gli diedi un’altra possibilità, ma le sue promesse di cambiamento svanirono al vento poco dopo. Stremata e vinta dalla rassegnazione lo lasciai definitivamente, e gli confessai il tradimento sotto le sue continue insistenze. Sapevo che dovevo lasciarlo prima di tradirlo, o quantomeno confessarglielo subito, ma avevo troppa paura ed ero stata codarda e vigliacca.
Dopo averlo lasciato, ancora logorata dal dolore e in difficoltà a perdonare innanzitutto me stessa, in cuor mio speravo di poter amare il suo amico in libertà. Questo tipo (neanche voglio nominarlo per quanto schifo mi fa) mi diceva che si era stancato della ragazza e io speravo… speravo… speravo… finché arrivò il crollo del castello di carte e le verità tutte assieme: venni a sapere che anche Davide mi aveva tradito poco prima che lo lasciassi, e che il suo amico, che tanto mi aveva corteggiata alle sue spalle per farmi cedere (e io cretina che me ne innamorai) oltre a non aver la minima intenzione di mollare la sua ragazza, stava contemporaneamente anche con altre 2 ragazze che avevo conosciuto tramite lui e che erano diventate mie amiche.
Devastata da tante bugie e corrosa dai sensi di colpa per quello che avevo fatto, sparìì con tutti, con ogni persona legata a loro anche alla lontana, cambiai cellulare e contatti, mi resi introvabile e riniziai la mia vita solo con me stessa e i miei amici che mi sono, per fortuna, sempre stati vicini.
Sono passati 6 mesi da allora… e adesso sono 2 mesi che sto con un ragazzo.
È tutto ciò che ho desiderato e che non ho mai avuto da un uomo… dolce, sensibile, attento, premuroso, calmo, divertente e sorridente; andiamo assieme ovunque, dai locali, alle feste, ai concerti, senza disdegnare una cena tra amici a casa in compagnia di un bel film… stessi interessi, professioni simili… lui musicista per passione, io ballerina… insomma, non mi sto a dilungare ancora, ma sembra assolutamente tutto PERFETTO.
E allora… perché non sento la stessa intensità e lo stesso trasporto che avevo in passato?
Mi sento cambiata, fredda e distaccata come mai sono stata nella mia vita con un uomo. Non che io sia un pezzo di ghiaccio, tutt’altro, ma conoscendo come in verità io vivevo e concepivo lo stare assieme a qualcuno, l’amore e il trasporto… ecco, tutto questo non lo sento. Non ci riesco proprio. Lui mi dice “ti amo”, e io non riesco a rispondergli.
Mi sto difendendo? Sono cambiata davvero? Oppure dipende da lui?
Sto bene, ma non so cosa provo. Sono solo in pace e serena, finalmente, per la prima volta. Che è una grande cosa, lo so!! Ma quel batticuore, quell’intensità, quel sentirsi mancare il fiato al cospetto di chi hai accanto, quel grande amore che so di essere in grado di dare, di cui sento il bisogno da sempre… dove sono finiti?!? Non mi riconosco più…
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Ciao.:)credo che il casino che sia successo con il tuo ex e il suo amico ti abbia cambiata un pò.:)io proverei ad andare a parlare con qualcuno x sfogarmi un pò:)meglio che una Persona che ti aiuti veramente che dei commenti da gente qualunque….non per offendere tutti quelli che scrivono su questo sito.:)
Grazie Gioinlove 🙂 è ovvio che prima di rivolgermi qui,ne ho parlato anche con qualche persona fidata…ma spesso i giudizi di chi ti è stato molto vicino sono un po’ influenzati dal fatto che ti conoscono e ti vogliono bene…non che non mi fidi di loro,ma spesso degli estranei sono più obiettivi e alcuni commenti possono farti riflettere in maniera diversa 🙂
ciao, ma gli vuoi bene o lo ami ?
sottoscrivo la domanda di Nic…
A Milano si dice: “a vés trop bun, se diventa cujun…” e quindi dopo tante inchiappettate, uno comincia a comprare mutande rinforzate..(che perla)…!!!
Ho letto tutta la tua lettera..e sono sorpreso e contento che tu sia riuscita comunque a legarti di nuovo a un’altra persona nonostante quanto hai fatto/subìto..qualcun altro avrebbe scritto una lettera tipo “L’amore non esiste”…
Comunque SI, sei cambiata..e può farti solo bene..ti stai difendendo, come hai detto tu..al posto che partire e dare il 100% da subito (come hai fatto in precedenza) ti stai concedendo poco a poco e arriverai sicuramente al 100%, ma con più calma..!!
Prova a raccontare questa storia un po’ contorta anche al tuo nuovo uomo, magari capirà e ti tranuqillizzerà un po’…
In bocca al lupo…
il tempo, amica mia. il tempo. dopo una legnata del genere, 6 mesi da un’altra parte sono pochi. anzi, 4, dato che da 2 stai con questo nuovo. sono pochi. alle ferite, serve tempo. le emozioni del rapporto precedente sono state forti e contrastanti, piu la mazzata finale. una domanda,… ( a parte che, non puoi amare quello nuovo, ma secon do me gli vuoi solo bene… ) ma a lui, ne hai parlato? se ti sembra una persona positiva e migliore delle altre, perchè ne parli a noi qui dentro (che tra poco si scatenerà la guerra uomini-donne).. devo ammettere, che sei anche una delle poche persone che per avere un parere, scrive TUTTO il necessario per farsi capire, i miei complimenti piu sinceri. dunque, con questa chiarezza e pacatezza, parlane con questo ragazzo… se è cosi meraviglioso, capirà il tuo disagio e ti aiuterà. se non lo capisce, è solo uno come tanti… bello nei modi, ma vuoto dentro..parlane con lui, vedrai che si risolve. e se sei cambiata… pazienza, la realtà delle persone, alla fine non si cambia. si gioca un ruolo diverso di tanto in tanto.
Ciao. Si capisce perfettamente ke la tua precedente triste storia ti ha segnato in modo irrimediabile e ti ha aperto gli occhi al mondo. Ma io credo ke tu ami il tuo nuovo uomo! Perché anke io ho un’esperienza del genere (tutto un po più in piccolo): amore travolgente,io che soffrivo x i suoi difetti ma x amore sopportavo,separazione e “sostituzione veloce” direi più che tradimento… E adesso sto da 5 mesi con un’uomo direi quasi perfetto..ma non vedo tt l’intensità che c’era nel mio rapporto precedente. Ma sai ke c’è? Io penso ke sia meglio così, ke in questo modo la relazione diventa più sana!non si finisce mai di crescere e imparando dai propri errori e traendo il poco ke di buono si trova nel dolore e nella sofferenza in questa nuova relazione sono (e sei anke te) più matura,più razionale! E come qlk1 scriveva sopra darai piano piano il 100%,non tutto alla volta!
Io kmq ne ho parlato di questa cosa col mio attuale ragazzo e lui ha capito..è rimasto molto male,ovvio..ma mi ha detto che mi ama…e così io mi sono tolta un peso ke piano piano sto smaltendo e allo stesso tempo ho consolidato la fiducia e il dialogo nel nostro rapporto!
Sono sicura ke se ne parli anke tu con il tuo lui ti capirà e anke te sarai meno confusa.
Ciao Lady Oscar,
mi è piaciuta la tua lettera.
Stai tranquilla e ascoltati molto, vivi molto. Approfitta degli attimi di serenità lasciando indietro le domande. Queste cose si spiegano da sole col tempo e la sincerità verso se stessi. Hai scritto di essere serena, questo è molto bello, respira la serenità che adesso hai.
Cosa dire?
Forse ti senti di dover difendere te stessa dal male in cui ti sei trovata nell’amore precedente, ma sei forte ad esserti avvicinata ad un’altra persona e sei fortunata ad aver trovato con questa un punto d’incontro e di scambio.
Lascia perdere i “ti amo” e le parole, ma senti quello che vivi con lui e regala a questa storia la calma da cui nascono le possibilità. Farete un pò di strada insieme e forse diventerà lunga, ma per adesso conoscetevi e passate del semplice tempo insieme. Non c’è fretta nel capire.
Io posso dirti che il forte amore che ora provo per il mio compagno è nato da un diversivo. Ero molto ferita da una storia con un uomo che non era mio e che alla fine non ho potuto avere come desideravo, ho dovuto lasciare un’amore folle ed è stata molto dura. Ero disperata e volevo una distrazione. I primi tempi erano un groviglio di amori interrotti e amori nascenti in cui io non capivo nulla e mi perdevo. Col tempo mi sono accorta che non mi importava più di non avere vicino quell’uomo che fino a poco prima credevo fosse l’unico che avrei potuto amare. Mi sono accorta che quando ero insieme a quello che adesso è il mio fidanzato non contava più il passato. Sono arrivate emozioni fortissime, scelte, accettazioni, dedizione, e adesso l’avventura è diventata la mia storia e ne sono felice. Sicuramente la mia e la tua vicenda sono diverse, ma volevo dirti che il passaggio può essere spesso difficile anche se è il passaggio dalla sofferenza alla serenità. Ci saranno ricordi a cui trovare un posto e spazio da fare alla nuova persona che hai accanto. Si scontreranno sicuramente, ma bisogna avere pazienza, bisogna essere disposti a sentire più che a pensare. Bisogna lasciare in disparte le domande impellenti sui propri sentimenti. Io credo che dovresti vivere l’occasione che hai e lascir scorrere il tempo.
Speriamo che sia bello!
Un abbraccio.
Mezzaluna
Ho vissuto un’esperienza simile. Molto simile e in vari punti mi sono ritrovata. Non ho tradito, ma negli ultimi tempi sentivo chiaramente che se non avessi trovato la forza di chiudere, quello (il tradimento) sarebbe stato l’unico possibile epilogo. anche io mi interrogo su cosa sarà di me, noto i miei cambiamenti emotivi… una maggior freddezza…mi manca forse l’amore lacerante provato? Forse, ma il prezzo era una sofferenza costante ed il totale annullamento di me. Credo semplicemente che in questa fase della nostra ricostruzione sia molto difficile darsi, perchè è in ballo il giusto egoismo che serve a riparare le ferite. Anche l’uomo che mi sta da pochissimo a fianco non ha confronto rispetto all’immaturo di prima. Non voglio farmi domande. Credo che il consiglio “bisogna essere disposti a sentire più che a pensare. Bisogna lasciare in disparte le domande impellenti sui propri sentimenti. Io credo che dovresti vivere l’occasione che hai e lascir scorrere il tempo” sia sensatissimo. Al mio lui ho detto quel che ho passato. Ho detto che ho il cuore a pezzi. E che lui è un po’ la mia cura… Lui sorride. E quel sorriso per ora mi regala una serenità che avevo dimenticato e che era diventata insperata. a volte non mi sembra vero di esserne uscita. “Donne che amano troppo”, prob eravamo questo. “Donne che ameranno troppo solo chi lo meriterà al 100%”, prob saremo questo.
Ti,
ho molto apprezzato il tuo post. lieta che tu sia ora parte delle donne che ameranno soltanto chi lo meriterà (preferibilmente mai troppo! ricordati che “tutti i troppo stroppiano”!!!).