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Cambiare vita e lavoro mentre sto per diventare mamma ?

di duna

Sono una giovane donna di 31 anni compiuti da poco e quest’anno la mia vita è stata investita da un’ondata di cambiamenti radicali. Ho cominciato a lavorare in società con mio fratello in una struttura tipo Bed and breakfast a Milano dove vivo da circa tre anni, l’inizio del lavoro è stranamente coinciso con la mia inaspettata gravidanza. E’ stato un anno lungo, duro e difficile, ho lavorato tantissimo a volte senza vedere un giorno libero per mesi, nonostante la gravidanza al nono mese sono ancora operativa perché questo lavoro ti toglie ogni momento libero: clienti che arrivano ad ogni ora, letti da sistemare, colazioni da preparare, attese infinite, nove letti da fare ogni mattina, pulizie estenuanti e infinite sessioni di lavaggio e stiratura di biancheria.

Il lavoro non ha migliorato il rapporto tra me e mio fratello anzi ci ha allontanati e messo contro a causa delle vedute completamente differenti e dei caratteri opposti, lui vorrebbe ampiare la società nel tempo ma io vorrei fermarmi qui o addirittura cambiare lavoro perché non so come farò a conciliare la vita da mamma con un lavoro senza orari dove siamo SEMPRE APERTI, peggio dei Cinesi, a tutto questo si aggiunge il rapporto opprimente con i genitori che ci hanno sostenuto economicamente per le spese necessarie ad aprire il B&B è come averli a lavoro, soprattutto mia madre che si interessa sempre di tutto quello che avviene nella struttura e con la quale mio fratello parla ogni giorno a telefono raccontandole tutto.  La reazione di mia madre alla mia gravidanza è stata paragonabile a una tragedia Greca, quando le comunicai la notizia sentii i singhiozzi di una donna che sembrava aver perso un figlio, nel corso del tempo ha cercato di “farsi perdonare” coccolandomi con mille attenzioni ma io dentro di me sono rimasta ferita. Nonostante il lavoro mi sembra sempre di dover dare conto a loro. I miei genitori sanno che non sono contenta della mia vita, lavoro tanto e guadagno come un normale impiegato, il mio compagno non ha un lavoro stabile è questo argomento insieme a quello della figlia da mantenere viene continuamente usato come motivo per convincermi a lavorare in questo posto che mi sta sempre più stretto. Il mio lavoro è simile a quello di una domestica, la mattina si pulisce e si ordina tutto l’appartamento, poi ci sono i check in da fare delle volte fino a  mezzanotte, attese infinite nell’ufficio senza finestra. Io ho mille passioni tra cui quella del disegno, vorrei imparare a fare i tatuaggi, già mi sono informata sul corso, vorrei cambiare cmpletamente vita perché questo lavoro me la toglie del tutto, voglio un lavoro che mi dia tempo di crescere mia figlia e di realizzarmi. Vi sembra una follia cambiare vita nella mia situazione? ricominciare da zero con un nuovo lavoro per essere felice ? Fare un salto nel buio nonostante i problemi per vivere una vita umana e allontanarmi dall’opprimente famiglia ? Il mio compagno sta facendo di tutto per aiutarmi, laovora e frequenta un corso di formazione ma purtroppo non guadagna ancora abbastanza. Potrei permettermi di lanciarmi in una nuova carriera con una bambina appena nata, sono pazza o semplicemente disperata ?

Lettera pubblicata il 6 Luglio 2016. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

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  1. 1
    Rossella -

    Io penso che questo lavoro possa dare grandi soddisfazioni. Il bello del lavoro autonomo è che puoi modellarlo sulle tue esigenze… io ad esempio non riuscirei a seguirlo perché possibilmente la mattina mi piacerebbe fare le mie cose ed uscire senza darmi troppi pensieri. Lascerei il mio numero di cellulare per le prenotazioni e il mio lavoro consisterebbe nel passare a fare un saluto agli ospiti. Infondo si tratta di una casa… è importante occuparsi anche dell’accoglienza. Questa è un po’ la mia filosofia di vita. L’idea di tuo fratello mi sembra vantaggiosa… l’aspetto più rischioso è quello relativo all’investimento, ma a quel punto potreste contattare un’agenzia per organizzare il servizio… se l’appartamento è molto grande potresti offrire vitto e alloggio ad una studentessa fuorisede che si occuperebbe della colazione. Ovviamente dovresti avvalerti della consulenza di un commercialista per metterti in regola con il fisco e per regolarizzare il lavoro domestico. Non so come funziona in questi casi. In quanto alla biancheria ti consiglierei di rivolgerti ad una lavanderia industriale. Che dire? Io penso che stare in famiglia, e quindi anche lavorare in famiglia, sia importante nella misura in cui ti dà l’opportunità di trovarti in mille situazioni in cui non ti vorresti trovare per farti capire cosa si prova quando vincendo il tuo orgoglio ti guadagni l’avvenire. Con questa fierezza ti prepari al cambiamento… prova a cambiare lavoro, a cercare un impegno più affine alle tue aspirazioni (ripetizioni, animazione, ecc.) Un caro saluto 🙂

  2. 2
    Duna -

    Cara Rossella grazie per il tuo commento mi piace molto il tuo modo di vedere la vita le tue risposte sono sempre pacate e positive , purtroppo il lavoro autonomo richiede una dedizione totale noi siamo in due e ogni tanto utilizziamo un servizio di agenzia di pulizie ma comunque non riusciamo quasi ad avere tempo libero e purtroppo questo lavoro non è quello che ho sempre sognato , haime’ !

  3. 3
    Lou -

    Carissima, hai ragione a voler pensare ad una scappatoia e so che non è facile.
    Le strade che ti si prospettano sono due: o ti imponi (tanti già soffri) e cambi le cose per rendere questo lavoro più sopportabile oppure pazienti, per chi vuole cambiare e si impegna c’è sempre posto.
    Nel tuo modo di essere mi rivedo molto: seria e discreta, senza mai voler disturbare. A subire le angherie di gente che apre la bocca ma combina ben poco. Se vuoi mantenere questo lavoro Imponiti, non ti far ricattare. Oppure aspetta la fine della gravidanza è un Po di mesi dopo la nascita del tuo piccolo. Dovrai per forza rinunciare a un Po di lAvoro per badare il bambino è te ne fregherai un po’ delle responsabilità. Sarà il momento in cui i tuoi dovranno fare qualcosa per aiutarti almeno nel lavoro. Non sei né la prima ne l’ultima che ha una situazione precaria ma sei sveglia, pazienta dopo la nascita e poi tira fuori i denti che la tua strada sia l’una o l’altra. In bocca al lupo ?

  4. 4
    Flo -

    Da quel che scrivi non sogni un lavoro da dipendente. Parlo da lavoratrice dipendente, ho le tue stesse preoccupazioni, ma non ho un figlio, temo non ne avrò mai perché continuo a preoccuparmi di con potrei prendermene cura correndo di qua e di la alle dipendenze di chi non ti da tregua (certo esiste la maternità ma dura poco e il part time è impensabile). Insomma credo che le tue preoccupazioni, le mie (abbiamo la stessa età), siano quella di molti. Forse dovremmo confrontarci con chi e riuscito a superarla, in qualche modo. I genitori mi sembra di capire che non sono il massimo del confronto (anche i miei mi spingono a perseverare nel mio lavoro visto su mi garantisce un po di stabilità debba mi tolga la libertà). Hanno priorità diverse. Il confronto andrebbe fatto con chi e riuscito a conciliare sogni e responsabilità. Perché se è vero che nella vita a volte si deve scendere a compromesso, è vero anche che non si può vivere solo di compromessi. Per scelte vanno fatte in maniera ragionata. Per me è stato di esempio una ragazza che lavora e sta facendo la scuola di magistratura contemporaneamente. E indovina un po….al primo esame aveva il pancione, al secondo aveva il cucciolo nella stanza accanto. Non ha rinunciato a niente a quanto pare, e sta avendo successo per il momento. Ecco l’esempio ci vorrei seguire.
    Un figlio può comportare difficolta perché sicuramente è i i responsabilità in più, ma sono certa che ti darà anche una marcia in più, una motivazione in più, la forza in più, per migliorare la tua situazione….e se hai lavorato fino al nono mese, di forza ne hai eccome….

  5. 5
    rossana -

    Duna,
    le risposte di Rossella e di Lou già hanno espresso tutto quello che si poteva dirti.

    da parte mia aggiungo soltanto che la tua visione pare troppo in antitesi con quella di tuo fratello perché si possa ipotizzare maggior armonia fra voi. sia in coppia che negli affari è importante avere obiettivi comuni e delineare la stessa tipologia di percorsi per realizzarli.

    quando nascerà la tua creatura, fai tutto il possibile affinché essa diventi l’assoluta priorità. ho l’esempio di una giovane coppia che l’ha fatto, con risultati di serenità e gratificazioni eccezionali, nonostante la precarietà e la “povertà” del loro stile di vita. la bimba è un fiore meraviglioso in tutti i sensi, che ripaga di tutti i sacrifici, anche in termini professionali. e questo è un qualcosa di cui non avranno mai a pentirsi.

    per un bambino nei primi 3-6 anni di vita è importantissimo essere seguito dall’affetto e dall’attenzione della mamma. mestiere niente affatto facile. il suo futuro nasce in nuce in quegli anni e questa sarà la più importante eredità che gli possano donare i genitori. non ho potuto farlo con mio figlio ma, se avessi potuto e non l’avessi fatto, questo sarebbe un grandissimo rimpianto.

    cerca il meglio per te e per il tuo nucleo famigliare, temporeggiando prima di prendere una decisione netta e valutando con la massima attenzione qualsiasi passo tu decida di compiere.

    un abbraccio.

  6. 6
    Sofia -

    Cara ragazza…
    Vedo dalle tue precedenti lettere che hai altri 3000 dubbi e probblemi e mi spiace..
    Tornando a questo.tuo ultimo probblema…
    Gestire un bad and brefast a milano immagino che sia molto stressante impegnativo e noioso!
    Inoltre parliamo di Milano e quindi c’è molta gente ovvio…
    Mi spiace che tua madre abbia preso come tragedia greca la tua gravidanza…. È evidente che non le interessa diventare nonna e non le piace il tuo compagno.
    ….perché in genere le mamme normali sono sempre felici!
    Può riempirti di tutte le attenzioni che vuole ma dentro è chiaro che non è felice…..
    Io credo che dovresti lasciare totalmente questo lavoro a tuo fratello…e dedicarti completamente a te stessa e a tuo figlio che sta per nascere…poi dopo alla tua passione per il disegno e imparare a fare i tatuaggi…non sarai mai felice e serena se continuerai a stare li….anzi…diventerai sempre più sofferente e questo non farà bene a tuo figlio…
    Fottitene di tuo fratello e di quello che pensa la tua famiglia….pensa a te stessa e a star bene…è l’unica cosa che conta…

  7. 7
    maria grazia -

    ciao Flo. se si è donne lavoratrici e perdippiù “sole”, nel senso che non si può contare sull’ apporto e il sostegno di nessuno, concepire e crescere un figlio può essere un peso non indifferente, e che ci aliena sia da un punto di vista umano che materiale. I bambini devono poter nascere in un clima familiare ed economico stabile e sereno. Se così non è, molto meglio a mio avviso rinunciare del tutto all’ idea di diventare madre. Per quello che ho potuto constatare, in linea di massima le donne che hanno rinunciato ad avere figli scegliendo la carriera o comunque la loro realizzazione personale, sono generalmente più felici e appagate di quelle che al contrario hanno rinunciato alle proprie aspirazioni in nome della “famiglia”. L’ ideale sarebbe poter non rinunciare a niente, ma non sempre è possibile purtroppo.
    In ogni caso in bocca al lupo.

  8. 8
    iosonoio -

    Di base sarebbe da folli, ma tu hai una pissibilita’ in più che in molti sognano. Quello di poter lasciare un lavoro che puoi riprendere come e quando vuoi e puoi fare da casa. A questo punto se è davvero quello che vuoi, Fregatene e pensa alla tua famiglia, cioè tu il tuo compagno e il bimbo se è quello che vuoi. Di madri così é pieno il mondo, purtroppo.

  9. 9
    Duna -

    Cara Sofia, ti ringrazio per la comprensione , mi sembrano le parole del mio compagno. Cara Maria Grazia sono in parte daccordo con te sulla questione che molte donne casalinghe e madri sono più frustrate di quelle in carriera però è vero che siamo felici quando facciamo quello che ci piace , se ami il tuo lavoro allora sarai una donna che si realizza in quello e forse non sentirà neanche il bisogno di fare una famiglia ,ma ci sono anche tante mamme casalinghe che amano dedicarsi ai lavori di casa e ai loro figli e che hanno una relazione serena ed equilibrata con i loro mariti e qui di non sentono nessun bisogno di trovare un lavoro , quindi dipende dalla persona e dalla situazione .

  10. 10
    maria grazia -

    Duna, che ti devo dire.. tutte le donne che conosco e ho conosciuto che scelsero di dedicarsi SOLO alla famiglia, si sono tutte regolarmente pentite di questa scelta e ora guardano quasi con invidia e con una punta di “odio” quelle che a differenza loro si occupano solo del proprio lavoro e non hanno impegni familiari. Ma può darsi che il “campione” che descrivo non sia rappresentativo. Una cosa è certa: ogni scelta ha i suoi pro e i suoi contro e non ha senso dopo pentirsene e lamentarsene. Poi scusa, ma chi l’ ha detto che le donne che vogliono lavorare è perchè non hanno relazioni serene ed equilibrate con i loro compagni ? Ci sono tantissime donne che lavorano fuori casa e sono allo stesso tempo ottime madri e compagne. Ovviamente hanno anche in uomini in gamba al loro fianco, non beceri maschilisti.

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