Caro lettore,
In questa lettera voglio parlarti della mia persona e in particolare mi riferisco ad un episodio avvenuto oggi, mentre siamo usciti in comitiva io ed i miei amici. È la prima volta che scrivo e per questo cercherò di essere più chiaro possibile.
Mi piace ( mi piaceva) questa ragazza da 1 anno circa, non ho mai avuto il coraggio di parlare di cose serie visto che siamo amici e andiamo in classe insieme però lei mi piaceva… la volevo! Forse per riscatto… non lo so ma la volevo.
Oggi questa ragazza, che è una santa, è stata insieme ad un ragazzo (un mio amico) quasi tutto il tempo… e io sono arrabbiato con me stesso perché ho sprecato una mia opportunità.
Da oggi però le cose cambiano: vivrò con serenità, senza a pensare troppo alle conseguenze delle mie azioni.
Ho fallito, un’altra volta, ma alla fine trionfero’.
Con affetto,
Prometeo
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Categorie: - Me stesso
Ciao,
penso che dovresti vivere l’amore come una cosa che non ti tocca da vicino. Fin dall’infanzia si capisce quando il bambino vive le forze che lo circondano come un invito a restare con i piedi per terra. Si sente padrone di sé e fa dipendere la sua identità dalle scelte che può porre in essere senza farsi condizionare dalla benevolenza della gente. In ambito extra familiare si sente sovrastimato. E’ umile. La sua natura mette gli altri nella condizione di accettare la sua libertà. Lo vivono come un bambino buono e sincero. Invece ci sono altri bambini che fanno dipendere il loro equilibrio psicoaffettivo dalla figura materna e aspettano di farsi travolgere da un entusiasmo che comunque viene dall’esterno per ricomporre gli elementi del loro carattere. L’arte tra le due guerre sviluppa questi due volti dell’essere umano: tra figura e astrazione. Tra figura e personalità. Il primogenito tende a far dipendere la sua identità dalla timidezza, dal gusto, dal senso del dovere e da una serie di qualità che fanno di lui un vero principe. Quando il papà tenta di coinvolgerlo in qualche avventura lui avverte la novità come un pericolo. Il suo sesto senso gli dice che deve preservare la sua personalità per poter capire quale vento seguire. Anche l’astrattismo storico ci dimostra che esistono caratteri che hanno la capacità di rendere visibile l’essenza delle cose senza lasciarsi mai sfuggire di mano le regole della visione e altri che fanno affidamento sulla percezione umana.
[…] Paul Klee concepiva la vita in maniera diversa da Kandinskij. Mario De Micheli sottolinea come il primo non sentisse il dissidio tra spirito e materia. Dualismo che ritroviamo in Kandinskij. Paul Klee, al contrario, pensava ad un rapporto ininterrotto tra mondo fenomenico e mondo noumenico, credeva in una continuità dell’universo. Il prestigio storico del primogenito, dal mio punto di vista, consiste proprio nel fatto che le sue scelte si manifestano come dei miracoli veri e propri. La sua compostezza ti fa capire che i tempi sono maturi. Anche a scuola gli insegnanti lo vivono come un punto di riferimento. E’ leale, costante, coerente e fermo nelle sue decisioni.
Cara Rossella,
il tuo commento mi ha davvero illuminato anche se ammetto di averlo letto più volte per capirlo a pieno.
A questo proposito di chiedo: FACCI BENE A CAMBIARE ?
Promezio, questo tuo esordio nun me piace troppo. Dovevi essere contento per il tuo amico che si è fatto la zita, e invece non colgo questo sentimento. Paula Tree, laureata in agraria alla fine del secolo scorso, ma pittrice di successo, amava dire che non c’è due senza tre, perciò siamo convinti che trionferai.
Yog, sei un po’ folle se questo tuo amico ti ” ruba ” la ragazza che ti piace… non trovi?
Non hai fallito niente e non hai sprecato nessuna opportunità… Vai a vedere quante lettere ci sono di ragazzi che hanno avuto la ragazza e guarda come va a finire…
Anch’io desideravo avere una ragazza che poi si è realizzato, infatti ero un ingenuo e me la sono cercata, sai come è finita?
Mi ha lasciato dopo 4 anni, con la scusa che i suoi sentimenti che provava per me non erano più gli stessi, non ti dico dopo quanto ho patito!!!
Questa mi è servita da lezione perché ho imparato che su queste cose è meglio non desiderare niente, per non illudersi un domani… Non ne vale la pena, lasciate stare…
Devi essere più empatico Promezio. Mettiti nei panni del tuo amico che ora si sbatte la zita. Cosa provi?
Ecco, lo vedi. Lui è contento e tu per questo devi esserlo altrettanto: sei suo AMICO infatti; la zita contentissima lo è sicuramente, per ovvi motivi.
È un classico caso di win-win-win, tutti vincono e nessuno perde. Non sarà un trionfo, ma mi pare che ne esci benone.
Prometeo, si vede che avrai sicuramente di meglio.