Nella vita credo, anzi è necessario ai fini della propria sopravvivenza, essere persone scaltre, opportuniste,ipocrite, egoiste soprattutto.
È proprio grazie al mio essere che sono qui ora, a esternare parte del peso che mi porto dentro e che non è facile alleggerire.
Sono l’esatto contrario dell’egoista e per questo motivo qualche anno fa purtroppo mi sono imbattuto e sono stato coinvolto con mio sonmo dispiacere in una situazione che mi ha portato al totale danneggiamento della mia persona.
Parlo di perdita di stima in se stesso, perdita dell’orgoglio e varie altre sensazioni che attualmente mi è difficile esternare.
Credo pertanto e lo consiglio vivamente a tutte le persone che credono sia possibile aiutare il prossimo, gli amici o nel mio caso specifico la figlia di un un’amico; che sia opportuno non lasciarsi trasportare da sentimentalismi. Questo avviene quando si ha un cuore grande, che viene donato al prossimo ingenuanente, passando da salvatore a colpevole
Per ora mi sento di dire solo quanto sopra e spero di avere modo di riuscire ad essere le mie emozioni, quello che ho vissuto e subito.
Ciao a tutti.
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Categorie: - Me stesso
Non credo che la vita sia proprio come la illustri, probabilmente l’orgoglio ferito ti porta a non considerare tutto ciò che avviene di buono e costruttivo intorno a te.
Però è pur vero che da giovani ci illudono con l’ essere gentili, generosi, e poi da grandi ci dicono che siamo dei fessi perché ci abbiamo creduto veramente.
A mio avviso tra i due opposti c’è una verità intermedia.
La solidarietà indica un impegno etico-sociale a favore di altr(I), ovvero un atteggiamento di benevolenza e comprensione verso soggett(I) che abbiano bisogno di aiuto. Ciò significa occuparsi di valori che sarebbero a vantaggio di TUTTI, non a sostegno delle singole esigenze.
E ficcarsi in beghe individuali è il sistema più ingrato di aiutare il prossimo.