Buongiorno Direttore, di tanto in tanto vado a far visita ai famigliari che riposano nei cimiteri del Comune, ormai da tre anni manca da questa terra una persona che ha condiviso con me gran parte del tempo, la separazione non ha comunque cancellato la memoria.
La sua tomba, ricavata nella nuda terra, è priva di qualsiasi decoro, la forma del cumulo eroso dall’acqua e dal vento si completa con un’immagine sbiadita dal sole. Il mio dovere morale è quello di ridare decoro a quel sepolcro per ricambiare la considerazione meritata nell’esistenza terrena.
Mi sono rivolto a professionisti che a prezzi proporzionali al monumento hanno espresso il loro preventivo di spesa, ho scelto tra loro chi mi ha degnato di ascolto, rimaneva solo una questione, chiedere a chi gestisce le opere cimiteriali piacentine se erano necessarie altre formalità oltre la consuetudine.
Ritornata dalle ferie la persona di riferimento mi si dice che occorre depositare il progetto di un geometra.
Il dovere che sento di esplicitare in questa forma prescinde da questa assurdità applicata tra l’altro solo dal nostro Comune.
Proseguirò nel mio intento sperando che le autorità competenti possano in futuro occuparsi di cose ben più importanti, cose che pongano in primo piano il benessere dei cittadini, anche di quelli passati a miglior vita.
Guido Ghidetti
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A parte il fatto che “un cumulo eroso dall’acqua e dal vento” ha una carica poetica e simbolica ben maggiore di un dozzinale “monumento” fatto con quattro tocchi di marmo da Mastro ‘Ntoni, qualsiasi geometra anche di primissimo pelo ti può fare un rendering per 20 € da depositare in Comune.
Servirà ai posteri che faranno ricerche d’archivio, siine fiero. La storia è fatta di carte depositate in archivio, sappilo.