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Bullismo

di natonel1983
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 5 Febbraio 2010. L'autore ha condiviso 16 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 37 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 11
    natonel1983 -

    Per toroseduto.
    Sei perdonato, ho solo bisogno di sfogarmi come puoi vedere.
    Ora ho capito il metodo di pubblicazione dei post. Sarò più preciso d’ora in poi.
    Ciao e a presto.

  2. 12
    natonel1983 -

    Per rossana (non ti ho risposto). Sono dimagrito ma la cosa non è servita, se non venivo “condannato” per il mio aspetto c’era sempre qualcosa che non andava in me che veniva presa di mira.
    Se sono simpatico?. Se mi tratti bene hai tutto da me. Se mi tratti male ovvio hai la mia disapprovazione.
    Il mio carattere è un pò particolare perchè stento a socializzare per via di tali sofferenze. Ciao e spero di risentirti.

    Per girasole. Grazie per il tuo commento. Spero di risentirti anche a te.

  3. 13
    david -

    Ti è andata bene a me violenze fisiche,psichiche,sessuali.Mi hanno stuprato molte volte.Ero terrorizzato,non mi difendevo,non fuggivo ero la loro preda. ITC Peano 1984-1986 Firenze.18 mesi d’inferno.Adesso soffro di un disturbo da stress post-traumatico.Il capo di tutti un ultrà dello Stadio,tristemente noto per violenze di ogni genere,si sta godendo la vita,non è mai stato punito,giustizia non è mai stata fatta.

  4. 14
    rossana -

    David,
    mi dispiace MOLTO per quanto ti è successo e soprattutto che i responsabili non siano stati puniti. purtroppo, in questi casi, spesso viene comprensibilmente a mancare il coraggio di denunciare e di battersi con chi già ha avuto modo di annientarti fisicamente e psichicamente.

    spero che cure psicologiche ti possano giovare. se davvero vuoi e t’impegni a fondo, puoi superare nel tuo intimo questa atroce ingiustizia, perpetrata, per di più, negli anni in cui si stava completando la costruzione della tua identità. non nasconderla a te stesso: affrontala a muso duro e renditi conto di quanto siano bestiali, rispetto a te, i mostri che ti hanno fatto tanto male.

    ti sono vicina con comprensione e affetto.

  5. 15
    david -

    Grazie Rossana,avevo 14 anni compiuti da poco,all’inizio quando cominciarono a picchiarmi ne parlai ai miei,ma non capivano,mi dissero che ne avrebbero parlato con i prof ma mi dissero di non mollare.Dopo un mese ero già annullato,quello che ho subito erano cose da carcere,da sadismo,una violenza che mi fa urlare nel sonno vedendo quegli esseri nel buio.Alle medie eravamo tutti amici come fratelli.L’ultimo giorno di scuola mi fecero quasi svenire con un colpo dietro la nuca,caddi a terra circondato da urla becere e risate,è l’ultimo ricordo che ho di quella bolgia.A volte mi sembra di essere morto molto tempo fa.Ascoltate chi chiede aiuto,chi subisce certe cose a volte si suicida

  6. 16
    rossana -

    David,
    non hai idea di quanto ti possa comprendere. qualcosa di simile, indirettamente, è successa anche a me, solo che la persona interessata, cara più del sole, non ha mai chiesto aiuto, essendo persino incapace di comprendere che quanto gli stava succedendo non faceva parte della norma.
    è stato vittima di giochi infantili perversi, in casa dei nonni, senza che nessuno se ne rendesse conto, e quei tre anni, vissuti subendo di tanto in tanto hanno segnato per sempre il suo futuro. tende a volerli seppellire dentro di sé non avendo il coraggio di affrontarli, o anche soltanto di affrontare chi l’ha ferito nel fisico e nell’animo, ora che da adulto potrebbe (e, a mio avviso, dovrebbe) farlo. il colpevole, molto religioso, nemmeno ha idea di quanto male abbia fatto!
    sono atti inauditi, assurdi e tremendi. è comprensibile che ci si possa sentire come morti dentro e che si possa giungere a volersi suicidare. come si fa a giustificare comportamenti così prevaricatori, così violenti e così bestiali? è difficilissimo anche comprenderli.
    mi dispiace che nessuno abbia colto la tua richiesta d’aiuto e ti abbia protetto come avrebbe dovuto. la maggior responsabilità cade sugli adulti che facevano parte della tua quotidianità. il senso di colpa per non aver intuito mi perseguita ancora oggi, dopo più di trent’anni…
    credo che questi fenomeni siano ben più diffusi di quanto si pensi e che, come per lo stupro al femminile, che sta emergendo solo negli ultimi tempi, anche questi delitti bianchi dovranno in futuro essere più denunciati e più puniti. a mio avviso, non dovrebbero essere mai prescritti, in modo che in qualsiasi momento sia possibile renderli pubblici, sporcando almeno la reputazione dei mostri che li hanno perpetrati.
    hai fatto bene a scriverne qui. almeno ora hai qualcuno accanto a te che ti rassicuri, divida la tua difficoltà e il tuo dolore? fatti animo, anche se so che non è facile.
    un grande abbraccio.

    PS: se ti può essere di qualche consolazione, all’età di vent’anni ho subito molestie sessuali dal mio capo (il nostro era un ufficio in cui ci trovavamo soltanto noi due). l’ho riferito ai miei genitori e a una cugina, che conosceva il mio capo, e nessuno si è mosso in mio aiuto. per loro ero io a “esagerare” e a non comprendere nel modo giusto la situazione. la mia fortuna, in quel contesto, è stata che l’uomo era avanti negli anni e si è limitato a palpeggiamenti vari. essendo però già in grado di difendermi, lo feci a poco a poco da sola, con parole e lacrime, e lui capì.

  7. 17
    david -

    Ero sempre stato favorevole a sport come karate e judo,ma i miei temevano che mi facessi male,invece andò tutto al contrario e cominciai tempo dopo a fare la boxe e sport simili.Per quanto mi possa ricordare le emozioni,i patimenti(terribili la mattina prima di andare all’ITC)le tenebre nella testa ed il senso che non avrei più avuto il sole e la pace nella vita erano tragici,mi sarei aggrappato ai tubi della stufa pur di non tornare là.I suicidi ogni hanno in Europa sono cifre terribili,qualcuno capirà tutto questo?Qualcuno farà qualcosa?…in un mondo che nega l’olocausto,forse si negherà pure che un disgraziato che ha come unica colpa quella di voler studiare venga portato al suicidio da mostri come lo fu per me Sestini D.?

  8. 18
    rossana -

    David,
    la sensibilità verso questo tipo di tragedie personali immeritate sta aumentando ma, come per lo stupro, può crescere soltanto se aumentano di pari passo anche le denunce che, a mio avviso, sono ancora troppo poche. è il tipo di sopruso che è difficile da portare alla luce del sole senza averne danno…

    resto sorpresa di come la tua famiglia non abbia capito e non ti abbia aiutato. forse sarebbe bastato cambiare scuola…

    cerca di pensare che adesso non sei più quello di allora, che hai imparato a difenderti e che nessuno potrà mai più farti tanto male. la mente può far miracoli, se educata con impegno e costanza.

  9. 19
    david -

    Amanda Todd si è suicidata a 15 anni per persecuzione da parte di bulli (mostri),le sue braccia coperte di tagli e cicatrici,perseguitata anche su internet oltre che malmenata,sbeffeggiata ed insultata e scacciata da scuola,derisa anche dopo i suoi tentativi di suicidio.Non me ne frega un ca..o se finisce il mondo speriamo finisca…Answers to nothing…

  10. 20
    SAM -

    Ciao…sono terribili le cose che accadono ogni giorno…
    Anche io da bambino ho subito “persecuzioni” da parte dei miei compagni…ero il più esile, povero, col cognome più brutto.
    Di fatto tutta la scuola mi derideva, mi picchiava, mi insultava…

    Io però non mi sono mai arreso…mi beccavo le botte, gli insulti, gli scherzi schifosi e ogni volta si facesse una gara di atletica ai giochi della gioventù arrivavo davanti a tutti…volevo essere visto come un grande non come una merda, come invece cercavano di farmi sentire ogni giorno. Una volta Mi prendevo il mio giorno di gloria ogni anno…in mezzo a tutti gli altri…i miei genitori non mi capivano, maledivo mio padre disperato per il cognome che mi ha dato…e mia madre per il nome che mi ha dato…per la nostra povertà, mi dicevano che avevo l’acqua in casa…che dalle mie parti significa avere pantaloni troppo piccoli…povertà…purtroppo quando il branco si forma non lo si scinde più…e i grandi non facilmente comprendono le cose…anche perchè un bambino non è mai preciso…perchè ha paura che il genitore vada a fare casino, causando disagi ancora peggiori per via del fatto che è andato a piangere dai genitori…

    Beh… è dura. Anche io sono stato bocciato un anno per evitare la classe con cui ero…non è cambiato nulla ehehe anche i più piccoli mi schifavano.

    C’erano i belli e forti, i medi, i brutti, gli sfigati e io…ultimo nella gerarchia sociale eheh mi piange il cuore quando ci penso…

    Poi alle superiori le cose cambiarono, lavoravo in un ristorante il fine settimana e potevo permettermi dei vestiti quasi firmati…(non avete idea di quanto i bambini conoscano le firme e giudichino i loro compagni in base ad esse), iniziai a farmi crescere i capelli, iniziai a vestire decentemente…molto grounge a dire il vero…e le ragazze iniziarono a notarmi…e io smisi di sentirmi brutto, inadeguato…debole… poi iniziai a comprare sigarette (maledetto me) per essere accettato dai bulli e senza difficoltà entrai fra loro…diventai amico dei più cattivi… Presto scoprii che i miei pugni facevano male tanto quanto quelli di altri ragazzini, e che i miei capelli lunghi e i miei occhi verdi colpivano le ragazze, diavolo c’era chi si innamorava di me!
    Da allora sono rimasto povero… ho diversi acciacchi ora come ora…problemi tantissimi (basterebbe leggere la mia lettera per sapere quali) però ho una mia dignità…piano piano sono diventato pure un mezzo play boy, dai 18 anni a fino a 4 anni fa non sono mai e dico mai stato senza una donna…ora sto per sposarmi con la (spero) donna della mia vita.
    Ogni tanto incontro i miei ex persecutori e…quelli che erano i belli sono pelati, grassi, divorziati, infelici. Io sono un bel 32enne con una bellissima moglie e un bimbo in arrivo, povero, ma con un lavoro ancora…e tanta voglia di spaccarmi la schiena per mantenere e proteggere la mia famiglia. So che se Dio me lo permetterà sarò un bravo padre, io ci sarò per capire mio figlio.

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