Buongiorno a tutti.
Sono entrata nella bulimia all’età di 15 anni e ne sono uscita vincitrice quando ne avevo 20.
Ora ho 22 anni, ho un compagno e abbiamo un bellissimo bambino di pochi giorni.
Il motivo per il quale scrivo e vi chiedo un consiglio è perché vorrei raccontare la mia esperienza con questa malattia.
Ho già un blog in cui giornalmente scrivo brevi pezzi del mio diario che tenevo durante quel brutto periodo, e non solo… ho avuto anche modo di conoscere persone che vivono ancora adesso nel tunnel della bulimia.
Alcune di queste mi hanno contattata per potersi sfogare, per chiedermi di raccontare loro come ne sono uscita e com’è vivere dopo la guarigione.
E’ un argomento che mi sta molto a cuore, e sono molto felice quando queste persone mi contattano per liberare le loro emozioni e mi ringraziano per essergli vicino.
Non sono una psicologa, non sono un medico e non sono una dietologa, perciò non do consigli in materie di cui non sono competente, ma mi limito a spronare e a rafforzare l’autostima di queste persone, perché era la stessa cosa che cercavo io quando ero malata e non trovavo nessuno con cui parlare.
In breve… vorrei raccontare apertamente la mia storia, e non solo attraverso il mio blog.
Le mie conoscenze sono limitate alle varie associazioni già esistenti e formate da persone competenti, io invece vorrei testimoniare la mia vittoria sulla bulimia.
Potreste darmi qualche consiglio a riguardo? Vi ringrazio di cuore.
Elena.
Bulimia e disturbi alimentari
di
losemyself
Lettera pubblicata il 28 Maggio 2016. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore losemyself.
La lettera ha ricevuto finora 6 commenti
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Io anni ha mi sono messa a dieta e ho raccontato l’aneddoto ad una persona che secondo me non ha colpa alcuna, nel senso che ha ritenuto giusto di parlarne. Nel tempo, essendo una persona abbastanza riservata, sono riuscita ad uscirne grazie all’aiuto della mia famiglia. Non nascondo che in questi giorni ho preso in seria considerazione l’idea di rivolgermi da un terapeuta perché sento il bisogno di avere il supporto di una persona esterna alla mia famiglia. Non è niente di preoccupante, ma recentemente un ragazzo mi ha invitato ad uscire e ho notato questa sorta di blocco. In realtà si sarebbe trattato di una semplice amicizia, ma ho pensato che sarebbe stato preferibile evitare di cominciare il discorso raccontando del passato perché così facendo non mi sarei sentita la trascinatrice della situazione. Io penso che non esistano questioni delicate, ma persone più o meno aperte… se ritieni che la tua storia possa essere da sprone ad altri fai bene a raccontare e a ricordare. Talvolta mi capita di aprire video in cui si affrontano temi che riguardano la vita di coppia e quelle storie mi danno tanta speranza… nel senso che nel profondo riconosco le medesime aspirazioni. Non c’è niente che non è stato detto o del quale valga la pena di vergognarsi. Un grande abbraccio! Buon fine settimana 🙂
Ciao Rossella, grazie per avermi dato un tuo parere 🙂
Personalmente ritengo che ci sia differenza tra vivere un problema alimentare come la bulimia e una dieta per perdere peso, e con questo non giudico una meno importante dell’altra.
La bulimia è una malattia, e quasi sempre il problema di fondo è legato a qualcosa di serio e significativo che la persona che lo vive non riesce a trovare pace.
La bulimia non è solo abbuffarsi di un paio di merendine e finisce lì. L’abbuffata va avanti per ore fino a quando non ci si sente scoppiare e si corre in bagno a provocarsi il vomito… cosa che normalmente la gente che non ha grossi problemi con il cibo non fa.
Io ne sono uscita proprio grazie ad aver allontanato la mia famiglia dalla mia vita perché era proprio questa il motivo per il quale ero bulimica.
Quindi, non sempre ci si può affidare ad essa per guarire e stare meglio.
Io ho conosciuto davvero moltissime persone bulimiche e non mi è capitato che fossero timorose o chiuse per raccontarmi com’era cominciato il loro calvario.
Anzi… la bulimia è proprio così… cioè che hai voglia di parlare, di sfogarti e quasi mai lo fai con chi ti conosce ma al contrario con sconosciuti (io stessa ero così).
Le persone bulimiche sanno di esserlo e quindi cercano aiuti esterni e molto spesso ricorrono a cercare storie e testimonianze di chi c’è l’ha fatta ad uscirne (ripeto: anch’io facevo così).
Ti ringrazio comunque per la tua opinione, un saluto 🙂
Infatti Rossella.. Non c’è assolutamente nulla di cui vergognarsi…stai tranquilla…perché TU hai bisogno di un terapeuta…come tanti qui…ma tu già da molto tempo…
Vedrai che dopo starai meglio….
Ma vai però.. Non tornare indietro dopo…
Ma dolcissima ragazza…ma con tutto quello che hai passato…e con la famiglia di merda che ti ha riservato dio..piena di schizzati uno più dell’altro..e tua madre che ti ha pure abbandonata…diventare bulimica è il minimo…..!!!
Ma proprio il minimo!!!!
Dio mio ragazza…mi spiace un casino..che destino di merda con sta famiglia!
Mi spiace veramente tanto per te…
Pero’ ti faccio in assoluto i miei complimenti per la tua enorme forza e determinazione a non mollare mai..per la tua personalità e carattere! Bravissima ragazza!
Si vede e si sente che sei brava e dolce…
Non posso che essere contenta per te..che tu ora stia meglio…spero tu ti sia disintossicata per sempre dalla tua famiglia..tranne tua sorella e fratello..e ti auguro di stare finalmente bene e in pace con il tuo compagno e tua figlia!
Sii sempre te stessa e forte!
Non farti MAI METTERE I PIEDI IN TESTA…DALLA FAMIGLIA PER PRIMA..CHIUNQUE SIA..DEVE PORTARTI RISPETTO…non farti mai vedere da nessuno fragile e arrendevole…mai..!non conosco nessuno per far sentire la tua testimonianza..mi spiace…
Un abbraccio ragazza!
Scrivi un libro e pubblicalo da Adelphi, magari ci fai pure qualche soldo.
E dai Rossye: escici! Sennò è facile che si cicatrizzi. È successo sai? Non demoralizzati. Che dire, prima o poi aprilo quel “sentiero” con il perenne cartello “Lavori in corso. Ci scusiamo per il disturbo”