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Lettera pubblicata il 14 Aprile 2010. L'autore, tabata, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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spectre, secondo te perchè la gente (o diciamo, certa gente) è così affamata di consensi e lodi, soldi e traguardi più o meno materiali che è disposta a passarti sopra con un carro armato pur di raggiungere i suoi scopi?
perchè far del male agli altri? alla fine sta gente, quando esce dalle luci più o meno riflesse della ribaltà del loro piccolo cerchio…non si fa schifo?
poi, come pretendere che la gente ti voglia bene? perchè li vedi sempre là che ostentano cordialità e gentilezza, poi magari (ma è una frazione di secondo che pochi, riescono a vedere…io per fortuna è la prima cosa che guardo) si voltano dall’altra parte con una smorfia di disgusto o aspettano che distogli lo sguardo per guardarti con cattiveria e invidia…perchè ste robe? vivono bene in questo mondo di facciata? me lo sono sempre chiesto
sono davvero bravi attori perchè non riuscirei a sorridere o essere gentile solo per convenienza…più facile che li eviti e che li mandi più o meno velatamente a fanculo
io mi farei schifo da sola, starei proprio male dentro a fare e dire certe cose così, liberamente, come se fosse una cosa normale, di cui vantarsi.
forse si aspettano una medaglia al valore, una coccarda, per fare o dire cose che, a parer mio, sembrano di ordinaria amministrazione…a volte forse neppure necessarie da dire. Si fa più bella figura.
non è meglio stare zitti che uscire con certe sparate? non è meglio starsene un pò in disparte, guardare e imparare che piazzarsi subito in prima linea facendo o dicendo cose che non hanno senso?
alla fine mentendo davvero si ha la presunzione che la gente sia stupida e non veda degli eclatanti fatti?
io credo che le bugie comunque non abbiano vita lunga…dai un bugiardo si vede alla fine…cerca di darsi un tono che non ha. E’ un sacco vuoto che non sta in piedi.
L’amicizia tra uomo e donna esiste, ma nel momento in cui uno dei due ha una relazione gli amici, i veri amici, non hanno atteggiamenti per cui il partner viene messo a disagio, perché comunque ci sono dei ruoli che vanno rispettati e che nell’amicizia sincera e disinteressata vengono rispettati con naturalezza. Ciò almeno per come la vedo io.
Per quanto riguarda l’amicizia tra datore di lavoro e dipendente sono d’accordo con te. Cioè, esistono sicuramente delle eccezioni, e quando si instaurano rapporti di vera amicizia, complicità bene, ma nella maggioranza dei casi nascono casini dovuti alla eccessiva confidenza vera o presunta che rendono ambiguo un rapporto che, di fatto, è regolato da altre regole. Non mi sto riferendo ora ad un ambito sessuale. Dico in generale.
Sul centro della tua lettera:
dire una frase come quella che ha detto lui è mettere nell’orecchio (e nel cuore) una pulce colossale. Come minimo, se non è vero, quest’uomo è poco intelligente.
Se si tiene ad una relazione tentare di proteggerla anche quando si è incazzati, non dicendo cose che possono creare tensioni e rimbalzi a lungo termine, dubbi, e malessere profondo nell’altra persona, be’, mi sembra il minimo.
D’altra parte avendola sparata grossa, e ritrattandola, ti ha certamente molto confusa rispetto a cosa puoi prendere come verità nelle sue parole.
Solo in un caso la cosa sarebbe più… plausibile, nel caso in cui tu gli avessi ripetuto costantemente che ha una relazione con lei, cosa che non è, tipo un martello, e lui esasperato ti avesse dato ragione, come a dire: bene, ti dico ciò che vuoi sentirti dire.
comunque sia mi pare che prima di andare a vivere con questa persona sarebbe meglio aspettare di vedere come va… e quanto ti senti serena in questo rapporto. Se guardate nella stessa direzione, non solo a parole.
Perchè, silvana, questo atteggiamento premia. Premia nel lavoro soprattutto, ma, ahimè visto che è ancora peggio, nei sentimenti. Si mandano giù bugie su bugie perchè gli altri ci servono, per arrivare a dei traguardi che in fin dei conti sono effimeri come “la carriera”, “i soldi”, “il sesso” e “””””l’amore“”””” con tutte le virgolette che riesco a digitare senza incriccare la tastiera. Può una persona di successo non avere una moglie o un marito? Una casa? Una bella macchina? No, sennò qualcosa stonerebbe perchè gli altri la rendono stonata, nn la mancanza in sé.
Credo che la cosa migliore per essere diversi è rendersi conto di queste cose, osservarle e combatterle senza farlo realmente. Semplicemente capendole e riconoscendole per quello che sono. Questo, purtroppo, rischia anche di isolarti, ma meglio un isolamento cosciente che una condivisione incosciente (e falsa).
Sto vivendo questo genere di cose proprio da qualche mese (ormai stanno iniziando a diventare troppi accidenti), e giuro che nn si trova mai il fondo reale a questo barilotto pieno zeppo di marciume che pare rigenerarsi ogni giorno dopo l’ennesima badilata. È vero, “le bugie hanno le gambe corte”, ed io spero sempre di essere presente quando si arriva alla resa dei conti. Nel frattempo mi accontento di piccole sporadiche soddisfazioni che, fortunatamente, vedo arrivare anche se col contagocce e nn in grado di contrastare l’ondata di merda che ogni giorno pare aumentare di volume.