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La bruttezza oggettiva: il vero tabù della società

di Sfigato
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 25 Luglio 2011. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 58 commenti

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  1. 31
    rossana -

    Claudio,
    è davvero molto piacevole interagire con te. non solo mi hai confermato caratteristiche maschili che già ritenevo di avere (dovute essenzialmente, credo, alla mia educazione in famiglia – riprova indiretta di quanto questa sia importante) ma anche quello che penso da tempo sulle attuali difficoltà di relazione uomo-donna, mai esplicitate con tanta chiarezza e onestà prima da parte di un uomo.

    anch’io, come te e come spero molti altri, ho avuto in mente in prima battuta la realizzazione professionale, che mi ha permesso di sposare l’uomo che volevo senza guardare al suo portafogli. il resto, purtroppo, è passato in cavalleria per una quarantina d’anni, in quanto lavoro, più figlio da crescere, più casa da mandare avanti hanno lasciato ben poco spazio per buona parte della mia vita ad altri interessi…

    a volte l’amore si brama e si cerca, e in questi casi quasi sempre l’epilogo non è dei più felici. a volte, invece, irrompe sulla nostra strada come la rivelazione a San Paolo, ed è quello che spesso dà di più. ti auguro questa seconda versione, meno controllabile della prima, se è destino che essa sia per te.

    a fronte dell’infelicità cosmica di Leopardi, noto pessimista, potrei indicarti tanti altri uomini sensibili e romantici poco appariscenti, quasi sempre scrittori o poeti, che hanno vissuto d’amore, con risultati più o meno gratificanti. comprendo che a te possano non dire nulla le conferme amorose di attori, ricchi e affermati, e allora ho scelto alcuni passaggi di una lettera di uno che ricco non era, e nemmeno affermato, definito “nano” e “rigoletto” dagli avversari politici: Antonio Gramsci, reso profondamente umano prima da un incidente e poi da una malattia che ne deformò il fisico.

    nel 1923 scrive a Julija Schucht, che poi diventerà sua moglie e gli darà due figli: “(omissis) … faccio dei disegni di lunghi discorsi. Ma quando le sono vicino, dimentico tutto. Eppure dovrebbe essere così semplice. (omissis) … Le voglio bene e ho la certezza che lei mi vuol bene. Sono, è vero, da molti, da molti anni abituato a pensare che esista una impossibilità assoluta, quasi fatale, a che io possa essere amato. Questa convinzione mi ha servito per troppo tempo come una difesa contro me stesso perchè qualche volta non torni a pungermi e non mi faccia rabbuiare. (omissis) … Tutti i miei sentimenti sono avvelenati un po’ da questa abitudine radicata. Ma oggi non riconosco quasi me stesso, tanto sono cambiato… “.

    si tratta, in sostanza, di quello che scriveva Deio. poi, nella vita, qualcuno è più fortunato in amore, altri nella carriera, altri nella semplice capacità di convivere armoniosamente con se stessi… per tutti c’è una zona d’ombra e una di luce… ti auguro di tutto cuore che la parte luminosa che ti sarà riservata (e che contribuirai a crearti) ti sia amica nel corso degli anni e possa lasciarti ricordi belli per il tempo in cui non ci sarà più molto futuro davanti a te.

    scusa se non demordo… ma ora ho concluso! 🙂

  2. 32
    Claudio -

    @Rossana:
    mi fa piacere che apprezzi il mio modo di pensare distaccato e un po’ cinico… da alcuni definito addirittura depresso.

    Riguardo al trovare l’amore sul percorso della mia vita, se avrò la fortuna/sfortuna di fare i soldi chi mi garantirà che sarà sincero? Se non farò i soldi invece dubito fortemente che accadrà, anche se la certezza non posso averla ovviamente.

    Per molti versi sono come Gramsci, la sua fortuna tuttavia è stata vivere in un’epoca in cui intelligenza e finezza venivano apprezzate in un uomo, ora non è così purtroppo. Non esistono casi contemporanei che io conosca di uomini brutti, poveri e “nerd” felicemente appagati in amore.

    Poi è ovvio che vivo la mia vita, sono guarito da questa malattia fortunatamente e ho capito cos’è veramente importante nella vita.

    Se vuoi scrivimi via mail: claudiocarcaci@gmail.com

    🙂

  3. 33
    Sfigato -

    una storia d’amore che nasce nella lettera di un cesso basso e brutto con l’apparecchio, che teneri 🙂

  4. 34
    Claudio -

    @Sfigato:
    😀
    Ma anche no ad esempio, lungi da me storie d’amore virtuali… ne ho avuta una nata così e mi è bastata -.-”

    Era solo per continuare il discorso.

  5. 35
    rossana -

    ma va là, Sfigato!

    la possibilità di un interessante interscambio mentale è stimolante ma ci vuol ben altro per le storie d’amore!!!

  6. 36
    andy -

    mah..

  7. 37
    rossana -

    doppio MAH!!!
    prima con le amichette, adesso con gli amichetti!!!

    che bello! quanto mi diverto!!!

  8. 38
    rossana -

    l’interscambio di mail con Claudio è stato molto utile. mi ha convinta di difficoltà relazionali che mi era difficile credere reali.

    tuttavia, poichè sono una testarda, desidero aggiungere ancora qualcosa:

    1) in alcuni casi potrebbe essere utile un supporto psicologico, per rafforzare l’autostima;

    2) potrebbe essere importante selezionare gli ambienti da frequentare (no a discoteche, sì, ad esempio, ad associazioni culturali o sociali che organizzano gite in montagna);

    3) per chi non ha un aspetto prestante, potrebbe essere utile l’aver modo di farsi conoscere frequentando a lungo l’ambiente prescelto. in questo caso il “mordi e fuggi” ovvero “l’affacciati e batti in ritirata” è da cnsiderarsi perdente in partenza…

  9. 39
    Leonardo88 -

    Hai ragione. L’essere brutto oggettivamente è abbastanza compromettente in una società come la nostra.
    E’ ovvio che qui si parla in generale. In generale esiste una bellezza media e una bruttezza media, influenzata dalle mode generazionali. Ma non dimenticarti che l’essere umano è un essere peculiare di certo non per il suo aspetto.
    La cifra che fa un uomo un uomo grande non è il suo fisico.
    Ciò che più in assoluto risulta essere più appetibile è la nostra mente. Ma è naturale che a parità di mente si sceglierà sempre il più bello. E’ una verità. Poi ci sono l’eccezioni. Ci sono le donne che hanno anche una certa attrazione per il brutto. Ce n’è veramente di tutti i tipi.

    Ti faccio ora qualche domanda

    Se cammini per strada ti volteresti a guardare una bella ragazza? E una brutta ragazza?

    Preferiresti stare con una bella ragazza con la voce di massimo picozzi o con una brutta con la voce di mina?

    Ti attira di più una stragnocca che puzza di tonno o una bruttina che sa di lavanda?

    Ti sentiresti più in sintonia con una bella che come massima ambizione abbia lo stare al passo con le mode del momento o una bruttina con la quale poter parlare di qualsiasi cosa che ti passa nella mente?

    Preferiresti una stragnocca senza una lira o una bruttina piena di soldi che può permettervi di fare migliaia di cose?

    Preferiresti una bellissima ragazza, profumata, intelligente e profonda o una cessa, zo...... e rimbambita?

    Potrei andare avanti ancora ma quello che vorrei farti capire è che è vero, la bellezza conta moltissimo e, dato che la vista arriva per prima rispetto agli altri sensi, ti da sicuramente una marcia in più.
    Ma non dimenticarti che noi stimoliamo non solo la vista…

    Consiglio pragmatico: fai di tutto per ottimizzare il tuo aspetto fisico, ottimizza il tuo atteggiamento, ottimizza la tua dialettica e retorica, mostrati sempre pulito e ordinato, sii interessante e soprattutto non ti focalizzare solo sulla donne. E poi fatti furbo: sai di non essere molto bell? non puntare sul tuo aspetto fisico per conquistare una donna. Usa le armi più potenti che hai. Ovvio che se credi che l’unica cosa che ti possa far conoscere una ragazza in quel senso sia la bellezza beh hai molto da lavorare..

  10. 40
    rossana -

    grazie per il supporto, Leonardo. cominciavo a ricredermi quasi del tutto…

    ai tuoi suggerimenti ne aggiungerei ancora un paio:

    1) impratichirsi al meglio sulle tecniche di comunicazione, che hanno una loro importanza, cioè fare attenzione anche alla gestualità per potersi destreggiare in modo positivo, evitando avances nei casi in cui si può desumere a priori che quasi certamente saranno respinte;

    2) non darsi mai per perdenti in partenza, perchè siamo quello che pensiamo e indirettamente convinciamo gli altri dei concetti su di noi che stanno nella nostra mente.

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