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Lettera pubblicata il 19 Febbraio 2016. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore maria grazia.
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Yngvi ( non potevi metterti un nick più facile miseria! Il mio CEL ci ha messo mezz’ora perché non me lo prendeva!!)
Cmq…ti do perfettamente ragione su tutto ciò che hai detto fin ora! Anche te Rossana in questo ultimo commento hai detto cose giuste! …
Ho lavorato per due anni in asilo nido..e spesse volte vedevo al mattino cioè sempre già alle 7 vedevo correre e portare di corsa questi bambini…a volte me li lasciavano direttamente in braccia e in due secondi mi giravo un attimo e i genitori erano già spariti!
E poi alla sera molti facevano il tempo extra fino alle 19.00…e io ho lavorato con bimbi dai 3 mesi ai 3 anni pensa…a com’erano piccoli…eravamo noi educatrici le loro mamme! Non quelle vere…che a volte non riuscivano nemmeno a venirli a prendere…e mandavano o il marito o i nonni o le amiche…poi si arriva di corsa a casa dal lavoro si fa alla veloce cena e si sta a malapena un ora con il proprio figlio e poi lo si mette a letto…
Nella vita si fa solo QUELLO CHE SI PUÒ MAI QUELLO CHE SI VORREBBE…MAI! E LE UNICHE SCELTE CHE ABBIAMO SONO DA SCEGLIERE TRA IL MALE E IL PEGGIO…c’è sempre una scelta e un sacrificio…sempre!
Questa è la dura legge della vita e società bastarda di oggi…e di quel schifoso che ha deciso di introdurre l’euro!
L’euro…questa maledetta trovata…ha dato la rovina totale di famiglie e famiglie… La rovina totale dell’Italia…
Tutto è raddoppiato…tutto costa il triplo! La vita di oggi è impossibile…ed è un inferno e un alternarsi di sacrifici uno dietro l’altro…
A volte quando facevo la baby sitter tutto il giorno vedevo nel viso delle madri la tristezza quando i bambini ….pur loro essendo arrivate a casa da un po…continuavano a voler giocare o stare in braccio a me….
Capivo il loro dolore….
Ma sapevo che per la vita bastarda e società bastarda che c’è ora è impensabile avere un solo stipendio per una famiglia media di moglie marito con due o tre figli..
Ciao..
Tutte s**onzate.
Tutti problemi che ci creiamo nella nostra testa bacata di persone ormai presuntuose e che hanno dimenticato cosa sia l’umiltà, la semplicitò.
L’unica REALE analisi della situazione è che questa società consumistica e fatta di apparenze e status sta facendoci dimenticare che la SEMPLICITA’ è la cosa più importante.
Sempre.
Tutto il resto sono seghe mentali della nostra società malata.
J.J Bad
credo che tu abbia frainteso tutto il nostro discorso. qui non si stava parlando di fissarsi sulla conquista di cose materiali e futili, ma sulla necessità di difendere orgogliosamente la propria dignità, i propri spazi e le proprie esigenze. Una cosa a cui TUTTI abbiamo diritto. uomini E DONNE.
e in quanto a vivere in estrema semplicità, nessuno ha niente da insegnarmi, STANNE CERTO!
E’triste il fatto che l’autrice definisce queste ragazze “cattive ragazze” e chiaro che è sempre stata immersa nel maschilismo e ancora qualche rimasuglio lo ha. Per me essere cattive ragazze e proprio ciò che dici inizialmente io direi che questo è essere ragazze sveglie e se i maschilisti non approvano chi se ne frega no? Non abbiamo bisogno di uomini così ne tanto meno definirsi cattive ragazze solo perché ci si riappropria della propria dignità e autonomia. Questo significa svegliarsi non essere cattive.
CC.
infatti era esattamente questo il senso. anch’ io penso che il termine usato dall’ autrice sia fuorviante, ma non perchè sia l’ autrice in errore, ma perchè siamo tutti noi, culturalmente, ancora molto indietro e quindi passibili di travisare le cose.
Ti faccio tanti auguri Maria Grazia, spero che le donne realizzino tutto quello che tu sostieni, senza mai perdere femminilità.
Personalmente sono sempre stato lontano dalle contrapposizioni, ma credo invece molto nella complementarità, per questo non ho mai alzato le pretese e non mi sono mai trincerato dentro sarcofaghi di opulenza o appartenenza di gruppo, sono povero, solo e me stesso, e se per questo le donne mi evitano non me ne dolgo, anzi fanno molto bene. Ciao.
Diego, ti ringrazio per i tuoi gentilissimi auguri. tutto quello che posso dire, è che sono decisa più che mai a realizzare i miei obiettivi e stavolta combatterò fino in fondo contro chi cerca di ostacolarmi e di crearmi dei problemi, fosse l’ ultima cosa che faccio! con questo, non disprezzo chi non la pensa come me, o chi a differenza di me non ha ambizioni o non sente il desiderio di cambiare.
un caro saluto.
Ricambio il caro saluto, ma ti chiedo: Cosa è per te “felicità”?
Capisco che vorresti raggiungerla perchè ti manca e mi piacerebbe sapere come la intendi.
Diego, ti sbagli. SONO felice, più di quanto non lo sia mai stata! e ti dirò che questo è difficile da accettare per le persone che in questo momento mi sono vicine, e che NON SARANNO MAI IN GRADO DI ESSERE FELICI così come lo sono io. Mia madre vorrebbe che io condividessi con lei le sue inquietudini, le sue angoscie e il suo stato di perenne frustrazione. ma io non posso, e non per “egoismo”, ma perchè ora mi trovo “su un altro piano”. certo, io per “felicità” non intendo quello che intendono la maggior parte delle persone: soldi, lusso, bei ragazzi, bei vestiti, belle macchine. per me FELICITA’ vuol dire LIBERTA’, sopratutto MENTALE. consapevolezza interiore, serenità, la rinuncia ad ogni ansia e ogni pressione esterna, ad ogni desiderio inutile. il sapere che nessuno avrà più il potere di condizionarmi, di farmi pressioni o di farmi sentire inadeguata: che sia un partner, un genitore, un conoscente, ecc…
in passato mi sono adattata a molte situazioni e ho assecondato – per quieto vivere – comportamenti altrui che non avrei dovuto assecondare, specie in ambito familiare. ecco, questo non sono più disposta a farlo nel momento in cui questi comportamenti vanno a toccare la mia sfera esistenziale e personale, così come non sono più disposta a rinunciare facilmente a un obiettivo pratico ( ad esempio la realizzazione lavorativa ) senza lottare fino in fondo. ma si tratta più che altro di scelte soggettive volte a riconquistare un ruolo sociale che legittimamente mi spetta. sopratutto per capacità e per meriti. ma è chiaro che la mia serenità interiore e la mia tranquillità non dipendono da una realizzazione lavorativa o da un successo economico.
tu invece Diego, sei felice ?
Molto bene Maria Grazia, mi fa piacere che sei fuori dalla sfera d’influenza negativa degli esseri umani, sai, a loro piace tanto intrigarsi la vita con problemi, patemi e complessi di ogni sorta, ma soprattutto piace spartirli con i parenti stretti, i partners e gli amici, davvero un bel modo di avvelenarsi reciprocamente, e guai se non bevi dal loro santo graal quel veleno spiritico che uccide.
Devi essere davvero coraggiosa, è un decollo in candela da solista, degno dei migliori piloti dell’anima. Per la verità pochissimi.