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Lettera pubblicata il 21 Luglio 2011. L'autore, cecilia83, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao cecilia, io ne sono “uscita” 2 anni fa, dopo 12 ANNI, ed ora ne ho solo 31… solo nel senso che ho inziato da piccola e per un periodo TROPPO lungo della mia esistenza ho rincorso una storia ed una persona che vedevo e “desideravo” come il mio futuro ed il mio compagno di vita (sono arrivata persino a comprare una casa con lui con la speranza che potesse servire a migliorare la nostra storia)… e la cosa peggiore è che ciò che vedevo erano proprio tutte le cose negative della nostra relazione, i tradimenti, i litigi causati dalle volte che si ubriacava o che faceva uso di stupefacenti (troppo spesso), le sue mancanze di rispetto, le bugie, i racconti degli amici… insomma, un incubo che sapevo non fosse ciò che desideravo nella mia vita, ma nonostante tutto un incubo da cui non avevo la forza di staccarmi, ma anzi a cui mi aggrappavo sempre con tenacia, forse per non dimostrare il fallimento a me stessa ed alle persone che mi stavano intorno.
Ora (e probabilmente anche prima) mi rendo conto di aver perso tanto tempo, e so che spesso si dice di non rinnegare le cose fatte, ma proprio il fatto che fosse qualcosa di MALATO per me è stata una perdita di tempo, un perdita del divertimento di quando hai 20-25 anni, della spensieratezza e della felicità che si prova quando si è innamorati a quell’età… ed io che credevo si chiamasse amore la forza che mi faceva restare lì, mi sono resa conto solo troppo tempo dopo che era una “amore” MALATO.
Il modo in cui mi sono allontanata è stato sporco e con onestà dico che per staccarmi ho avuto bisogno di un altro uomo che mi desse le attenzioni che desideravo, e quindi ho lasciato la mia storia malata così, di punto in bianco, dopo solo 3 mesi dall’acquisto della casa e dicendo solo che non ne potevo più, senza avere il coraggio di dire che c’era un altro.
Anche quella nuova storia era “malata”, anche quella persona mi mancava di rispetto e mi prometteva cose che sapeva non avrebbe mai fatto, ma io mi ero DINUOVO AGGRAPPATA a lui, forse perchè era stato la forza per allontanarmi dall’incubo di prima, e quindi per altri 8-9 mesi ho ricommesso gli stessi errori del passato…essere infelice.
Poi, per fortuna, ho incontrato chi mi ama davvero, chi amo limpidamente, chi mi rispetta e rispetto a mia volta, chi mi fa vivere un amore sano e ora con lui FINALMENTE mi sento DAVVERO FELICE.
Ovviamente le esperienze precedenti mi hanno lasciato diversi “traumi” per quanto riguarda la fiducia, ma mi hanno anche fatto desiderare di voler capire e risolvere il MIO problema, e quindi ho iniziato anche un percorso con uno psicologo col quale voglio capire e risolvere la mia incapacità di allontanarmi dalle situazioni che mi fanno soffrire… ed anche in questo sono grata al mio compagno per la pazienza e la voglia di aiutarmi e di restarmi vicino anche in questo percorso (che non sempre è facile) oltre che nella nostra vita.
Non perdere tempo come ho fatto io…
molto bello e onesto il tuo post, Ema. mi ci ritrovo in alcuni aspetti che ancora non ho sviscerato e digerito del tutto…
mi piacerebbe molto sapere di più sulla tua infanzia e sulla motivazione che ti ha tenuta legata a questo amore malato per così tanto tempo…
sono comunque felice che tu ne sia uscita e che abbia potuto trovare ora un amore che ti dà soltanto bene e serenità.
Ema, mi ritrovo in tutto quello Che hai scritto, e non ti nego, Che molte volte anche io ho pensato Che la forza di allontanarmi me la avrebbe data un altro uomo.Adesso sono consapevole del fatto Che comunque non avrei Mai voluto nessun altro Che non fosse lui. Sono d’accordo anche soul fatto Che c’e una sorta di rifiuto al distacco, nonostante ci si tends conto Che ne un coltello alla gola, ne un calcio nella pancia, ne essere lasciata su una strada di notte, possano essere definiti amore. E’ un continuo sentirsi in difetto, sbagliate, piccolo piccolo Che assicura a queste persone la nostra presenza e il nostro amore
Cecilia, Ema,
il vostro attaccamento a un uomo che non era positivo per voi (cosa che per aspetti diversi è toccata anche a me) potrebbe essere collocata in un quadro di vostra sensazione di inadeguatezza di base che si aggrappa, per bisogno di sicurezza emotiva, a caratteri opposti (forti o meglio arroganti), da cui si finisce poi per DIPENDERE?
in questo caso si tratterebbe davvero di un legame malato, che non vorrei nemmeno definire con la parola amore e che necessita di supporto terapeutico per poterne uscire definitivamente.
infatti, nonostante una lunga analisi, anch’io ho avuto bisogno del sogno di un altro uomo per avere la forza di rompere un matrimonio (avevo un figlio e quindi era una decisione doppiamente difficile da prendere).
in questa seconda scelta sono stata fortunata perchè la persona in oggetto è stata quanto di meglio potessi avere come compagno, anche se, non avendo voluto terminare l’analisi per timore che questa mi allontanasse da lui, come aveva fatto per mio marito, la relazione, durata più di un decennio, non ha portato alla conclusione che avrei auspicato.
ho scritto della mia esperienza per confermare quanto scritto da Ema in merito alla terapia che sta seguendo e per invitare Cecilia a farsi aiutare in modo analogo, per poter avere un futuro di coppia migliore.
Il problema e’ proprio questa consapevolezza Che non permette comunque un allontanamento spontaneo e una sofferenza indescrivibile quando c’e il distacco. Quello Che ancora non riesco a capire e’ perche non riesca comunque, adesso Che e’ finita, a vedere tutte le cose orribili Che mi ha fatto quest uomo rimpiangendo quelle poche cose belle vissute con lui.
Forse e’ soltanto paura Della solitudine, forse e’ la paura di ricominciare con un altra persona, rimettersi in discussione e ripartire da zero.
Forse e’ il non accettare di non essere stata niente per l’altra persona nonostante aver dato l’anima, avrei dato la Mia vita per lui. La delusion nel sapere Che lui Gia Pensa ad un futuro con un altra. Paura Della vita senza di lui.
A me ha aiutato tanto leggere anche questi:
“Molestie morali”, M.F.Hirigoyen
“Le vostre zone erronee”, W.Dyer
e questa lettera
http://www.letterealdirettore.it/dalla-violenza-psicologica-e-possibile-uscire/
Ti auguro di venirne fuori al più presto.
Un abbraccio.
Ringrazio tutti quanti, grazie per aver condiviso le vostre esperienze, per i suggerimenti, il conforto.
Serve sapere che non si e’ sole e che tutto il dolore si supera prima o poi. E’ bello sapere che tante di voi hanno riconquistato il sorriso,alla fine.
E’ bello sapere Che tutte abbiamo una possibilita’
Grazie di cuore Ragazze!
“Vorrei uscire da questo malatissimo meccanismo e riuscire, finalmente a vedere le cose come stanno;
Due anni buttati via, persi rincorrendo una persona che non ha mai voluto me per amore, ma per sentirsi forte, per accrescere la sua autostima, per sentirsi sicuro di potermi dominare, ed avermi li, ad uno schiocco di dita, pronta a soddisfare ogni suo bisogno.”
Sei già sulla buona strada per uscirne fuori..Queste persone sono egoiste,hanno avuto qualche trauma da piccoli o cmq sia avranno avuto un’educazione rigida(una padre che lo ha cresciuto a forza di sberle per esempio) e pensano che quello sia il modo giusto di vivere e di farsi rispettare.Per non parlare della loro totale mancanza di autostima che cercano di costruirsi a discapito degli altri.
Forse posso sbagliarmi,ma non credo ti manchino le liti,le mani in faccia e le umiliazioni.Hai idealizzato troppo questo uomo,ti sei annullata per lui dimenticandoti che anche tu sei un essere umano bisognoso di rispetto e di amore,quello vero!
Hai dato amore ad una persona che non lo meritava.
Queste persone si nutrono del tuo cuore ma non danno nulla in cambio e non sanno lontanamente le sofferenze che procurano.Come se non facessero nulla.E forse quello che facevi tu era giustificarlo perchè magari era un tipo problematico,ma è sbagliatissimo perchè non devi fare la crocerossina o la babysitter.Loro sono persone adulte e se non sanno comportarsi come persone civili a questo modo tu non puoi farci nulla per “salvarli”.Puoi solo allontanarti per permettere a te stessa di vivere una vita serena e tranquilla accanto a un uomo che ti faccia sentire una principessa,e non una persona inutile!
Fai una lista delle cose belle e delle cose brutte che ricordi di lui.Poi tira le somme.
Ancora è presto per stare bene,ma col passare del tempo capirai che hai preso la decisione migliore per te.
In effetti è così,
l’ ho idealizzato pensando che senza di lui, sarei stata persa, inabile alla vita.
Avrei voluto crescere con lui,anche se temo che lui si sentisse già cresciuto, maturo abbastanza da imporre le sue idee, la sua visione sul mondo.
Ci siamo incontrati ieri e mi dice di aver bisogno di tempo, di essersi accorto che in effetti ha commesso tanto errori nei miei confronti, sminuendomi continuamente e dandomi per scontata.
Io adesso sono ancora qui a credere che lui possa davvero cambiare e volermi bene, e sono ancora qui a sperare che possa tornare da me
Come va, Cecilia?
Spero con tutto il cuore che tu sia riuscita ad andare avanti in questi giorni, resistendo alla tentazione di chiamarlo o, magari, di rispondere ad un suo tentativo di riavvicinamento. Dico questo perchè sò quanto è difficile. Nonostante la verità sia davanti ai tuoi occhi e alla tua mente, l’hai scritta anche nero su bianco…sò che la possibilità di “ricadere” nella trappola è elevatissima perchè il cuore va per fatti suoi…
Fatti forza, anche se ora ti sembra impossibile, un giorno, guardandoti indietro, ringrazierai per le sofferenze che stai patendo in questo periodo: queste, a differenza di quelle che ti ha perpetrato lui, di aiuteranno a ricostruire te stessa. L’importante è avere la forza di non tornare indietro.
Mia cara, se lui dovesse cercare di “riconquistarti” non farti imbambolare. L’ho constatato di persona, certi atteggiamenti non dipendono semplicemente da un modo di fare che, magari, con tanta volontà ed aiuto, possono essere reindirizzati. Certi atteggiamenti derivano da un modo di essere che ha radici così profonde che niente e nessuno riuscirà ad intaccare.
Vai per la tua strada, sei giovane, sensibile e con un cuore grande. Meriti di essere amata così come sei, anzi, proprio per come sei! Se una persona pretende, chiaramente o subdolamente, che tu ti arrovelli di continuo per “renderla felice”, inducendoti a chiedere a te stessa continuamente cosa puoi fare per migliorare, per essere abbastanza carina, simpatica ecc ecc…beh…va da sè che andrebbe salutata con un benservito il prima possibile. Ma per chi ama troppo non è per niente facile. Tu ora hai una possibiità. Il distacco c’è stato. Cavalca l’onda, seppur nella sofferenza, e tieni lo sguardo sempre rivolto in avanti. Ti assicuro che prima o poi scorgerai all’orizzonte una persona meravigliosa che ti guarderà negli occhi e ti dirà: ti amo proprio perchè sei fatta così! Non vorrei che tu cambiassi nemmeno di una virgola, a meno che tu non lo faccia per te stessa, sia chiaro. Una volta che i lineamenti di questa persona si faranno nitidi, tu potrai riconoscerla: quella persona sarà Cecilia, finalmente libera. E finalmente pronta anche a dire “non fai per me” se qualcuno vorrà che tu faccia qualcosa per essere amata. E’ una volta raggiunto questo traguardo che ti auguro di incontrare una persona sensibile e altruista come te.
Ti abbraccio.