E’ iniziata una sera di due anni fa.
L’ ho visto e qualcosa dentro di me è cambiato, per sempre.
Da quella sera non sono riuscita più a fare a meno di lui.
Nonostante, le botte, nonostante le litigate furibonde, nonostante tanti brutti momenti.
Per me era sempre, comunque l’amore della vita.
L’uomo al quale perdonare tutto, l’ uomo per il quale fare qualsiasi cosa.
Gli ho dato tanto, talmente tanto che mi sembra, adesso che è finita, che non avrò la forza, nè la voglia di concedere altro, a nessuno.
Ho creduto nella nostra storia con tutte le mie forze, il cuore che faceva male, l’ umore sempre più giù, sforzandomi di essere perfetta, di rispondere quello che lui avrebbe voluto, di dire quello che lui avrebbe voluto sentire, di fare quello che lui avrebbe voluto che io facessi.
In un secondo, con quella frase, adesso stiamo da soli a pensare, io sono crollata.
Non vedo le mani al collo, non sento le cattiverie dette, non ricordo tutti i momenti in cui mi ha fatto sentire inadeguata, inferiore a lui.
Adesso vedo soltanto i suoi sorrisi, i suoi sempre più miseri abbracci, ricordo i momenti belli, pochi ultimamente a dire la verità.
Ricordo le risate, i week end passati insieme, le chiacchierate.
Mi ha legata a lui con una sorta di morbosa supremazia, mi ha fatto pensare che lui per me fosse ormai indispensabile, che non ci fosse possibilità per me di affrontare la vita a modo mio.
Mi ha fatta sentire sbagliata, sempre pronta a rovinare i momenti belli che lui “mi regalava”.
Adesso non c’ è un solo secondo, durante tutta la mia giornata in cui io riesca a non pensare a lui, non c’ è attimo in cui non mi senta lacerata, senza forze.
Mi ha strappato il cuore; è ancora nelle sue mani.
Aspetto, sopravvivo, rimango in apnea, aspettando un suo cenno, una sua telefonata, aspettando, illudendomi che possa capire che gli manco, che forse la vita con me era più facile, più felice.
Basterebbe il suo sorriso a farmi dimenticare tutto il brutto che innegabilmente c’ è stato.
Basterebbe un abbraccio per essere sua di nuovo, senza riserve, come sempre.
Senza chiedermi se davvero quell’ uomo si meriti tutto il bello che c’ è in me.
Basterebbe un suo sguardo a farmi pensare che tutte le ore di macchina fatte per lui, valessero davvero qualcosa.
Basterebbe un suo abbraccio a farmi sentire degna di respirare ancora, utile a uno scopo;
Quello di farlo essere felice.
Vorrei uscire da questo malatissimo meccanismo e riuscire, finalmente a vedere le cose come stanno;
Due anni buttati via, persi rincorrendo una persona che non ha mai voluto me per amore, ma per sentirsi forte, per accrescere la sua autostima, per sentirsi sicuro di potermi dominare, ed avermi li, ad uno schiocco di dita, pronta a soddisfare ogni suo bisogno.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Con molta umiltà ti consiglio di leggerti il libro “Donne che amano troppo” di Robin Norwood.
Per me è stato illuminante, l’ho letto per comprendere meglio la vita di una persona con cui credevo potesse nascere qualcosa ma sarebbe stato impossibile in quanto non sono il suo “tipo” (inteso come persona con potenziali problemi comportamentali, che umilia e alza le mani.
Con molta umiltà.
Carlo.
Come hai detto giustamente tu, è un meccanismo malato e a nulla serviranno i consigli, le frasi di consolazione..il tuo pensiero rimarrà sempre là, su di lui, cancellerai le cose negative per concentrarti solo su quelle positive..
Ora, ti stai facendo da sola la tortura peggiore di tutte: aspettare ancora una volta che ritorni. Il carnefice non è lui, ma te stessa.
Liberati da questo dolore e vuoto, prova, a guardare altrove, a desiderare qualcuno che ti voglia bene, che ti faccia felice davvero.
Stai elemosinando amore da qualcuno a cui interessa solo possederti materialmente.
Carlo grazie,
è un libro che ho letto circa 5 anni fa, avevo 23 anni e allora, mi faceva sorridere quello che leggevo, pensando; chi è causa del suo male pianga se stesso.
Credo sia il caso di riprenderlo in mano, in effetti.
Noway, hai ragione, sto elemosinando amore da un uomo al quale servo soltanto per scaricare la sua rabbia e caricare la sua autostima.
Il problema è che è devastante, perche lo vedevo, non solo come l’ uomo della vita, ma come il padre dei miei figli.
Quando si ama davvero, dovremmo essere estremamente felici. Nulla di quello che ci capita con la persona che amiamo dovrebbe farci male. Tu non parli in questa lettera solo di cose belle ma anche delle cose brutte che evidentemente ti hanno segnato non poco, che cmq porti ancora dentro prepotentemente. Il fatto di stare male per averlo perso è normalissimo. Non deve però limitarti nel superare questa cosa. Sei giovane, hai una vita davanti che potrà essere mille volte migliore di quella che hai vissuto finora. Ne sono fermamente convinta. Non ti fare risucchiare dal vortice di questo plagio. Noi donne siamo estremamente sensibili all’amore e questo ci rende più vulnerabili. Giorno dopo giorno il dolore svanirà e probabilmente ci ripenserai qualche volta, ma sarà solo un lontano ricordo. Un abbraccio!
Grazie Julia, sono parole che mi danno forza, quella forza di cui ho bisogno per recidere un cordone ombelicale che mi lega ancora a lui. Al momento purtroppo sembra quasi impossibile anche respirare senza quella persona.
Ma credo anche questo faccia parte del gioco che sta portando avanti per tenermi sempre li, pronta ancora una volta a riprenderlo nella mia vita
Impara ad amarti.
Tutto il resto lo sai da te…
Ti abbraccio.
Cara Cecilia, forse a volte la morsa è cosi stretta che ci sembra di non potere respirare senza quella persona. Ti manca proprio il fiato e ti fa anche un pò male al cuore. Io l’ho provato, sembrava impossibile dovermi allontanare da una persona che ritenevo quella della mia vita, ma piano piano ti assicuro con certezza che si va avanti. Piano piano si respira. Non hai nemmeno idea di quanta meraviglia ti riservi il mondo, di quanto amore è capace. Amore vero, che non fa male e bene, ma solo bene, estremo bene. Esiste, lo so, e lo sai anche tu. Tieni duro. Se ti senti sola o non pensi di farcela vieni a scrivere qui.
Grazie aria.
Devo partire proprio da quello infatti.
Lo so,
ma per il momento mi rimane ancora difficile essere serena e valutare le cose con obbiettività.
Sarà un lavoro grande e durissimo conquistare di nuovo il sorriso.
che bello quando si riesce tutti ad essere positivi e a dare sostegno, privo di giudizi pesanti!
Cecilia83, non potrei aggiungere parole a quanto ti hanno già scritto,
soltanto un abbraccio.