E’ da un pò che non scrivo qui. Un bel pò (questa la mia prima lettera di 3 anni fa: A quasi 22 anni vorrei ricominciare da zero). Lo faccio perchè è il 1° maggio, non ho niente da fare e mi sento di farlo. Non credo di essere qui tanto per chiedere consigli, forse solo uno sfogo.
Dalla prima lettera postata sopra sono passati 3 anni e, purtroppo, non è cambiato molto nella mia vita e la cosa mi deprime molto. Vado una psichiatra psicoterapeuta e sto prendendo degli antidepressivi, ormai da un pò di tempo. Il lavoro va male, dopo una esperienza di 3 anni fatta dopo il diploma (prima della depressione), ho fatto dei lavoretti qua e là e lunghi periodi di disoccupazione a casa (sono senza lavoro anche adesso).
La vita sociale è sempre stata uno schifo e non vedo passi in avanti. Purtroppo mi porto indietro la mia brutta infanzia fatta di bullismo e derisione, che mi hanno costruito una cattiva reputazione, oltre ad una educazione genitoriale troppo rigida e iper-protettiva con conseguenti problemi di timidezza e introversione, che mi portano allo stato attuale a fare conoscenze superficiali e niente di più. Attualmente, nonostante stia tentando di affrontare la cosa con la psicoterapia, spesso vengo assalito dalla rabbia, la rabbia di una vita che non mi sono scelto io e che mi ritrovo ad affrontare, contro tutto e tutti quanti (me compreso). Non sono asociale per scelta, io vorrei andare verso gli altri, ma purtroppo la mia sensibilità si mette davanti e io ho una gran paura di rimanere ferito e umiliato, come da ragazzo…una paura costante, che si presenta anche in seguito ad episodi positivi. So che molta della responsabilità di questa situazione è mia, ma veramente, faccio fatica da solo a fare più di quello che sto facendo, che è comunque niente a quanto pare…
Non ho ancora mai avuto una ragazza e mi sento molto sfiduciato a riguardo, perchè vedo che tante apprezzano solo gli stronzi (che meriterebbero di stare soli a vita, loro sì) e invece altre ancora fanno buon viso a cattivo gioco. Faccio fatica ad accettare che ogni persona abbia un lato buono e un lato cattivo, per me chi mostra il lato cattivo è una persona da isolare, a maggior ragione se non chiede scusa per le sue cattiverie (in caso contrario è giusto passare oltre)…invece sono proprio quelle persone che non sono mai da sole e se la spassano…e questo mi riempie di collera…
Inoltre mi sento “diverso” dai miei coetanei: forse è per avvilimento e demoralizzazione, ma trovo fastidio il divertirsi a tutti i costi, la positività sempre e comunque e il fatto che se non ti adegui sei “out”. Quando poi questo divertimento si traduce nella mancanza di rispetto verso il prossimo e in comportamenti ipocriti, sono cose che il mio inconscio vuole evitare. Credo di essere più maturo della media, ma la cosa mi intristisce, perchè non mi sento apprezzato…e forse non mi apprezzo nemmeno io, perchè vedo che tanto la mia vita è vuota…io continuo a combattere, non mi voglio dare per vinto (ho fatto dei corsi, sto facendo volontariato), ma mi sento tanto stanco…la sera vado a letto presto, esco poco di casa e quasi sempre da solo. Mi sento da un lato come se dovessi correre contro il tempo per recuperare chissà cosa…dall’altro lato sono talmente giù di morale, che faccio fatica ad affrontare tutto.
Non so se sono riuscito a farmi capire, forse ho scritto in maniera un pò confusa, ma non mi ero preparato questo discorso…
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Categorie: - Me stesso
Ciao,
io ho pochi anni in meno di te, perciò tante cose che descrivi della nostra generazione le capisco e e condivido pienamente.
Oggi anche io sono a casa, vedi? Mi tocca studiare perché tra meno di due settimane ho un esame ergo non sei solo. A parte i convenevoli, lo capisco. Anche io in passato sono stata vittima di bullismo e anche io ho incontrato nella mia vita persone poco carine. Pensa che il mio ex si è rivelato uno di loro, dopo essere entrato nella mia famiglia. Anche io ho avuto problemi di depressione e alimentari-psicosomatici, perciò comprendo bene cosa voglia dire isolarsi, andare a letto presto e vedere tutto nero.
Anche recentemente ho avuto una crisi per la storia che credevo essere d’amore finita male, ho perso molti chili pur non avendone bisogno, non avevo più concentrazione per fare nulla. Ho perso molte amicizie anche a causa di questo ex infimo e cattivo, però questo mi ha reso più forte.
Mi sono data da fare, ho viaggiato, ho proseguito con le attività di volontariato che faccio da anni e ne ho iniziate di nuove; ho conosciuto tanti giovani e non e ho compreso che molto spesso siamo noi che ci mutiliamo, ci tratteniamo e agiamo come se non fossimo in grado di uscirne, come le altre persone si aspettano… Tu parli di reputazione… La reputazione è l’idea che le altre persone hanno di noi, ma tu non sei come loro credono che tu sia. Solo tu sai come sei veramente e non permettere a nessuno di dirti che sei uno sfiga**, neanche a me, che so bene cosa significa essere depressi. Ora attento a cosa sto per dire. Io credo che quando siamo depressi, ma sul serio, e la depressione è una malattia e tu lo sai bene, ci chiudiamo dentro il nostro tunnel di oscurità. E molto spesso lo addobbiamo, ci adattiamo, ci crogioliamo nel nostro dolore e non facciamo mai nulla che potrebbe tirarci fuori. Ma questo è da vili. E ricorda anche che il cervello è una macchina potentissima e ci rende quello che pensiamo. Perciò se tu ti senti uno sfiga**, solo, depresso ti farà sentire così e succederanno tutte cose che ti faranno diventare come tu credi di essere o come le persone che ti circondano pensano che tu sia. Come una profezia che si auto adempie. Ma tu non sei così. Le tue parole sprigionano negatività e dolore, e lo capisco, ma ti parla una che adesso l’ha superata, ha allontanato degli amori sbagliati, ha smesso di uscire con un ragazzo solo per sentirsi corteggiata, ti parla una che ha trovato la gioia di essere com’è
Ce la farai, ne sono certa!!!
Ciao!
Non so nemmeno di dove sei, io di Milano! Ti lascio la mia mail se ti va… Non garantisco di esserti d’aiuto, visto che anche io non sto passando un bel periodo, ma siccome mi piace parlare con la gente, magari ne esce qualcosa di buono :)!
Comincio con il dirti che sono una ragazza disabile di 30 anni… spero non sia un problema! Il tuo nome (Stefano, l’ho visto nell’altro post) mi è molto caro perché ho un amico (che è anche il mio ex) al quale tengo molto. In 30 anni ho avuto solo una storia (con questo Stefano) che è durata 9 mesi. Ci sono rimasta molto male perchè gli volevo davvero bene (ha anche lui una disabilità). Magari io e te riusciamo a diventare amici… che dici? Ci proviamo??? 🙂
Ecco la mail:
claraxx83@hotmail.com
Ciao!
Clara
@ cam non ti conosco né so chi sei ma devi essere una ragazza stupenda ….in parte la tua risposta potrebbe essere mia…un abbraccio anche se virtuale 🙂
Ciao Stefano, ho letto tutte e 4 le tue lettere. E comprendo benissimo la tua situazione perchè anche io sono nella stessa: ho 24 anni, non ho amici, non ho una ragazza.. credo di trovarmi in questa situazione per via di alcuni episodi che ho vissuto.. e come te, l’essere molto timido e le ansie trasmessemi dai miei genitori, hanno peggiorato tutto rendendo una possibile “via d’uscita” ancora più lontana.
Oggi è il 1 maggio.. e non sei l’unico a ritrovarsi in casa!.. E’ un po deprimente
ma le cose sono andate così, spero solo che possano cambiare in futuro per tutti noi.
Se ti va di fare quattro chiacchiere ogni tanto, contattami pure.. magari nel nostro
piccolo possiamo un pò aiutarci a vicenda 🙂
luy89@yahoo.it
Che corsi hai fatto? Lo chiedo per pura curiosità. Io vorrei provare con il disegno ma non trovo nulla nella mia zona, uffa.
@Rei: ho fatto corsi per cercare lavoro, come per esempio un corso su come cercare lavoro (sistemazione curriculum, strategie da adottare e ricerca aziende), poi ho fatto una Work Experience (formazione+stage) su Disegno Meccanico. E adesso sto per iniziare un corso su AutoCAD 3D.
Il mio problema per quel che riguarda il lavoro, oltre al fatto di non poter farmi raccomandare, è che ho sì esperienze alle spalle, ma non spendibili o comunque troppo brevi perchè il mio profilo sia considerato appetibile.
Steve88,
credo che avere esperienze poco appetibili per le aziende sia ormai un problema comune :). Tu non demordere!
Ci sentiamo!
Clara