Aiuto. Si aiuto. Sentirsi in una gabbia non puo non farti chiedere aiuto. Una gabbia, chiamata matrimonio, voluta ma ora non piu desiderata. Ho lottato con tutte le forze per essere una persona normale, ma non posso, non riesco piu’ a farlo. Ho scelto di sposarmi 12 anni fa. E’ stata la prima donna in tutti i sensi della mia vita. Anch io per lei. Ma quella che pensavo potesse essere la protagonista della piu lunga storia d’amore mai vissuta, e’ diventata la mia prigione. Non accetta nulla del mio essere. Lei non ha amiche, nessuno. E’ bellissima ma severissima con se stessa. Mi ha fatto chiudere i rapporti con tutti i miei parenti, amici, conoscenti. Tutto cio’ che faccio non le piace piu’. Come mi comporto con gli altri non gli va bene. Io però, non riesco a fare a meno di amare il prossimo. Non so, ho bisogno di fare qualsiasi cosa per le persone che scelgo e a cui voglio bene. Da questo amore e’ nata una figlia, che ora dopo le continue litigate mi chiede di separarci. Ha 11 anni. Ma lei, mia moglie, minaccia il suicidio. Si fa del male. Mi ricatta. Si sbatte la testa contro il muro. Sono oramai solo con la tristezza di un amore finito, almeno per me. Lo so ci sono tanti modi di amare, ma questo proprio non riesco a concepirlo. Non mi riconosco piu’. La cosa che mi fa rabbia e’ che ora cerco l’amore, un abbraccio e attenzioni continuamente ovunque. Tant’e’ che penso di essermi anche innamorato di un uomo che non desidero sessualmente, tra l’altro non e’ gay, ma mi piace tutto di lui. Una persona questa che, dopo un primo momento di grande amicizia, cominciando forse a capire che c’era qualcosa di piu, si e’ ritirarata non “cagandomi” piu’. Una cosa che ora mi fa star malissimo, ma che fino a poco tempo fa, quando si comunicava, riusciva ad equilibrare la situazione. Lui e’ una persona speciale. Forse ha tutto quello che lei non mi da piu’. E qui nasce un altro grande problema: la mia crisi di identita’. Sono veramente messo alle strette dalla vita. Non voglio viverla piu’. Non riesco a lasciarla per paura di restare da solo, avendo lei eliminato tutte le persone che mi volevano bene dalla vita. Sono in gabbia. Voglio morire per la grande voglia di vivere che non riesco a mettere in pratica. Ho paura di non trovare nessuno che possa abbracciarmi, stringermi, sorridere con me. Tutti mi vedono forte, in gamba, inteligente, senza problemi (parlo dei colleghi). Tutti mi chiedono consigli provano timore ad andare oltre perche’ mi vedono superiore. Ma io non sono tutto cio. Ho voglia di un abbraccio sincero, di un pranzo con i miei, di una serata senza problemi dove potermi comportare liberamente. Ho voglia di vivere, perche’ vi sembrera strano, ma a volte penso che non necessariamente bisogna varcare la soglia dell inferno o del paradiso per dichiararsi “morti”. Io lo sono gia’ da VIVO!
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Ciao solo da sempre, almeno qui sei riuscito a trovare qualcuno che ti possa ascoltare . Apprezzo molto la tua voglia di vivere ma non quella di sopravvivere. Anch’io ho avuto la stessa situazione conil mio ex marito. Alla fine lui e vivo e vegeto piu che mai anche se mi ha sempre minaciato di uccidersi se lo lasciavo. Fatto e senza nessun rimpianto. Anzi dovevo farlo prima…alla fine era solo una forma di ricatto egoista per non ammettere il fatto di avermi chiuso , come te, in gabbia. Pensa anche al bene di uta figlia ormai stanca di vedere i genitori litigare. Ricordati che se l’amore tra i coniugi finisce l’amore per i figli no. Anche se virtualmente ti mando un fortissimo abbraccio… Elienn
Separati, non c’è altra soluzione.
Lei si aggiusterà, tieni duro e vai via di casa, a tutto il resto penserai poi, quando sarai tranquillo. Non dar retta a minacce di suicidio, non si muore per queste cose, a meno che uno non sia malato, ma non è per te che si suicida, di sicuro. Ti direi di metterti in analisi, questo aiuta molto a prendere delle decisioni. Coraggio!
Ciao Solodasempre,
vuole la separazione?
Dagliela! magari di mezzo c’è pure il famoso “terzo incomodo”, cosicchè tu potrai vivere serenamente e poi in compagnia di chi vorrai tu!
Guarda a me è capitato il 7 maggio di quest’anno di essere stato mandato a quel paese da mia moglie, si era creata una storia parallela a febbraio con il famoso terzo incomodo, poi tramite sms, il 14 maggio già a casa dell’amico, voleva la separazione, pensando che io essendo innamorato non l’avrei mai data?
E’ bastato un attimo di incazzatura in più del sottoscritto e nel giro di 15gg eravamo separati consensualmente, senza nessun onere a mio carico, sennò partiva la causa con addebito di colpa e pure con prove contro a suo carico…
Certa gente che infierisce contro di noi bisogna levarsela d’attorno, non meritano neanche un minuto in più della nostra vita.
Vivi la vita da vivo senza paura di rimanere da solo, perchè così non è!
Vuoi mettere la compagnia di se stessi, pulita, onesta, sincera, ad una compagnia invece che ti ammazza giorno per giorno?
Parlo per esperienza personale e ti ribadisco che è meglio rimanere da soli.
Maxim.
Tutti o forse Tanti siamo solidasempre,DENTRO! Io ho lottato con tutte le mie forze per non essere più sola dentro ma per scelta sola fuori. Se ti posso dare un modesto consiglio inizia a fare qualcosa di bello per te stesso, inizia andando da uno psicologo, ti farà bene. Per conoscerti e parlare di te, per imparare a fare quello che vorresti fare. Torna verso la tua famiglia e a tutto quello che ti manca, con umiltà e magari chiedendo scusa loro saranno sicuramente felici di ritrovarti. Inizia ad uscire, a parlare con le persone, a farti nuove amicizie. Inizia dalle piccole cose a colmare quel vuoto dentro di te e così piano piano sarai più forte per stare vicino a lei e farle capire che magari meritate entrambi qualcosa di più. AMARSI…PRIMA DI AMARE…anche se è facile a dirsi e difficile da fare. E poi…ora hai noi…non sei più del tutto solo.Accendi una piccola luce in una stanza buia….è un inizio e poi…chissà!!! Buona Fortuna
Io non ho nessuna esperienza per poter parlare.
So che se io e la mia ex fossimo andati avanti saremmo finiti così o quasi. Fa spavento rendersene conto. Un sogno/incubo.
Caro amico,
mi spiace leggere il tuo sfogo e mi sforzo di comprendere il tuo dolore.
Non starò a dire le solite stronz@te che si dicono in questi casi: cerca di non pensarci, trova sfogo negli hobby o cose del genere. Qui descrivi un profondo stato di crisi che sembra irrecuperabile.
Prima cosa logica: dialogo. Se lei non comprende in nessuna maniera e non esiste soluzione di dialogo, non farti impressionare dalle sue minacce di suicidio. Una persona che sbatte la testa contro il muro non appare di certo come una persona matura e adulta.
Lascia che la sbatta vedi che quando fa male si ferma.
Se non ne puoi più la tua vita deve cambiare altrimenti ti rovini la salute dico davvero. Rovini tutto quello che sei e nessuno lo può permettere, nemmeno quella che si dice tua moglie. Una moglie dovrebbe essere tutt’altro. Fatti aiutare da uno psicologo,e poi piano piano cerca di riacquistare qualche contatto, qualsiasi persona cara. Se ti hanno voluto veramente bene non ti hanno chiuso la porta in faccia definitivamente e ti sapranno perdonare. In questa maniera comincerai a far si che la tua mente si liberi poco alla volta dall’ oppressione. A quel punto ti farai consigliare e dovai prendere una decisione da uomo adulto. Vattene, lasciala, lo devi fare per la tua vita. Se lei si accorgerà davvero di quello che è e del male che ti ha fatto capirà e se tu le vuoi bene la perdonerai. Se impazzisce e minaccia il suicidio non farti impressionare, vedrai che ci penserà bene prima di farlo. Purtroppo non ci sono le ricette fatte per i problemi che la vita ti sbatte davanti, bisogna essere forti. La vita è gioia ma è inevitabile che ci sia anche il dolore.
Forza amico, forza che sei in gamba!
ma la situazione è strana e nello stesso tempo complicata…qui ci vuole uno consulente per entrambi…provate in questo modo prima di intraprendere qualsiasi decisioni…purtroppo delle volte il rancore porta rancore e spesso non si ragiona più…
Grazie. Un grazie sincero a tutti coloro che hanno speso delle belle parole per me. Non e’ facile. Ma cerchero’ come ho sempre fatto, di reagire alle intemperie della vita. E’ difficile. Come e’ stato difficile scrivere quello che ho scritto. Non ci avrei ma giurato fino a qualche giorno fa. Ma forse il segreto del vivere sta proprio in questo: mostrare le proprie debolezze senza vergognarsene. Vi sembrera strano ma la vivo come lezione questa esperienza. Grazie a tutti.
Per te, solodasempre: http://it.youtube.com/watch?v=GBDQexlaWQM
Ciao solodasempre. Leggo solo qs sera la tua lettera e immediatamente mi sono sentita male, perchè io potrei tranquillamente essere nei panni di tua moglie, nel senso che mio marito (unico e primo uomo per me, così io per lui)dopo più di 20 anni tra fidanzamento e matrimonio ha preso, con grande sofferenza e coraggio, la forza di andare via di casa. Anche noi abbiamo un figlio di 11 anni, che però non vedendoci mai litigare, non si capacita di ciò che sta succedendo. Mio marito, come te, ha perso la passione di vivere stando con me, sta male, piange, cerca anche lui consolazioni e passioni altrove. Lui è pieno di sensi di colpa che lo stanno davvero abbattendo ma ormai ha fatto la sua scelta. Io soffro come un cane da un anno, sono disperata e forse anche io, come tua moglie, ho detto qualche volta di voler morire perchè non posso vivere senza di lui. Credimi, io non voglio qui dire che tua moglie si stia comportando correttamente, ma credimi, provare per credere, quando ami una persona davvero, che ti lascia, soprattutto in relazioni così antiche come le nostre, credimi ti senti irrimediabilmente distrutta, non riesci ad essere razionale, non controlli più nè i pensieri nè le parole. Io, non so se tua moglie l’ha fatto, ma io mi sono presa tutte le responsabilità per essere stata la causa del suo ammalarsi, mi sono addossata colpe che non avevo, l’ho implorato di tornare perchè dagli errori si possono capire tante cose, mi sono appellata al ns grande grande amore, mi sono umiliata, insomma, in qs anno ho fatto di tutto per farlo tornare, ma niente…. lui ormai non riesce più ad apprezzare i miei cambiamenti. Ma adesso sto raccogliendo i miei cocci e voglio reagire perchè anche io ho subito molte mancanze da parte sua e non è giusto che io mi debba caricare di simili colpe. Quando una relazione va male le colpe stanno sempre in mezzo. Io e mio marito purtroppo non abbiamo mai avuto grande dialogo ed è stato qs ns chiudersi involontario che lo ha portato a risolvere i suoi malesseri fuori dalla coppia. Voi che non siete ancora separati, provate a dialogare, ad andare da un terapista di coppia, magari non risolverete niente, ma provate. Qs è un mio piccolo ma davvero sentito consiglio, in modo che un domani non potrai avere il rimpianto di non aver fatto tutto per poter stare insieme. Ecco, tutto qs mio marito non l’ha fatto ed è qs la mia più grande delusione. Ciao e buona fortuna.