Ho 19 anni ed ho voglia di morire e continua paura di ogni cosa, in primo luogo quella di non essere capito.
La mia ragazza mi ha lasciato l’anno scorso, e lei – me ne rendo conto solo ora – era il mio unico appiglio alla vita. Non ho amici, a causa dei miei genitori che non mi hanno mai lasciato vivere in santa pace, ho perso un anno di università che è stato tremendo – ho frequentato le persone sbagliate, ho litigato con mio fratello, ho dovuto sopportare tutto da solo il peso di una perdita -, ho paura a svelare ai miei genitori la mia depressione e l’assoluta mancanza di voglia in qualsiasi campo, che non capirebbero ed ai quali darei un dispiacere inutile.
L’unico motivo per cui non ho ancora smesso di vivere sono appunto loro, i miei familiari, che dovrebbero provare un dolore che davvero non voglio dargli.
Mi rendo conto che prima pensavo al futuro con gioia, pensavo a quello che sarei voluto diventare “da grande” con entusiasmo, tanta voglia di fare, e pensavo che in qualche modo ce l’avrei fatta, sarei diventato chi volevo. Indipentemente da quale sarebbe stato il mio lavoro (sono, per fortuna, una persona intelligente, con una quantità di interessi fuori dal comune), vedevo nel futuro amici, sorrisi, pace, problemi che si sarebbero risolti, la forza di affrontare ogni cosa; insomma, una vita normale dove ogni giorno non è una pena ma una sfida tranquilla, difficile ma risolvibile. Ero una persona solare e mi piaceva stare con gli altri. Oggi il minimo contatto con una persona estranea mi dà noia, fastidio, ho avuto frequenti attacchi di panico in mezzo agli altri, e la qualità della mia vita è ormai a un minimo perenne da almeno un anno (anche se ci sono sceso piano piano negli ultimi tre o quattro).
Una vita così io non la voglio, e non ditemi che basta “prendere coscienza e cercare di fare qualcosa”, perché io capisco benissimo di avere un problema, ed ho provato a risollevarmi centinaia di volte, mettendoci ogni volta TUTTA la forza che avevo, prima cercando di cambiarmi, poi accettandomi, poi prendendola così come viene, ma niente ha dato risultati ed ormai non riesco a dire nient’altro se non che la mia vita fa schifo e non la voglio, preferisco morire.
Vi prego, aiutatemi, voglio morire ma voglio allo stesso tempo continuare a vivere, se trovo un modo di migliorare la mia vita.
Io vivo a Roma: qualcuno di voi sa come usufruire di psichiatri/psicologi in maniera gratuita o quasi? (La mia disponibilità economica è scarsissima)
Ringrazio tutti anticipatamente.
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Categorie: - Me stesso
Da questa lettera deduco che hai voglia di vivere non di morire…
in primo luogo dovresti parlarne con i tuoi genitori , perchè il dispiacere più grande glielo daresti non dandogli la possibilità di non farti capire…
purtroppo la vita non è facile , non bisogna mai avere aspettative su nessuno , e lo scopri sulla tua pelle ogni giorno.
E’ giusto che ti faccia seguire da un bravo psicologo . Sei entrato nel circolo vizioso dell’ansia , da lì scaturiscono i tuoi attacchi di panico , so cosa vuol dire .
potresti affidarti a un psicologo della asl se hai problemi economici , ci sono bravi psicologi che sapranno seguirti bene 🙂
Posso solo dirti … forza e coraggio , tanto coraggio hai solo 19 anni hai un intera vita davanti che sono sicura tornerà presto a sorriderti , le carte non ti mancano :-)cerca di fregartene delle persone che ti hanno fatto del male , non meritano tutta la considerazione che dai loro .Sei un ragazzo sensibile , e troverai un altro amore per riprendere a sognare…
FORZA E CORAGGIO…..
Trovati qualcosa da fare , sport , lavoro … visto che non ti piace stare con gli altri prima devi impare a stare bene con te stesso.
Fai qualcosa che ti metta a contatto con la natura l’umanità a volte puo’ disgustare insomma riempiti la giornata magari fai volontariato aiutare gli altri puo’ aiutare te.
Di sicuro se ti riempi la giornata non perdi tempo a pensare..
Ciao
Ho 21 anni e capisco quello che provi perché anche io ci sono passato e tutt’ora mi è un po’ difficile ma sono riuscito ad andare avanti.
Sta tutto nel comprendere quello che ci fa soffrire. Ho letto che hai scarsissime disponibilità economiche ma dalla correttezza grammaticale della tua lettera ho capito che non sei stupido. L’intelligenza ti aiuterà se prendi una via che ti posso consigliare e che a me ha aiutato moltissimo.
Informati sul buddhismo e intraprendi la via che ti sembra migliore. Impara a vivere senza la necessità degli altri. Appoggiarsi alle persone ti creerà sofferenza perché le persone vanno e vengono. Bisogna imparare a camminare da soli nella vita che è diverso dall’essere soli.
Niente dura per sempre in questo mondo, nemmeno la sofferenza. Basta solo comprendere il meccanismo.
ciao ascolta nella vita uno che a conbinato piu casini di me non ne esistono.io non sono tanto piu grande di te ma nella mia vita o passato cose molto peggiori.anche io come te avvolte penzo che nessuno mi capisce,ma prova a penzare che forse non siamo noi a non farci capire,sono gli altri a non volerci capire…..quindi non penzare a suicidarti,perche ricorda che i problemi sono stati fatti per essere risolti….io avrei il piacere che tu cambiassi idea sul fatto di suicidarti.[non fare caso a niente,e riguardo alle femmine:divertiti goditi la vita…]perche come si dice nel mio paese:a fimmina e foco.ciao..
ciao a tutti; rispondo al diciannovenne che soffre come la mammma che sono. Anche se sono sicura che a lui nn servirà più perché…c’è una canzone dei miei anni verdi che dice che il tempo ruba tutto, pure i contorni di un volto, e alla fine ci accorgiamo che c’è solo vuoto e che proviamo più rabbia che dolore. Non c’è età per smettere di soffrire se si hanno sentimenti. Ma io non invidio chi non soffre perchè è come una cosa, non è una persona. Odio la stupidità di chi ride della sofferenza dei sentimenti e della sensibilità, ma dico solo che, purtoppo, il tempo fa il suo corso e spesso fa giustizia. Nn sempre però, allora cosa fare nel frattempo? Io ho provato a stordirmi nello studio che mi piaceva, e mi sono trovata una laurea importante; un lavoro all’uncinetto (che mi rilassava)fatto ripetendo gli argomenti studiati o telefonando, amicizie nate nel volontariato e nel frattempo oltre il ricordo era sfumata anche la rabbia. Ho scritto un libro su queste cose. se vuoi ti indico come cercarlo; è su internet. Poi ti accorgi che sei disposta a dare fiducia a una nuova persona, ma ricordati che la via si stringe con gli anni e il budello diventa una nassa nella quale hai solo una via di scampo ed è all’indietro tenendo il filo dei ricordi come il filo d’arianna. quindi ecco perché i vecchi dicono ai giovani “perchè ti disperi se hai tutta la vita davanti” più che un’esortazione per i giovani è un rimorso, un rimpianto, un canto di chi si trova ormai al delta. Spero che possa essere utile a voi tutti; per me è stato un percorso doloroso ma utile.
ciao, leggo ora il tuo post e spero che sia superato da avanzamenti positivi.
Non sono uno psicologo e non so nulla rispetto al manuale di istruzioni che si vorrebbe avere per approcciarsi alla vita… equesto a dispetto dei miei anni (47)…
Voglio scriverti per darti alcuni argomenti di riflessioni visto che, chi +, chi -, penso tutti nella vita abbiano avuto il tuo stesso sentimento di quando hai scritto.
Piccole cose semplici di igene mentale che spero possano aiutarti:
1) è normale che ognuno pensi che ciò che ci capita sia terribile e immeritato. Lo pensano tutti e tutti soffrono, alla stessa maniera, per cose probabilmente diverse dalle tue e la differenza sta nel farlo vedere.
2)Arrichisci il tuo orizzonte: se fai dieci cose statisticamente 5 andranno male ma le altre 5 possonono andare bene e diventare fonte di soddisfazione.
3) tieni amente che la vita, alla fine della fiera, è solo una battaglia di egoismi: pensa a soddisfare il tuo seguendo le tue regole etiche. Non c’è niente di male nel soddisfarsie proteggiti rispettando i tuoi desideri
4)Considera che la vita ferisce sistematicamente tutti e proprio nel loro profondo + intimo: mica solo te. Nel corso della mia di vita l’ho visto talmente tante volte da sapere che è compreso nel prezzo
5) dopo il sole viene la notte e viceversa, dopo il caldo il freddo e viceversa… Quando ti pensi e vedi alla disperazione pensa che è solo una situazione transitoria. così come quando sei felice.
6)Rifletti su cosa ti fa soffrire, razionalizza e poi decidi se ne vale la pena
7) potrei andare oltre con altri stupidi esempi pieni di buon senso e che ti sembreranno perfettamente idioti… Datti tempo per far decantare le cose e… rifletti sul fatto che Nostro Signore da un capitale uguale per tutti da quando nasciamo: giornate fatte di 24 ore. La differenza sta nel come sfruttiamo questo capitale.
8) Rispettati! se non lo farai tu non lo faranno gli altri
9) Vorrei che fossi tu a scriverlo… e poi il 10, l’11 etc. etc
Caro 19… dare consigli non è facile tantomeno per il tuo caso… ma nulla è perduto… le canzonette citate qua e la e le frasi dette da ki ti ha scritto sono sicuro che concorderai con me che servon a ben poco… “forza e coraggio, trovati qualcosa da fare ecc…ecc…” tutte frasi che sai già… ma come me sono sicuro tu sappia il fatto tuo e come dice Ariel si nota dal tuo modo di scrivere e io aggiungo che si nota dal tuo modo di esprimerti soprattutto che sei veramente un ragazzo intelligente… questa tua intelligenza ti fa vedere oltre quello che molti non vedono o credono di vedere… ma non diamo a loro mai la colpa! non sarebbe giusto perché ognuno nasce e vive la sua vita in base a ciò che la vita gli insegna…
Io voglio solo dirti che ho fatto molte volte il tuo pensiero e anche in questo periodo sto vivendo in maniera molto dura però… ho un segreto fantastico che come disse Ariel è il Buddismo… Credi salva proprio la vita… Alla Feltrinelli puoi trovare un buon testo per introdurti nel Buddismo il libro ha un titolo un po’ “così” … ma ne vale la pena prova… Felicità in questo mondo di Daisaku Ikeda Edito da ESPERIA e costa solo 2euro e 75 centesimi! Terrò sotto controllo questo sito ke ho trovato in un momento un po incasinato ma ora che ti scrivo mi sento meglio… e come dice il Buddismo nulla è a caso… Scusa il mio scrivere un po’ incasinato ma non è facile scrivere dei problemi ke affliggono “persone come noi” senza cadere nella “banalità”e nella difficoltà di esprimersi!(almeno per me) Se vuoi ci si può mettere in contatto e ti posso indicare meglio per quanto riguarda il Buddismo… intanto cerca il testo e se mi vorrai come amico anche se virtuale mi troverai qui! ti lascio anche la mia E-mail e ki se ne frega !!! 🙂 se vuoi è questa johnny.joint@live.it
e se invece preferisci Schype o messenger… fammi sapere qui nel sito. Un abbraccio di cuore, Johnny. :-)))
ciao 19enne..io ne ho 21…mi ha lasciato pochi giorni fa la mia ragazza dopo due anni di fidanzamento..per lei sono andato a roma per lavorare siccome lei e ancora studentessa..dopo due anni mi ha lasciato perche non si fidava piu di me…pero una cosa..ci sto male e ovvio,ma ho deciso di tornare a casa mia giu,sono di avellino,e stare con la famiglia e amici..quindi cerca di uscire,non stare sempre vicino ad un computer ,per la scasa disponibilita economica e una grande cavolata…basta trovare un lavoro….piano piano si fa tutto..ora mi ritrovo a darti consigli quando ne ho bisogno io k sto male hahaha…..esci da sta casa…non bere e non drogarti..ciao nicola di avellino
Ciao 19 !!Concordo con Nicola, bisognerebbe uscire di più , anche io come te non ho un buon rapporto con le persone e preferisco stare lontano dalla massa, probabilmente il modo più sbagliato per risolvere i problemi.A volte penso che sia assurdo trovare il coraggio per uccidersi e non quello per risolvere i problemi, io sono molto insicuro e trovo mille scuse per non fare un caxxo,dovrei darmi una svegliata anche io, credimi una volta ero tutto il contrario, avevo una ragazza che mi trattava mediamente male e che mi dimostrava affetto solo quando non c era la luna, avevo un lavoro mediocre e stavo per lanciarmi nella vita, formare una famiglia e vivere il resto dei miei giorni con un mutuo sulle spalle e una moglie stronxa, poi improvvisamente ho deciso di mollare tutto, ho mollato la donna ho mollato il lavoro ed ora non ho nessuno dei due è un anno che non combino niente, non riesco a trovare un lavoro e i miei amici sono tutti andati, sono sempre solo e triste.L unica cosa che ho capito è che alla fine c è sempre tempo per cambiare le cose e che se non lo fai tu alla fine comunque cambieranno, anche se ora è dura immaginare un momento migliore sono sicuro che arriverà, la battaglia non è ancora finita.La cosa che mi consola di più in questi momenti è gurdare le nuvole correre.A proposito ho trentatre anni.
Leggere le tue parole mi fanno sentire un tuffo al cuore, perché sono mamma ed in te vedo mio figlio.
Il problema principale che io ho col mio é che senza accorgemene l’ho sempre controllato, gli ho sempre detto bravo ma comunque se faceva come dicvevo io. Peccato che lui sia una persona diversa da me, con il suo modo di vivere, con il suo modo di sbagliare…quindi forse se posso osare ti potrei dire PERDONA I TUOI, loro ti amano piú di ogni cosa, piú della loro stessa vita e parla con loro che sono sicura non vedano l’ora di poterti abbracciare e rassicurare dicendoti che tu sei SPECIALE ED UNICO e che la sofferenza fa parte della vita, come poter amare senza soffrire, come poter raggiungere la felicitá, quella viscerale, quella che ti aggroviglia le budella se non attraverso la sofferenza.
Ti abbraccio forte