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di mely930

Mi sono frequentata inizialmente solo virtualmente per un mese con un ragazzo della mia stessa città, entrambi vivamo all estero, io 21 lui 23. Tutto è iniziato come una normale conoscenza, siamo usciti per la prima volta tre settimane fa, ed il primo appuntamento ci siamo baciati. Sono stata benissimo con lui, sia la prima che la seconda uscita, pieno di attenzioni nei miei riguardi. Venerdi, siamo usciti per la terza volta dopo una settimana che non ci vedevamo perche ho avuto degli impegni lavorativi, e lui era completamente diverso. Ho notato piu freddezza, nel senso, mentre prima mi abbracciava in pubblico, questa volta, a malapena mi prendeva le mani, lui mi ha detto perche pioveva e sentiva freddo, ma a me sembrava altro. Prima di questa uscita, avevamo discusso su una cosa che mi aveva un po infastidito. Giorni fa, mi aveva detto, che avrebbe detto ai suoi che si stava frequentando con me, giorni dopo su skype mi ha detto che non lo aveva fatto perche non lo pensava veramente, al che gli ho detto, che prima di parlare e dire cose che non pensa deve rifletterci su. Venerdi mi ha detto che lha detto a sua madre e che quindi era un passo importante, ma a me sembra piu come se si sentisse obbligato, anche se lui dice che non è cosi. Comunque, arriviamo a casa, e subito ha uno slancio d affetto, mi abbraccia, mi bacia, tutte cose che fuori non faceva. Ha fame, quindi decido di preparargli qualcosa mentre lui rimane nella mia stanza, a parlare con un suo amico con il vivavoce. Mentre cucino, vado in stanza per prendere una cosa, e lui mi coinvolge nella conversazione con il suo amico. Essendo lui uno sfegatato di calcio, e tifoso della lazio, faccio una battuta scherzosa, a quel punto lui davanti al suo amico, mi fa “Vai a cucinare va, hai 5 minuti per prepararmi qualcosa, se no mi incazzo!” Io gli rispondo che so cucinare meglio di lui, e lui risponde con “allora mangiatele tu quelle cose disgustose che cucini”. A quel punto, infastidita gli rispondo che se ha fame, si cucinasse lui qualcosa e che non sono la sua schiava. Cosi torno in cucina e mi sfogo con un amica. Lui rimane a parlare con il suo amico come non fosse successo niente. Dopodiche appena torno in stanza, finisce la telefonata e mi chiede scusa. Premetto, che questo suo comportamento mi ha meravigliato, in quanto odio il maschilismo, ma sopratutto il fatto di comportarsi da gradasso davanti al suo amico, lho trovata una vera mancanza di rispetto. Comunque facciamo pace, e gli preparo qualcosa. Gli ho preparato dei normali ravioli ricotta e spinaci al sugo. Incomincia a mangiare e arrivano le prime critiche, quelle che lui definisce “costruttive”. Ce troppo sugo, troppi ravioli. Io gli dico che lho fatto con amore, e lui mi risponde “macche con pochissimo amore”. Allora ne ho piene le scatole, e gli dico che questi commenti dopo tutto quello che era successo poteva risparmiarseli e lui mi racconta, di come sua madre gli ha insegnato che ogni piatto che si fa, deve essere fatto con amore, per dimostrare che ci tieni. E poi mi dice “Non ti va, di imparare a cucinare, e a fare la donna di casa?” Premetto, che vivo da quando ho 18 anni, da sola, studio, cucino, lavo, faccio tutto da sola, in un paese straniero, esattamente come lui, solo che io lho faccio da tre anni, so di non essere una chef, e che ho molto da imparare etc, pero desidero dall ospite, (in questo caso, lui) rispetto, anche perche io faccio di tutto per metterlo a suo agio, e che critiche di questo tipo se le puo veramente risparmiare. Lui m ha detto che si aspetta dalla sua ragazza un po di iniziativa a cucinargli qualcosa mettendoci amore e impegno. Io gli ho detto che la cucina non è una mia passione, quindi se non sono il suo tipo di ragazza mi spiace per lui. Comunque,decidiamo di farlo x la prima volta. Lui m dice che non sa mettersi il preservativo, che lo fa mettere alla ragazza di solito. Balbetta, trema, lo vedo ansioso, gli chiedo se è vergine e non mi risponde, dura pochissimo, neanche 5 secondi. Dopodiche, mi dice che ha paura che si sia rotto, quando in realta va tutto bene, e scherzando (secondo lui) mi dice, guarda che se faccio una cazzata, scappo.Nonostante tutto mi dice, che vuole fare un uscita con un suo amico e la sua ragazza e mi ha chiesto di andare con lui, mi chiede di uscire con lui spesso, e siamo insieme ufficialmente da 2 giorni, mi ha pure chiesto di lavorare con lui cosi passeremmo piu tempo insieme, mi ha detto da poco che mi vuole bene, e che ci tiene a me. La mia migliore amica dice che è un cretino, che si è comportato male, sopratutto quando ha fatto il gradasso con il suo amico e che si sia scusato non vuol dire nulla, l’ha fatto e non lo doveva fare. A questo punto non so che fare, sono solita a dare seconde chance, ma devo essere sincera il fatto della cena etc mi ha fatto rimanere veramente male. Voi che pensate di tutto quello che ho scritto? Che dovrei fare, come mi dovrei comportare? lo lascio perdere? Sembrava un bravo ragazzo.

Lettera pubblicata il 2 Marzo 2014. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    liebe -

    wow….io un ragazzo così non lo terrei al mio fianco neanche 5 minuti di più….maleducato,irrispettoso e SENZA amore….

  2. 2
    lunedì -

    be’ che altro dire… è proprio della lazio. ma lascialo perdere no?

  3. 3
    Aton -

    Senti bella, io sono un maschilista di quelli irriducibili, però ti assicuro che non oserei MAI dire a una donna ciò che ti ha detto quel baccalà. Da maschilista serio ti consiglio la prossima volta di suggerire al baccalà di prendere i ravioli e farseli arrivare allo stomaco partendo dall’altro ingresso del tubo digerente (c’è ne sono due, se esclude la bocca dovrebbe capire, anche se mi sembra che ti sei trovata un gran cretino da fequentare).

  4. 4
    Aton -

    Per inciso: stai alla larga da chi ti vuole mettere dietro i fornelli e che te la smena con la storia della mamma che cucinava meglio. Se te lo dice un maschilista… fidati.

  5. 5
    Joshua -

    ‘A quel punto, infastidita gli rispondo che se ha fame, si cucinasse lui qualcosa e che non sono la sua schiava.’ -> ‘Comunque facciamo pace, e gli preparo qualcosa.’
    ‘Io gli ho detto che la cucina non è una mia passione, quindi se non sono il suo tipo di ragazza mi spiace per lui.’ -> ‘Comunque,decidiamo di farlo x la prima volta.’
    Ma che succede a voi donne?
    Hai notato lo schema che segui in queste frasi: ‘IO gli rispondo/IO gli dico’ -> ‘COMUNQUE’ -> ‘NOI facciamo/NOI decidiamo’.
    Il vostro rapporto è basato su dei COMUNQUE che ti fanno contraddire ciò che pensi e convincere che alla fine decidete insieme.
    E gliela hai pure data?
    Ed è pure una schiappa a letto?
    Però ‘sembrava un bravo ragazzo’!

  6. 6
    camy -

    ma non è che si chiama Andy, vero? 😀 😀 😀
    (un tizio del forum, ndr)
    è uno stronzo, ed anche molto immaturo e irrispettoso. ma che te ne fai di uno che ti insulta così senza problemi? se vuoi rispetto pretendilo.
    depennalo da ogni contatto e anche dal cuore.

  7. 7
    mely930 -

    Ringrazio chi mi ha risposto, non cercavo un giudizio ma dei consigli (joshua), comunque ieri lho mandato definitivamente a quel paese, ha tirato fuori il pretesto della lonatananza e che ci vedremo di meno, quindi decido di chiamarlo per parlare a voce, e mi sbatte il telefono in faccia, e mi scrive che non vuole essere messo sotto processo, e che mi devo accontentare delle sue parole per dimostrarmi che ci tiene, se no nulla.E no camy non si chiama Andy.

  8. 8
    Joshua -

    Mely, non scambiare un’analisi con un giudizio (che in sè è una sintesi). Colpe e responsabilità lasciamole fuori dalla porta in questi casi. Al massimo si può parlare di errori, che per alcuni lo sono e per altri no. E’ chiaro che nella mia analisi ho evidenziato alcuni fatti che io, a distanza e senza conoscere tutta la situazione, reputo errori. Se ti sei risentita in particolare della frase ‘gliela hai pure data’ (per la quale immagino che le donne siano specificatamente sensibili) sappi che si trattava di rilevare un errore (a parer mio) e non esprimere una condanna (per carità!).
    Ad ogni modo spero che la mia ruvidezza sia servita – anche – come consiglio.
    Auguri.

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