Prendo spunto da contenuti di lettere recenti per sottoporre la questione della bisessualità e parlarne, per chi riterrà opportuno intervenire, in maniera aperta e senza pregiudizi.
Certamente la bisessualità non si riduce alla sola attrazione fisica ma coinvolge sentimenti di affetto e d’amore, solo che vengono indifferentemente rivolti a persone sia dello stesso sesso che di sesso opposto.
La bisessualità, leggevo, è generalmente considerata più instabile degli rapporti affettivi in quanto la si ritiene caratterizzata da un conflitto interiore mentre, ad esempio, l’omosessualità e il lesbismo hanno come presupposto una consapevolezza che porta a scelte normalmente definitive.
Qualcuno ha definito la bisessualità la ricerca di un mondo dove trovare cittadinanza.
Quale è la vostra opinione?
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Categorie: - Riflessioni - Sesso
Ciao. Premesso che non amo le etichette, credo che il 90% della gente mi definirebbe bisessuale. Il mio caso è un po’ particolare, perché non oscillo fra le donne e gli uomini ma fra le donne genetiche e i transessuali. Le donne mi attraggono moltissimo dal punto di vista estetico, ma gli organi sessuali maschili mi eccitano più di quelli femminili. Come potrai capire si tratta di una situazione un tantino complicata.
A differenza di certi utenti un po’ fanatici non amo razionalizzare i miei gusti sessuali e tanto meno edificare su di essi delle complesse ideologie. Credo che la bisessualità presenti sia vantaggi che svantaggi e che spetti al diretto interessato valorizzare i primi a scapito dei secondi. Il vantaggio consiste nel fatto di potere sperimentare una gamma più ampia di emozioni (un fatto che molto spesso favorisce l’empatia). Lo svantaggio consiste nel fatto che queste continue oscillazioni possono provocare delle crisi d’identità e mettere a repentaglio delle relazioni sentimentali che apparivano solide e consolidate. Tutto dipende da come si vive la propria diversità. Tutto sta nell’accettarsi per quello che si è. Le crisi hanno luogo quando il bisessuale rifiuta la propria natura bipolare e va in cerca di un’uniformità che non gli appartiene. Cercare di essere solo etero (o di essere solo gay !)è come decapitare una parte della propria identità.
Ciao e grazie per il tuo commento.
Vorrei però capire una cosa.
La bisessualità è un aprirsi a sè stessi, accettarsi, e dare possibilità…come dire…che questa ambivalenza si manifesti apertamente ma che rimane circoscritta alla sola soddisfazione nella sfera sessuale, oppure è accompagnata anche, come sapevo, da un sentimento di affetto e di amore, come lo è certamente in relazioni omosessuali?
Tu parli che la tua bisessualità ti consente di sperimentare una gamma più ampia di emozioni.
Ma questo, scusami il ‘dettaglio’, lo dici in funzione perchè senti di dover soddisfare una tua partecipazione sia ‘attiva’ che ‘passiva’, oppure in relazione alla emozioni ‘sentimentali’ del rapporto?
Leggevo su un sito di pscologia che questo aspetto è spesso determinante in quanto per i bisessuali rimane inespresso il loro ruolo nella coppia, ed è per questo che hanno tendenze all’instabilità affettiva.
Oppure possiamo dire che il bisessuale è incapace di amare in senso assoluto?
@incapace di amare in senso assoluto direi che e’ un’affermazione bella tosta Mau, anche se e’ una domanda. Non credo che esista un bisessuale come… definizione. Io non lo sono, ma ne conosco. E che hanno amato sia uomini che donne o che dicono di amare un sesso e di essere attratti dall’altro. Ma penso che dipenda anche dalla “storia interiore” di ciascuno. Credo che sia pesante nascondere la propria bisessualita’ al partner per quanto per il partner possa non essere semplice da comprendere, non per pregiudizio ma per ragioni emotive o paura di non essere “sufficiente” per il partner
Per quanto mi riguarda c’è una bipolarità di base che si estrinseca prevalentemente nella sfera sessuale. Quando sono attivo manifesto la parte maschile della mia personalità, quando sono passivo quella femminile. E’ evidente che tutto questo ha implicazioni profonde anche a livello affettivo e a livello emotivo; in questo senso dicevo che i bisessuali sperimentano una gamma più ampia di sentimenti e di emozioni. Non credo che siano incapaci di amare in senso assoluto, ma è anche vero che una relazione di tipo tradizionale (dove i ruoli sono ben definiti e stabiliti una volta per tutte) alla lunga è difficilmente sostenibile. La parte amputata, silenziata, messa a tacere, prima o poi reclama i suoi diritti provocando una crisi d’identità dalle conseguenze imprevedibili. E qui dipende molto dall’intelligenza del partner, dalla sua apertura mentale e forse anche dall’intensità del suo amore. Non è facile trovare una donna che sia disposta a accogliere e a accettare anche la parte femminile del proprio compagno. A livello sessuale, questo problema può essere risolto per mezzo di appositi strumenti e di giochi basati sull’inversione dei ruoli, ma si tratta di una questione molto delicata. Spesso il bisessuale si vergogna di mostrare la sua parte femminile alla propria compagna, perché teme di essere disprezzato e magari abbandonato. Personalmente potrei sentirmi realizzato solo con un trans, oppure con una donna bisessuale che avesse una componente mascolina abbastanza accentuata.
Sinceramente in tutta la mia vita non ho mai avuto esperienze sentimentali e sessuali né con femmine né con maschi, per cui non parlo per esperienza. Mi sono comunque fatto un’opinione.
Provo a rendere l’idea del concetto con un esempio: quando mi chiedono se mi piace di più la musica rock piuttosto che la metal o la techno, io rispondo che dipende dal brano: ci sono brani rock che mi piacciono molto, altri che non mi piacciono per niente, così come pezzi techno che mi piacciono molto ed altri no. In sostanza, non voglio fare “razzismo” nella musica. Allo stesso modo, credo che la gente non dovrebbe decidere se amare ed apprezzare sessualmente solo i maschi o solo le femmine: dovrebbe farsi un’opinione diversa ogni volta che ha a che fare con una persona diversa.
Personalmente io sono eterosessuale, ma sono convinto che questo sia dovuto al fatto che sin da piccolo sono stato educato ad esserlo ed ho quindi sviluppato una repulsione per il corpo maschile e per l’innamoramento verso i maschi.
non credo molto alla bisessualità… parlando di cibo ad esempio so se una cosa mi piace e un’altra no. in base a questo mio giudizio scelgo. uomini e donne sono così diversi che non possono piacere entrambi in ugual misura. ci sarà sempre una componente prevalente.
a mio parere tanto gioca la moda e la confusione: ad esempio perche andare con un trans che ha le caratteristiche sia di una donna che di un uomo? perche si vogliono avere rapporti passivi con la scusante che quella persona ha il seno, quindi somiglia vagamente ad una donna.