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Bilancio: un disastro!

di pigro

Dovrei essere fortunato… ma non penso di esserlo.
Dovrei essere normale… ma forse non lo sono.
Dovrei essere sereno… ma non lo sono mai stato.
Il punto è che ho 45 anni ed i conti non tornano.
Devo ammetterlo, ho sbagliato quasi tutto e adesso complice pure un po’ di sfortuna, mi trovo a soffrire di solitudine, forse di depressione.
Ho sempre pensato nel passato che il destino in massima parte lo costruiamo noi. Ma oggi non ne sono più convinto o quanto meno non ho la forza di pensarlo più.
Alla mia età, non ho una mia famiglia e vivo con quella che mi resta. Mi illudo di fare il professionista, ma lavoro e mi stresso solo per guadagnare quello che guadagna un giovane lavoratore precario.
Io, che da giovane, immerso nella tristezza perenne della mia famiglia, con padre e madre depressi e ipocondrici, mi sono concentrato nello studio e con lo sguardo nel futuro, per alleviare il clima che si viveva nella mia famiglia.
Ma quando mi sono laureato, avrei dovuto gioire, a maggior ragione per il massimo risultato ottenuto: pareggiare con la volontà la lode ottenuta da un amico-rivale di studio in una laurea che in fondo a me non diceva nulla.
Ed invece niente… era come se un palloncino si sgonfiasse sfuggendoti dalle mani. Il giorno della laurea… per paradosso niente affatto bello.
Avevo dato tutto per questo risultato, anche la mia giovinezza. Pensavo che avrei recuperato successivamente…
Invece non ho fatto altro che buttarmi in un’altra prova, riuscire a concretizzarmi col lavoro. E cominciare a costruirmi una vita.
Stavolta invece un fallimento, dopo una partenza che lasciava sperare di più… al punto che nei primi anni decisi di rinunciare all’insegnamento..
Ancora non ho parlato dei sentimenti… e qui veniamo alla mia anormalità.
Eh si, perché io alla mia età, a parte le poche storie più o meno lunghe, non ho mai concretizzato.
In pratica alla mia età è come se mi fossi fermato alla fine dell’adolescenza. Con la differenza, che oltre ad aver sciupato metà della mia vita, non riesco più a vedere un futuro. Forse perché nell’età fondamentale, non sono riuscito ad imparare a vivere.
E adesso, mi sento vuoto, stanco e solo. Condannato a vivere. Forse fortunato di poterlo fare senza gli sforzi che molti sono costretti invece fare.
Scusatemi per il lungo sfogo.
Max.

Lettera pubblicata il 4 Luglio 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    genoveva -

    Penso che sei molto fortunato anche se tu pensi di non esserlo.

  2. 2
    Andrea -

    Pigro per me vale lo stesso, sono un pò più giovane di te ma anche a me sembra di aver buttato via la mia vita. Non me la sono goduta e non riesco a godermela nemmeno ora. Quando avevo 16 anni mi sentivo molto più maturo e profondo dei miei coetanei, ora è come se ne avessi 16. Non riesco a crescere e non voglio. Vorrei vivere quello che mi sono perso in quell’età ma non ci riesco ugualmente.
    E’ come se fossi intrappolato in un limbo.

  3. 3
    Cantautore -

    Almeno una grande sofferenza te la sei risparmiata, cioè quella di non aver mai sofferto per delusioni d’amore, anche se ora ti senti solo!
    Perché è molto meglio soffrire per mancanza di amore che aver avuto sempre il cuore infranto, come è già successo appunto sia a me che a tanti altri miei compagni di sventura.
    Tanto, prima o poi, da solo ci saresti rimasto lo stesso!

  4. 4
    Andrea74 -

    Solo?
    Come tutti. Se qualcuno mi chiedesse una definizione della locuzione “storia d’amore”, risponderei che è l’intervallo gradevole tra due periodi di solitudine. E la cosa bella è che in questo momento sono innamoratissimo della mia compagnia e prego notte e giorno che non finisca mai.
    Questo è il nocciolo di ogni sentimento di scoramento: mai perdere la speranza, perché è l’ultima cosa che ci rimane..
    Ti auguro di trovare una compagna e l’amore, a me auguro che arrivino un po’ di soldi, perché a differenza di te, sto nella me..lma fino al cervello.

  5. 5
    sospeso -

    max tu sei rimasto libero e felice. Pensa che quelli che si son sposati son pieni di problemi (l’amore della moglie che finisce, la famiglia monogamica che diventa una galera, i figli da mantenere…magari pure cog lioni, gente stressata dal lavoro e piena di responsabilità che non dorme la notte…). Di che ti lamenti…ti è andata di lusso perchè sei stato intelligente da giovane!!!altrochè! Un istinto di sopravvivenza spiccatissimo hai invece!!!

    goditi la vita libera che ti sei conquistato con tanta fatica, goditela con più leggerezza….FAI IL CONSOLATORE CHE FA PRENDERE boccate d’ossigeno alle sposine affrante dal grigiore della vita matrimoniale….divertiti, svagati, viaggia, fatti un hobbie …trova stimoli. Se sei depresso geneticamente curati con medicine appropriate! Insomma SEI LIBEROOOOOOOOOOO ed invidiato da ognuno , E SEI solo al giro di boa!!!!!

  6. 6
    Pigro -

    Grazie a tutti per i vostri pensieri, ognuno di voi mi ha suggerito un aspetto dei fatti che non avevo considerato. Mi avete dato una prospettiva diversa.
    Quella di Sospeso poi mi fatto davvero sorridere (non era facile). Forse forse non sono così sfortunato e ho ancora qualche possibilità di essere non felice, perché la felicità è fatta di momenti, ma sereno.
    P.S. Se sei così giovane come fai capire… forza Andrea.

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