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Basta sputare nel piatto dove si mangia!!!

di Elisabetta79
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Novembre 2012. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 118 commenti

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  1. 91
    kiky9326 -

    @LUNA la domanda l’ho fatta nella lettera precedente a questa, non so con chi parlarne, ho bisogno di tanti consigli perchè questa situazione mi fa soffrire. Il corso di auto difesa l’ho smesso da quando sono stata picchiata perchè appena un uomo/ragazzo muoveva le mani troppo velocemente o anche verso di me io mi stringevo a me dalla paura e poi perchè non volevo dare spiegazioni di un cambiamento così grande in poco tempo.

  2. 92
    LUNA -

    KIKI, ciao. Dicevo del corso (non sapendo che lo stavi già facendo) lontano da una situazione ancora così a “caldo”. In realtà non so quanto possa servire effettivamente per difendersi da un malintenzionato, però per “ricentrarsi” e per la propria autostima può funzionare (per esempio per una mia amica è stato così), per scaricare, anche, certo quando una persona se la sente. In generale (a gusto e fase della vita) credo possano servire a questo scopo, rilassare e o scaricare e a riequilibrare meglio il contatto mente/corpo anche attività come lo yoga o altre invece più dinamiche. (lo yoga a me annoia, per esempio).
    Non ho capito, scusami, quanto tempo è passato da trauma e se hai fatto (forse lo hai scritto, scusa non ricordo) qualche terapia da uno specialista, sia di usuale tipo psicologico o proprio specifica riguardo i traumi.
    Sembra che tu abbia una sorta di “memoria” fisica della cosa…
    Quindi (scusa se sono diretta) con i preliminari va tutto bene?
    Non hai problemi con il contatto fisico ma in una determinata, specifica situazione?
    Un consiglio banalissimo e forse scemo o che magari hai già ampiamento attuato: credo che forse dovresti regarlarti un po’ di coccole tu. A cominciare da bei bagnetti caldi in cui ti dedichi a coccolarti anche gli alluci e i mignolini, alle caviglie e alle orecchie. Spalmarti creme profumate ecc. Magari non serve, non lo so, ma tentar non nuoce. Intendo il fatto che se ti è rimasta una memoria fisica pessima penso non possa farti che bene associare al tuo corpo memorie positive, anche non necessariamente connesse ad un’altra persona. Ho fatto a suo tempo una lezione (poi non sono riuscita a fare il corso per ragioni di tempo) di Feldenkrais, mi pare si chiami così. A parte che fa bene per la schiena mi pareva interessante l’impostazione di movimento libero, personale, di autoascolto, almeno per come ha svolto la lezione l’insegnante. Questo come contorno. Ti ho chiesto appunto se hai in qualche modo affrontato i traumi anche in sede adeguata se tu lo avessi ritenuto o lo ritieni necessario.
    Non tormentarti comunque con la cosa “non ci riuscirò mai” o cose del genere. Non ti serve. Il tuo fisico comunque non vuole remarti contro. Sei sempre tu.

    ELISABETTA: ovviamente non conosco te, la tua vicenda, i tuoi rapporti con le persone coinvolte, quindi ciò che ti scrivo, e scusa l’invadenza, è rivolto a te ma puoi anche “disconoscerlo”, ovviamente.
    A me sembra che tu sia ancora troppo legata al tuo ex. che tu abbia ancora delle aspettative nei suoi confronti. Anche che sia lui a risolverti questo dilemma (umano) sul perché dando amore hai ricevuto calci nel sedere e molestie invece di ciò che “di regola” si dovrebbe ricevere dando. Dovremmo ricordarci però che non funziona così. Dare amore non è un’assicurazione di riceverlo e frasi come “ho dato 1000, perché invece di darmi almeno 100 mi ha dato meno 100?!?”, pur essendo umanissime, non vogliono dire nulla. Mi spiego meglio: è vero che in linea di massima

  3. 93
    LUNA -

    se siamo assertivi è più facile ricevere assertività, e idem con l’amore e l’affetto. Ma dipende anche da dove seminiamo i nostri semi, su quale terreno. La vita ti sorride se la guardi sorridendo e spesso se entri in un negozio e la tipa dietro il bancone ha un atteggiamento negativo magari da sorriso e assertività nasce un rimando positivo, un punto di incontro. Io a questo ci credo e infatti non vado in giro ponendomi negativamente verso il prossimo, e ho per esempio anche degli ottimi amici da una vita con cui condivido rapporti e emozioni positive. Tuttavia di per sè amare qualcuno o trattare bene qualcuno non farà automaticamente sì che ci sia “la giustizia” a cui fai riferimento. Del resto, per questa “giustizia”, lui trattandoti di m… avrebbe dovuto ricevere m… o per lo meno indifferenza, invece, come noti tu stessa, riceveva il contrario. Dunque la questione è un’altra: lui funziona così, e segue le sue regole. Sta a te cosa fartene rispetto al tuo modo di vedere la vita e i tuoi rapporti. Il fatto che non possiamo “controllare gli altri”, ciò che provano, come funzionano o come si rapportano con noi non significa che allora possono farci quello che vogliono. Ovvero, non è che perché non posso controllare gli altri non ho diritto di sentire e di dirmi che una situazione non mi va bene. Se io sento di volere un rapporto basato sulla parità,la reciprocità, il rispetto e lo scambio e il sostegno è chiaro che posso dire: questo comportamento di tizio non va bene per me, non lo accetto.
    Però se tizio funziona a modo suo non cambierà perché secondo una regola, anche di comportamento umano sociale e relazionale, dovrebbe comportarsi diversamente.
    Il mio consiglio è di affrancarti il più possibile da questa persona. Nomini fb dicendo che non vi parlate, ma pare, scusami, che speri che in qualche modo questo contatto si realizzi. Certo in forma diversa da prima, però non hai tagliato il cordone.
    E non so, onestamente (questo lo sai tu!) quanto bene ti faccia, almeno in questo momento, frequentare e sentire una persona a lui così vicina come sua madre.
    A te, anche per stare meglio, forse farebbe proprio bene cambiare aria.
    Lui si è comportato molto male, lo abbiamo capito. Ho già detto che non giudico i meccanismi per cui una persona rimane incastrata nella dinamica che descrivi. Però puoi domandarti, ed è questo che da fuori ti diceva KOMBO, quali tue “false idee” ti hanno comunque portato anche però persino ad aumentare le dosi di dolcezza tentando di far capire ad una persona che avrebbe dovuto vedere la dolcezza mentre ti lanciava pietre e ti usava contro quello che per te avrebbe magari potuto (o dovuto) ottenere un altro effetto. Non si tratta di odiare costui. Ma di affrancarti da lui in un certo modo sì, e anche da certe domande, umane ma non funzionali, che ti fai. Le domande “giuste” portano a migliori intuizioni. Affrancarti: non sono certa che tu lo stia facendo. Ovviamente sai tu. (per riflettere, non per giudicare, bacio!)

  4. 94
    kiky9326 -

    @LUNA no, mai affrontato il problema con psicologi eccetto una volta, ma prima di incontrare il mio attuale ragazzo. C’è un centro nella mia città in cui ci sono psicologi che offrono un servizio nel quale si parla e se possono ti consigliano, ma non riuscivo a “essere me stessa”, non so spiegarlo bene. Ho provato con i massaggi tutto bene, l’importante è che fosse una donna a massaggiarmi, se mi massaggiava un uomo provavo repulsione. E’ passato un anno e 5 mesi da quel pomeriggio e visto i progressi che sto facendo, per adesso riesco a fare a meno di uno psicologo. Per i preliminari va meglio e deve essere una cosa molto graduale, se no poi succede che il mio corpo lo respinge. E non riesco a spogliarmi del tutto (la biancheria intima rimane), non per l’imbarazzo, ma perchè c’è qualcosa di più forte che mi trattiene. Con il contatto fisico va quasi tutto bene, quasi perchè bocca e mani devono rimanere sopra l’ombelico se no scalcio. Lo so che mi ci vorrà del tempo, ma questa situazione mi fa stare male. Vogrrei fare l’amore con lui, ma appena si presenta l’occasione, cado in uno stato di confusione e paura in cui arrivo pure (pochi minuti) a pensare male del mio ragazzo. Non so cosa fare, ho pensato che forse ci sono troppe paure a trattenermi pur sapendo che lui è un bravo ragazzo. Non so cosa pensare, mi sento in colpa perchè il mio ragazzo si prende delle conseguenze da una situazione che non ha creato lui, anzi, da cui lui mi ha aiutata ad uscire. Vorrei avere un rapporto normale con la persona che amo e non ci riesco per cose che sono solo nella mia testa.

  5. 95
    passante -

    Ragazze/Donne… al momento non ho tempo per scrivere molto…solo una cosa, non riesco davvero a concepire come vi troviate tutte con tipi che poi finiscono a menarvi davvero.
    Per me inconcepibile fare violenza fisica su una donna, mi sentirei un verme a dir poco…l’unica cosa del genere che potrei immaginarmi è tirare un ceffone al massimo per calmare magari una crisi isterica esagerata…
    Con questo non voglio certo sminuire tutte le forme di violenza psicologica che uno magari anche inconsciamente (a meno che proprio non sia un sadico…) può infliggere…
    Ma dico …dove andate a tirarli fuori sti tipi che alzano le mani ?
    No perchè vedendo pure i miei amici non mi risulta che nessuno meni le donne…
    Boh davvero, è scandaloso che al giorno d’oggi ci siano ancora casi del genere e che non sembrino neanche tanto isolati…
    cmq scappate a gambe levate se uno fa violenza, via e a mai più rivedersi!
    E denuciateli pure subito senza nessuna remora.

  6. 96
    realtàdeifatti -

    ma “passante”..la cosa che si evince dalle tue giuste considerazioni è che alle donne piace buscarle…o per meglio dire sembrano particolarmente attirate dai tipi burberi, selvaggi e maneschi!1! ahahhahaha alla prox un bel pugno nei reni non glielo leva nessuno 🙂

  7. 97
    sarah -

    @kiky
    perchè non provi a fare questo esercizio:stai per un pò nuda in casa,totalmente nuda,magari dopo la doccia,mettiti a letto e spalmati delicatamente con gli occhi chiusi la crema per il corpo,puoi anche provare insieme al tuo ragazzo,io sopo il mio ex avevo paura,mi aveva fatta male,non aveva delicatezza,era irruento ed è stato orribile,neanche mi guardavo,poi iniziavo a coccolarmi a tenere di più al mio corpo,ad accarezzarlo e a rilassarlo e devo dire che ha funzionato 🙂 provaci!ci vuole tempo ovviamente ma comunque hai bisogno di rilassarti tantissimo e solo il tempo non ti aiuterà,aiuta te stessa!

  8. 98
    LUNA -

    PASSANTE, io son la prima a dire che il problema non è di ‘genere’. Gli uomini stessi si indignano di fronte agli uomini violenti, non riconoscendoli come ‘colleghi’, semmai come individui pericolosi anche per le loro compagne, madri, figlie e sorelle. Peraltro esistono donne fisicamente violente. Verso altre piccole donne e donne, e piccoli uomini. Uomini, per ragioni di forza fisica, è più difficile, ma non impossibile. Quindi il concetto semmai è firmare la catena della violenza. Passante, neanch’io credo che tra i miei amici ci siano uomini violenti. No, non penso proprio. Tieni conto in generale, però, che non tutti i violenti l’hanno scritto in faccia palesemente, nei modi e nelle parole eclanti. Non hanno tutti l’aria del bullo di periferia, e magari pesano pure 50 kg. Non son tutti con l’aria da tossici o da una sera in questura. E non vanno a dire in giro che pestano la moglie o la trattano di m… ‘che hai fatto ieri?’ ‘ho strattonato mia moglie’. Con ciò voglio dire che forse incontri dei ‘violenti’ al bar e non lo sai. Anche perché non sempre si presentano aggressivi, a volte son repressi. Tanto da sembrare timidi. E tra l’altro una certa dose di aggressività, anche sublimata, nella nostra società è anche piuttosto tollerata. Quindi? Quindi dove l’hai trovato il violento? Se non ce l’aveva scritto

  9. 99
    elisabetta -

    LUNA,ora non posso, ma ti rispondo domani perchè quanto hai detto non è completamente vero per quanto riguarda me, anche se molto interessante.

  10. 100
    LUNA -

    (scusate i refusi, ‘fErmare la catena’ ovviamente e ‘eclatanti’. Son senza occhiali :p) in fronte, non dava segni tali ed evidenti, l’hai conosciuto in questo mondo, nella vita di tutti i giorni, dove potresti conoscere chiunque. E con un biglietto da visita che magari era l’esatto contrario. Un mio amico ha avuto una morosa fuori come tre cavalli, gelosa paranoide, stalker e violenta. Una donna. Non l’ha conosciuta così. Io, che l’avevo vista poco, tre volte, in altro contesto, potevo percepirla un po’ particolare, ma a sentir lei parlava di sè e della vita come un angioletto. La terza volta a dire il vero disse un paio di cose un po’ strane (‘campanellin d’allarme’) ma niente di così eclatante e visibile da far pensare nell’immediato a quel dietro le quinte. Un’altra mia amica si mise con uno che in pochi mesi le fece una violenza psicologica da ridurla (momentaneamente) in poltiglia, anche perché, avendo lei un problema di salute, aveva le difese basse. Me ne parlava, prima, come un principe azzurro. E la prima volta che li vidi insieme lui le metteva il tappeto rosso, sorridente, spiritoso, solare, brillante. Ok, ammetto che pensai che per me (per me) era un tipo sopra le righe e pareva avesse ingoiato una centrale elettrica. E a me, in generale, la gente vivace o di per sè anche molto particolare non è che dia fastidio. Lui mi stonava, forse per quella sua aria perfetta e i sorrisi a 45 denti. A istinto. Però di sicuro male non la trattava, ai tempi, e se piaceva a lei… Per inciso ora a distanza di molti anni il tipo è sposato e ha un figlio. Chissà. Dubito che avrà cambiato personalità. Anche se dipende con che personalità si sta mescolando. Anche affine alla sua. Che abbia risolto un certo modo di funzionare senza un buon psichiatra però dubito fortemente. Questo per: dove si trovano. Col senno di poi certi banali o meno segnali li ricostruisci. E in seguito più facilmente li sgamerai. Ma metterei su due piani diversi cercarli/sceglierli/trovarli e scoprire via via delle più eclatanti caratteristiche/restarne spaesati/spostarsi. Anche perché certe cose si rivelano spesso in una quotidianità molto vicina. E non stiamo parlando semplicemente di caratteri di m, incompatibilità, modi di fare. Anche se col senno di poi, a ‘naso’, starai più attento/a. E’ rivedrai magari certi parametri di scelta. Però capita, anche senza andartela a cercare. Anche se, per dire, sei attratto/a da chi ti sembra fragile e ha problemi e hai un’idea incasinata d’empatia e di ‘ti aiuterò’, da rivedere, non è che stai cercando una persona problematica che ti bastona, e se hai troppo bisogno d’amore e ti incanta un apparente pifferaio magico che ti parla di mari e monti troppo presto e in un certo modo (campanello…) non è che stai cercando per forza ciò che sta veramente dietro. Anche se rileggere la questione, anche la propria parte (fosse pure di ingenuità eccessiva) in modo costruttivo è importante KIKKI: sai tu. Dici che ce la fai da sola e ti puoi e devi ascoltare tu. Ma nessuno e niente ti obbliga a non andare da uno psicologo, quando per te è il momento, e magari allegerirti il percorso e avere informazioni e strumenti più mirati e darti certe risposte prima. Se stai psicologicamente e emotivamente soffrendo e puoi avvalerti di un sostegno (diverso da amici e moroso, perché specializzato) non vedo perché no. Sarai cmq tu a farcela con le tue forze e risorse. Ma magari in modo più chiaro e mirato.

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