Ciao a tutti,
mi sono alzata stamattina con la voglia di esprimere il mio punto di vista sulle cose, in questo caso forse tirare le orecchie a un pò di persone…e lo dico a voce alta perchè l’ho fatto anche con me stessa dopo tanta tanta autocritica..
Benedetto Dio, continuo a leggere e sentire di storie dove ci si lamenta sempre di ciò che si ha, nel bene e nel meglio, di persone che esordiscono con “lei/lui è perfetta/o, davvero, è dolcissima/o, le/gli voglio un gran bene ma non la/lo amo..non provo + le farfalle nello stomaco..!”, per poi finire per innamorarsi di chi li tratta male e tornare a lamentarsi perchè “io la/lo amo da morire, ma lei/lui neanche mi considera! Perchè succede proprio a me? perchè non mi ama”?
E a quel punto mi verrebbe da rispondere: VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA..
Ci sono un sacco di persone, me compresa, che soffrono per ragioni vere, che sperano davvero di incontrare finalmente qualcuno che le ami davvero e da amare ancor di più, e sinceramente, e sottolineo sinceramente, mi fanno schifo (non mi vergogno a dirlo, anzi se potessi direi di peggio!) quelli che sputano nel piatto dove mangiano, coloro che hanno accanto persone rare e introvabili, ma che hanno l’ardire di rinnegarle per dare soddisfazione a pruriti intimi che solo una/uno stronzo può soddisfare!!
E poi piangono perchè vengono scaricate/i??
Ma ben gli sta, porco cane! ben gli sta!!!
La verità è che la natura umana è incontentabile, vuole sempre ciò che non ha e rinnega ciò che ha.. e poi piange sul latte versato!
E poi mi si viene a dire l’importante è seguire il proprio cuore??
Ma per favore non fatemi ridere!! A volte per scegliere chi si vuole accanto la passione non basta, perchè la passione, come è fisiologico che sia, può passare, ma se ci sono gli altri ingredienti, quelli valutati anche con la testa, allora la storia può durare! Se ci si basa SOLO sul richiamo degli ormoni, a scapito di altre qualità piu durature, allora tutte le storie sono destinate a fallire.
E la cosa che mi rattrista di piu, è che in questa società fasulla di oggi, dove vige l’usa e getta, sono le persone “mature” e di una certa età le prime a non aver capito la differenza tra innamoramento e amore, il primo basato sulla passione, il secondo su qualcosa di molto piu forte che si consolida nel tempo e che supplisce il venir meno del primo.
Ed ecco mogli e mariti con una vita soddisfacente, con un coniuge che li ama davvero, che cercano di rimpiazzare la “scontatezza” del proprio matrimonio con improvvise passioni nascoste e clandestine che trasmettono i brividi!! Ahahahahah, che ridere!!!!
La noia? basta con questa stupida e banale quanto mediocre scusa del cavolo! Leggo anche di chi dice “non posso stare con una persona che non fa che trasmettermi noia, sempre li, sempre scontato, non fa mai niente per farmi divertire!”
Bene, può essere vero, ma ci si chiede mai cosa siamo noi disposti a dare o fare per sconfiggere la noia? o siamo sempre li ad aspettarci che siano gli altri a fare i miracoli, senza mai pensare che qualcosa potremmo farla anche noi per ridare vita ad un rapporto!
Queste sono le scuse banali e di comodo per chi vuole giustificare le proprie viscide e meschine decisioni! Niente di più!
E per concludere, c’è una cantante che non mi è mai piaciuta davvero, ma in una sua canzone dice una verità assoluta “prima di pretendere qualcosa, pensa prima a ciò che puoi dare (o aver dato!!!!!!) tu!!
Mi sembra un ragionamento eccessivamente moralista. Se a un certo punto uno smette di provare certe sensazioni per il partner, cosa dovrebbe fare? Rimproverarsi? Costringersi a provare qualcosa?
A un certo punto le cose finiscono, per forza. Possono avere un finale brusco, doloroso, oppure più dolce e morbido.
”Ci sono un sacco di persone, me compresa, che soffrono per ragioni vere, che sperano davvero di incontrare finalmente qualcuno che le ami davvero e da amare ancor di più”
Davvero dipendi così tanto da una persona che nemmeno conosci? Ti crea tutta questa sofferenza il fatto di non avere ancora instaurato un legame di morbosa dipendenza?
Credo che ci sia molta confusione riguardo la parola ”amore”. Cosa significa amare? volere il bene di una persona? e allora perché non accettare che una persona può essere felice anche senza di noi?
Il fatto è che vogliamo l’esclusiva sulla felicità del partner. Vogliamo essere l’unica fonte di gioia per l’altro. Ma questa è una forma bieca di dipendenza, di riduzione di una persona a un oggetto atto a colmare le nostre lacune emotive.
Cerchi qualcosa che non puoi avere. Pretendi che qualcuno ti accetti e ti si carichi sulle spalle (quando sei la prima a non accettarti) sperando che finalmente ti salverà. E’ la riproposizione inconscia di nocive favole disneyane che probabilmente ancora ti lavorano nel cervello.
La cosa triste è che questi discorsi vengono ritenuti adulti e seri. Da persona con la testa sulle spalle. Invece sono veramente infantili e ripropongono una dinamica di dipendenza come quella che c’è tra genitore e figlio. Infatti non cerchi un amante, ma un padre.
Ciao, ti do ragione quasi per tutto. Trovo come te, tremendamente crudele abbandonare una persona che ama, solo per soddisfare un proprio istinto o per uscire dalla routine quotidiana, chiamata oggi “noia”. Però ti dico, io ho un ragazzo che per i primi 3 mesi, voleva terminare il nostro rapporto. Non c’era un’altra, non era noia, era paura. Mi diceva di volermi un bene immenso ma non tanto da amarmi, ne abbiamo parlato e la cosa si è risolta. Per via di “problemi” (non le solite cavolate) con il mio ex, dopo un mese dove lui mi dimostra che mi ama, che per lui sono importante e che mi darà tutto il tempo che mi serve, io voglio mollarlo. Ma mollarlo davvero, provavo addirittura fastidio quando stavo con lui e questo mi faceva veramente soffrire. Poi ho capito il perchè di tutto questo, ho iniziato a vedere “lucidamente” la questione e ora stiamo bene. Quindi per me se è per paura (cose serie), si può “scappare” (non con qualcun altro ovviamente e ne mille volte) e avere dei dubbi e tornare indietro a chiedere scusa (come abbiamo fatto entrambi).
applauso scrosciante (clap-clap-clap-clap)
@kombo io l’ho letta in modo diversa, do ragione anche a te quando dici che le cose possono finire (in diversi modi) e che non ha senso continuare una relazione se non c’è del sentimento. Però, per me non è giusto mollare una persona per la nuova fiamma,(dal punto di vista della passione), se però si è in una situazione dove l’altro non ci tratta bene (le cose piccole non contano, è chiaro che va anche valutata la situazione in cui si è), dove certi atteggiamenti danno fastidio e dove si è già parlato senza risolvere niente, quella persona non è fatta per noi e va lasciata. Mi rivolgo sempre a te kombo, parlando per me, io ho dato tutto per questo ragazzo, l’ho aiutato, sostenuto e consolato (come in una normale coppia) e lui oltre ad avermi tradito (perchè per lui: l’uomo non è di legno, non perchè non stava bene con me, solo perchè era lontano da me e ne aveva voglia), me le ha anche date perchè io lo volevo mollare dopo che appunto era stato con un’altra. Ti chiedo: è da moralista pensare che queste persone fanno schifo?
Amare vuol dire volere il bene dell’altra persona, con o senza di noi, ma io ho il potere di non farmi capire quando parlo! E se parlo in un certo modo è perchè in certe situazioni ci sono passata sia nel bene che nel male.
“Mi sembra un ragionamento eccessivamente moralista. Se a un certo punto uno smette di provare certe sensazioni per il partner, cosa dovrebbe fare? Rimproverarsi? Costringersi a provare qualcosa?”
Dico solo che non capisco quelle persone che lasciano chi li ama per davvero non per delle GIUSTE CAUSE, ma perchè non sentono piu il brivido di una volta, per correre dietro agli stronzi.. Loro si che ti animano le giornate! Poi piangono perchè gli stronzi li hanno mollati a loro volta.. Allora mi puoi dire “forse non è mai stato amore” e lì ti capirei..
L’amore non è obbligo, ma non si misura neanche solo dalle farfalle nello stomaco, l’amore è qualcosa che va coltivato e va oltre tutto!
Io al momento sono single e sinceramente non posso dire stare benissimo, ma neanche male come un tempo, sono stata io a lasciarlo l’anno scorso, ma non perchè non “vibravo” piu di piacere (perdonami se non sono cosi superficiale’, dott. KOMBO CARISSIMO!), ma perchè mi sono accorta che le strade si stavano dividendo. Non ho nessuna riproposizione inconscia di nocive favole disneyane che probabilmente ancora mi lavorano nel cervello, cerco solo un amore maturo e non superficiale come forse lo intendi tu che dai per scontato che debba finire per forza!!!! Complimenti davvero!!!!
Forse sei proprio tu che non hai capito la differenza tra amore e passione.
E ti sei discostato anche dall’argomento in maniera scandalosa. Prova a rileggerlo e poi mi dirai!!!
Mio Dio, quanta miseria d’animo vi è in giro!!!
KIKY9326: complimenti! Credimi mi rincuora sapere che c’è gente seria come voi 2 che avete capito meglio di me e il dott. KIMBO come si sta sulla terra!!! Un bacio sincerissimo! 🙂
Non ho parole. Complimenti. Un discorso che ha veramente un senso.
Da applauso
@ Elisabetta79:
“Dico solo che non capisco quelle persone che lasciano chi li ama per davvero non per delle GIUSTE CAUSE, ma perchè non sentono piu il brivido di una volta, per correre dietro agli stronzi”
Giuste cause? La vita è giusta? la morte è giusta? Non stiamo parlando di una dichiarazione dei redditi. Stiamo parlando di sentimenti, e in questa sfera, forse più di ogni altra, il concetto di giustizia è molto aleatorio.
Pretendi di quantificare i sentimenti. Se dò tot, devo ricevere tot. Ma non funziona così, per quanto possa essere bella una cosa del genere.
Spesso ci ritroviamo a dare più di quanto riceviamo. Oppure a ricevere più di quanto abbiamo dato. E’ possibile parlare di giustizia? Ho ricevuto poco, e allora? Mi vado a lamentare con il partner di turno perché non mi ha voluto cambiare il pannolino? Esiste un tribunale dei sentimenti dove accusare chi non ci ha amato abbastanza?
Del resto, alcuni possono darti ragione perché parlano da persone ferite che vogliono quello che gli spetta. Ovvero, almeno tanto amore quanto ne hanno dato.
Ma questo non è amore; è attaccamento, dipendenza. E infatti è la riproposizione della dinamica genitore-figlio.
“cerco solo un amore maturo e non superficiale come forse lo intendi tu che dai per scontato che debba finire per forza”
Cerchi nell’amore una trascendenza dall’umano che può darti soltanto durante alcuni atti estatici legati alla sessualità. E’ come se volessi ottenere del succo di limone spremendo una noce.
Credo che sia proprio la passione a dare senso a tutto. La passione per qualsiasi cosa. Perché la passione è l’amore applicato alle azioni.
Se a un certo punto la passione verso una persona finisce, perché si dovrebbe continuare a parlare di amore? per le “giuste cause”?
Non è meglio un attimo di amore, incorruttibile, immortale, bello, stupendo e meraviglioso, piuttosto che una vita di convivenza sporcata da litigi, sotterfugi, gelosie, ripicche, meschinità?
Capisco il tuo punto di vista, perché la maggior parte delle persone la pensa come te. Ma è un modo di pensare che espone a molte delusioni e frustrazioni e che ripaga molto poco.
COLAM’S E FABRIZIO: il vostro sarcasmo non mi tange…
@TUTTI: io parlo cosi perchè so di persone che sono distrutti dai rimpianti di non aver fatto tutto il possibile per salvare il rapporto e per aver capito di non aver fatto un grande affare a lasciare qualcuno per fuochi di paglia.
Parlo cosi perchè ho visto tanti amori rinascere grazie all’impegno di entrambi…
Parlo cosi perchè sono convinta che se l’amore finisce per dei fuochi di paglia, allora amore non è!
Parlo cosi perchè credo che l’amore (se tale è stato) può finire ma per motivi gravi legati di fondo alla mancanza di rispetto o a grossissime incompatibilità di carattere, e non perchè non si riesce a tenere il pisello al proprio posto!!
@ kiky9326:
“Ti chiedo: è da moralista pensare che queste persone fanno schifo?”
No, semmai è semplicistico. Bisognerebbe invece capire la dinamica di fondo, che ha fatto sì che tu aiutassi qualcuno che poi ti avrebbe fatto del male.
E’ probabile che non sia un fatto casuale. Probabilmente vedevi in lui elementi di forza a te estranei, e avevi il desiderio inconscio di svilupparli anche tu, dentro di te.
Forse questo rapporto ha attecchito proprio sulla base della tua scarsa autostima.
Certo, lui si è comportato male. Ma tu glielo hai permesso. Ti sei sottomessa a lui, volendolo fare. E’ facile dire “è uno stronzo”. Va bene, lo è. Ma cosa cambia? Il cambiamento lo porta il fatto di capire perché ti esponi a situazioni del genere e perché permetti che gli altri ti trattino in questo modo.
Bravissima, sei molto matura.