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Basta piagnistei! Il lavoro non è un diritto, è un mercato!

di white knight
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Lettera pubblicata il 4 Aprile 2023. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 173 commenti

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  1. 131
    maria grazia -

    Trader, datti pace. O non capisci o non vuoi capire il senso di ciò che viene detto. Come diceva il buon Itto, scrivi un mare di cagate.

    Sinceramente non ho voglia di perdermi in discussioni non sense. Chiunque è dotato della facoltà di capire quello che legge sa cosa intendevo dire.

  2. 132
    Trader -

    MG, Non sto dicendo cagate, semplicemente tu non sei in grado di capire. Grazie alle mie cagate guadagno soldi. Ma che ne sai, MG?
    Sei presuntuosa come lo era Elena. Oh, avevate in comune anche questa caratteristica, che caso!

    WK: “paragonare il sistema economico attuale all’Antico Egitto equivale a paragonare il governo Meloni al ventennio fascista: roba che solo i pidioti fanno”
    E chi ha fatto il paragone? Io ho solo menzionato una frase di un film USA del 1987, la Meloni non c’entra.
    I precari. Come disse Barbero, la passione di Streghetta, i precari per un’impresa sono meglio della schiavitù classica. Gli schiavi dovevano essere mantenuti quando erano anziani o in un periodo di crisi in cui non c’era bisogno del loro lavoro. A differenza dello schiavo, le aziende possono liberarsi dal precario inutile.
    “Il problema è (o quantomeno a breve sarà) loro”
    Il problema sarà di tutti, sarà un problema sociale. Qualcuno dovrà mantenerli, se non lo fa lo Stato, lo farà la…

  3. 133
    Trader -

    famiglia. E non diciamo assurdità del tipo “se non sanno e non hanno voglia di fare niente, che muoiano di fame”. Avere tanti squattrinati significa avere una società povera con tutti ciò che ne consegue, come l’aumento della criminalità.

  4. 134
    white knight -

    Trader nr. 132: a parte che il discorso su una fantomatica “previdenza sociale” per gli schiavi nel passato (in che epoca e in che civiltà poi?) mi sembra una supercazzola pazzesca…
    E poi “A differenza dello schiavo, le aziende possono liberarsi dal precario inutile”… detta così suona molto poco elegante, ma in realtà è proprio il sacrosanto principio del libero mercato! Mi avvalgo della collaborazione di qualcuno finchè mi genera un’utilità: c’è qualche problema? Allora anche il mio barbiere potrebbe accusamri di ricorrere a lui solo quando ho bidogno di tagliami i capelli, LOL!
    Il fatto che sia un libero professionista (o imprenditore) e non un lavoratore dipendente lo rende meno degno di tutela?
    Cioè secondo me il lavoro dipendente e le relative regole e protezioni dovrebbero diventare un po’ più smart (così come sono impostate è roba vecchia di mezzo secolo ormai!).
    Wake up!!
    E poi scusa, ma proprio tu parli? Prova a fare il trader in un mondo Komuista, LOL!

  5. 135
    Trader -

    ““previdenza sociale” per gli schiavi mi sembra una supercazzola”
    WK, non hai capito. Infatti non ho mai parlato di welfare per gli schiavi, cioè non ho mai detto che fossero mantenuti dallo Stato quando diventavano vecchi o quando non servivano. Li mantenevano i loro padroni. E’ vero che i padroni avevano diritto di vita o di morte sui loro schiavi, ma se fosse stato diffuso il metodo di sbarazzarsene uccidendoli o facendoli morire di fame, si sarebbero sviluppate pericolose rivolte da parte degli schiavi disperati, vedendo il destino a cui prima o poi sarebbero andati incontro. Nell’antica Roma, dove il pericolo di vaste rivolte servili era alto a causa dell’alto numero di schiavi, lo schiavo poteva addirittura essere liberato, acquisendo lo status di liberto.
    Inoltre comprare uno schiavo costava molto. Era come un animale o un macchinario, un investimento. Sarebbe stata una perdita economica uccidere gli schiavi in periodi in cui c’era poco lavoro.

  6. 136
    Trader -

    La schiavitù era antieconomica per la società, solo imperi molto ricchi come quello romano, turco, gli Stati confederati americani potevano supportare un massiccio sistema schiavistico.

    “…c’è qualche problema? Allora anche il mio barbiere potrebbe accusamri di ricorrere a lui solo quando ho bidogno di tagliami i capelli…”
    Non è un paragone pertinente. Se il barbiere perde un cliente, non perde tutta la fonte di reddito, il precario se viene congedato si, a meno che non faccia il doppio o triplo lavoro. Esempio pertinente: sei un precario con famiglia. Ti licenziano dall’unico lavoro che sai fare. E’ un problema secondo te?
    Se almeno si trovassero facilmente altri lavori.

    “ma proprio tu parli?”
    Si, io che non ho MAI licenziato nessuno;
    io, che do lavoro a tante persone contribuendo a finanziare le imprese;
    io, che sostengo le teorie keynesiane (con il comunismo non c’entrano)

  7. 137
    Max -

    Qui ci vuole una freddura che renderebbe meglio a voce che per iscritto, ma ci proviamo. Alcuni sostengono che l’economista John Maynard avesse idee simili al comunismo, il Keynesatto.

  8. 138
    Trader -

    Riprendo l’ultima frase del mio ultimo commento: “sostengo le teorie keynesiane (con il comunismo non c’entrano)”

    Anzi, Keynes proponeva la sua politica economica dello Stato imprenditore proprio per evitare che dilagasse il comunismo provocato dalle crisi economiche innescate dal libero mercato. Si credeva che il mercato si regoli da solo. Keynes sosteneva il contrario, il mercato non si regola da solo, deve esserci l’intervento dello Stato nel mercato.
    Anni fa ho lavorato molto con dei docenti di politica economica per analizzare la crisi innescata dai mutui subprime (quella cominciata nel 2007, crollo dei mercati finanziari, poi come tutti sappiamo nel 2008 chiuse i battenti Lehman Brothers, disoccupazione, ecc.).
    Ebbene, nei decenni precedenti erano state smantellate le norme che lo Stato aveva creato per regolare il mercato.

  9. 139
    white knight -

    Auspicare l’intervento dello stato nell’economia significa auspicare tutto e niente. Perché si va dall’estremo ultra capitalista dove lo stato è quasi del tutto assente (se non addirittura uno strumento del capitalismo stesso) a quello opposto, ossia il komunismo.
    Personalmente, se al primo estremo poniamo il valore 0 e al secondo il valore 100, auspicherei una soluzione pari a 30…
    Comunque trader… non è che togliendo la possibilità di fare i contratti a tempo determinato questi si trasformino magicamente tutti in indeterminato… si trasformano nel nulla perché a quel punto le aziende non assumono più dello stretto necessario…
    Oppure cominciano ad investire in tecnologia (finalmente), andando così a sostituire il lavoro umano con quello meccanico. Tieni presente che con l’avanzare della tecnologia e della IA ormai la grande sostituzione è imminente… per questo sarebbe bene “allegerire” le politiche del lavoro, anziché appesantirle ulteriormente.

  10. 140
    Trader -

    Max, mi piacciono le tue freddure!

    WK, comunismo e politiche economiche keynesiane sono due cose diverse. L’economia pianificata comunista fondamentalmente consiste nell’essere tutti statali. Le politiche economiche keynesiane consistono nell’intervento statale come imprenditore nei periodi di crisi e nella regolamentazione del mercato da parte dello stato.
    Io sono favorevole alla tecnologia. Inizialmente causa disoccupazione, ma poi si possono creare nuove professioni. Le prime industrie hanno creato disoccupazione, ma poi si sono creati nuovi lavori. Prima dell’epoca industriale tante professioni non esistevano: massaggiatore, maestro di tennis, ecc.
    Non hai risposto alla domanda: se tu erdessi l’unico lavoro che sai fare, sarebbe un problema?

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