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Lettera pubblicata il 4 Aprile 2023. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore white knight.
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Ma che dici, Elena… Ehm… Maria Grazia. E’ ovvio che un venditore propone un prezzo un po’ più alto di quello che pensa di realizzare. Infatti è inutile scrivere negli annunci “prezzo trattabile”, tutti i prezzi sono trattabili. La contrattazione sul prezzo è ovvia, è difficile che un compratore accetti senza provare a buttare giù qualcosa del prezzo. Ma questa non è speculazione, è la dinamica normale di ogni compravendita. Se non c’è incontro tra domanda e offerta, bisogna adeguare il prezzo.
Golem, quando stavo a Milano mi dovetti adattare ad abitare con altre persone. Da solo avrei speso tutto lo stipendio per pagare l’affitto di un monolocale. Anche a Venezia gli affitti erano improponibili. A Mestre costava di meno, ma pur sempre alti. Bisognava cercare verso TV per avere un affitto accessibile.
Nel 2008 in Italia i prezzi degli immobili tenevano nonostante in USA già da un anno era esplosa la crisi dei mutui subprime, ma da lì a poco calarono anche da noi. Poi con
l’introduzione dell’IMU di Monti nel 2012 e in generale con la crisi del debito sovrano europeo, che ha creato problemi economici e disoccupazione, il mercato immobiliare entrò in crisi. Mi ricordo che su un cancello di un comprensorio di condomini non c’era più spazio per affiggere cartelli “VENDESI”. Su ogni portone c’erano uno o più di cartelli “VENDESI”. Che tempi, Golem.
Golem, hai fatto dei buoni affari con gli immobili. Mi ricordo che avevi già menzionato l’appartamento che avevi comprato per tua figlia.
“E perché mai avrei aperto un sito personale quando avrei potuto tranquillamente usare dei fake?”
E perché mai stai scrivendo su LaD se puoi usare il tuo sito personale?
Perché sul tuo sito non ti fila nessuno.
Trad, quello di mia figlia fu davvero un colpo di fortuna, che tra l’altro trovò lei dopo che assieme ne avevamo visti diversi che non ci soddisfacevano. 45 mq, vicino casa nostra, su due livelli con sottotetto spiovente, e soprattutto a un ottimo prezzo. Ristrutturato è venuto un gioiellino, anche perchè io amo lavorare sugli ambienti piccoli, dove sfrutto ogni centimetro nel modo migliore possibile. Ma quel sottotetto a mansarda, dove ho fatto la zona letto, coi lucernari che guardano il cielo e “suonano” con la pioggia, devo ammettere che gliel’ho invidiato. L’avessi avuto io alla sua età, sarei stato un bravo ragazzo e poi un uomo mite, invece di una canaglia quale sono.
Per quelli che ho preso alle aste devo ringraziare la bravura e l’onestà di un impresetta di due fratelli calabresi milanesizzati. Bravi ragazzi, pazienti e lavoratori come pochi. Infatti non resistendo a Milano se ne sono tornati al sud, e forse per questo motivo ho smesso di frequentare le aste: non mi fidavo di nessun altro.
Ci mandiamo sempre i saluti nelle ricorrenze festive.
Come sempre il nostro brokerman de noiartri non ha capito un cacchio!
Io parlavo più che altro di trading immobiliare ( argomento legato anche alla finanza e che tu dovresti conoscere ). In questo campo i prezzi di rivendita possono scendere anche del 40/50% rispetto a quelli proposti in pubblicità o nei prospetti di valutazione commerciale al metro quadro. E poi c’e’ il discorso aste.
MG-Elena, io guadagno soldi analizzando i mercati finanziari, quindi direi che conosco la finanza e capisco molto bene le cose. Sei tu a scrivere in maniera scorretta.
Nel precedente commento hai scritto “annunci di vendita”. Un annuncio di vendita è quello che chiunque debba vedere casa può pubblicare sul giornale. Ebbene, chiunque voglia vendere qualunque cosa proporrà un prezzo superiore a quello che è disposto a vendere e viceversa il compratore.
Non è chiaro cosa dici nel commento 116: “(la speculazione immobiliare) non sarebbe possibile se nelle compravendite i proprietari venditori non accettassero di abbassare il prezzo, o se molte case non finissero all’ asta”.
In altre parole, dici che le case costano molto perché vengono vendute a basso costo. È senza senso, ma che dici?! Le case finite all’asta aumentano l’offerta di immobili, quindi le aste contribuiscono ad abbassare il prezzo delle case, non ad aumentarlo (tuttavia questo contributo è trascurabile,
non ci sono così tante case all’asta da influire il mercato in generale).
Perché poi una perizia valuterebbe un appartamento il doppio del prezzo di mercato?
Ora sto guardando le pnc (posizioni nette corte) principali. Su Industrie De Nora ci sono due posizioni corte per un 11,49 del flottante, su Iveco group n.v. una posizione corta 0,93% del flottante… Anche questa è speculazione. E tu non sai di cosa stia parlando. Sarai brava ad hackerare siti, ma non te ne intendi di speculazione.
MG nr.111: e grazie al ca**o, mi vai a citare 2-3 casi specifici riportati dalla stampa di Como… se ora inizio a citarti i casi opposti (dove invece sono i lavoratori ad avanzare pretese assurde) finisce nella solita gara di citazionismo…
Inoltre mi fa sorridere il tuo discorso al commento 103 dove sembra che la “povera” gente sia costretta a togliersi gli sfizi indebitandosi o gravando sulle famiglie di origine,LOOOOL!!!
Trader Nr. 105: paragonare il sistema economico attuale all’Antico Egitto equivale a paragonare il governo Meloni al ventennio fascista: roba che solo i pidioti fanno.
Quanto al precariato… l’alternativa è la disoccupazione. L’esistenza dei contratti a tempo determinato non va vista come il fumo negli occhi, quanto come un’occasione di occupazione in più che fa comodo sia ai lavoratori (che altrimenti starebbero a casa a farsi sussidiare) che alle imprese (le quali hanno così la possibilità di avvalersi di collaborazioni stagionali e/o per il tempo necessario senza doversi sobbarcare l’ennesimo costo fisso difficilmente sostenibile nel MLT).
Infine, per quanto riguarda “la società relativamente ricca che si può permettere di mantenere una fetta di popolazione ma quanto durerà?” dovresti chiederlo alle cicale percettrici del RdC. Il problema è (o quantomeno a breve sarà) loro.
White knith, quei casi che ho citato sono rappresentativi di un ampissimo spettro della popolazione nazionale, non sono certo casi isolati. Basta andare a spulciare qualche dato statistico sulla disoccupazione e sul precariato nel nostro paese.
E, se ci hai fatto caso, i 30/40enni che vivono ancora con i loro genitori sono molto più numerosi di una volta. Si tratta nella maggior parte dei casi di persone che non riescono ad essere economicamente indipendenti, altrimenti starebbero per conto loro.