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Lettera pubblicata il 4 Aprile 2023. L'autore ha condiviso 18 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore white knight.
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“Io in casa non ci sono stata manco durante il lockdown, anzi, mi sono fatta una stagione sciistica tra le piú favolose”
Streghetta, sono 400 Euro di sanzione, se paghi entro cinque giorni 280.
Si, adesso mi dirai che era concesso uscire per l’attività fisica, ma ti sanzioneremo lo stesso. Tu andavi a cazzeggiare con la tuta da sci, ammettilo! Scherzi a parte, facile così, eh? Scuola chiusa, tre orette di videolezione e via a sciare! E poi te la prendi con gli impiegati statali (ma solo quelli statali, non con i fannulloni dell’impresa privata).
Per il resto, hai perfettamente ragione. La gente è preoccupata del microchip nel vaccino e continua a lamentarsi del green pass che non esiste più. Però nessuno si preoccupa che siamo sull’orlo della terza guerra mondiale.
Tornando al discorso, tutti i miei ex compagni di classe delle superiori lavorano come tecnici o ingegneri. si, in Italia! Io ho preso un’altra strada, ma ho avuto successo anch’io. Fare il trader mi piace.
Mia cara, è da mo’ che mi sono svegliata. Per l’esattezza da quando a 23 anni decisi di andare via di casa per vivere da sola. Da allora avro’ traslocato almeno una decina di volte. Nel mentre lavoravo, e quando non lavoravo continuavo a studiare e a formarmi, in particolare nell’ informatica. Al punto che due anni fa riuscii a hackerare la blockchain. Avrei potuto facilmente sottrarre dei bitcoin ma non lo feci. Decisi invece di sfruttare le mie conoscenze al servizio di chi cerca una protezione antivirus e per creare nuove app destinate a Google pay.
Che poi.. come se uno prima di andare all’ estero non cercasse di analizzare quel territorio valutando tutti i pro e i contro e cercando di capire se fa per sé stessi. Qui non stai parlando con bambini scemi o con i tuoi alunni.
Per quanto riguarda il periodo restrizioni, anche qui caschi male, perché io fui tra quelli che durante il primo lockdown uscirono lo stesso e mi beccai la famosa multa da 400 euro, che io considero…
Mi.. una medaglia al valore e glielo dissi pure ai vigili che mi fermarono.
White, l’Italia ormai altro non è che una brutta copia degli USA(e getta). Qui non avremo mai problemi di welfare eccessivo. Semmai il contrario.
Nelle aziende private si ha il timore di essere licenziati in qualunque momento, altro che fare i bambinoni viziati che tutto pretendono.
Questo però ci porta anche ad essere molto più ingegnosi e produttivi dei nostri più fortunati e tutelati colleghi del Nord Europa.
Trader, intrattenimento può essere ad es. anche lo speaker radiofonico o l’opinionista televisivo pagato dal programma. Molti scrittori famosi sono filosofi. Certo, bisogna anche sapersi promuovere.
Il bene si fa ma non si dice.
MG nr. 93: perdonami ma non sono d’accordo.
In primis proprio in questi ultimi due-tre anni si sta verificando il fenomeno della “Great Resignation”, partito proprio dagli USA e poi approdato anche qui in Europa. Segno che in realtà non c’è tutta questa “fame di lavoro”, quanto una “fame di condizioni migliori” (in alcuni casi legittima, in altri capricciosa).
Inoltre, il fatto che la Great Resignation riguardi tutti i paesi (non solo l’Italia, ma anche il resto d’Europa e gli USA per esempio) significa che il disagio provato dai lavoratori non deriva solo dalla mentalità imprenditoriale del singolo paese, quanto da un disagio generalizzato a livello mondiale, probabilmente catalizzato dai social e dal mondo virtuale.
Infine per quanto riguarda il discorso su “ingegno e produttività italiane”: W le imprese italiane tutta la vita! Però la stantia e trita retorica manifatturiera italica da boom economico (nel 2023) no ti prego!!!!! E’ roba d’epoca ormai!
😉
MG “Molti scrittori famosi sono filosofi.”
Ovvio che molti scrittori sono laureati, ma della massa di laureati in filosofia diventano scrittori? Ben pochi. Sono di più quelli che vanno a fare gli impiegati frustrati. Il mio vecchio conoscente Pierluigi Straneo è laureato in filosofia e fa lo scrittore di successo. Suzanne non lo conosce, eppure è di Alessandria, della sua stessa regione.
“io fui tra quelli che durante il primo lockdown uscirono lo stesso e mi beccai la famosa multa…”
Mi ricordo che lo avevi raccontato. Ti hanno fermata mentre giravi in bicicletta.
White e ti credo che la gente ormai è “rassegnata”! Si è giustamente rotta le palle di sgobbare una vita per non arrivare mai a niente. Ormai il neoliberismo selvaggio ha messo le sue radici ovunque con i risultati che tutti possiamo osservare. Fare un passo indietro e garantire ai lavoratori condizioni dignitose va a vantaggio di tutti e non solo del diretto interessato.
No, non mi riferivo al mito ormai lontano del boom economico, ma alla capacità degli italiani di essere creativi, di reinventarsi, di essere particolarmente resilienti, proprio per via delle condizioni sfavorevoli in cui si è trovato il nostro paese rispetto al resto del mondo occidentale.
Trader, quasi nessuno finisce a fare il lavoro per cui aveva studiato. È la norma.
Ma è sbagliato dire che le materie umanistiche non servono assolutamente a niente. La nostra società è fatta anche di arte, di spettacolo, di letteratura e di cultura e non solo di bulloni avvitati e di produzione industriale.
“Trader, quasi nessuno finisce a fare il lavoro per cui aveva studiato. È la norma”
No, come ho già detto e ripetuto, la maggior parte dei miei ex compagni di scuola sono tecnici o ingegneri. Io ho fatto economia e ora sono un trader di successo. I laureati in medicina diventano medici. Invece i laureati in filosofia, lettere devono trovare un ripiego lavorando all’ufficio delle risorse umane di qualche azienda.
Dipende da cosa si è studiato. Le “lauree in disoccupazione” non sono solo quelle umanistiche, ma anche scienze della comunicazione, dell’educazione, ecc.
“è sbagliato dire che le materie umanistiche non servono assolutamente a niente”
Nessuno lo ha detto. Come ho già detto e ripetuto, la cultura è importante, ma in questo thread si parla di lavoro, di spendibilità degli studi fatti. In questo senso le materie umanistiche, e non solo quelle, sono inutili. Ripeto ciò che mi disse un mio compagno di classe, ora direttore di due reattori di una centrale nucleare…
in SK, vedendomi studiare latino: “Tutte cose belle, ma non si può fare tutto e nella vita l’importante è non morire di fame (trovare lavoro)”.
“due anni fa riuscii a hackerare la blockchain. Avrei potuto facilmente sottrarre dei bitcoin ma non lo feci”
Per forza, se rubavi ti denunciavano.
Sarai mica Jack Teixeira, l’hacker che ha violato il Pentagono rivelando documenti classificati sulla guerra?
A proposito, sapete che anch’io trattavo documenti classificati del Ministero dell’Interno?
Riguardo alla sanzione Covid-19, non potevi dirgli che facevi attività fisica, visto che eri in bici?
Commenti chat 17335-36: hai visto che avevo ragione io?
Aspetto le tue scuse per le cattiverie passate.
Golem, sono contento che hai la cultura del riciclo.
L’investimento immobiliare ha un profilo rischio/rendimento paragonabile alle obbligazioni societarie. Anche a me sono successe le stesse situazioni con le obbligazioni di aziende insolventi
-segue-
MG 96: scusa ma ancora non sono d’accordo. Concilio sul fatto che esistano realtà illegali dove i diritti dei lavoratori non vengono rispettati. Ma non si può nemmeno dire che viviamo al tempo dei faraoni… spesso il “non approdare a niente” che tu denunci potrebbe essere più il frutto delle aspettative eccessive disattese dei singoli (alimentare dai social) che dalle (presunte) pessime condizioni lavorative. Eddai tutti i polli in fila al centro commerciale ogni week end o al check in in aeroporto ad agosto mica son tutti ricconi! Oramai anche il lavoratore più umile non difetta di smartphone, compact suv, cenetta di sushi e vacanzetta ai tropici! E poi ripeto, ben venga il welfare aziendale, si può e si deve sempre migliorare, ma non si può pretendere che in un paese di snc ed srl con in media meno di 10 dipendenti si possa applicare la “Google culture”.