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La banalità del tradimento

di nicole60
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 4 Gennaio 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 13 commenti

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  1. 11
    nicole60 -

    Ciao Eve, va a fasi alterne.
    Vorrei tanto tornare indietro nel tempo, quando la sua fedeltà non era in discussione quando i miei ricordi non erano stati sporcati da nessuno. Ora se guardo al passato trovo solo un dolore infinito senza conforto!Spero per il bene di tutti che lui non si opponga, ha molto da perdere. La stima della figlia, dobrebbe essere una leva per cercare di rovare una soluzione “civile”,ma la mente umana come ha detto giustamente 4lexia è incomprensibile.
    Se non sono indiscreta puoi chiarire quale tsunami ti ha travolta?

  2. 12
    Rossella -

    Il tradimento è una cosa che non riesco a gestire più che a perdonare. La donna in genere tende ad essere emarginata perché da questo punto di vista è più debole dell’uomo. Non me ne vogliano le femministe. Si tratta di una realtà che ho vissuto sulla mia pelle. L’uomo che asseconda il suo istinto (anche se vive l’atto in maniera puramente aleatoria… senza viverlo nel vero senza della parola) riesce a farsi forte di una verità… perché anche se si stente piccolo si vede grande. La donna non ha la stessa possibilità quando non crede nella libertà sessuale. Porta avanti una verità che la porta a stare ai margini della storia e l’incontro con un uomo che tende a vivere con un piede in due scarpe si rivela un incubo. Non mi riferisco al tuo caso. Parlo di una storia, grazie al cielo, più unica che rara. Il confronto fa scattare nell’altro rimorsi di coscienza così atroci che solo chi si trova all’esterno può farsi un idea del suo reale stato di coscienza. Altro che leale… per lui sei la madre dei vizi. Non hai volontà… sei accidiosa. Addirittura questo. Quante ne ho sentite… e devo ringraziare Dio se in una vita così avara di soddisfazioni sono rimasta in piedi. Il confronto con un uomo che per il mondo potrebbe sembrare un bambino non reggerà mai… in queste belle parole vedo una strategia, non certo l’accettazione della volontà di Dio. Per carità… stiamo sotto il cielo! Io lo capisco…

  3. 13
    Rossella -

    … anzi quando spengo la luce per andare a dormire mi domando come si faccia a conservare quella visione della ricchezza, quando la tua vera povertà consiste nella mancanza di un uomo onesto nella tua vita. Che cosa mi mancherebbe? Dalla sua bocca non ho mai sentito niente di tutto questo. Possiamo essere ricordati anche per la nostra capacità di sacrificarci (e magari di fare penitenza) non è necessario fare qualcosa perché gli altri si ricordino di noi. Magari qualcosa di grande. Con tutto il rispetto del mondo non mi sento la donna adatta a stare con un uomo che non mi può garantire di conservare la mia grandezza. Si tratta di un mio limite. Io mi lego a te e intanto ti porti avanti con pensieri, parole e opere che mi fanno restare inghiottita dalla legge naturale.

    La morale della favola è che non mi sposo!

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