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Bambini Bielorussi, errori ed egoismo dei coniugi di Cogoleto

di ericheri

Sono un padre di tre figli che da molti anni accoglie ragazzi vittime di Chernobyl.

Iniziai con mia moglie questa esperienza nel lontano 1995 accogliendo un ragazzino ed una ragazzina provenienti da Minsk, nel 1996 organizzai l’accoglienza di 43 bambini ed assistenti per 2 mesi sempre provenienti dall’istituto n° 5 di Minsk.

Nel 1999 feci un’altra esperienza con ragazzi di Visneve vicino a Kiev, accoglienza inelle scuole del mio Comune, attualmente ospitavo una ragazzina che dall’età di 6 anni (ora ne ha 14) veniva 2 mesi d’estate ed un mese d’inverno.

Purtroppo, dopo i noti fatti di Cogoleto la bimba forse non verrà più essendo ospite di casa famiglia e senza madre con padre privato della patria potestà.

Molti errori sono stati commessi dai due signori di Cogoleto, sono stati dei magnifici egoisti raccontando storie che chi come il sottoscritto ospita da anni questi bimbi proprio mai si è commosso o ci ha creduto anche per soli pochi istanti.

Personalmente sono stato in istituti ed in case famiglia, sia in Bielorussia sia in Ucraina, ho avuto occasione di far visite in case con gravi problematiche di sopravvivenza e gravi situazioni economiche, ma mai mi sono o ci siamo sognati con mia moglie di comportarci in maniera così egoista sicuri che avremmo arrecato danni per gli oltre 30 mila bimbi che ogni anno giungono in Italia per essere ospiti delle famiglie.  

Non esiste bimbo che dopo essere stato ospite in Italia dica che vorrebbe ritornare in istituto, tutti hanno pianto alla partenza anche con scene strazianti, ma tutti hanno sempre superato la crisi dopo poche ore o al massimo pochi giorni.

Se effettivamente ci sono state violenze mal si comprende il tacito assenso di quei due genitori per oltre un anno, mal si comprende il perché non abbiano avvertito le autorità competenti della Bielorussia, peggio ancora non si comprende come si possa giungere ad un sequestro di persona con danni gravissimi solo per una grande forma di egoismo e forse di grande ignoranza in materia di adozione o affido temporaneo.

Il loro gesto avrà si sollevato un problema, ma nello stesso tempo ne ha creato molti a noi genitori che da anni stiamo tentando di fare l’adozione, magari rifacendo i documenti per 3 volte come il sottoscritto per poi sentirsi dire che la bimba per ora non è in lista di adozione.

Quante volte la mia bimba è partita piangendo dicendo che voleva rimanere per sempre in Italia, quante volte si è augurata di farsi male per non partire, ma il buon senso ha sempre prevalso, lei è sempre tornata più felice di prima, ormai a tutti si presenta con il mio cognome, guai a chi prova ad usare il diminutivo del suo nome come si usa in Bielorussia, lei è Italiana.

Ma ora che lo dirà alla piccola creatura che per colpa di due persone egoiste e forse un po’ cattive lei non verrà più in Italia? se avessi il telefono di quei signori lo darei a tutti quei 30 mila bimbi Bielorussi in modo che a turno chiamino i due eroi di Cogleto chiedendo loro spiegazioni in merito.  

Non rimane che attendere, a giorni una commissione tecnica ministeriale si dovrebbe recare in Bielorussia per trattare, questo ci serva da lezione, a nessuno mai più venga in mente di far da se, le leggi vanno rispettate, nel bene e nel male, forse se qualcuno ci avesse pensato prima………… 

Lettera pubblicata il 14 Novembre 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Attualità - Famiglia

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Fabio47 -

    Gentile Ericheri,
    del suo intervento, condivido solo quando dice che i genitori di Cogoleto hanno esagerato e quando rivendica l’amore che le coppie come la sua hanno donato a questi bambini meno fortunati (“sfortunati” mi sembrerebbe come bollarli a vita). Tutto quello che è venuto dopo, però, è di esclusiva responsabilità delle autorità bielorusse e il suo legittimo desiderio di non vedere sfumare la possibilità di poter riabbracciare quei bambini, non deve farvi perdere di obiettività. Alla fine del suo post lei parla di una delegazione italiana che andrà in Bielorussia a “trattare” …. Ma, dico, si può “trattare” su questioni così delicate quali quelle delle relazioni tra adulti, genitori, ancorchè affidatari, e bambini ?? Ma non vede come questi bambini, diretti interessati, in questa vicenda, non hanno avuto alcuna voce in capitolo ?? Sono stati usati, come merce di scambio, per un caso che – da singolo – è diventato politico/diplomatico, pedine di un gioco più grande di loro. Ho seguito con profondo fastidio il modus operandi dell’ambasciatore bielorusso nella questione, che ha subdolamente ricattato le autorità italiane e la vasta pletora di famiglie affidatarie italiane, usando come merce di scambio i bambini; infatti, ad un certo punto, il messaggio si è disvelato in tutta la sua cinica semplicità: o ci restituite la bambina o noi non ve ne mandiamo più … Disgustoso, non trova ? Ha ottenuto, poi, con questo atteggiamento l’isolamento della famiglia di Cogoleto da parte di tutte le altre famiglie affidatarie italiane, vi ha messo gli uni contro gli altri; lo trova un bel gesto, sulla pelle dei bambini, che magari già aspettavano la tal data per ritornare in Italia ? Non ho motivo di dubitare della sua buona fede quando afferma che in Bielorussia le strutture d’infanzia siano affidabili, ma anche in Italia lo sono, eppure sente cosa sta succedendo nelle nostre scuole in questi giorni ? L’efficienza delle strutture non esclude il caso isolato di cattiva gestione, perchè allora dubitare di quanto sostenuto dai genitori di Cogoleto, anzi dalla stessa bambina, diretta interessata ? So bene che l’amore per i figli, di qualsiasi “tipo”, non vuole ringraziamenti, ma credo che forse un “grazie” da parte del governo bielorusso alle migliaia di famiglia che ospitano in Italia i loro bambini, avrebbe fatto loro piacere, sarebbe stato un piccolo gesto di riconoscimento per il loro impegno concreto. Non mi pare che alcun “grazie” sia giunto dall’ambasciatore bielorusso …. So che comunque non vi aspettate nulla, se non poter donare un po’ d’amore a questi ragazzini. Spero solo che il prezzo di dispute assurde quale il mercimonio verificatosi in questo “gioco” politico/diplomatico, non continui ad essere pagato – come spesso accade – dall’elemento più debole, ossia in questo caso i bambini. Fabio.

  2. 2
    serenella -

    Sono una delle tante “mamme” italiane, che aspettava l’arrivo di Tania dalla Bielorussia per Natale e con me mia figlia, che tutt’ora è in ansia nell’attesa di conoscere se tania verrà oppure non potrà mai più vederla. Le notizie sono sconfortanti, ho letto cosa pensa il Presidente Lukashenko che, dopo vent’anni, si preoccupa che i loro bambini tornino nel loro Paese “consumisti al quadrato”.Noi abbiamo accolto Tania quando aveva 9 anni,almeno per il periodo in cui era ospite ha vissuto con una famiglia, con una ” sorella” che le hanno dato quell’affetto che non ha mai ricevuto dall’età in cui è stata messa in istituto e lei ne ha dato a noi. Ogni tanto la sentiamo per telefono e ci dice che ci vuole tanto bene.Però alla fine della vacanza l’abbiamo sempre, puntualmente, riaccompagnata in aereoporto,insegnandole ad amare la sua terra, a studiare per poter poi da grande avere un posto di lavoro dignitoso.Non mi sembra affatto giusto che per una famiglia che non ha rispettato le regole, altre migliaia debbano ora pagarne le conseguenze. Il Governo bielorusso si mostra così ingrato e cancella con un colpo di spugna tutto ciò che di buono ha ricevuto in questi anni.Non sono affatto d’accordo con chi vorrebbe ospitare i bambini nelle colonie estive o in altre strutture, passerebbero da un istituto a un altro e basta.Anche se noi non sapremmo dove sarà Tania dopo che non potrà più stare in Istituto, lei sa dove siamo noi. Serenella Sanna

  3. 3
    Anna Solinas -

    Ritengo che la sofferenza provocata da tali fatti, colpisca innanzi tutto i bambini e poi le persone che li hanno accolti, amati e che li amano. Ritengo che i coniugi abbiano abusato di qualcosa e privato conseguentemente di possibilità e strumenti, nei confronti di tanti minori, di avere un futuro diverso. Giorni difficili e impotenti per noi adulti e sopratutto per chi come me, single, non può neanche adottare ma sa amare.
    Forse non lo rivedrò mai più, condanno per questo l’egoismo, la superficialità , vorrei giustizia non per me ma per tutti quelli che trascorreranno un altro mese nella miseria, al freddo e senza una semplice carezza! Soffro per quei bambini e per Nikolay, se potessi , pur avendo avuto sempre un grande rispetto per le scelte altrui, vorrei che quella coppia soffra davvero in egual misura rispetto a tutti i bambini infelici ora….a molti Km di distanza.

  4. 4
    Domenico -

    Comprendo il dolore che si può provare per i bambini che si meritano più di quello che ricevono (o subiscono) in patria, ma dissento, non cinicamente, però dissento nella maniera più assoluta da chi dice che i due di Cogoleto hanno peccato di egoismo.
    Gli eventi vissuti dalla coppia e dalla bambina facciano riflettere sulle condizioni in cui si trovano tutti questi bambini.
    Se è stato permesso che accadessero tali brutture ai danni di Maria (o Vica) come potete pensare che gli altri, quelli che a voi vengono affidati per un periodo, ma la maggior parte dell’infanzia la vivono similmente a quella povera bambina, siano al sicuro?
    Come potete pensare che coloro che vi vengono affidati non rischino lo stesso? Che il periodo di affidamento in Italia compensi la possibilità di essere seviziati in patria?

    COME POTETE PENSARE DI SALVARNE TANTI SE NON RIUSCITE A DIFENDERNE UNO?

    Abbiamo visto l’Italia divenire succube di un paese post (o neo) comunista, il quale tratta gli individui più fragili del proprio popolo come proprietà dello stato, senza considerarne i diritti e le volontà. Nessuna autorità italiana si è presa a cuore quanto è accaduto, collaborando anzi con atti processuali illeciti alla sottrazione forzata della bambina alla famiglia che lei stessa aveva scelto! Nessuna autorità peraltro è stata sollecitata a farlo, perchè agendo insieme avreste potuto avere giustizia per il suo e per altri casi del genere, ma non avete voluto tanto voi eravate al sicuro.
    La bambina avrebbe dovuto essere, lei, sacrificata in silenzio per non danneggiare gli altri?
    Come potete pensare di tacere della sofferenza di pochi per il bene di altri, non considerando le conseguenze del vostro non agire?
    Se fossi cristiano come lo siete voi, rileggerei la parabola del buon pastore che lascia l’intero gregge per cercare la pecora in pericolo, ma quelli buoni siete voi…
    Ora, a causa di quanto accaduto, la Bielorussia ha revocato gli affidi di tutti i bambini, causando la peggiore tra le conseguenze possibili.
    Questo a causa dei due di Cogoleto, ma loro avevano un motivo valido per farlo: amare una bambina seviziata.
    Un motivo che doveva bastare anche a voi.

  5. 5
    mauro -

    Caro, direttore, sono molto d’accordo con il signor Ericheri, ospitando anche io una bimba bielorussa nel periodo estivo. E’ chiaro che le maggior colpe sono del governo bielorusso, ma sia i nostri max media che i signori di cogoleto hanno contribuito ad ingigantire il problema. Io non voglio essere egoista, ma chi prova i miei stessi sentimenti sa cosa vuol dire. Comunque caldeggiamo tutti insieme l’iniziativa del nostro governo affinchè possa aiutarci a riabbracciare i nostri amici biuelorussi.
    Vorrei sapere cosa fare nel mio piccolo per aiutare quetsa iniziativa.Grazie Mauro SQUILLONI

  6. 6
    nino -

    che ipocrisia!!!!! dite che i coniugi di cogoleto sono stati egoisti?
    secondo me gli egoisti siete voi!vergognatevi!!!
    dovevano tacere? ma che razza di persone siete?
    volevo vedere se violentavano una vostra figlia cosa avreste fatto….
    non aggiungo altro…. se non VERGOGNA verso questi perbenisti

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