Tutti i paesi avanzati del mondo (USA, Germania, Austria, Australia, Svizzera, Canada, ecc.) sono fortemente caratterizzati dal modello di Stato Federale.
Noi invece continuiamo a restare ancorati ad un obsoleto e ingombrante modello di Stato centrale, centralista ed accentratore napoleon-borbonico.
Tutto questo blocca la crescita del Paese, o quantomeno della sua parte sana e produttiva.
La “solidarietà tra regioni” e “l’unità nazionale” non sono ragioni sufficienti. E a dirla tutta non verrebbero nemmeno compromesse dall’adozione di un più moderno sistema federalista, poichè la solidarietà con le regioni più arretrate è contemplata in tutti i modelli federali. E FEDERALISMO NON SIGNIFICA SECESSIONE.
Quello che verrebbe a mancare è il bengodi che sussite in “certe regioni”.
A fronte di queste considerazioni si può quindi tranquillamente affermare che essere contrari al federalismo è un atteggiamento MAFIOSO, ASSISTENZIALISTA E CLIENTELISTA.
E voi da che parte state?
@white knight, la questione non è se adottare un modello piuttosto che un’altro, ma se esiste il modello Italiano di federalismo. A prescindere da tutto, ammettendo che quello che hai scritto nella lettera sia vero, in apparenza in parte uno stereotipo secondo me, il federalismo che si pensa, secondo me, non può essere paragonato a quello già esistente nei Paesi che citavi prima, perchè sono modelli di federalismo completamente differenti l’uno dall’altro, il federalismo Statunitense non è come quello Svizzero. Quindi il Federalismo non è un modello da adottare, prendendo magari da quelli già esistenti con la motivazione che già funziona in quel posto e quindi funziona pure in Italia. Il Federalismo se lo si vuole attuare ha bisogno di un modello Italiano, non di uno adattato che poi magari fa acqua da tutte le parti, per poi di fatto essere solo sulla carta.
Altro punto, c’è una differenza fra Sud e Nord, ma questa differenza non la puoi eliminare col federalismo, perché chi ti…
…chi ti dà la garanzia che il divario, fra Regioni virtuose e meno virtuose verrà colmato? In ogni caso, il debito pubblico sarà comunque Nazionale, e se già ora è elevato, non è che stando fintamente ognuno per sè, si ridurrà, sarà comunque dello Stato della Repubblica Italiana.
Altro punto non c’è nessuna intenzione di attuare un Federalismo Italiano, perché se si volesse effettivamente attuare si sarebbe già svolto un Regferendum
Ciao Gabriele e grazie del tuo feedback.
Sicuramente un eventuale federalismo nostrano andrebbe strutturato sulla base delle caratteristiche del nostro paese.
Per quanto riguarda il discorso del debito pubblico, ti ricordo che è già elevato per colpa di alcune regioni, perennemente in rosso e mal gestite. Lì secondo me dovremmo fare come Germania e USA, dove il debito pubblico di prima istanza è quello del singolo stato federato/land e poi eventualmente subentra quello nazionale/federale, a seconda della portata dell’interesse per il quale si contrae il debito e a seconda del regime di solidarietà federale che si intende adottare.
Se facessimo così premieremmo le regioni virtuose rendendole di fatto più libere ed emancipate dalla zavorra finanziaria dello stato centrale.
Dall’altro andremmo a responsabilizzare le regioni meno virtuose, facendo finire il bengodi che di fatto le caratterizza. Ma alla lunga staranno meglio pure loro (se lo vorranno).
Se vogliamo tornare indietro nel tempo, noi abbiamo studiato al liceo dalle suore, il Progetto federalista di Vincenzo Gioberti e Pellegrino Rossi. Gioberti é stato accusato di clericalismo dalla sinistra mazziniana perché secondo lui la confederazione di Stati doveva essere retta dal Papa e il potere esecutivo da un presidente eletto dal congresso. L’assassinio di Pellegrino Rossi é coinciso con la fine del progetto federalista. La nostra Madre Superiora diceva che il progetto di Gioberti avrebbe significato un’Italia dalla morale più sana e avrebbe rimosso il nazifemminismo americano, la distruzione della famiglia, l’immoralità e tutta la corruzione e il malcostume occidentale. Potresti riproporre il progetto di Gioberti e Rossi.
Ana non ci ho capito una mazza del tuo commento, ma grazie lo stesso 😉
@White Knight
I am sorry, ma da quando vivo a Londra devo usare solo inglese. Cosa non avresti capito? Illuminami, please? Comunque riprendete i libri di storia di quinta liceo, piccoli della zia e vedete la parte relativa agli eventi prima dell’Unità d’Italia. Rivedete il pensiero di Vincenzo Gioberti e Terenzio Mamiani Della Rovere.
Volevo rispondere all’autore che l’assassinio di Pellegrino Rossi nel 1848 ha messo fine al progetto dell’Italia Federale. Da quel momento non si é più parlato di fare dell’Italia una confederazione. Caro autore, non so se le starebbe bene la federazione di Stati italiani con il Papa come Capo di Stato. Comunque l’Inghilterra non é una federazione di Stati, mentre il Brasile lo é.
Ora forse è un po’ più chiaro, anche se l’Italiano con cui scrivi sembra più quello di una persona che vive in Albania che in UK…
Comunque poco mi interessa del passato, il progetto federale da adottare va orientato sul futuro…
In UK le singole nazioni legiferano su molti temi con i loro parlamenti (tipo Scozia) e ci sono aree “a statuto speciale” tipo la Grande Londra e la Cornovaglia.
E anche lí comunque ci sono molte proposte/richieste di rendere UK totalmente federale, segno che tale necessità è sentita un po’ ovunque.
Ps: cosa c’entra il papa con questo discorso?
@White Knight
Il Papa? E solo nel pensiero di Gioberti. Non nel pensiero universale. Poi andavo a scuola dalle suore in Italia e si studiava per lo piu ciò che é cattolico. Quindi il Papa era rilevante.
Comunque il passato serve a capire il presente e a possibili progetti sul futuro e che non guardare al passato per le cose che possono cambiare la vita in positivo non é cristiano. Questo ci ripeteva a pappagallo il professore di lettere sacerdote.
Richieste di rendere UK federale? Ultimamente da noi non se ne parla molto. Mio padre da leghista non vorrebbe la federazione italiana, ma che il triveneto sia indipendente o che si dividano Padania, Stato della Chiesa e Regno Borbonico. Gli ultimi due restaurati ovvio.