Ciao a tutti.
Il post potrebbe sembrare un po’ crudo ma, visto che siamo qui per parlare dei nostri problemi, ne vorrei mettere in risalto uno in particolare : l’autolesionismo.
Non ne ho mai seriamente parlato con nessuno.. l’ho accennato una volta ad una mia amica, che però credo non abbia colto la gravità della cosa..
C’è qualcuno che ha passato o sta passando momenti in cui sente il “bisogno” di farsi del male fisico?
Se si, quali ragioni vi spingono/vi hanno spinto a farlo?
Per portare su un piano concreto il vostro dolore interno, per ricevere più attenzioni, oppure tentato suicidio?
Posso capire che l’argomento è molto delicato… ma se a qualcuno va di parlarne, ascolterei volentieri..
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Categorie: - Riflessioni
Ciao.. Ne ho conoscite molte di persone che si facevano del male in questo modo. Una ragazza era mossa dal senso di colpa per la morte di un persona,si disprezzava a tal punto da punirsi e,comunque,non c’entrava assolutamente niente,la colpa non era sua. Molte altre persone lo facevano per uscire dall’ apatia e poter provare una sensazione qualsiasi,anche il dolore! Un altro motivo era per dare forma ad un dolore che non poteva essere visto,trasferirlo lì sulla pelle,dove contava. Per quanto mi riguarda io ho dei segni sulle braccia,ho tentato il suicidio così ma,sebbene siano cicatrici vistose,con un trincetto non riuscivo a ferirmi abbastanza. Continuo comunque a farmi male in altri modi,soprattutto in periodi in cui non mi sopporto più…col fuoco sulla mano,a volte mi sono preso a botte.. è una cosa che va controllata presto…perchè comunque è sbagliato farlo,sono segni che rimpiangerai…impara a volerti bene se puoi. Ciao
Posso capirti..è capitato anche a me in momenti di massimo
sconforto,volevo dimostrare ulteriormente a me stessa quanto dolore
stavo provando,come se già il mio animo e il mio cuore non me lo stavano
dimostrando abbastanza..
Ciao,
a me è capitato nell’età dell’adolescenza, è andato avanti per un due o tre anni, mi sentivo vuota, senza nessuno che mi capiva, le amiche c’erano ma alla fine tutti sono concentrati sulla propria di vita, nessuno riesce ad ascoltarti davvero, con il cuore.
E così ti ritrovi in camera tua chiedendoti cosa hai sbagliato, odiandoti perchè forse è tutta colpa tua se le persone non ti capiscono e tu hai tutto questo dolore dentro, questa rabbia, questa voglia di cambiare, ma non ci riesci..forse a pensarci era come un cane che si mordeva la coda, in realtà contribuivo a ingigantire il mio vuoto facendomi del male, ma se ci sei dentro è difficile capirlo.
Serve qualcuno che ti ascolti con il cuore, che ti capisca, questo è un punto di partenza. Se vuoi parlarmi scrivimi pure in privato, se si può fare, io non lo so mi sono appena iscritta.
Un bacio.
Sono momenti difficili, conosco dei ragazzi molto giovani che praticano l’autolesionismo.
Non sembra ma è una cosa abbastanza diffusa, poi c’è chi fa un autolesionismo diretto come tagliarsi o bruciarsi, che mi hanno detto essere un metodo per superare i propri limiti non so…
Poi c’è l’autolesionismo indiretto di chi ad esempio beve una bottiglia di vodka a sera, penso che cmq siano episodi legati ad una fase temporanea della propria vita.
Anche se è molto difficile bisognerebbe convogliare le proprie energie verso attività creative e propulsive della vita, oggi la società ti sputa in faccia, e vali solo quello che produci, in realtà non è così io penso che noi siamo la somma delle nostre passioni, di ciò che ci emoziona, di ciò che interessa il nostro spirito.
Perciò dico di dare forma a qualcosa che ci piace anzichè punirsi nella frustrazione dell’ impotenza.