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Lettera pubblicata il 17 Febbraio 2006. L'autore, Catia, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Alberto, con tutto il rispetto. Come pensi tu di essere in grado di poter giudicare questo paese ? Come lo stai veramente vivendo ? Da quello che ho capito vivi in una piccola comunità, non sei a stretto contatto con gli abitanti del luogo quotidianamente o non sei integrato con essi (mancata integrazione dovuta a tutti i pregiudizi che coltivi dentro di te con enorme rancore e senza la quale ritengo impossibile poter giudicare). In queste condizioni non avrai manco avuto la possibilità di avere un vero e proprio scambio culturale con le persone che ti circondano se non con i soli colleghi di lavoro. Sembri enormemente frustrato con il solo scopo di denigrare a tutti i costi il paese che ti sta ospitando. Sinceramente Alberto, da toscano a toscano, hai sparato un’enormità di cazzate. Io sono arrivato qu 3 anni fa. Non avevo NIENTE. Ho aperto il mio conto bancario da zero. I miei genitori mi hanno prestato l’anticipo per l’affitto di casa. La tua bella Italia mi aveva prosciugato ogni cosa. In tre anni ho resettato la mia vita da zero. Attenzione. Non mi ritengo uno che non aveva niente in Italia. Ho fatto il Dj per vent’anni, ho lavorato in Romagna per molto tempo, a Rds, a Subasio e in diverse altre radio importanti in Italia. Ho avuto moltissime esperienze e sono felicissimo di quello che ho fatto. Di persone, credimi, ne conosco davvero tante e il mio lavoro di giornalista radiofonico mi ha portato a raccontare molte esperienze, di ogni tipo. Questo mi ha insegnato a guardarmi attentamente attorno, mi ha insegnato ad osservare ogni cosa e soprattutto a guardare ben oltre l’apparenza. Detto questo. Ho ricominciato da zero in un laboratorio di pasticceria. “da zero” perché è mia opinione sapere scendere a compromessi e accettare le regole del paese che ti ospita se desideri veramente essere integrato e accettato da loro. Nel tempo ! Perché di tempo ce ne vuole eccome, non pensiate che un WHV basti per conoscere questo paese. Molti italiani pretendono di arrivare in un paese tanto diverso come questo e di trovare immediatamente il lavoro per il quale hanno studiato in Italia. Alcuni ci riescono, la maggioranza credetemi NO. Problema maggiore ? La non perfetta padronanza dell’inglese che non permette di comunicare e farsi conoscere davvero per quello che si è (non basta certo uno stupido curriculum alla gente di questo posto per mettervi a dirigere una loro compagnia). Dopo mille sacrifici, tensioni con mia moglie (poverina. sulla quale scaricavo le mie frustrazioni) adesso mi sento bene. Ho il mio bar, fatturo più di 45 mila dollari a settimana (alle volte pure 49 mila), faccio 17 chili di caffè al giorno, più di 200 litri di latte giornalieri. Ho una perfetta interazione (e integrazione) con i miei clienti e vi assicuro che sono tanti ogni giorno e di ogni tipo e livello culturale. Il mio vecchio lavoro in Italia mi ha insegnato a comunicare e a saper ascoltare. Posso quindi dire, ad oggi, di conoscere molto bene questo paese. (continua).
Ho chiesto un mutuo per il mio negozio di 300 mila dollari esteso originariamente a 25 anni. Dopo soli 8 mesi dall’apertura ho iniziato a prendere i profitti del mio locale e oggi verso ogni mese 4 (QUATTRO) volte la rata minima mensile che ci permetterà di chiuderlo in meno di 5 anni. Viviamo con due stupendi da manager che ci permettono di vivere bene senza problemi. Non guardo più il mio conto in banca da molto tempo e la prossima settimana andiamo in Italia (fortuna solo in vacanza) per 4 settimane pagando tutto in contanti (2 adulti e 2 bimbi, biglietti aerei, auto a Fiumicino a noleggio per tutto il tempo e vari alberghi tra Dubai e in giro per l’Italia). Ha ragione Paola, anche mio figlio va a scuola con lavagne digitali e un notebook a testa, tantissimo spazio e una bravissima insegnante Italo-australiana. Siamo molto contenti al momento. Invece sono totalmente in disaccordo con Antonietta sul discorso del cibo. Primo. Andando all’estero non puoi pretendere di mangiare come in Italia. Ti devi adattare. Dopotutto ogni paese ha le sue abitudini. O sei una di quelle che non può vivere senza andare nei ristoranti italiani quando vai in vacanza ? Io comunque trovo tutto quello che voglio senza nessunissimo problema. Cucino regolarmente per mia moglie lasagne, ragù alla bolognese, tortelli di patate, gnocchi alla romana, risotto ai porcini e tutto quello che mi va esattamente come in Italia. So dove trovare la roba (che chiaramente e logicamente pago di più essendo così lontano) senza alcuna difficoltà. I mie figli infatti mangiano italiano ogni giorno e sono molto contento. Se tu invece non ci riesci credo che il problema sia tuo, non degli altri. Basta guardare e aprire gli occhi. Di verdure ce ne sono saporite e insipide esattamente come ce ne sono in Italia. Nelle tue frasi ho trovato soltanto un sacco di luoghi comuni dovuti alla tua personalissima esperienza. Cosa vuol dire poi la qualità della vita è prossima allo zero ? Cosa significa questo discorso ? Non lanciamo le frasi tanto per fare, ci vogliono esempi pratici ed io di numeri te ne ho portati tanti. Anche tu Alberto, cortesemente, riporta esempi ben precisi, numeri, fatti, argomenti seri intendo, su cui si può ragionare e paragonare. Altrimenti potrei dire anch’io che la mia esperienza di due anni a Roma è stata un incubo che mi auguro di non rivivere mai in vita mia. Anche nella capitale secondo me “LA QUALITA’ DELLA VITA È PROSSIMA ALLO ZERO”. Ho visto di tutto, delinquenza, furti, arroganza, zero rispetto per il prossimo in ogni situazione quotidiana, sporcizia dietro ogni angolo, anarchia in generale (a cominciare dal normale traffico cittadino fino alle situazioni più complesse)….. Ma è solo la mia esperienza. Conosco moltissime altre persone che adorano quella città, io francamente no, ma non per questo cerco di fargli cambiare idea a tutti i costi come fate voi. Ribadisco: ognuno la sua esperienza, la mia mi ha salvato la vita.
Enrico,
si io sono pagato in EURO dalla ditta italiana .
Paola ,
ma cosa interessa ad un bambino la lavagna digitale….se a 18 anni non sanno nemmeno quando iniziano o finiscono le stagioni….od un minimo di storia, oppure non sapranno mai una seconda/terza lingua . La cultura ce l abbiamo tutti i giorni…in qualsiasi strada,museo o ritratto……che si tengano la lavagna digitale…la cultura si respira giorno dopo giorno…..qua respirenno molto odore di BIRRA
Per quanto riguarda la mia pemanenza e’ molto diverso da voi……io non sono obbligato a farmela piacere . Ero a tempo ( 4 anni ) e me ne scappo via molto contento.I soldi guadagnati qua li posso avere in qualsiasi altro posto
A Manuel ,
spero tu non abbia mai bisogno di un dottore,dentista,visita medica od altro…..vedresti dove vanno i tuoi soldi risparmiati
A tutti,
a parte i soldi guadagnati….QUALCUNO si degna di dire quanto e’ il SALDO di un anno?????vediamo se CASCA l’ asino
Saluti MULTIBIRRA
Con questo video è mia intenzione sdrammatizzare ma nello stesso tempo far meditare tutti sulla gravità del periodo che si sta vivendo in Italia. E’ una intervista fatta a un pensionato romano che con la sua spontaneità e il linguaggio un po colorito, traccia un quadro della nostra attuale realtà. Una realtà GRAVE, dove il FUTURO si sintetizza in una sola frase “INCERTEZZA per TUTTI”. Posso confermare che stiamo vivendo un periodo con problemi molto più gravi di quelli che emergono dalla quotidianità Australiana,e aggiungo anche più seri. Qui si respira un’aria strana. E questo, se ci fate caso, emerge dalle parole del pensionato. Lo scorzo Ottobre, Roma è stata messa a ferro e fuoco solo perchè qualcuno aveva ipotizzato delle misure restrittive. Oggi, stranamente, che questo piano è stato attuato e rafforzato, nulla si muove. Percepisco che prima o poi …questa calma apparente finisca. Non so se leggere i giornali Italiani può far percepire il “polso della situazione” ma , sicuramente rende l’idea e li non ci può tirare indietro all’evidenza.
In questo momento chi vedo veramente nella precarietà, nella incertezza. scaturita da questa situazione, sono i Giovani Italiani . Il loro futuro e quello dei loro figli, in Italia è veramente compromesso. Io sono padre di tre figli, 23, 20 e 10, e non vedo qui un loro futuro, e sento il dovere di dare loro un avvenire diverso. Il grande già è in Australia !!!!
Ora facciamoci due risate nel vedere questo video ….ma concentriamoci su quello che “trasmette”.
Un saluto a TUTTI !!!
http://www.youtube.com/watch?v=r47rrUZipqo
Sembri un politico Italiano quando parli. In inglese si dice “full of shit and proud of it”.
A cosa serve la lavagna digitale ? A niente in italia.
I bimbi italiani devono imparare: a portare la carta igienica a scuola perchè manca; a essere raccomandati; stare in coda; a non seguire le regole; a come evitare pagare le tasse, a costruire case abusive, a pagare in nero, a far finta che la mafia non esiste; a pagare e ricevere tangenti, a portare lenzuoli all’ospedale se sei fortunato di essere ricoverato; a sapere saltare la fila per l’analisi perche’ conosci qualcuno altrimenti aspetti 6 mesi; a studiare all’universita fino che hanno 35-40 anni; a essere disoccupati (30-50 % di giovani); a come chiudere il naso sotto la puzza letteralmente dispersa; a come essere incapaci e disorganizzati al lavoro che gli ha passato il papà; a come dire “che bell’Italia mentre i monumenti crollano come a Pompei; a come vivere in una tenda per 2 anni dopo un terremoto; che il merito non esiste; a stare sveglio di notte per pensare a come fregare il prossimo il giorno dopo; a come essere accaniti alle eredità perche non hanno nessun altro modo a parte le vie illegali per migliore; a come provare a creare un’azienda e poi essere bloccati dalla burocrazia; a come gestire Equitalia; a come spostare i fondi a l’estero; a come a essere miseri di ragionamenti non egoisti e basati sul lucro a spese d’altri.
La lista e’ più lunga, ma mi sa che la birra Australiana ti ha fatto effetto perciò chiudo qui.
L’arroganza e la prepotenza va sempre in mano con l’ignoranza. Complimenti Alberto continua cosi e il mondo penserà che gli italiani apprezzano soggetti come Berlusconi, Brambilla, Riina, Bossi e Ferrara.
Tutto questo evidentemente ti manca.
Mio precedente commento era per Alberto
Tanti soldi a saldo se consideri tutti quelli extra che sto mettendo nel mutuo. Vuoi le cifre ? Nessun problema. Io guadagno 1100 dollari alla settimana + 6000 dollari di utili mensili che metto direttamente nel mutuo perché voglio chiuderlo al più presto. Non ho i dati dell’ultimo dettaglio tasse ma il nostro netto familiare è molto alto fidati, al punto, come detto sopra, che mi posso permettere di portare la mia famiglia in Italia senza chiedere nessun prestito. Mia moglie ne guadagna quasi altrettanto. E tutto questo in 3 anni di Australia, partito come detto sopra da zero, e 18 mesi di attività. Alberto, cosa ne sai, sinceramente, di cosa insegnano nelle scuole ? Hai figli ? Stanno frequentando ? Quale anno ? Facciamola finita di sparare cazzate senza sapere un tubo. Se ti sei imbattuto SOLO in ubriaconi è come se vado alla stazione Termini alle 11 la sera e dico che tutta l’Italia fa pietà. Ma tu credi che la tua cittadella del nord dove vivi faccia da esempio ? Ma per favore. Fatti un giro a Milano, leggi cosa sta accadendo (uno stupro al giorno), o nella zona est di Roma dove manco la polizia c’ha il coraggio di entrare. E che dobbiamo dire …. Che in Italia son tutti mafiosi o stupratori ? Un po’ di intelligenza per favore e un po’ meno ottusità. Siamo tutti felici per te che tornerai in Italia alla tua vita felice. Ma lascia che ognuno si faccia le sue di esperienze. Manuel lo hai fatto nero poveretto. Sei stato di un’insistenza esagerata. Ma lascia che ognuno si faccia l’opinione che vuole no ? Da come scrivi in queste pagine si percepisce un astio enorme verso questo paese. Ma se ti è costato così tanto sopportarlo, dico, visto che sei messo così bene con il tuo lavoro, perché non ti sei rifiutato e te ne sei tornato a casa ?
Scusate, ma…
1) la PANCETTA E IL PARMIGIANO NON SI TROVANO!perchè per me PANCETTA E PARMIGIANO sono soltanto quelli originali italiani, e le cose che importano qua sono di marche strambe che forse non troviamo in italia neanche nei triscounts. Peggio mi sento se sono prodotte qua…ma la comprate la marmellata o vi “cucinate” pure quella?!
Forse ero abituata a mangiare troppo bene fra Italia e Grecia, e comprare la FETTA cheese qua ogni volta mi fa rabbrividire, esattamente come comprare il PARMESAN. ps: vivo a Perth e ho provato ogni IGA e ogni supermercato italiano, se avete suggerimenti sono i benvenuti!
2) Manuel tu sei ancora troppo entusiasta per essere arrivato qua, magari riparliamo fra qualche mese/anno, quando avrai veramente conosciuto gli australiani-paesani e l’australia. Non si vive di solo pesto saclà e di pasta barilla (2.30$ se tutto va bene, sembri tanto preciso ;))
3) Paola l’immigration mi ha chiaramente detto che una volta inoltrata la domanda da partner, mi viene rilasciato un bridging visa che estende il visto che attualmente ho, ergo, il business visa. Non sono considerata residente a fini lavorativi, fin quando non approvano la residenza temporanea e poi quella permanente (entro 2 anni dalla domanda). Questo è quanto mi è stato detto. Grazie a Dio, non mi serve di andare a chiedere lavoro dipendente, e sempre grazie a Dio, non prevediamo di stabilirci qui in Australia nel lungo termine, ma nella assai migliore Nuova Zelanda. Isolata e rurale sì, ma almeno mi godo la natura vera.
Dove la vedete l’Australia avanti anni luce?la lavagnetta al bambino, ma per imparare cosa? forse moderna negli ospedali e nelle farmacie stracolme di medicine, per tutto il resto mi sembra soltanto che tutto funzioni perchè c’è poca gente, ti credo che qui a Perth-dormitorio gli autobus sono puntuali, falli pure essere in ritardo!!!La burocrazia?45 gg per il mio ABN.
Vedo case-scatafasci, tranne quelle assai moderne ed “executive” di determinate zone, macchine arrugginite che risalgono a prima che io nascessi (e quante!!), e gente che va in giro in tuta o peggio scalza….
Io mi baso su quello che vedo più che sulla mia personale esperienza!
Aggiungo, avendo un partner australiano e frequentando tutti i suoi amici australiani: è vero che in Italia ci sono tanti analfabeti ma in generale una cultura esiste. Qui NON ESISTE. Nessuno sa niente di storia (quale storia, del capitan cook?), e non gli insegnano di certo quella europea, chiusi come sono… sembra che la sola cosa che gli si insegni è come spendere i weekends a bere birra, e a fumare canne.Forse neanche in America sono così fissati.
Questo per me non è essere all’avanguardia: è essere fortunati, molto fortunati di appartenere a un contesto florido, dovuto al fatto che le frontiere sono CHIUSE e che ci sono regole e paletti che sì, vengono rispettati. Non c’è stress, ma non ci sono neanche STIMOLI.
Comunque non vale la pena “infiammarsi” tanto, abbiamo punti di vista differenti
ps: Enrico, ho lavorato per una compagnia aerea, ergo ho viaggiato tantissimo, e amo tutte le cucine tranne quella messicana.
Da quando sono in Australia mi rifiuto di mangiare italiano, perchè le cose non hanno lo stesso sapore o vuoi forse dirmi che la mozzarella BOCCONCINI BAMBINI che vendono è uguale a quella di bufala che prendi in Campania?
Mi sembri una persona intelligente, è chiaro che tu ti cucini gnocchi e cose varie, bisogna anche vedere quale è il tuo livello di buongusto del cibo, nulla di offensivo, è sempre tutto molto personale.
Come ho scritto su, forse sono io che sono stata troppo viziata, fra ristoranti che se in Italia costavano fior di soldi, era perchè ti davano gli GNOCCHI, quelli VERI, al TARTUFO BIANCO… e non come qua, che un main lo paghi 35 dollari e ti danno la CHICKEN PARMIGIANA… una cotoletta di pollo con sopra pomodoro, ham e “mozzarella”. O.O
vi prego, continuerò a partecipare al forum, ma non mi parlate del discorso cibo. Purtroppo è una cosa sulla quale non saprò mai essere d’accordo, anche perchè questa terra è colma di figli di siciliani… se magari si potessero produrre mozzarelle di bufala, sarebbe male? ma tanto, figurati a chi frega della qualità…
è un paese basato sulle quantità, non sapranno forse mai nè cos’è la qualità, nè cos’è l’eleganza.
mi dispiace ma io la penso così.
Allora Antonietta. Qua siamo in Australia, non in Italia. Questo significa che non puoi trovare la qualità dei prodotti italiani all’IGA dietro casa. Ma tu davvero, che hai girato tanto, pretenderesti questo ? Io sono d’accordo sulle abitudini alimentari degl australiani ma come puoi rimanere delusa se non trovi quello che cerchi così facilmente ? Siamo in un paese straniero e non puoi pretendere niente. Io vivo ad Adelaide e ti assicuro che so benissimo dove trovare le cose di qualità. Trova su google Imma e Mario Mercato ad Adelaide o Bottega Rotolo. Mangio il prosciutto San Daniele, il VERO parmigiano reggiano o il Grana, ma c’è anche il pecorino romano, l’Asiago e tutti i formaggi che trovo alla coop in Italia. Tutti importati. Ma come ti sei sognata di comprare il loro parmigiano ? È terribile e gli italiani di solito evitano di cadere in errori cosi. Vedi che sei come tutti i turisti che vengono qua ? Ma meno male dico io che non sanno riprodurre con qualità i nostri prodotti alimentari ….altrimenti davvero addio al marchio e qualità Italia. Meno male che certe cose le puoi trovare solo da noi e non nel supermercato a Bondi. Il valore e l’esclusività di certi nostri prodotti è dato proprio dal fatto che all’estero non si possano trovare con facilità. Lascia gli australiani vivere come vogliono e ricordati che sei tu a vivere nel loro paese e per questo li devi rispettare. Ma poi scusa ….. Tu giudichi le persone perché camminano scalzi ? Ma chi se ne frega no ? Se sei così snob amica mia e così presuntuosa di essere meglio di loro perché viaggi dico io ? I viaggi e le esperienze all’estero sono per mentalità molto diverse dalla tua (io non ti conosco ma giudico quello che scrivi sia chiaro). Gli amici poi ognuno ha quelli che si trova. Io ho tantissimi clienti che vengono da me. COME IN ITALIA ci sono quelli che descrivi tu e persone invece con le nostre stesse abitudini nonostante siano australiani. Ma credimi Anonietta. Molte volte sono rimasto sorpreso in positivo da quelle dalle quali meno te lo saresti aspettato. Insomma. L’Australia mi ha insegnato a non farmi pregiudizi. Cosa che invece in questi ultimi post ho trovato in abbondanza qua dentro. Chiudo dicendo una cosa importante. Tu non hai figli Antonietta. Io ne ho due. La cultura di base è compito della famiglia, non della scuola. Ai miei figli insegno prima di tutto ad aprire gli occhi, guardare il mondo che li circonda carpendo ogni particolare di ciò che gli accade intorno. Se qua sono a meno contatto con la cultura (e cosa pretendi … T’incazzi pure ? Sei in Australia non a Firenze) non vuol dire affatto che saranno persone peggiori. Non ti offendere ma dalle tue frasi emerge tantissimo un “diverso=peggiore” che non si addice affatto ad una persona che “ha girato tanto” e quindi con mentalità ricettiva. Sinceramente sono ben felice che ai miei figli insegnino meno cultura ma più predisposizione ad accettare il loro compagno di banco. Molto più felice.