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Australia, qualità di vita

di Catia
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Lettera pubblicata il 17 Febbraio 2006. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 385 commenti

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  1. 231
    ivano -

    manuel condivido il tuo pensiero e le tue parole e se dovessi tornare in Australia ci incontreremo ;-).

    Fai il tuo percorso.

  2. 232
    Antonietta -

    Ho 29 anni e vivo in Australia da quasi 2 anni, con un ragazzo australiano tramite il quale otterrò un visto da residente.
    Vivo a Perth e prima di arrivare qui ho girato Sydney, Brisbane, Cairns e Adelaide. Mi sento veramente di scrivervi questo, sperando di aiutare tutte quelle persone che, come me 2 anni fa, pensavano che qui avrebbero trovato l'”America”…
    Non esiste nessuna America: l’Australia è un falso mito.
    Si guadagna in media 1000 dollari a settimana, sì esatto, leggete bene, a settimana. Ma la vita è cara, e la QUALITA’ E’ PROSSIMA ALLO ZERO.
    Per favore credetemi perchè non avrei nessunissimo motivo di dirvi queste cose se non fossero vere. Io avrei dato per leggere tutto ciò quando sono partita.
    Questo paese va bene per una vacanza, se si hanno tanti soldi da spendere.
    Altrimenti andate in Nuova Zelanda, moooooolto più bella, economica, genuina e particolare.
    In Australia il cibo è PESSIMO. Ho viaggiato tantissimo e vi garantisco che non ho mai visto cibo terribile come questo.
    Il mare è molto bello, quello sì, ma d’estate specialmente qui a Perth ci sono 40 gradi e ci si squaglia. Spesso non si può stare al sole per più di 30 minuti. Non è come in Italia che si sta al mare dalla mattina alla sera per intenderci. Non esistono stabilimenti, non esistono divertimenti, a meno che non rimedi una tavola da surf.
    Il mare è molto pericoloso, specie in questa zona, per via degli squali.
    Cosa che forse le guide turistiche non dicono. Da ottobre 2011 a oggi, 19 maggio 2012 sono morte 4 persone per shark attacks.

    Gli australiani sono soltanto FALSE-FRIENDLY e assolutamente di mentalità chiusa.
    Procrastinano tutto (per avere l’equivalente della mia partita iva, un mese e mezzo, in Italia rilascio immediato), non gli frega un c.... di chi sei o non sei, sembrerebbero meno corrotti rispetto all’Italia, ma in fondo sono corrotti anche qua.

    Ripeto, il cibo è assolutamente disgustoso, inclusi gli ingredienti (zucchine insipide, cibi impacchettati e pronti a non finire etc)

    Ci sono pochi divertimenti, i negozi chiudono alle 17 o 17.30 tranne il giovedì, e qui a Perth ogni ristorante chiude MASSIMO alle 22.
    Le città sono perlopiù per “business”, moderne e popolate di giorno, deserte di notte.

    Autovelox a non finire, controlli di alcool a non finire.

    Gli australiani sono alcolizzati, drogati e in media fancazzisti.

    Da italiani sarete sempre considerati STRANIERI e BACKPACKERS, buoni soltanto a fare i LAVORI UMILI, tipo BAR, RISTORANTE, ETC..NON VENITE QUI CON UNA LAUREA E IL WHVISA, SPERANDO CHE SIA RICONOSCIUTA PERCHè NON LO FARANNO. RIPETO, SARETE CONSIDERATI BACKPACKERS. PAROLA DI UNA LAUREATA IN ECONOMIA

  3. 233
    Antonietta -

    E aggiungo, non ho intenzione di sindacare, nè di scrivere ulteriormente su questo forum.
    Spero che le mie parole verranno lette e considerate da chi è interessato e pensa che in Australia ci sia una vita d’oro.
    Togliendo i soldi che si guadagnano, quello sì, non c’è altro, credetemi.
    E’ vero che è molto soggettivo, ma di italiani ne conosco diversi qua e uno se ne sta per andare in Brasile, stufo di questa Perth.
    Molti italiani non vi ammetteranno mai che qui si sta così, un pò per orgoglio un pò perchè non si vuole essere considerati male, un pò perchè effettivamente in Italia le condizioni sono pessime.
    Prima di partire lavoravo in aeroporto e guadagnavo 1000 euro al mese, ma avevo FAMIGLIA ED AMICI VICINO A ME. Cose importanti tanto quanto i soldi.
    Concludo dicendo: se volete venire col working holiday visa per raccogliere frutta, lavorare nelle farms, o come baristi, BEN VENGA, ma l’Australia nel 2012 è un falso mito, non sperare di trovare ciò che non c’è.
    Ultima cosa, qualcuno potrà chiedersi che caxxo ancora ci faccia io qua, bella domanda. Ho una mia attività e un partner che purtroppo è australiano, presto ci muoveremo in Nuova Zelanda e sinceramente non vedo l’ora.

    Spero di esser stata d’aiuto a qualcuno e se volete sbattere la testa sbattetela, ma ricordate che non siete i benvenuti, se non per cogliere la loro frutta 🙂

    Qualsiasi cosa vi serva, da annunci di case a lavori etc, il sito più usato è gumtree.com.au

    ciauz 🙂

  4. 234
    alberto -

    Antonietta,

    la penso come te….l ho detto anche nel forum ( vedere commento 88 & 94 ) , e quando l ho detto ho sempre scatenato un macello ( nessuno vuole dire la verita )……vediamo adesso con il tuo commento…sono curioso.

    A presto

  5. 235
    Stefano57 -

    Carissimi ….il mondo è bello perchè è vario !!! da queste poche parole emerge il fatto che ognuno di noi ha un suo modo di agire, ha un suo modo di valutare, ha una sua cultura, ha una sua adattabilità, insomma ognuno di noi ha un “approccio” diverso nello “scegliere” che si differenzia, per fortuna, dall’altro. Quindi i pareri espressi. siano essi a favore che contro, DEVONO essere trasformati e metabolizzati su quella che la propria personalità. Perchè se fossero veri certi concetti l’Australia sarebbe sovraffollata se invece emergessero altri sarebbe un deserto. Invece è una realtà, come giusto che sia, dove chi ci si indentifica rimane, chi no cambia aria. Praticamente quello che succede nel resto nostro mondo. Voglio dire non prevale nulla …….alla fine prevale quello che ognuno di noi VUOLE e RICERCA per il suo bene !!!!!!

  6. 236
    Enrico -

    Bravo Stefano. Concordo pienamente. Ognuno ha le sue esperienze. Io ho già raccontato la mia nei post precedenti. L’Australia non mi piace, ma i soldi e il benessere che sta dando a me e alla mia famiglia altri paesi come l’Italia se li sognano. Alberto, tu hai parlato tantissimo, ma fondamentalmente non hai raccontato niente della tua vita qua in Au. Perché non ci spieghi i motivi di tanto rancore ? Che lavoro fai ? Che esperienze negative hai avuto ? Chi ti dà da vivere ? L’azienda italiana ? Ti pagano in euro ? Dai su …. Raccontaci qualcosa, devi spiegare i motivi di tanta delusione. Basta adesso con i luoghi comuni, quelli li conosciamo tutti. Mi piacerebbe invece capire i motivi che ti hanno spinto a tanta negatività. Molte delle cose che hai scritto sono vere, altre assolutamente no. Come il rapporto stipendi/costo della vita. Vero che qua costa tutto di più, ma nel mio bar io arrivo a dare più di 800 dollari alla settimana (620 euro che diventano 2400 al mese) ad un ragazzino di vent’anni che se mi lavora la domenica viene pagato 39 dollari all’ora. Mia moglie è ragioniera, non laureata quindi, lavora DA CASA a 45 dollari l’ora (35 euro). Non mi venire a dire che il rapporto è lo stesso che in Italia, via su. Anche solo la benzina qua costa 1 dollaro e 50 (1 euro e 15). Ha ragione Stefano, ma ragione da vendere. Per chi legge dall’Italia …. ragazzi, se non avete niente da perdere PROVATE, PROVATELA ECCOME L’AUSTRALIA. Perché esistono buone probabilità che troviate la realtà che cercate. Alberto evidentemente ha un buonissimo lavoro in Italia che lo rende felice e lo appaga al quale non vede l’ora di tornare al più presto. Sei fortunato. In questi giorni io invece sto ospitando a casa mia ad Adelaide una coppia di Firenze con bambina di 7 mesi. Lui è ingegnere elettronico, lei impiegata in uno studio di avvocati. Non ce la fanno più a vivere in Italia e dopo 4 mesi qua con me vorrebbero tanto rimanere, ma non ci riescono. Ognuno ha le sue esperienze, ma dove sbagli tu caro Alberto è nel voler a tutti i costi trovare una motivazione per scoraggiare chi vorrebbe invece provare. Se l’Australia ha fallito con te non è certo detto che debba fallire con tutti gli altri. Con me non lo ha fatto.

  7. 237
    manuel -

    gli ultimi due post mi son piaciuti molto perchè è la realtà delle cose. Ognuno ha delle esperienze, belle o brutte che siano, che portano a scegliere una cosa o l’altra.
    Io sono solo tre mesi che sono in Au e per la mia esperienza è un continente che può dare tanto se si ha la passione e la voglia di fare.
    Sono a Perth ora, ma muoverò verso Cairns tra una quindicina di giorni per le farm. Nonostante stia per partire ho ancora ristoranti che mi chiamano da tutta la provincia per lavorare come pizzaiolo… Nella pizzeria dove sono ora gestisco, e lo sottolineo GESTISCO, la cucina, la pizzeria e i camerieri. Do i tempi ai camerieri, do i ttempi al cuoco, faccio gli ordini per la spesa…
    In Italia ero l’aiuto pizzaiolo, ovvero quello che arrivava a lavorare (solo sabato e domenica) solo per fare le pizze e lavare le vaschette degli ingredienti….
    Il mio collega pizzaiolo italiano, attualmente, lavora a tempo ridotto perchè la pizzeria ha ridotto i numeri e non riesce a trovare un impiego a tempo pieno in un’altra pizzeria…

    Antonietta, probabilmente non hai visto cosa sta succedendo in questo periodo in Italia (e anche in Europa)… i suicidi delle persone a causa del lavoro e dei conti da pagare sono un bollettino di guerra…
    Nella mia famiglia l’unico che ha un lavoro “sicuro” e mio padre, mia madre ha un lavoro con contratto annuale e ho atri due fratelli che stanno studiando…
    A 28 anni non ce la facevo a stare a casa a lavorare a nero per riuscire a nn chiedere i soldi ai miei… Ora, se serve, sono io che posso aiutare loro in caso di necessità…
    Mi manca solo l’auto, che a conti fatti nel lungo periodo sarebbe più economica dei 9.4$ che spendo ogni giorno per andare e tornare dal lavoro con treno e bus…

    Gli italiani hanno un difetto grande. Escono dall’Italia e pretendono che il mondo sia come casa loro. Io vi dico, per fortuna che il mondo è diverso. Io apprezzo sempre di più la diversità e critico le cose che secondo me non sono giuste.
    Concludo dicendo che, in due mesi di ostello a Perth ho incontrato molti ragazzi italiani che sono venuti qui per disperazione, chi non ha avuto gli stipendi, chi ha perso il lavoro perchè la company ha chiuso, chi era disoccupato… Ne ho trovati solo due che hanno mollato lavoro sicuro per venir qua, gli altri 30 non hanno perso nulla.
    Per quanto il costo della vita sia alto, per la scarsa qualità del cibo (che poi è da dimostrare, da agronomo credo solo ai dati), non pensate che da noi si rispettino tutte le regole per i trattamenti chimici in campo o in lavorazione del prodotto primario…
    Se poi mi dite che qui si mangiano molti prodotti confezionati e precotti o liofilizzati è vero. Io mi compro il prodotto fresco e me lo cucino come voglio. Se poi fossi stabile in un posto avrei anche l’orto, proprio come facevo a casa mia…
    Puoi essere in qualunque posto del mondo e mangiare bene se sai come cucinarlo. Da italiani abbiamo un vantaggio, sappiamo distinguere il gusto del bun cibo

  8. 238
    Antonietta -

    Argomento: lavoro dipendente 🙂

    Premesso che qui esiste un certificato o un pezzo di carta per ogni cosa, persino per rimuovere vecchi mobili, se tu hai le qualifiche che loro vogliono, allora puoi guadagnare discretamente. Ma bisogna fare le dovute distinzioni, senza offesa per nessuno e sperando che questo vi faccia riflettere (ripeto, io avrei pagato per sentirmi dire queste cose 2 anni fa):

    la fascia “bassa”: pulizie, farms, ristoranti, bars, night clubs, forse qualche negozio etc. Questi sono i lavori possibili e gettonati per ogni italiano che arriva qua. E’ facile, entri in un ristorante, ti presenti, e il giorno dopo ti fanno fare la prova (non pagata) e se pensano che sei ok ti assumono per 18-20$ l’ora, sennò ti mandano via.
    Il problema è che non tutti i datori sono disposti a sponsorizzarvi, quando il working holiday scade dopo 1 anno o 2. E allora? Ve ne dovete andare o state in nero se vi accettano. Non è instabilità anche questa?

    fascia media: customer service, segretarie, laureati tipo Economia, Sc. comunicazione, e impiegati vari, lavori aziendali non manageriali, compagnie aeree, agenzie viaggi, immobiliari, lavori nella loro pubblica admin, qui è il problema. O conosci qualcuno che ti fa la grande cortesia, o vogliono che tu sia residente. Leggete gli annunci, spesso dicono “backpackers no need to apply”. A meno che non si spendano altri migliaia di dollari per studiare e prendere le loro qualifiche (per esempio Accountant, BA, o Bookkeper), non vi daranno lavoro. E non lo faranno 1) perchè da mentalmente chiusi sono diffidenti 2) perchè il vostro inglese non sarà mai perfetto 3) perchè dato che qui non esiste precarietà, per assumervi dovrebbero fare il visto di lavoro, che costa loro un sacco di soldi 4) perchè la maggior parte degli australiani appartiene a questa fascia, quindi non c’è necessità di assumere stranieri.
    Io ho tentato di entrare in ogni compagnia aerea perchè ho esperienza pluriannuale, e mi hanno detto di rifare domanda da residente perchè per legge non possono fare il visto di lavoro.

    fascia alta: ingegneri,fisici, chimici, geologi, lavori manageriali con esperienza pluriannuale e referenze (per loro essenziali),o che in qualche modo ti fanno finire nel settore oil & gas etc. Qui svolti. Ti fanno lo sponsor, ti pagano tutte le spese, ti srotolano praticamente il tappeto rosso e guadagni veramente cifre esorbitanti. Perchè? Perchè gli australiani sono pigri, e sono una parte studia cose complicate o prende qualifiche “alte”, quindi c’è una bella lacuna da colmare.

    Manuel so dei suicidi e della situazione, ma non me la sento di dire che qui è l’Eden. Si vive tranquilli, però la cultura locale è pari a zero, non parlo la mia lingua, non ho veri amici e sì i soldi te li danno, ma te li levano pure perchè tutto è sovrapprezzato. Chiaro che qui ci si cucina da soli, ma con quali ingredienti? Verdura insipida, la maionese è bianca, la marmellata è gelatina. Qualsiasi marca, garantisco.

  9. 239
    Antonietta -

    Alberto, concordo, punti di vista negativi sull’Australia scatenano sempre indignazione. Forse italiani che sono finiti qua provengono da situazioni ben peggiori, come ha detto Manuel, che lavorava in nero e doveva chiedere i soldi ai suoi e quindi chiaro che ora stanno meglio. Io odiavo la situazione economica, il traffico di Roma, i lavavetri, le partite di calcio sempre sulla bocca di tutti, ma alla fine neanche qua c’è quello che voglio.

    Ho un amico sardo che vive qui e un giorno mi disse “sono creatori di facce”. Gli dai un bel piatto con tripla porzione di tutto e sono contenti.
    Mi manca il ristorantino siciliano dove ogni cosa, dall’antipasto al dolce era veramente buona e saporita, e non perchè sopra ci metti la porcocane di salsa. Mi mancano i porcini e i tartufi, le aragoste, la mozzarella di bufala, il vero parmigiano e il vero prosciutto crudo. Qui non sanno neanche cosa sia lo speck, se glielo chiedi ti danno la pancetta, provare per credere…
    Cibo a parte, mi manca andare dal parrucchiere a prezzi “normali” (qui 250 dollari e non sono capaci).
    Forse la cosa che mi irrita di più è che qui pensano che loro siano il top della qualità 😀 è paradossale. Vedi spesso annunci e descrizioni con parole come “outstanding”, “breathtaking”, “awesome”, “stunning”… Con tutto il mio romano di chi ha viaggiato un pò per il mondo vorrei tanto rispondere: MADDECHE…

  10. 240
    Alberto -

    Grande Antonietttta…..
    proprio MADDDDECHE…..con 4 D!!!!!Hai proprio ragione!!!! Vogliono che la gente colga la loro frutta…come dicevi l altra volta.L’Australia…..e’ l Arabia Saudita dei paesi anglosassoni!!!! Tutto e’ vietato e regolato!!! Stateci stateci….io me ne torno a casa ben contento…
    A presto
    A

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