Gas e Luce hanno già messo le mani davanti promettendoci (e ci puoi scommettere che manterranno le promesse fatte) un non piccolo aumento ad iniziare da gennaio 2008.
Governo e sindacati scoprono che l’inflazione è salita ai valori di alcuni anni fa, ma non possono (o vogliono) fare niente, stanno alla finestra a guardare il popolo che spende la tredicesima correndo in automobile a destra e a manca.
Ho hatto due calcoli che somo: 1 barile di petrolio = 42 galloni USA = 158,9873 lt. (vedi winkipedia)
1 barile è quotato 96 $ = 65,0362 Euro – cioè con 1 euro compro 2,444 lt. di quel barile
ma se la benzina verde costa in media 1,360 euro x litro, e se moltiplico in costo di 1 litro di benzina per il contenuto del barile ottengo che quel barile costa circa 216 Euro = circa 319$
La differenza di 223 $ circa tra il costo di barile di petrolio e di benzina come la devo conteggiare ???
Sapete darmi una dritta, grazie
ge45
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Categorie: - Consumatori
non so se ho capito bene la domanda; chiedi la giustificazione della differenza tra il costo del barile OPEC e quello dei litri equivalenti alla pompa?!
direi che in mezzo c’è il processo di trasformazione, che porta al costo del carburante fissato dalle petrolifere (Esso, Shell, ERG etc…) e poi ci sono le accise, ossia l’imposizione che lo Stato fa sul litro di carburante alla pompa e infine l’IVA, che grava pure sull’accisa, ossia la tassa sull’imposta, ignobile eh?!.
da wikipedia l’esempio sul gravame dovuto alle accise e le relative motivazioni:
1,90 lire per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935;
14 lire per il finaziamento della crisi di Suez del 1956;
10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
10 lire per il finanziamento dell’alluvione di Firenze del 1966;
10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
75 lire per il finanziamento del terremoto dell’Irpinia del 1980;
205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
22 lire per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
39 lire per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
La somma di tali accise evidenzia, pertanto, una tassazione di 485,90 lire (ossia 25 centesimi di euro) per ogni litro di carburante acquistato.
Dall’elenco più che obsoleto capisci subito che più che di accise si dovrebbe parlare di “‘acci-loro”, ma questo è un altro post!
aggiungo, per completezza, che l’imposta di fabbricazione è di circa 0,42E, cosa che, aggiunta ai circa 0,25E delle accise, fa 0,67E; se consideriamo l’IVA, si conclude che su un litro di gasolio lo Stato mangia 0,92E, ossia più del 70% del costo del litro di gasolio (1,30E).
senza il vampiraggio statale, il litro di gasolio costerebbe 38 centesimi e un pieno di 80lt costerebbe 58.000£.
le entrate dello Stato solo per l’imposta sui carburanti sono state allucinanti e con tutto ciò questi ladroni aumentano sempre di più l’imposizione rendendo impossibile alla maggior parte della gente pensare al risparmio e mettendo sempre più persone al disotto della soglia di povertà.
D’accordo che per la benzina esistono le “accise” cioè quella serie di tasse che lo Stato vi ha imposto, ma in altri campi lo Stato non percepisce le stesse percentuali di tasse, eppure i costi aumentano e nessuno reagisce.
Pasta, frutta, verdura, latticini, ecc. con la scusa del recente sciopero degli autotrasportatori hanno fatto segnalare degli aumenti, ma nessuno ha cercato, se pur minimamente, di porvi un freno, un rimedio. Si spera sempre nel buon senso della gente, forse sperando che la gente si ponga a dieta stretta e i pensionati (quelli che rappresentano un costo ma non producono) si decidano a lasciare questa vita. Io non credo che non si possa trovare una soluzione, bisogna che chi di dovere abbia il coraggio di prendere delle decisioni anche se drastiche e impopolari. Ma chi ha il coraggio di giocarsi il “cadreghino” ????
edilio45
alcun a