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Lettera pubblicata il 25 Dicembre 2009. L'autore ha condiviso 15 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore gigino371.
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per survivor auguri e come dice cantautore la solitudine è in vetta alla classifica posso solo dire di non aggrapparti ad un filo d’erba che in quel momento ti sembra un ramo robusto dove appoggiarti è uno dei più gravi errori,allora devi lottare un pò in più e poi vedi che dopo il prato verde fatto solo di sottilissimi fili d’erba .troverai anche piccoli e grandi alberi dove poi ognuno in queta situazione cerca il ramo più adatto,però costanza e fede sono i vaccini .ciao e auguri quando vuoi scrivere fai pure .luigi
Caro Gigino, io fortunatamente gli auguri per i miei parenti lontani li mando ancora con i bigliettini, perchè in realtà colgo l’ occasione per snocciolare tutta la mia nostalgia per il mio paese e per i miei cari, che non vedo da più di 10 anni.
-dove dico è meglio un sorriso oggi da vivo che domani fiori o tombe di marmo di prima scelta domani non serve-
Hai dannatamente ragione, meglio godersi oggi ciò che abbiamo, figli e genitori, ma credo che il problema vero sia insito in noi che beneauguratamente rimaniamo ancorati a saldi valori.
Tutto cambia e la massa si adegua, ma ci sono alcune persone che ahìmè non riescono a farlo.
Io non vado nemmeno in chiesa e non riesco a trovare rifugio in niente, però mi piace molto fare il presepe e non l’ albero e mi ha dato veramente tanta gioia sapere una persona stare bene per un mio piccolo regalo, perchè nonostante tutto ci sono dei bambini per i quali, ricevere a Natale una giacca a vento o altri vestiti nuovi per sentirsi magari e finalmente uguali agli altri è importante, ma forse nemmeno ce ne rendiamo conto. Ecco, a me piace stare alla finestra a guardare queste cose, mi fa sentire una persona diversa, orgogliosa di emozionarsi.
E non racconto queste cose per darmi lustro, credetemi. Ma proprio perchè vorrei che i miei genitori in primis e i miei figli poi riscoprissero il vero senso di questa festa.
Sto aspettando da 4 mesi di essere pagata dal mio ex datore di lavoro (mio fratello), poi sapete come ci sono rimasta quando ho visto che, nonostante la crisi e per salvare le apparenze sono stati fatti dei regali a clienti/fornitori. Piangevo ieri a casa dei miei, che ovviamente non potevano prendere le parti nè mie, nè sue.
Ma volevo ringraziarti caro fratello per avermi dato questo ennesimo pugno nello stomaco, e ha ragione mia figlia a dire quanto sono cogliona, perchè tutto sommato non smetto di sognare, di credere e di sperare. Ma soprattutto non ho mai smesso di volerti bene.
Scusatemi, ma stavo male..
Faccio tanti auguri a tutti, e in special modo alle persone belle come Gigino che, con quattro righe ha saputo farmi vergognare per
essermi lamentata.
Il saluto come dici tu caro amico è importante, anche a me capita di desiderare un abbraccio.
per lipsia non volevo assolutamente far del male o dare lezione, quello che ho scritto è perchè purtroppo poi quando non abbiamo più sentiamo la mancanza,quando l’abbiamo non la curiamo.io nemmeno andavo in chiesa e a casa nei momenti cruciali se lasciare questo mondo o meno ho preso in mano un libro e cercavo un qualcosa dove leggere e non so nemmeno io cosa cercavo perchè giravo le pagine e dicevo non mi piace poi mi sono fermato in una pagina forse centrale di quel libro e ora vado in chiesa non vado a spettegolare come tante persone,vado a sentire la parola del Verbo vai anche tu con i tuoi figli è bello poter dare una cosa che poi serve come diritta per la vita quante volte vediamo i vecchi film western e vediamo che fanno la preghiera prima di mangiare io fino ad ieri ridevo ma oggi capisco che loro avevano ragione.lipsia ti chiedo scusa non volevo affatto offenderti o farti male no è lontano dal mio io .io ringrazio Lui che mi ha evitato di fare quel gesto insano ben quattro volte.ho letto un pò la storia di don antonio mazzi e penso che ci vorrebbe un don antonio in ogni gruppo di due-tremila abiatnti per far sentire la luce quella luce che non si accende con l’interruttore e l’amore .Lipsia io nella mia solitudine in todo ti chiedo ancora scusa se dalle mie righe hai avuto male,ma assolutamento non era questo il mio intendo,però se vuoi comincia a frequentare quella casa che è di tutti e porta i frutti del tuo amore con te non so se piccoli o grandi ,ma qualsiasi età va bene per ricominciare a sentire e vedere,vedi io a volte per strada non potendo dare niente a quei piccoli gli do una mano sul viso gli dico che è carino e mi dispiace che non posso dare niente ma con un sorriso e lui lo stesso mi dice grazie.e dentro di me sento il suo disagio perchè il padre vuole i soldi ma sento che lui ha capito che mi dispiace ma realmente non posso. ciao e che il prossimo anno sia per te,la tua famiglia ma per tutti un anno dove quella Luce riscalda i cuori