A Gennaio 2008 ho chiesto al 187 una linea telefonica per la mia abitazione facente parte di un comprensorio di nuova costruzione per un totale di 50 unità abitative. Dopo pochi giorni mi è stato comunicato via sms il numero di telefono e l’appuntamento con il tecnico. Dopo il sopralluogo Telecom mi comunica che è necessario coinvolgere la “progettazione” per la stesura dei cavi e cablatura: appuntamento al 7 di Aprile. In settimana mi arriva una comunicazione postale da parte del 187 che riporta: “… a causa di problemi dovuti a permessi pubblici non possiamo rispettare la data del 7 di Aprile 2008 per l’attivazione della linea telefonica…. Ci scusiamo e non appena sarà possibile provvederemo a contattarla per nuovo appuntamento.”
Mi chiedo quali siano questi permessi pubblici visto che le case confinanti (20 metri in linea d’aria) hanno la linea telefonica. Ho chiesto spiegazioni a persone esperte e mi hanno detto che i problemi sono esclusivamente economici: ovvero, Telecom non cabla un condominio di 50 potenziali clienti a fronte di una o poche richieste per non correre il rischio di preparare la “pappa” agli altri gestori che non possono effettuare nuovi impianti. E’ così?!! Corriamo il rischio di non avere un servizio perchè, a conti fatti, non vi è una vera liberalizzazione ma solo interessi di parte e chi ne fa le spese è il cittadino.
Sto pensando di rivolgermi a soluzioni tipo Vodafone-casa visto che la nostra compagnia telefonica non è in grado di garantirmi il servizio.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Consumatori
Cosa devo fare per avere una linea telefonica fissa a casa in un condominio di nuova costruzione????Aiutooooo
E’ incredibile come la storia letta qui sopra sia perfettamente sovrapponibile a quello che è successo a me. Con l’aggravante che abito in una zona periferica. Esistono soluzioni con altri gestori o siamo condannati a rimanere isolati dal mondo per un capriccio di un gestore privilegiato dallo stato?
Grazie
Solo per dire che e’ da gennaio 2007 che attendo il trasloco della linea da una zona ad un’altra di Mestre (periferica ma vicinissima al nuovo grande ospedale – il primo in Europa). E a parte il 187 (che non sa mai nulla) non si riesce mai a parlare con qualcuno che non sia Alice, Francesca, Daniele, Marco ecc. ecc.
Ho scritto anche al garante e qualcosa si e’ mosso ma siamo comunque ancora senza telefono.
Ho tentato la carta “altri gestori” ma finche’ telecom non porta la linea non se ne parla.
Cordialita’.
E’ una vergogna, mi ritrovo nella stessa situazione dal novembre 2008.
Ho comprato casa in un condominio di nuova costruzione in pieno centro cittadino ( COSENZA ) ed ho provato con diverse compagnie ad attivare la linea telefonica con ADSL incluso dal lontano novembre 2008. L’ultimo contatto è con Telecom (luglio 2009), ma come facevano notare anche gli altri non ampliano le linee perchè non vogliono preparare la “pappa” agli altri gestori. Ritengo che fino a quando non ci sarà un gestore unico delle reti “neutrale” da qualsiasi compagnia telefonica il problema rimarrà tale. E’ per il momento noi poveri utenti cosa possiamo fare?? Non so proprio come muovermi, se qualcuno potesse suggerirmi qualcosa….grazie!
Scenario identico al mio.
Tra l’altro ho cercato qualche WISP (Wireless Internet Service Provider).. ma ovviamente con la fortuna che ho, il mio condominio non è coperto…
Mi aggiungo anche io all’elenco di “la stessa cosa è capitata a me”.
Mi sono trasferito in un palazzo di nuova costruzione a gennaio 2010.
Ho richiesto prima il trasloco della linea (Tiscali) ma dopo il primo sopralluogo è stata “bocciata” a causa della mancanza di un piccolo scavo, spettante a Telecom Italia, per collegare il palazzo alla Rete Telefonica.
A Febbraio faccio un nuovo abbonamento, sempre con Tiscali, specificando che occorre lo scavo, ma dopo circa 4 mesi (Maggio) mi viene definitivamente chiusa la pratica perché Telecom non da disponibilità delle linee.
Mi rassegno e faccio l’abbonamento con Telecom Italia (27 maggio), mi viene dato l’appuntamento per 8 luglio, ma il giorno prima mi viene comunicato che l’appuntamento è spostato al 21 settembre!!!
Chiedo maggiori informazioni e mi viene detto che devono “ampliare la rete telefonica” e che a loro non risulta la necessità di fare lo scavo. Io dico e INSISTO che devono fare uno scavo di circa 1 metro (lo so per certo!!!), ma a loro non risulta. Dicono solo che la centralina è satura. Ma a me risulta si una centralina (gli armadi metallico di zona) quasi saturo, ma a detta di un Tecnico “amico” che c’è ne una vicino a supporto di tutta la zona, che è praticamente vuota.
Oggi, per caso, ho sentito l’elettricista che ha fatto gli impianti del palazzo, che ha confermato la necessita del piccolo scavo (perché loro non potevano avvicinarsi alle tubazioni Telecom) e mi ha detto che il mio comune, Sassari, ha dei contenziosi con Telecom (o la società che appalta i lavori) per cui non rilascia le autorizzazioni necessarie.
Insomma sono da 7 mesi senza telefono e non so ancora perché. Nel condominio siamo in Otto, abbiamo anche tentato la strada Tiscali in gruppo perché una commerciale ha detto che così Tiscali avrebbe appaltato i lavori… ma poi un’altra responsabile mi ha detto che Non è possibile l’appalto diretto da parte di Tiscali.
Che faccio? Stiamo spendendo un patrimonio con il cellulare e la connessione con le InternetKey, quando funziona, è tanto se 1 megabit (altre che 7 mega pubblicizzati!!!).
Inutile ribadire che la stessa cosa succede tutt’ora a noi!
Viviamo a L’Aquila in un condominio di recente costruzione, noi ci viviamo da dopo il terremoto e nessuno qui nel palazzo e nei condomini vicini riesce ad avere questo benedetto ampliamento della linea (questo già prima del sisma). Protestare a questo punto mi sembra la cosa più ovvia da fare anche se suppongo che in ogni caso la considerazione che ci verrà data sarà minima ma vale la pena tentare.
Come prima cosa manderemo una lettera di richiesta scritta alla telecom italia, per ribadire il disagio e richiedere questo ampliamento, non credo si muoverà molto e per questo motivo vorremmo rendere nota la situaizone anche in altro modo, qualcuno sa che strada poter battere?
Continuare a chiamare con i cellulari e anavigare con le internetkey nonè possibile, oltre il fatto che è molto dispendioso praticamente qui non c’è mai campo e se c’è comunque la internetkey della 3 (che ho scoperto essere degli imbroglioni belli e buoni) non va lo stesso, siamo isolati dal mondo e questo succede nel 2010 è scadaloso!
assurdo quello che leggo,anche io mi sono trasferito da un paio di mesi in una palazzina nuova quasi vuota ed è successo lo stesso a me prima facendomi aspettare da giugno ai primi di agosto poi ad agosto mi hanno detto che nn avevano permessi e ancora dopo hanno spostato tutto per la fine di ottobre!! ASSURDO!!!
La scusa dei permessi è ridicola… e assolutamente non accettabile.
La richiesta di un permesso per lo scavo è una pura formalità! Ma ti pare che il Comune non concede il permesso a Telecom (o a chi gestisce fisicamente la manutenzione delle linee) il permesso di fare gli scavi?
Anche a Me, quando mi sono lamentato dei ritardi, mi hanno detto che il comune non aveva concesso i permessi, ma un’altra persona (sempre di Telecom ma che lavora in un paese vicino) mi ha riferito che i permessi c’erano (sono appunto una “formalità”) ma l’azienda che si occupa dei lavori si è dimenticata di eseguirli (si avete capito bene LA DITTA SI È DIMENTICATA DI ESEGUIRLI!!!).
Alla fine io ho risolto proprio grazie all’intervento di questa persona che ha “chiesto” di velocizzare la pratiche… e mi è stata attaccata la linea a ottobre 2010.
Un consiglio, chiedi al tuo comune, se l’azienda telefonica (non tanto telecom ma chi gestisce realmente la manutenzione delle linee) ha richiesto ed ottenuto un permesso e ti fai se possibile dare i dati.
Secondo consiglio, anche se è un brutto consiglio, se conosci qualcuno in Telecom, fatti raccomandare… altrimenti passano mesi. 🙁
COnfermo in pieno quanto letto. Alla faccia delle LIBERALIZZAZIONI, altro che taxisti, notai o farmacisti !!