Buongiorno sono Giovanni vi scrivo in quanto parlando con un collega di quello che mi è accaduto,mi ha consigliato di rivolgermi o meglio di chiedere a voi un consiglio su cosa fare.
Vi spiego brevemente l’accaduto:
A settembre 2017 ho emesso un assegno mio personale a mio figlio nel giorno del matrimonio e sbadatamente ho dimenticato di mettere la dicitura “non trasferibile” ,assegno che mio figlio ha versato sul suo conto.
Il 04 dicembre ricevo una raccomandata dal ministero delle Finanze e dell’economia dove mi sanzionano con una multa di 6005 euro (seimilaecinque euro) con la motivazione di Antiriciclaggio.
Non sto a raccontarvi quello che ho passato, comunque come la legge prevedeva ho fatto raccomandata con lettera delle mie Deduzioni difensive allegando anche documentazione varia ma a distanza di qualche giorno telefonando alla segreteria del direttore mi veniva detto che non aveva preso in considerazione nessuna deduzione difensive,e quindi dovrei pagare quei 6005 euro oppure fare ricorso con altro esborso di denaro. Il mio dubbio è se lo stato da possibilità di rappresentare le proprie deduzioni difensive,e poi quando queste vengono dimostrate come in questo caso che la mancanza è stata fatta in assoluta buona fede ,bè non viene nemmeno presa in considerazione ,mi chiedo in quali casi potrebbe questo avvenire?
Grazie
Distinti Saluti.
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Categorie: - Cittadini - Controversie
“Sanzioni per mancato rispetto delle norme
Il mancato rispetto delle norme sull’assegno non trasferibile può comportare l’applicazione di sanzioni. Le sanzioni previste sono abbastanza salate, per scoraggiare comportamento contra legem da parte dei consociati, e vengono stabilite in un importo percentuale sul valore dell’assegno stesso.
L’intermediario che si accorga che manca la clausola di non trasferibilità sull’assegno, infatti, dovrebbe segnalare la situazione irregolare al Ministero dell’economia e delle Finanze, e la sanzione amministrativa sarà variabile dall’1 al 40% dell’importo dell’assegno (in ogni caso, minimo 3mila euro di sanzione).
Sono ritenuti solidalmente responsabili dell’irregolarità sia il correntista che il beneficiario. La violazione che non superi il valore i 250mila euro può essere ridotta se si versa il 2% dell’importo dell’assegno entro 60 giorni dalla notifica della contestazione.”
Ora…..a meno che tu non abbia emesso un assegno di oltre € 300.000 credo tu possa cavartela con un 2% dell’importo facciale dEl titolo. Perlomeno sino al 4/2.
No, spiace, ma nel caso di specie temo che non puoi fare altro che pagare come ti suggerisce Celeste nostalgia.
Peraltro non è che un Direttore sia buono o meno: se non fa quello che deve fare, è LUI che risponde di danno erariale. Quindi cosa fatta capo ha, il ricorso si fa se ci sono dei fondamenti seri, che qui non riesco a cogliere, altrimenti diventa un costo ulteriore.
Un ulteriore prova che lo Stato penalizza il cittadino con il solo scopo di raccogliere denaro, e non al contrario, intervenendo per correggere situazioni CHIARAMENTE illecite.
In questo caso un padre che regala soldi al figlio paga una sanzione SALATISSIMA e SENZA SENSO per un errore formale.
Al caro amico che ha sbagliato, la più grande solidarietà.
Le vorrei suggerire di non pagare e invece di portare avanti la causa legale in tribunale per i prossimi 40 anni. E’ un suo diritto.
Magari avrà torto, ma tra 40 anni.
Itto, circa venti giorni fa si cantava “Tu scendi dalle stelle”.
Tu invece è meglio che scendi dal pero: le cause le porti avanti per 40 anni se fai TU di mestiere l’avvocato, se invece devi pagare un altro statti tranquillo che quello non aspetta 40 anni e non prende 3 euri all’ora come i nettacessi o i nomadi digitali.
Per il resto è vero, lo Stato cerca di drenare denaro con ogni mezzo e quindi anche un errore formale ti può costare caro, ma questo accade da decenni anche per la dichiarazione dei redditi, perché stupirsi?
Berlusconi aveva tolto le sanzioni dagli errori formali delle dichiarazioni dei redditi che non producevano alterazione rispetto all’imposta dovuta, ovvero errori senza danno erariale.
Il punto Yog non è pagare poco di avvocato, ma mollare i propri soldi IL PIU’ TARDI POSSIBILE. Se tutti facessero così, credimi che non continuerebbero ad aumentare le tasse.
Strano che nessuno della banca, non abbia controllato la corretta compilazione dell’assegno. Oltretutto, quando si apre un conto in banca, la prima cosa che ti chiedono è perchè lo stai aprendo, proprio per le norme antiriciclaggio. Sicuramente Lei non è un evasore, ma possibile che qualcuno della Sua banca non possa aiutarla ad uscire da questa situazione? Magari una testimonianza del direttore, potrebbe aiutare: d’altro canto, a logica, se Lei non ha mai posto in essere atteggiamenti sospetti o fraudolenti, perchè negare la possibilità e l’eventualità di una svista in buona fede?
Io spero che Celeste Nostalgia non abbia ragione per il Suo caso, perchè se così fosse, questo è accanimento, non controllo e sanzione derivati da comportamenti poco cristallini.
Gabriele, il problema è proprio che la legge non differenzia gli errori formali da quelli sostanziali.
In pratica un poveraccio che emette un assegno senza dicitura NON TRASFERIBILE, magari alla moglie o al figlio, o anche fosse per pagare il dottore, finisce già CONDANNATO al pagamento della sanzione … per RICICLAGGIO !
Cioè in pratica è come se ti avessero fatto già il processo, condannato (per un reato penale), e tu paghi anche per la parte civile (cioè l’ammenda).
Credo che forse sarebbe sollevabile una questione di costituzionalità di questa norma. Non si può essere condannati (seppur solo per il civile) senza aver avuto il giusto processo.
Questo tizio non ha potuto nemmeno presentare ad un magistrato la sua memoria difensiva !!!
Se è come dice Lei ITTO IGAMI, è una vergogna, la procedura formale dovrebbe controllarla la banca secondo me, dal momento che l’esigenza del trasferimento del denaro tramite vie alternative al CONTANTE, c’è l’ha la banca, non chi firma l’assegno/bonifico o lo riceve.
È successo a me personalmente: ho staccato un assegno a mio padre di 1500 euro e dopo alcuni mesi 6000 euro di multa…
Le sanzioni sono cambiate dal 2017 una volta era il 2% dell’ importo dellassegno, ora dai 3000 ai 50000 euro! ma a tutti arriva 6000.
Ho fatto ricorso, stiamo attendendo.
Che palle!!
Bgiorno sono Gianni (combat65) se qualcuno si trova nella mia situazione può farmi sapere che vi do numero per iscriversi ad un gruppo nutrito su WhatsApp con questi problemi.